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Autore: Psyker_    29/06/2010    1 recensioni
“Finché sarà viva lei questa storia non finirà mai..” Un’organizzazione con adesso tra le mani la possibilità di cambiare per sempre il mondo proverà finalmente ad affermare la propria supremazia a livello internazionale. Qualcuno ha però intenzione di chiudere i conti con una questione lasciata irrisolta tre mesi prima. In Europa per scoprire la verità sugli sviluppi dell’ormai noto H Virus.
Genere: Generale, Azione | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Heaven Virus'
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Kyle guardava fuori dal finestrino di un aereo, il suo sguardo era perso nel vuoto. Ripensava a tutte le vicende accadute pochi mesi prima e a quella donna che dopo avergli fatto perdere la testa era riuscita a portargli via il campione di Heaven Virus.

“Kyle mi senti?”
“Forte e chiaro Rod, allora.. credo sia il momento di riassumere da capo la mia missione”
“Ok, come ti ho già avvisato credo che dietro tutto quello che sta succedendo ci sia davvero lei.. l’unica a possedere l’ultimo campione di H Virus rimasto. L’isola è andata completamente distrutta e vista l’esplosione non credo siano rimaste prove di alcun tipo. Bene, nel fascicolo degli obbiettivi avrai visto che dovrai indagare su un piccolo villaggio in un angolo sperduto dell’Inghilterra. Sono passate notizie devastanti, ho scoperto che in quel luogo molti dei cittadini sono stati colpiti da una malattia sconosciuta che fa perdere loro completamente la ragione”
“Hai prove di mutazioni fisiche degli infetti?”
“Niente di concretissimo ma ho letto che i sintomi primari di questa sorta di morbo letale sono allungamento delle dita, colorito pallido della pelle, malformazione dei denti ed ematomi interni disseminati in tutto il corpo. Seguendo il mio ragionamento sono arrivato alla conclusione che tali ematomi potrebbero essere la crescita del parassita che a contatto con le cellule vive dell’organismo ha avanzato un nuovo sistema di auto-alimentazione. Il corpo cede dopo qualche settimana, massimo qualche mese ma sono sicuro che con l’avanzare del tempo l’organismo finirà per adattarsi ed il Virus, crescendo, si manifesterà anche al di fuori della pelle creando quelle creature mostruose. E’ una variante dei vecchio H Virus, è vero.. ma la meccanica è sempre quella. Bisogna indagare assolutamente”
“Non c’è problema e se davvero c’è Serah dietro questa storia allora me ne approfitterò per chiudere i conti con quella maledetta. E comunque sia non mi dispiace andare in Inghilterra”
“Bene Kyle, Non creare casini come tuo solito”
“Devo continuare ad essere Kyle Might? Questo nome non mi piace”
“Mmh.., beh effettivamente forse è meglio cambiare nome in codice. Che ne dici di Steven Korbin?”
“D’accordo, fa molto da persona che non sta indagando contro un problema internazionale.. mi piace”

Dopo qualche ora l’aereo atterrò e Steven respirò l’aria inglese. Non era poi così diversa da quella americana, entrambe sembravano puzzare di un segreto terribile. E lui lo sapeva, Serah era li, in quella nazione ed era sicuro che sarebbe riuscito a vendicarsi. Fece i biglietti per un treno diretto a Sud della nazione per raggiungere quella strana cittadina di cui aveva parlato Rod. Secondo quanto aveva capito, sembrava essere un piccolo villaggio abitato da diversi stranieri. Viste le mediocri condizioni di vita e il conseguente basso prezzo degli alloggi veniva usato un po’ da grande locanda per i turisti e viaggiatori.

Giunto a destinazione, Steven si guardò attorno per scrutare il luogo in cui era finito. Non sembrava esserci anima viva, il che sembrava piuttosto sospetto visto che fungendo da ritrovo per gli stranieri in viaggio doveva almeno in teoria essere molto affollato in quel periodo dell’anno.

“Sono sul posto Rod, non c’è anima viva..”
“Beh senza dubbio è già un motivo più che sufficiente per farci sospettare.. Cerca qualcuno e prova a fargli qualche domanda che non desti troppi sospetti. Limitati a sembrare uno straniero con un forte bisogno di orientamento”
“Ricevuto, tienimi informato per qualsiasi cosa”
“Ok, al lavoro”

Steven sistemò la sua pistola dentro la giacca e circospetto avanzò lentamente verso il cuore della cittadina. Le strade erano totalmente deserte e non vi era il ben che minimo rumore. Improvvisamente però qualcosa si mosse alle spalle dell’uomo che con attenzione si voltò immediatamente.

“Chi va là?”
“…”

Un altro rumore, stavolta alla sinistra di Steven, fece sussultare l’agente che stavolta estrasse la sua pistola.

“Ne ho abbastanza, che diavolo succede?”

A quel punto un uomo sulla cinquantina sbucò fuori da dietro un angolo e barcollando si diresse verso l’uomo armato. Steven indietreggiò sorpreso ma ripreso il controllo di sé provò a fare qualche domanda allo strano individuo che aveva davanti:

“Perché non c’è nessuno?, che succede in questa cittadina?”

Non vi fu risposta, il vecchio fece qualche altro passo per poi cedere a terra violentemente.

“Ma cosa diavolo!?”

Il vecchio farfugliò qualcosa prima di morire ma le uniche parole che fu possibile udire furono ‘Gen..s.. Cr..’.

“Qui Steven, Rod è successa una cosa sconvolgente. Uno strano tizio mi si è presentato davanti per poi cadere per terra senza vita. Quello che ha farfugliato dovresti averlo sentito. Cosa sta succedendo qui?”
“Si ho sentito tutto. Guarda bene il colore della sua pelle e le sue dita..”
“Incredibile, i sintomi sono proprio quelli..”
“Prendi un campione del suo sangue con la siringa che ti ho dato. Poi sigillala correttamente con la chiusura girevole. Fai in modo che non filtri aria. Proteggi quella fiala a costo della vita”
“Che cosa dovrei fare adesso? Questo villaggio è completamente isolato, non sembra esserci anima viva”
“Continua ad ispezionarlo, A questo punto fregatene anche della privacy altrui. Irrompi in quelle case e scopri cosa c’è dietro questo mistero”
“Ricevuto amico”

Steven preparò la sua MK23 munita di puntatore laser e guardingo si accinse ad ispezionare le vecchie abitazioni del villaggio. Le porte erano scricchiolanti e con la giusta pressione si aprirono senza nemmeno il bisogno di forzarle.

“Beh l’arredamento non sarà il massimo ma mi sembra tutto in ordine.., non c’è comunque nessuno”

L’uomo continuò così per almeno 2 ore con gli stessi risultati, finché giunto ad un Motel non si accorse di qualcosa alquanto particolare. Una puzza ripugnante condusse l’infiltrato fino alla camera n°48 che venendo facilmente forzata rivelò il motivo di tanto tanfo. Il tappeto vicino all’entrata era completamente sporco di sangue ed al centro della stanza era presente un qualcosa avvolto in un lenzuolo macchiato di sangue.

“Qui Steven, ok è assodato.. in questo paesino succede qualcosa di sconvolgente a dir poco. Ho davanti i miei occhi un lenzuolo macchiato di rosso che emana un odore orribile”
“Non vorrei chiedertelo ma devi esaminare da vicino quell’elemento, potrebbe essere essenziale per la risoluzione delle nostre indagini”
“Beh.. sarà lungo circa 160cm... ha tanto l’aria di essere il corpo di una persona”
“Avvicinati e verifica”

Steven fece qualche passo verso il lenzuolo quando fu improvvisamente attaccato da una mazza da baseball. L’uomo schivò il colpo con maestria e velocemente puntò la sua arma contro l’artefice di quell’attacco: era un altro vecchio senza denti e senza capelli con un pallido colorito della pelle.

“Si può sapere chi siete e cosa fate in questo posto?”
“Argggrg… A..dam..”

Improvvisamente colui che giaceva all’interno del lenzuolo cominciò a muoversi e con due braccia afferrò la gamba di Steven che senza pensarci due volte gli sparò 2 colpi per liberarsi.

“Rod la situazione degenera!”
“Liberati dei pericoli!”

Intanto il vecchio provò a colpire con la mazza l’infiltrato che con grande maestria schivava puntualmente ogni colpo. Quest’ultimo sparò poi alla testa nemica che colpita in pieno saltò in aria.

“Fiuù.. ma che cazzo sta succedendo!?”

L’istante dopo altri 3 uomini con gli stessi sintomi della strana malattia circondarono l’intruso, questa volta erano armati con delle pistole.

“Oh cazzo..”

Steven puntò la sua arma e con due colpi sparò ad uno degli uomini avversari, in seguito una raffica di pallottole trivellò i restanti nemici che senza vita vennero scaraventati al suolo. L’americano si guardò intorno notando uno strano tizio con tra le mani un fucile d’assalto Mp44.

“E tu.. chi cazzo sei?”
“Ehi ehi amico, ti ho appena salvato il culo.. è questo il tuo modo per sdebitarti?”

Steven si rialzò da terra lentamente e rimanendo guardingo puntò la sua pistola al nuovo arrivato.

“Chi sei?”

  
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