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Autore: StefyGranger    14/09/2005    17 recensioni
Mettete una notte buia e tempestosa, due ormoni impetuosi e... leggete!
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Ginny Weasley | Coppie: Ron/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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I’M AN DRUNK AND I’AM PROUD

Ron guardava il soffitto bianco della sua stanza, che a volte si illuminava a giorno per i grandi lampi di quella notte di luglio.

 

Così fredda.

 

Così rigida.

 

Così priva di odori estivi e giornate calde.

 

Era al riparo nella sua dolce casa, che quella sera ospitava anche una ragazza di nome Hermione Granger.

 

Il suo migliore amico, Harry Potter, non era ancora potuto andare da lui poiché Silente aveva insistito tanto affinché rimanesse all’Ordine con Lupin, Moody e Tonks.

 

Si stropicciò ancora una volta gli occhi, evocando un grande sbadiglio e si guardò attorno.

 

Era solo.

 

Una stanza tutta per sé.

 

Senza Fred e George, senza Bill, senza Charlie…

 

Ma soprattutto senza Percy.

 

Si girò sul lato destro coprendosi con il piumone fino al collo.

 

Quando la porta si aprì…

 

La figura longilinea dai lunghi capelli era comparsa, rivelando anche un grosso pacco tra le mani.

 

Un lampo, e lui la riconobbe.

 

‘ Ginny?’

 

La figura con il cuscino tra le braccia si avvicinò e si stese sul letto mettendosi comodamente sotto le coperte col fratello.

 

‘… posso rimanere con te?’

 

Aspetta aspetta… tu… hai paura di un temporale?!’ le domandò Ron.

 

‘ Non ho paura!’ sbottò ‘ Lei ha paura!’ e indicò una nuova figura simile alla precedente.

 

Si susseguirono dei lampi e anche quella figura la riconobbe.

 

Era scalza.

 

Era infreddolita.

 

E soprattutto impaurita.

 

Hermione.

 

Posso?’ domandò la ragazza.

 

Ron si poggiò sui gomiti e annuì, e lei si mise alla sua destra ‘ Grazie.

 

Ma figurati!’ rispose Ron, girandosi dalla parte della sorella e cingendola con un braccio.

 

E si ritrovò a pensare.

 

A pensare alla sua migliore amica.

 

Che aveva per la prima volta così vicino.

 

Così vicino da poterle sfiorare una mano…

 

Una gamba…

 

O le labbra.

 

Quelle tanto agogniate labbra rosse e piene.

 

Arrossì furiosamente e benedì sottovoce il cielo ringraziandolo che era di spalle a Hermione.

 

Intanto, Hermione si guardava attorno e pensava che poi non era così tanto male come credeva dormire affianco al proprio migliore amico.

 

Anche se il proprio cuore batteva all’impazzata.

 

E non sapeva se era per la paura di quella bufera che si scaraventava sulla debole casa.

 

O qualcosa di più.

 

Qualcosa che sapeva di amore.

 

E forse lei… forse l’aveva intuito.. e lo desiderava tanto… in fondo.

 

Che lui se ne accorgesse.

 

Che cominciasse a provare interessi che vadano ben oltre all’amicizia.

 

Insomma, che lui cominciasse a capire

 

Si sporse un po’, per guardare quei due fratelli così simili… così dolci…

 

Ginny si era addormentata di colpo e ora dormiva beatamente tra le braccia del fratello con la bocca aperta.

 

Mentre lui…

 

Lui era uno spettacolo quando era addormentato.

 

Quel petto così ben scolpito andava su e giù scontrandosi contro la schiena della sorella.

 

Hermione l’accarezzò  e lo baciò con lo sguardo.

 

Un lampo.

 

Un tuono molto più forte degli altri e lei si ritrovò a sobbalzare sul proprio posto.

 

Ron, piano piano si voltò ‘ Hermione?’

 

‘ Mhm?’

 

‘ Hai paura?’

 

Hermione negò fortemente con la testa.

 

Un tuono.

 

E lei annuì.

 

Ron sorrise dolcemente, sciolse dalle sue braccia la sorella, e si voltò completamente verso l’amica.

 

‘ Cerca di dormire.’ La incoraggiò lui, battendo debolmente la mano sul materasso.

 

Hermione accettò di buon grado e si stese.

 

‘ Sì, ma così stai scomoda!’ ridacchiò lui, vedendo che non aveva il cuscino.

 

Così, su quell’unico cuscino si ritrovarono a riposare due visi.

 

Due menti.

 

Due cervelli.

 

Due innamorati…

 

Erano vicinissimi.

 

Si guardavano e non parlavano.

 

E gli occhi di lui si confondevano in quelli di lei, provocando un turbinio dolce di emozioni.

 

Sensazioni.

 

Timori.

 

Piacere.

 

Hermione, per spezzare quel momento di forte imbarazzo, si voltò di spalle all’amico e cercò di chiudere gli occhi.

 

Ma li aprì violentemente e di scatto, quando sentì una mano percorrerle il braccio facendole salire brividi di piacere.

 

‘ Mia madre diceva sempre che quando hai paura, hai bisogno di una persona che ti dia conforto e che ti coccoli…’ disse lui, sottovoce per non svegliare la sorella.

 

Mentre quella mano timida e un po’ tremante, vagava lentamente su e giù per il braccio.

 

E a lei piaceva quel contatto.

 

Quel dolce contatto.

 

E si fece fare, mentre dolcemente chiuse gli occhi e si lasciò andare.

 

La mano si appesantì, per poi fermarsi quasi subito sul fianco della ragazza.

 

Lei si voltò e lo vide.

 

Si era addormentato.

 

Sorrise, e tolta lentamente la mano dal fianco, si alzò per dirigersi nella sua camera e farli dormire più comodamente.

 

Ma una mano la fermò dal polso.

 

‘ Hermione…’

 

‘ Dimmi.’

 

‘ Dove vai?’

 

‘ Vado.. a dormire di là.’

 

‘ Stai scomoda, qui?’

 

‘ No, ma voi sì.’

 

Ron la tirò ancora e la fece di nuovo stendere ‘ Non dire scemate! Ginny è un ghiro, e io sto comodo. L’unica che può stare scomoda, saresti tu…

‘ Non sto scomoda.’ Ribattè lei, e per confermare quello che diceva, si mise sotto le coperte.

 

Guardò l’amico ‘ Buonanotte.’ Disse e chiuse gli occhi.

 

E Ron rimase lì, a guardarla ancora per un po’..

 

A guardare come respirava.

 

A guardare le sue guance così vicine a lui.

 

Poteva scorrere solo un ago tra lo spazio che c’era tra il viso di Hermione e quello di Ron.

 

E mentre si susseguivano veloci, lampi e tuoni, Ron chiuse gli occhi e cercò di stiracchiarsi le braccia.

 

Allungando un po’ troppo il braccio destro, le toccò il petto e insieme sussultarono rossi in faccia.

 

Scu—scusa…’ disse lui, balbettando.

 

E mentre il ragazzo chiuse gli occhi, Hermione non potè fare a meno di sospirare per allentare quel forte batticuore che le stava invadendo il petto, la gola… le tempie.

 

Aveva la gola arida.

 

Inghiottì più volte, ma niente.

 

E lui la sentì ‘ Non ti senti bene?’

 

E quell’odore di fragola e pesca le arrivò sopra le labbra, tra lo spazio che c’è tra le labbra e il naso.

 

Il suo fiato.

 

Il suo respiro.

 

Che la faceva sussultare dolcemente, date le circostanze così ravvicinate.

 

Passarono alcuni interminabili secondi, in cui i due non accennavano a distaccarsi lo sguardo reciprocamente.

 

Ron le carezzò gli zigomi con il dorso della mano, poi i capelli.

 

Mentre lei, vogliosa, avvicinava lentamente il viso guardandogli le labbra.

 

Anche lui aveva lo sguardo fisso sulle sue.

 

Si avvicinò e le sfiorò, mentre un brivido di piacere percosse entrambi la schiena.

 

E gli occhi di entrambi erano chiusi… desiderosi ancora di quel brivido.

 

Mai provato.

 

Ma tanto sognato.

 

Dopo alcuni baci a stampo, Hermione decise di aprire gli occhi ‘Ron…’

 

Lui la guardò ‘ Che c’è?’

 

I-io… ho sempre finto…io..non ti odio. Litigo con te solo perché…sono pazzamente innamorata di te…’ sospirò, mentre abbassava il viso, imbarazzata.

 

Lui la guardò e la baciò di nuovo stuzzicandole, però questa volta, le labbra ancora serrate.

 

E il cuore di entrambi battè, se possibile, più forte quando decisero entrambi di schiudere le labbra, vogliosi di amore.

 

Anche io sono pazzo di te, Hermione, e pazzo geloso di Vicky.’ Disse, mentre si riprendevano a baciare e il fiato diventava più veloce.

 

‘ Viktor.’ Lo corresse lei, sorridendo contro quelle labbra.

 

‘ Lo odio.’

 

‘ Lo so.’

 

‘ Ci stai assieme?’

 

Manco morta, io amo te.’

 

Ron sorrise, prendendola e mettendosela addosso, mentre la mano, entrata dalla maglietta, vagava sulla schiena di lei piena di brividi di piacere.

 

 

E il fiato diventava più accelerato.

 

Quasi rumoroso.

 

‘ Ehilà… ragazzi?’

 

Hermione lasciò Ron e guardò alla sua destra.

 

Ginny era completamente sveglia e ora salutava piano con la mano ‘ Ci sono anche io qui, sapete…

 

Ron si compose, facendo scendere Hermione dal suo dorso.

 

‘ Grazie.’ Disse Ginny, aggiustandosi la coperta e mettendosi di spalle ai due.

 

Hermione sorrise mentre Ron la guardava ‘ Ti amo.

 

Le scese una lacrima di gioia mentre lo abbracciava forte.

 

Quanto aveva desiderato quelle due paroline?

 

Due?

 

Tre?

 

O forse sette anni?

 

L’importante però era che sarebbero vissuti assieme felici, contenti e per sempre innamorati.

 

E finalmente noi Drunks avremmo avuto la meglio sugli Auror!!

 

Beh, che dire?

 

Questa mia one-shot mi è venuta spontanea stanotte, mentre cercavo invano di dormire.

 

Così stamattina ho acceso il computer e l’ho scritta. È molto semplice, ma spero vi piaccia!

 

Ciaoooo!!!

 

 RON & HERMIONE 4EVER!

 

 

 

 

 

 

 

 

  
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