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Autore: Cathrine Jhons    02/07/2010    6 recensioni
ok... ragazze e ragazzi questo è il mio primo sketce quindi siate clementi :))) Comunque in questa scenetta ci saranno i nostri tre attori in un quartiere di Verona intenti a cercare una via come si capisce anche dal titolo ... Buona lettura
Genere: Comico, Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Kellan Lutz, Nuovo personaggio, Robert Pattinson, Taylor Lautner
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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-Ok basta!!! Bastaaaaaaaaa!!!!!- Dissi mettendomi le mani nei capelli.
-Cosa c'è Kellan?- Come cosa c'è????? Insomma ma non capiscono che non ce la faccio più??? E' più di mezzora che giriamo sempre in queste stramaledette vie del cavolo e tutto perché erano degli incapaci. Per fortuna Robert seduto al posto del passeggero intervenne per me, anche se la colpa era anche sua.
-Ok. Ora Kellan ha ragione, Taylor fermati un attimo li in quel posto vuoto davanti a quel tabacchino che chiediamo informazioni caso mai- Disse e Taylor  fece cenno di si con la testa. Ooohhhhh!!!! Era ora che cambiassero idea cavoli! Cioè non so se vi rendete conto ma era da solo un'ora che eravamo a Verona e solo per trovare un piccolo quartiere chiamato "Borgo Roma" ci avevamo messo venti minuti. Ora che dovevamo trovare l'indirizzo era da circa mezzora che giravamo in macchina sempre per le stesse vie e tutto questo perché questi due cretini che avevo come amici avevano paura di chiedere informazioni agli italiani... Come se li mangiassero, manco fossero leoni... Ma io mi chiedo ... Si può essere più imbecilli??? Persino tontolone che è il puffo più rincoglionito e scemo del mondo a quest'ora avrebbe già trovato la via. E invece no, noi no!!!! Certo finché guidava Taylor che era peggio di una lumaca era ovvio che ci mettessimo tanto. Non sto scherzando... Cioè sapete cosa vuol dire piano??? Basta dire che una nonnetta novantenne con la sua cinquecento vecchia scassata ci ha superato facendoci anche il dito medio per la guida di Taylor. Non potete immaginare la vergogna di essere in macchina con lui. Certo che anche gli italiani potevano capire che eravamo stranieri... ma tralasciamo questi piccoli particolari.  Certo bisogna ammettere che Robert con quelle dannate cartine geografiche non ne azzeccava una. Se volete partire per un posto e utilizzate lui come navigatore lui state sicuri che vi perdete. Era più di mezzora che continuavo a dirgli di chiedere informazioni ma loro niente, ogni volta mi dicevano "Non ci siamo persi sappiamo perfettamente dove siamo". Mi guardai attorno e notai che eravamo nella via in cui eravamo passati neanche dieci minuti prima. Solo adesso notai la targa attaccata a un muro della via. "Via scuderlando". Guardai una delle tante cartine che aveva portato Robert e la trovai immediatamente. Perfetto!!! Eravamo nella via principale del quartiere, ora  dovevamo chiedere soltanto informazioni a qualcuno. Alzai  lo sguardo e mi trovai Taylor e Robert impegnati a fissarmi.
-Che c'è ragazzi?- Chiesi cercando di capire che cavolo passasse per i loro cervellini.
- Sai Kellan che vestito così sei proprio irriconoscibile?- Disse Taylor indicandomi e io mi guardai un attimo. Avevo dei semplici jeans neri-grigi corti fino alle ginocchia, una semplice t-shirt blu dentro i pantaloni, una cintura nera e una camicia a quadri nera e blu oltre ovviamente agli immancabili occhiali da sole che usavo per non farmi riconoscere per strada. Mi ero anche tinto i capelli di biondo e gli avevo lasciati crescere un pò in questi mesi per non essere riconosciuti nella nostra missione. Dovevamo assolutamente evitare che i paparazzi e la gente venissero sapere di Jodie. Non dovevamo per niente farci scoprire. Guardai i miei due amici e notai che il loro travestimento non era tanto efficace come il mio, notai anche il sorriso malefico di Robert e capii immediatamente dove voleva andare a parare Taylor con quella affermazione. Non feci tempo a controbattere che Robert mi bloccò anticipandomi.
-Ok è deciso!!!- Disse continuando a sorridere con Taylor.
-No scusa è deciso cosa?- Dissi muovendo la mano avanti e indietro per chiedere che cavolo stava blaterando.
-E' deciso che tu ora esci...- Disse con il suo solito sorriso sornione passandosi una mano tra i capelli senza concludere la frase, cosa che fece Taylor. -E chiedi informazioni al tabacchiere- Ma erano partiti di cervello?????
-Scusate ma perché dovrei andare io? e poi:
1) Voi vi siete persi!!!!!
2) Tu stai guidando e tu sei il navigatore!!!!
3) Siete  voi che non avete mai voluto chiedere informazioni ed ora pagate.
Non ho capito perché dovrei andarci io??- Dissi incrociando le braccia al petto e cercando di risultare ancora più convincente - E poi non è colpa mia se il vostro travestimento fa schifo!!!- Cercavo di discutere ma sapevo già che era una causa persa. Loro avevano già in mente un'idea e quindi era impossibile fargliela cambiare. Non dissero niente ma rimasero tutti e due a fissarmi sorridendo. Cercai di resistere ma poi cedetti.
-Va bene vado io ma la prossima volta tocca a voi per qualunque cosa ricordatevelo questo momento. Ok???- Fecero cenno di si con la testa e io scesi dalla macchina. Mi diressi al tabacchino e appena entrai mi nascosi nel reparto fumetti/gossip. Dovevo cercare di farmi vedere il meno possibile se no mi avrebbero riconosciuto subito. Nel frattempo cercai di  comporre una frase in italiano che potessi riuscire a dire "tu parli inglese?" usufrui anche  dei piccoli vocabolari che vendevano agli stranieri. Alla fine riuscii a trovare una frase e andai verso la cassa per chiedere informazioni. dietro il bancone un uomo sulla sessantina sorrideva a tutti i clienti spostandosi da una parte all'altra per prendere ciò che chiedevano i clienti, sigarette , ricariche, giornali, ecc... Aveva una grossa stazza, era basso e tarchiato con capelli grigi, i baffi corti e gli occhiali che rendevano la sua espressione ancora più severa nonostante si sforzasse di sorridere. Mi misi in fila e aspettai. All'interno del locale c'erano due donne ormai adulte davanti a me, un ragazzo nella sezione dedicata al totocalcio e una ragazza che non ero riuscito a  scorgere nella sezione quotidiani. Mi voltai e mi accorsi che era il mio turno. Mi avvicinai al bancone e cercai di parlare lentamente.
- Scusi parli tu inglese?- Sembravo down da come parlavo ma questo era il brutto del non sapere la lingua. Il commesso fece cenno di si per poi farmi capire a gesti che lo parlava così così. Bè.... così così è sempre meglio di niente. Presi un foglio dalla mia tasca e rubai una penna dal taschino del commesso che mi guardò in malo modo.
-Via Luciano Marchi?- Chiesi alzando le spalle a modo "Dove cazzo è questa dannata via" e il commesso iniziò a spiegare per metà a gesti accompagnati dalle parole in italiano.
-Allora esci giri a destra, vai sempre dritto fino a quando non arrivi a una rotonda, la percorri e giri a destra. Prosegui ancora dritto.- Annotai tutto fino a quando la ragazza della zona quotidiani intervenne.
-Ma scusa come ti permetti di dare informazioni sbagliate a questo povero turista?- Non capii niente di quello che disse ma dal suo tono e dal modo in cui l'uomo aveva abbassato lo sguardo credo che lo stesse sgridando per qualcosa.
-Gianni chiedi scusa e non fare il solito vecchio burbero- Disse e l'uomo si girò per dirmi solo una parola prima di sparire nel deposito facendo cambio con sua moglie - Sorry- . Ma cosa cavolo stava succedendo e perché quell'uomo si stava scusando con me. Mi voltai verso la ragazza con una faccia smarrita e lei mi sorrise. Però !!! Non era affato una brutta ragazza. Anzi era proprio un bel bocconcino. Era alta all'incirca un metro e settanta con dei capelli lunghi e ricci fin oltre le spalle, erano soffici e castani che si abbinavano in un modo magnifico e straordinario agli occhi castani da cerbiatto. Avrà avuto all'incirca venticinque anni, magra e formosa al punto giusto... Insomma era una bella gnocca. Mentre il mio cervello elaborava tutti questi pensieri non ero capace di tenere la bocca chiusa che mi si  era aperta come un ebete. Mancava solo la saliva e mi si poteva scambiare per Homer Simpson davanti alla ciambella più buona del mondo.  Cercai di ricompormi e la ragazza sorrise per la mia reazione.
-Dai!!! M i scuso per Gianni, non  va molto d'accordo con gli stranieri- Disse quella sconosciuta in un inglese quasi perfetto se non si contava la cadenza italiana. Sgranai un pò gli occhi e dopo un pò riuscì a rispondere.
-Mi stava dando indicazioni sbagliate giusto?-
-No ma che !!! Solo se non dovevi andare in Africa! Dai ti ci porto io in via Marchi- Si voltò per uscire dal tabaccaio fermandosi poi sulla porta per guardarmi.
-Vieni o no ?- Chiese e io la seguì fuori dal locale.
-Sono in macchina con amici però- Dissi ricordando solo ora dei miei amici e pensando a come avrebbe fatto a portarci.
-Perfetto guido io- Sorrise e si guardò intorno individuando poco dopo la nostra macchina con Taylor e Robert all'interno. Si diresse verso di loro e io le corsi dietro. Questa ragazza era una grande... e per di più gnocca !!! Ogni secondo che passavo con lei mi diventava sempre più simpatica. Arrivammo alla macchina e la feci salire dietro con me nonostante volesse guidare lei. Taylor e Robert mi guardarono malissimo senza capire e io gli sorrisi. La ragazza sconosciuta intanto si mise la cintura sempre sorridente, tendendo poi la mano ai miei amici.
-Ciao Robert io sono Karol!- Strinse la mano a Robert che intanto era rimasto a bocca aperta per la sorpresa, come io e Taylor. Porse poi la mano anche a Taylor.
-Ciao Taylor io sono Karol- Poi fece lo stesso anche con me - Ciao Kellan- -. Rimanemmo per alcuni secondi tutti e tre di sasso. Aveva capito immediatamente chi eravamo. Cadde un silenzio imbarazzante.
- Allora mentre cercate di riprendervi dallo shock dovete andare in via Luciano Marchi giusto?- Chiese e noi facemmo cenno di si.
-Ok allora fai un inversione a U e al ... quinto semaforo gira a sinistra.- Rimanemmo un attimo in silenzio mentre Taylor riaccendeva il motore.
-Quindi ci hai riconosciuti subito?- Chiesi cercando di conoscere quella ragazza. Era strana ma non so perché mi attraeva, e non solo fisicamente, era molto schietta e diretta e poi sorrideva sempre.
-Si nonostante i tuoi capelli biondi! Comunque come mai da queste parti ? Cioè non è che Borgo Roma sia il quartiere di Verona più bello e famoso del mondo. E non è neanche una meta per i turisti!- Robert si voltò per rispondere al mio posto, sfoggiando il sorriso più suadente che riusciva a fare. allora questa ragazza non piaceva solo a me.
-Siamo venuti per conoscere la nuova ragazza e futura fidanzata del fratello di Kellan, Kevin- Al solo pensiero sbuffai. Avevamo fatto tutta questa strada per conoscere la sua fidanzata che secondo me era solo un'altra in cerca del suo attimo di celebrità.
-Perché sospiri? Ti sta antipatica?- Chiese Karol e io davanti al suo sguardo così intenso non riuscì a trattenermi dal raccontarle tutto anche se era una perfetta sconosciuta.
-No è solo che secondo me è solo un'altra ragazza vuota e antipatica che inganna mio fratello per soldi o per un attimo di celebrità! Un'altra stronza che alla fine gli spezzerà il cuore e conoscendo mio fratello Kevin questa Jodie, Così si chiama, sarà pure una cessa che cerca di usarlo. Ci scommetto!- Karol fece cenno di si con la testa- Però... Deve essere proprio una rompi palle- Disse stupita.
Stavolta fu Taylor a rispondere- No è solo che conosciamo il tipo! E tu cosa ci racconti di te? Insomma come mai una ragazza carina come te se ne va in giro da sola il sabato pomeriggio???- Anche Taylor non scherzava col provarci con Karol. Certo era difficile resistere al fascino di quella ragazza.
-Niente. Aspettavo amici a casa e visto che erano in ritardo sono venuta a comprarmi la settimana enigmistica- Disse sollevando la mano  in cui teneva quella specie di rivista. Solo adesso mi venne in mente- Scusa ma dopo come fai a tornare a casa?- Lei sorrise come faceva sempre in fondo.
-Non vi preoccupate  io abito vicino a quella via. comunque secondo me siete un pò duri con questa ragazza, magari vi stupisce!- Anche nobile di cuore questa Karol, era davvero una grande.
-Difficile ma ci proveremo, bè Kellan deve farlo comunque quindi. Magari fosse una ragazza come te!- Disse Robert e io gli lanciai un'occhiataccia per fargli capire che ci stava provando un pò troppo. Intanto Taylor svoltò a sinistra e Karol indicò una vietta cieca sulla destra. Dopo poco eravamo parcheggiati nella via e tutti e quattro scendemmo.
-Bè è stato un piacere... ora torno a casa, auguri con questa Jodie- Disse Karol e si voltò andandosene. Rimanemmo un attimo fermi a fissare il vuoto quando Robert ci riscosse tutti.
-Peccato, quella ragazza mi piaceva un sacco!- Disse e io e Taylor aggiungemmo contemporaneamente- Non dirlo a me!- Ci avviammo verso il cancello della casa e suonammo. Venne ad aprirci mio fratello Kevin sorridente e lo abbracciammo tutti, il momento di conoscere la sfruttatrice era arrivato.
-Ciao Kevin, allora ti sposi finalmente!-Lo accolsi con un finto sorriso.
-Si era ora! Comunque entrate Jodie arriva tra poco, è uscita un attimo- Entrammo nella vecchia casa di Kevin, ormai era dieci anni che viveva li, e ci accomodammo in salotto.
-Allora come te la passi fratellino?- Chiese Kevin solare come non lo avevo mai visto prima.
-Bene anche se dopo Twilight le fan ci perseguitano- Sorrise e mentre ci versava il caffè seduti attorno al tavolo si sentì la porta d'ingresso aprirsi.
-Jodie amore sono arrivati- Kevin si alzò immediatamente andando all'ingresso per salutarla lasciandoci soli. Io  e i miei amici ci sorridemmo rassegnati a conoscere questa nuova "tipa" e annoiati. Ci mettemmo tutti e tre a fissare il caffè in silenzio.
-Ragazzi questa è Jodie. Jodie loro sono Kellan, Taylor e Robert- Alzammo tutti e tre lo sguardo e rimanemmo folgorati e  a bocca aperta. Cosa ci faceva Karol a casa di mio fratello. Lei si sporse verso di me e mi porse la mano.
-Piacere sono la cessa sfruttatrice!- 
Cazzoooooo!!!!! Pessimo modo di conoscere la futura cognata. Ci si poteva leggere una sola esclamazione in faccia a me e ai miei due amici.

MERDA.

  
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