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Autore: Vahly    13/09/2005    11 recensioni
E' la mia prima fan fic su Tokio mew mew... Non ho letto il manga, per cui si basa solo sull'anime e i nomi saranno quelli in italiano... Leggete e commentate!!!
ATTENZIONE: FIC INTERROTTA!
Genere: Avventura, Azione, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Ichigo Momomiya/Strawberry
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta
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Rosso Fragola

 

> Rosso Fragola <

 

 

Cap. 01

Un ritorno inatteso

 

Era una giornata come tante altre, almeno in apparenza. Ma Strawberry si sentiva felicissima: quel giorno sarebbe uscita con Mark, l’amore della sua vita, e questo la rendeva SEMPRE al settimo cielo.

Si vestì velocemente (e grazie, aveva passato le due ore precedenti a scegliere mentalmente i vestiti)… ed uscì di casa saltellando.

Ancora non le sembrava quasi vero di poter avere una vita normale, con una storia d’amore normale e delle amicizie normali: da quando infatti, due mesi prima, con le sue quattro migliori amiche avevano sconfitto gli alieni che minacciavano il pianeta, la Terra era tornata in pace e non c’era più stato bisogno di loro.

Il caffè esisteva ancora, e lei saltuariamente andava a dare una mano, ma non era più costretta a passare lì le sue giornate (anche se doveva ammettere che la cosa un po’ le mancava). Così adesso era totalmente libera… almeno fino ad un certo punto, considerando che c’era ancora la scuola. Ah, che brutta cosa che era quella!!! Ed in quel periodo non era andata nemmeno benissimo, così era sempre costretta a passare ore ed ore a recuperare le cose precedenti.

Ma tutto sommato non se la passava poi male, e le sue giornate corrispondevano esattamente alla vita che aveve sempre desiderato: giusto il giorno prima si era recata Mina con le altre per prendere un the e parlare un po’, mentre la serata precedente l’avevano passata ad una festa organizzata dallo staff dello studio dove attualmente lavorava Pam come modella per alcune pubblicità.

Insomma, era tutto squisitamente p.e.r.f.e.t.t.o!

 

Con questi pensieri nella mente si fermò nel punto dove aveva appuntamento con Mark, e si sedette con grazia – strano, da parte sua – su una panchina verde scuro, colore che metteva in risalto il vestitino candido che indossava quel giorno.

Mancavano una ventina di minuti buoni ancora, e di certo per quanto Mark potesse essere puntuale, non si aspettava certo che arrivasse anche lui con tanto anticipo.

Invece si sbagliava.

Sentì qualcuno arrivarle da dietro e coprirgli gli occhi con le sue mani tiepide, per poi chiederle in voce chiaramente in falsetto

 

– Chi sono?

 

– MARK!!! – esclamò la ragazza – Non mi aspettavo che tu…

 

Ma la frase fu interrotta a metà, quando vide che il suo interlocutore NON era affatto chi credeva.

 

Gish?

Chiese più che altro a se stessa la ragazza

 

– Esatto

Gignò l’altro con un’espressione maligna

 

Ma… non è possibile! Tu eri… tu sei

 

– Morto?

 

La ragazza non rispose

 

Ma come sei cattiva… non sei contente di vedermi?

 

Bisbigliò nel tentativo di baciarla

 

– Tu… tu non sei Gish! Chi sei? Dimmelo!

 

L’alieno piroettò su se stesso ridacchiando

 

Ma sì che sono io… Sono rinato! Non sei contenta? Così ora non ti sentirai più in colpa per avermi lasciato crepare al posto tuo SENZA FAR NULLA!!!

 

– Non è vero…

 

– Sì che lo è, piccola

 

– NON È VERO!

 

– Stai solo tentando di convincere te stessa, gattina.

 

– NO!

 

Ehehehe… che c’è, hai paura della realtà dei fatti? La grande eroina che non è riuscita a salvare il buon samaritano, che dopo essersi redento all’ultimo minuto, l’ha eroicamente salvata… e tu ne hai sofferto, lo so. Oh, se ne hai sofferto… Cosa credi, che io non abbia sentito le tue lacrime, i tuoi singhiozzi, nel cuore della notte, mentre dormivi? Sì che li sentivo… Tu ti sei autoconvinto che la tua vita sia meravigliosa e perfetta… ma nel profondo del tuo animo, piccola, sai bene che non è così.

 

SMETTILA!!! Ora basta!

 

– Non vuoi sentire la verità, eh? Non vuoi ascoltare anche l’altra parte, vero? Perché quando chiacchieri con i tuoi amichetti, che stanno tutti benissimo, non hai certo rimorsi di coscienza… Ma con chi è stato sconfitto…

 

Strawberry non ne poteva più.

Lei era sicura che quello non fosse Gish, che tutto ciò che diceva erano delle stupidaggini… ma allora perché il cuore le faceva tanto male?

 

– Basta… 

 

– Oh no, piccola. Credi che sia finita qui? Non sai quanto ti sbagli… Possibile che tu non ti soffermi mai a pensare a tutto ciò che è successo, alla profonda ingiustizia della guerra che ci ha coinvolti e dei suoi risultati? io lo faccio sempre… tutti i giorni… La guardò con aria più triste

 

– E sai, micetta, mi fa male. Ma non posso cambiare il passato, purtroppo.

 

Perché parli così? Alla fine tu ci hai aiutato, contro Grande Blu… tu eri dalla nostra---

 

– Non dirlo! Dio, possibile che veramente tu non abbia capito?

 

Che cosa avrei dovuto capire?

 

– Che io non mi sono battuto contro Grande Blu… Io non avevo nessuna voglia ne nessun interesse nel sconfiggerlo… Volevo solo proteggere la ragazza che amavo…

 

Concluse con le lacrime che gli scendevano dagli occhi.

Oramai anche Strawberry aveva gli occhi lucidi, e non avrebbe retto ancora a lungo quella conversazione.

Stava per dire qualcosa, quando vide una figura avvicinarsi all’orizzonte.

Mark

Pronunciò con un filo di voce.

Stava per corrergli incontro, quando decise per lo meno di salutare Gish, anche se non sapeva se sarebbe riuscita a dirgli anche solo “Arrivederci”… Ma era troppo tardi.

Perché con lei non c’era più nessuno.   

 

 

- continua -  

 

 

   
 
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