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Autore: elyl    04/07/2010    13 recensioni
"Tu mi chiedi perché dovresti essere diversa, perché non sei una < schifosa Mezzosangue >.” Deglutì, alla ricerca delle giuste parole. “Tu sei diversa da qualsiasi maga abbia mai conosciuto, Mezzosangue o Puro Sangue. Non mi importano le tue origini, mi importi tu.” Sbatté un paio di volte le palpebre, incredulo per quanto aveva appena detto.“Sei diversa da tutte perché io ti amo.” "
Lily Evans e Severus Piton stanno finalmente insieme e subito dopo la fine del loro settimo anno vanno a vivere insieme. Dopo 9 mesi nasce loro figlio, Alistair. Sono felici, ma la loro felicità non è destinata a durare. Infatti Severus decide di unirsi ai Mangiamorte e Lily si sente costretta a lasciarlo. Così Severus si ritrova solo con suo figlio e a lavorare per il Signore Oscuro, Lord Voldemort. Una sera è al Testa di Porco e assiste all'enunciazione della Profezia di Sibilla Cooman. Subito riferisce a Lord Voldemort ciò che ha sentito e questi crede che il bambino sia Harry Potter ed è deciso ad uccidere chiunque si metta contro di lui. Severus allora si rivolge ad Albus Silente e lo prega di salvare la madre di suo figlio, l'unica donna che ama, l'unica donna che abbia mai amato. Silente accetta, ma i suoi sforzi non valgono a nulla, poichè quando Harry ha solo un anno Lord Voldemort ucciderà i suoi genitori. Questa è la storia di Harry Potter e il suo fratellastro, Alistair Piton.
Quinto anno per Harry, Hermione e Ron, settimo per Alistair Piton. Il Signore Oscuro è tornato, ma nessuno crede a Harry. Severus è alle prese con il suo doppiogioco e deve proteggere il proprio figlio e quello di Lily Evans e James Potter. Cosa farà quando il Signore Oscuro gli chiederà di Alistair? Come reagirà Alistair quando scoprirà la verità?
Ormai il destino del giovane Piton è segnato. Cosa succederà?
Genere: Dark, Drammatico, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Potter, Hermione Granger, Nuovo personaggio, Severus Piton
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Da V libro alternativo
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PROLOGO

PROLOGO

 

“Mi dispiace.”

“Non mi interessa.”

“Mi dispiace!”

“Risparmia il fiato!”

Era notte. Lily, in vestaglia, era davanti al ritratto della Signora Grassa, a braccia incrociate, all’ingresso della Torre di Grifondoro.

“Sono uscita solo perché Mary mi ha detto che minacciavi di dormire qui.”

“l’avrei fatto. Non volevo chiamarti schifosa Mezzosangue, mi è…”

“…scappato?” Non c’era pietà nel tono di Lily. “Troppo tardi. Ti ho giustificato per anni. Nessuno dei miei amici riesce a capire come mai ti rivolgo la parola. Tu e i tuoi cari Mangiamorte…vedi, non lo neghi nemmeno! Non neghi nemmeno quello che volete diventare! Non vedi l’ora di unirti a Tu-Sai-Chi, vero?”

Lui aprì la bocca, ma la richiuse senza aver parlato.

“Non posso più fingere. Tu hai scelto la tua strada, io la mia.”

“No…senti…io non volevo …”

“Chiamarmi schifosa Mezzosangue? Ma chiami così tutti quelli come me Severus. Perché io dovrei essere diversa?”

Lily fece per voltarsi, ma Severus fu più rapido di lei, la prese per il polso e le impedì di rientrare nella Sala Comune di Grifondoro.

“Lasciami subito.” Gli ordinò lanciando fulmini con gli occhi.

“No, Lily, lasciami parlare.” Fece una pausa e la fissò nei suoi bellissimi occhi verdi. “Tu mi chiedi perché dovresti essere diversa, perché non sei una < schifosa Mezzosangue >.” Deglutì, alla ricerca delle giuste parole. “Tu sei diversa da qualsiasi maga abbia mai conosciuto, Mezzosangue o Puro Sangue. Non mi importano le tue origini, mi importi tu.” Sbatté un paio di volte le palpebre, incredulo per quanto aveva appena detto.

Lily sembrò addolcirsi, ma non voleva arrendersi, quindi restò impassibile.

“Lily, tu sei diversa perché…perché…” Chiuse gli occhi e fece un respiro profondo e li riaprì. “Sei diversa da tutte perché io ti amo.” Continuò tutto d’un fiato.

Lily lo guardò, poi sorrise, il cuore che le esplodeva di gioia.

“P-perché sorridi?” Domandò balbettando.

“Sev…” Disse in un sussurro. Fece un passo verso di lui, gli accarezzò la guancia e lo baciò dolcemente sulle labbra, lasciandolo incredulo, poi lo abbracciò stretto. “Anche io.”

“A-anche tu cosa?” Chiese stordito dal bacio.

Lily scoppiò a ridere, lo guardò negli occhi e gli diedi un buffetto.

“Anche io ti amo, stupido!”

“D-davvero?”

La ragazza annuì.

Severus chiuse gli occhi e la strinse ancora di più a sé.

 

“No, Sev, ti avevo detto di non farlo! Ma tu te ne sei fregato e l’hai fatto lo stesso!” Urlò Lily con rabbia tirando fuori dal cassetto i suoi vestiti, per poi metterli dentro una valigia. Era una maga, ma non aveva perso la sua abitudine babbana di fare le valigie.

“L’ho fatto perché era l’unica cosa che volevo fare da sempre!” Esclamò lui, gli occhi al cielo, le braccia allargate.

“COSA?!” Si voltò verso di lui, le mani sui fianchi. “Vuoi dirmi che il tuo unico desiderio è quello di unirti ad un pazzo psicopatico che vuole eliminare dalla faccia della terra tutti quelli come me?!?”

“Tu sei diversa! Tu non sei come gli altri Mezzosangue!” Esclamò esasperato. “Sei intelligente, sei furba, hai talento da vendere!” Fece una pausa. “E sei la donna che amo.” Aggiunse per calmarla.

“Non ci provare, Sev.” Scosse il capo e chiuse la valigia. “Non ci provare a rabbonirmi perché non ce la farai.”

“Lily, per favore…” Si avvicinò a lei, il cuore in gola.

“No, ho preso la mia decisione.” Fece un passo indietro e mostrò i palmi delle mani. “Io ed Alistair ce ne andiamo.”

Severus si sentì mancare. Vedeva appannato, la stanza aveva iniziato a girare, i suoni erano attutiti, gli arti pesanti.

“C-cosa?” Domandò appoggiandosi al muro per non cadere.

“Hai capito.” Fece una pausa. “Te l’avevo detto che non ero d’accordo. Non posso stare con un uomo dalla parte di Tu-Sai-Chi.” Si passò una mano sul viso. “Non posso veramente.”

Severus si coprì il volto con una mano.

“C’è qualcun altro?”

“Cosa?!”

“Ti sto chiedendo se mi lasci per un altro uomo.” Domandò duramente.

“No! Non ti sto lasciando per nessun altro!” Le lacrime iniziarono a scorrere lungo le sue guance. “Ti sto lasciando perché non posso sopportare l’idea che tu odi le persone come me!”

Severus inspirò profondamente ed andò a sedersi sul letto.

“Io ed Alistair ce ne andiamo.” Si sedette sul letto, dando le spalle al ragazzo.

Avevano entrambi 19 anni, erano ancora due ragazzini, ma già conoscevano le difficoltà della vita. Si erano fidanzati quando frequentavano il quinto anno di Hogwarts e subito dopo erano andati a vivere insieme. Sparirono dalla circolazione, nessuno sapeva che erano fidanzati, nessuno sapeva che avevano un figlio.  Vivevano normalmente, come due ragazzi innamorati. E come due ragazzi innamorati avevano avuto un figlio, Alistair.

“E’ finita.” Ribadì la ragazza.

“Non te ne andare.” Sussurrò lui, disperato.

“Non posso rimanere, non possiamo rimanere.” Disse Lily afferrando la valigia. “Tu hai preso la tua decisione, io la mia.”

Severus chiuse gli occhi e capì che non c’era nulla che le avrebbe fatto cambiare idea.

“Va bene.” Gli sembrava che il suo cuore fosse attraversato da mille e più lame ghiacciate. “Ma non ti permetterò di portarmi via mio figlio.”

“Cosa?!” Si voltò indignata verso di lui.

Severus aprì gli occhi. “Non me lo porterai via: Alistair rimane con me.”

“E dovrei lasciarti mio figlio?! Lasciare che mio figlio cresca con l’idea che i nati Babbani sono degli abomini?!”

“Non te ne andrai con lui!” Scattò in piedi, sentendo la rabbia scorrergli nelle vene. “Il Signore Oscuro sarà gentile con lui! Non si potrà certo dire la stessa cosa dei tuoi vecchi compagni di scuola! Lo odieranno perché figlio mio! Lo disprezzeranno!” Strinse la mano a pugno. “Ed io non lo permetterò.”

Lily si morse il labbro inferiore.

“Nessuno sa che abbiamo un figlio e nessuno lo saprà.” Ringhiò il ragazzo.

“Adesso ti vergogni di avere fatto un figlio con me?” Ribattè scandalizzata.

“Voglio solo proteggere mio figlio.”

Lily lo guardò poi scosse il capo.

“Vado a salutarlo.”

“No.”

“Vuoi anche impedirmi di salutare mio figlio?” Lo fulminò con gli occhi.

Severus fece per dire qualcosa, ma non trovò niente di sensato da dire.

Lily annuì, gli diede le spalle ed uscì dalla stanza. Si diresse nella stanza in cui il piccolo Alistair di soli due  mesi dormiva beatamente, posò la valigia accanto alla culla e si sporse su di lui per guardarlo. Aveva i capelli neri del padre ma gli occhi erano i suoi. Allungò la mano e gli sfiorò la guancia rosea per l’ultima volta, le lacrime che le offuscavano la vista.

“Fa’ il bravo, mi raccomando. Ubbidisci a tuo padre, non infrangere le regole, ma per favore, non credere che i Babbani siano abomini. Non lo sono. Sappi chi sei, non rinnegare mai le tue origini. Sii orgoglioso di ciò che sei. E ti supplico, non seguire le orme di tuo padre. E’ un brav’uomo, ma non riesce a capire che sta riponendo la fiducia nella persona sbagliata.” Sussurrò dolcemente con la voce rotta dal pianto.

“Ti prego, non andartene.” La supplicò disperato Severus abbracciandola da dietro. “Non posso sopravvivere senza di te.”

“Mi dispiace, Severus.” Chiuse gli occhi e si liberò dalla sua stretta.

Lily prese la valigia, si fermò sulla soglia e guardò la stanzetta del piccolo per l’ultima volta, sapendo che molto probabilmente non l’avrebbe più rivisto per molto tempo.

“Addio.” Uscì dalla stanza e pochi attimi dopo Severus sentì il portone d’ingresso chiudersi.-

 

Passarono i mesi e Severus continuò a lavorare per il Signore Oscuro,l’ unico che sapeva chi era la vera madre di Alistair. Il piccolo cresceva bene ed era l’orgoglio del padre: era curioso e aveva già dimostrato di avere doti magiche eccezionali, nonostante fosse ancora in fasce.

Poco tempo dopo Severus scoprì che Lily si era sposata, esattamente con James Potter, suo acerrimo nemico dai tempi della scuola: Alistair aveva due anni quando nacque il figlio di James e Lily, Harry.

Nessuno poteva immaginare che Harry Potter sarebbe diventato “Il Bambino Sopravvissuto”.

 

 

   
 
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