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Autore: Psyker_    02/07/2010    1 recensioni
“Finché sarà viva lei questa storia non finirà mai..” Un’organizzazione con adesso tra le mani la possibilità di cambiare per sempre il mondo proverà finalmente ad affermare la propria supremazia a livello internazionale. Qualcuno ha però intenzione di chiudere i conti con una questione lasciata irrisolta tre mesi prima. In Europa per scoprire la verità sugli sviluppi dell’ormai noto H Virus.
Genere: Generale, Azione | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Heaven Virus'
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L’uomo si aggiustò il cappello da cowboy e dopo aver ricaricato la sua arma decise finalmente di presentarsi.

“Mi chiamo Carlos e faccio parte della polizia locale. Ho ricevuto delle telefonate anonime provenienti da questo posto dimenticato da Dio”
“Hai un distintivo?”
“Certo eccolo qui”
“Ok.., sai dopo quello che è successo nelle ultime due ore non mi fido più di nessuno”
“E fai benissimo forestiero. Di dove sei? Il tuo accento non è propriamente inglese o sbaglio?”
“Sono Americano. Sto cercando una bella ragazza dai corti capelli rossi. Non è che per caso l’hai vista?”
“Capelli corti rossi.., beh no non mi sembra. Il tuo nome è?”
“Steven, Steven Korbin”

I due finirono di ispezionare quella baracca scricchiolante e all’interno di un grosso baule ben chiuso con un lucchetto trovarono qualcosa di spaventoso.

“Cosa diavolo.. sembrano braccia umane!”
“Mio Dio..”
“Ma scusa Carlos.., se fai davvero parte della polizia della città come facevi a non conoscere questo posto? O comunque della condizione in cui versava?”
“Non chiedermelo, non ho mai sentito questo posto e ora che ci penso non l’ho neanche mai incrociato per sbaglio nei rapporti degli altri colleghi. Per questo quando ho ricevuto quelle chiamate di soccorso mi sono subito allarmato. Era un luogo misterioso e in terre del genere, così poco sorvegliate, può succedere qualsiasi cosa. E poi questo paesino è così piccolo che anche una pattuglia potrebbe tenere l’ordine senza troppo sforzo”

Steven non sembrava fidarsi appieno del nuovo arrivato ma in mancanza di un’alternativa non poteva far altro che accettare il suo aiuto. Insieme continuarono a controllare il resto del piccolo paese ma non sembrava esserci più nessuno.

“E poi questa desolazione.. com’è possibile?”
“Sembra siano stati tutti evacuati.. non so come spiegarmi tutto quello che sta succedendo”

 

Intanto, nei monti adiacenti al paesino, un uomo coperto da una lunga veste nera e da un cappuccio sembrava conversare tramite radio con un suo superiore:

“Cosa vuole che faccia?”
“Sono armati?”
“Credo di si, sono usciti vivi dalla casa di Hugo”
“Proprio come sospettavo.. uno dei due potrebbe rappresentare un reale pericolo se dovesse raggiungere la cascata”
“Stia tranquilla signorina Bailey.. farò in modo che a raggiungere l’ingresso siano solo i resti del loro cervello!”
“Non sottovalutarli, se è chi penso che sia meglio rimanere allerta”
“Sta parlando con Eagle Eye eheh..”
“Molto bene, mi affido a te”

 

Steven e Carlos continuarono intanto a scrutare dietro ogni angolo del piccolo paesino ma giunti alla conclusione che non sembrava esserci più nulla da scoprire stavano per abbandonare il luogo. Improvvisamente però qualcosa proveniente dall’alto tagliò celere l’aria ed il vento come una sega che affonda nel legno. La terra davanti Steven si smosse e l’americano intuì immediatamente la situazione:

“Carlos al riparo!!”
“Cosa!?”

Un altro proiettile sfiorò la spalla dell’agente di polizia che gettatosi dietro alcuni barili riuscì ad evitare il peggio.

“Che succede?”
“Siamo sotto tiro.., è chiaro che qui siamo ospiti indesiderati..”
“Sotto tiro??”
“Esatto, un cecchino ci osserva dall’alto, a giudicare dalla posizione da cui è venuto il proiettile, il tiratore si trova a Nord rispetto alla nostra attuale postazione.. di conseguenza non dovrebbe riuscire a colpirci se rimaniamo fermi qui.”
“Che intendi fare?”
“Senza delle armi di precisione siamo spacciati.. un cecchino sarebbe capace di rimanere giorni immobile aspettando uno spiraglio su cui puntare il suo squallido mirino”
“Io ho solo il mio fucile ed una beretta di serie. Come diavolo ne usciamo?”
“Maledizione avrei dovuto immaginare che avrebbero fatto carte false pur di eliminarmi. Stai tranquillo mi farò venire qualcosa in mente”
“Ma chi sei? Ti stanno cercando?”
“E’ una storia piuttosto lunga che magari ti racconterò, ma ora cerchiamo di uscire vivi da questa situazione”
“Ah dannazione..”

Steven portò un dito all’orecchio sperando che Rod gli potesse dare un qualche suggerimento vitale.

“Credo tu abbia ascoltato tutto.. quanto siamo nella merda da 1 a 10?”
“Almeno 7 e mezzo amico.., ma non disperare, una soluzione si trova a tutto”

Carlos sorrise osservando il nuovo compagno parlare ad un qualche dispositivo.

“Cosa diamine sei? Un agente della CIA?”
“Non ci sei andato poi così lontano, adesso però dimmi se riesci a scorgere il riflesso del sole sul mirino nemico. Dobbiamo sfruttare la luce finché c’è, al buio sarà una guerra persa”
“Uhm.. si credo di vedere qualcosa del genere!, guarda bene a Nord-Ovest”
“Ottimo, è senza dubbio il nostro uomo. Rod, cecchino a ore 10”
“Con calma ragazzi, quindi avete a disposizione una Socom con puntatore laser, un MP44, una beretta e due bombe a mano?”
“Analisi perfetta. Quindi?”
“Siete davvero nella merda.. quanto credi possa essere distante il tiratore?”
“Troppo..”
“Cazzo..”
“Ehi aspetta un attimo.. Carlos quello è un binocolo?”
“Si..”
“Dillo prima cazzo!!, Rod ho un binocolo dalle lenti molto potenti, credi possa in qualche modo montarlo su una delle armi che abbiamo?”
“Non sono armi da scontri a distanza quelle.., ma si può provare con l’Mp44. Ok prendi il fucile ed il binocolo e anche la tua torcia. Segui attentamente tutto quello che ti dirò”
“Ci sono”
“Bene, svita la torcia e rompi la parte superiore, quella con la lampadina per intenderci. Sparale, deve essere un buco netto abbastanza grande da fargli entrare una lente del binocolo”
“Non distruggerò tutta la torcia con un colpo di pistola?”
“Dannazione fa come vuoi ma cerca di ottenere quel tipo di risultato”

I due ‘prigionieri’ cercavano di creare un fucile da cecchino il più velocemente possibile mentre il tiratore scelto continuava a scrutarli dal suo mirino telescopico.

“Qui Eagle Eye, li ho sotto tiro, non possono assolutamente muoversi. Da questa postazione non posso però colpirli”
“Non perderli mai di vista”
“Stia tranquilla, aspetto che cali il sole per aggirarli e cavargli gli occhi con due belle pallottole..”

 

Dall’altra parte Steven era riuscito a creare un mirino sufficientemente potente da inquadrare il tiratore sulla collina.

“Ok Rod ci sono”
“Adesso hai il tuo fucile, lega il mirino all’Mp44 con del nastro adesivo”
“Fortuna che ce l’ho!”
“Preparo io il tuo armamentario prima di una missione quindi devi ringraziare me!”
“Certo certo… Carlos, la situazione?”
“Continuo a vedere il riflesso del sole sul suo mirino. E’ ancora li”
“E ci rimarrà almeno finché non calerà il sole. Successivamente potrà benissimo aggirarci passando inosservato”

Rod sentì il discorso ed intervenne con tono deciso:

“Questo vuol dire che avete circa 2 ore per abbattere quel figlio di puttana!”
“E allora che sia..”

Steven imbracciò il suo nuovo Mp44 di precisione preparandosi all’imminente scontro fra cecchini.   

  
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