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Autore: elys    30/06/2010    8 recensioni
“Scorpius!” si presentò il bambino porgendo la mano. “Albus! E lei e mia cugina rose” rispose il piccolo Potter sistemando la sua roba. “piacere!” rispose lui gentile. ciao! sapete, domani ho l'esame di stato, quindi al posto di studiare mi metto a scrivere! sono una vera e propria frana con le introduzioni, quindi vi esorto a leggere e se ne avete voglia di lasciarmi una piccola recensione! kiss elys
Genere: Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Albus Severus Potter, Rose Weasley, Scorpius Malfoy
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Albus Severus Potter era appena salito sul treno dopo le raccomandazioni del padre.
Insieme a sua cugina Rose camminava in cerca di un vagone.
“come mai così silenzioso Al? Non dirmi che sei ancora preoccupato per lo smistamento!” chiese la bimba dai lunghi boccoli rossi e ribelli, due occhi azzurri facevano da contorno ad un visino bianco con delle lentiggini sul naso.
“si, lo so che è patetico, ma ci tengo a finire a Grifondoro!” rispose lui aprendo l’unico scompartimento quasi vuoto che aveva trovato.
Dentro un bambino all’incirca della loro età stava seduto e fissava il finestrino.
“possiamo sederci qui?” chiese Albus al ragazzino seduto di cui non vedeva il volto.
“certo!” rispose l’altro voltandosi. Due occhi verde scuro lo scrutarono con un sorriso appena accennato sulle labbra.
“Scorpius!” si presentò il bambino porgendo la mano.
“Albus! E lei e mia cugina rose” rispose il piccolo Potter sistemando la sua roba.
“piacere!” rispose lui gentile.
“come hai fatto a trovare uno scompartimento vuoto? Noi lo cerchiamo da ore!” disse rose sorridente sedendosi affianco al cugino.
“nessuno vuole sedersi con me! A parte voi!” rispose lui con un sorriso triste.
“e perché?” continuò la bambina che aveva la stessa delicatezza del padre.
Il ragazzo fece un’alzata di spalle e guardò per un attimo Albus per poi tornare al paesaggio.
“in che casa speri di finire?” chiese il giovane Potter per spezzare quell’attimo di silenzio.
“non mi interessa, mio padre spera che io finisca a Serpeverde, ma credo che come al solito farò di testa mia!” rispose il ragazzino voltandosi e sorridendo un po’ di più.
“a casa mia non interessa a nessuno, spero però di finire a Grifondoro, era la casa di mamma e papà!” disse lui. Era ancora tremendamente agitato, e se Jay aveva ragione e lui non era abbastanza coraggioso? Si continuò a chiedere. i suoi sproloqui mentali furono bloccati dalla voce della cugina.
“la pianti? Se non sarai un Grifondoro non diranno niente lo sai! La casa non ha importanza, l’unica cosa che conta e cosa una persona fa nella vita!” e dopo le rassicuranti parole della piccola Weasley il viaggio trascorse sereno tra dolci e chiacchiere. Era l’inizio di una grande amicizia.
Arrivati alla sala grande trovarono il professor Paciock che spiegò le regole dello smistamento e che aprì il grande portone, e con quel gesto il terrore del bambino tornò come un lampo a ciel sereno.
I nomi venivano chiamati senza un apparente ordine. La prima ad essere chiamata tra i tre fu la piccola rose che con passo sicuro si avvicinò allo sgabello e si sedette tranquilla. Il capello non toccò neanche la chioma scompigliata che l’urlo del capello la assegnò a Grifondoro dove fu accolta tra mille applausi e acclamazioni. Dopo vari nomi anche Scorpius  venne chiamato, il suo passo era meno deciso, ma appena seduto rivolse un sorriso a lui e a rose per sparire nel capello. Dopo parecchi minuti, il capello lo smistò a Grifondoro facendo cadere l’intera sala nel silenzio distrutto in fine dagli applausi del tavolo rosso-oro.
Dopo tanti nomi anche il nome Albus Severus Potter fu chiamato a gran voce nella sala. Il bambino si diresse verso lo sgabello con la speranza di finire con i suoi familiari e il suo nuovo amico.
Appena seduto il professore infilò il capello in testa facendo svanire l’intera sala da davanti i suoi occhi,ed una voce inaspettata si fecce largo nella sua mente.
disse la voce ce Albus identificò come il capello.
pensò il bambino pensando alla sorella sempre decisa a seguire le regole per fare la cosa giusta.
disse deciso in fine, urlando la casa che sarebbe stata la famiglia del giovane per 7 anni.
“GRIFONDORO!” Urlò facendo svanire tutte le preoccupazioni del giovane Potter.
 
7 anni dopo.
“dai Rosie facci copiare, lo sai che storia della magia non la reggiamo!” un ragazzo di 17 anni dai capelli corvini e occhi verdi penetranti continuava imperterrita a pregare la cugina insieme ad il suo migliore amico per ottenere gli appunti della ragazza.
Il tempo era passato, ma i tre erano quasi gli stessi, l’amicizia era durata per tutto il tempo, ed il giovane Potter ringraziava ogni giorno per aver reso possibile ciò!
“vi ho detto di no!” rispose lei che iniziava a far vedere i primi segni di cedimento.
“avanti Rosie dei miei occhi, non farci questo!” riprovò Scorpius facendo gli occhioni da cagnolino bastonato a mia cugina.
Da due anni Albus si era accorto della cotta che il suo migliore amico aveva nei confronti della sua dolce e isterica cuginetta, cotta che si era tramutata in qualcosa di più ma che il suo migliore amico nascondeva per paura di perdere la sua amicizia.
Come al solito rose cedette alle suppliche.
“ma solo perché domani c’è la partita di quidditch, e non voglio che Al faccia una figuraccia alla sua prima partita da capitano! E tu Malfoy vedi di fare qualche punto, io mi occuperò della nostra porta e al prenderà il boccino…” iniziò a sproloquiare mia cugina, che quando si parlava di quidditch era peggio del padre.
“ok, ok, ora ci dai i tuoi appunti?” chiese il Albus intento a far tornare coerente la cugina.
“per le mutande di Merlino quanto siete rompi scatole!” sbuffò lei dandoci i suoi compiti e andando via.
Io e il mio amico ci guadammo con aria complice e svelti copiammo tutto intenti ad andare ad allenarci il prima possibile.
 
Il giorno dopo la partita più attesa tra Grifondoro e Serpeverde procedeva 0 a 0, ed il giovane capitano continuava a cercare il boccino per tutto il campo. Rose era abilissima, nessuna pluffa era passata per la sua porta, Albus aveva detto che avrebbe preso il boccino solo dopo che avrebbero segnato 50 punti alle serpi, e un coro proveniente dalle file rosse-oro annunciò il primo punto segnato da Scorpius.
La partita continuò e al primo punto ne erano succeduti altri 6 per i Grifondoro e 2 per i Serpeverde. Albus vide il boccino e si mise all’inseguimento, seguito a ruota dal cercatore avversario, ma senza successo, infatti il giovane Potter scese in picchiata e a 10 cm da strinse il boccino facendo acclamare la folla. Rose e Scorpius lo abbracciarono e gli fecero le congratulazioni, e dopo neanche 5 minuti non si capì come ma Scorpius aveva baciato rose facendo infuriare molti.
L’anno passò velocemente e Albus si perse nei suoi ricordi. Era l’ultimo giorno di scuola e il ragazzo pensava a tutti i cambiamenti avvenuti in quegli anni. Il suo migliore amico aveva una relazione stabile con sua cugina e insieme a lui avrebbero affrontato l’accademia per diventare auror, e guardando verso il tramonto Albus si rese conto di quanto un incontro in treno avesse aiutato a cambiare la sua vita.
Scese dalla torre di astronomia e si diresse verso i suoi amici, ormai conscio che la sua vita infondo stava per iniziare davvero!

 

 

 

 

 

 

 

Note dell’autrice: ciao! Come va? Spero che la mia prima one-shot vi sia piaciuta.

Spero mi lasciate una recensione, così almeno se non è buona posso migliorarmi!

Un kiss

elys

  
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