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Autore: Aredhel Demonia NP    05/07/2010    0 recensioni
Incubi animano le notti dei Despa. Incubi terribili dalle terribili conseguenze. Siamo certi che sia tutto reale? Quali intrecci si celano dietro la band?
Genere: Sentimentale, Song-fic, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash, Yaoi
Note: OOC | Avvertimenti: Contenuti forti, Incompiuta
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“ Taemanai netsubyou ni hidoku unasareteiru nemuranai senritsu

“ Taemanai netsubyou ni hidoku unasareteiru nemuranai senritsu
'Save Me From The Dark...' ”

“ Tormentato incessantemente da incubi febbrili, una melodia senza sonno
‘Salvami dall’oscurità’ “

 

Ciò che pensavano entrambi, in quel momento isolato dal tempo, isolato da ogni cosa.

 

Quella mano rude pareva dolce, in quel momento e in quel luogo dove il terrore regnava. Essa s’immergeva nei suoi capelli, li accarezzava e li scompigliava. Dolce momento nel giardino caotico coperto di ferite. Zero seguì quella mano che ora si ritraeva, o meglio, più essa si ritraeva più lui la seguiva prima con la testa, poi col busto e infine strisciando fino a trovarsi aggrappato alle caviglie dell’uomo che aveva cominciato a camminare. Lo guardò, non sapeva chi fosse, nonostante lo guardasse in viso non riusciva a distinguerne i tratti.

Erano entrambi scalzi, con solo una sorta di bianca tunica informe se non per le maniche a tre quarti; per questo, vedendo i nudi piedi dell’altro, Zero cominciò a graffiarli, con l’intento di tenerlo lì, di farlo smettere di avanzare. Tuttavia lui non si fermava, continuava a camminare trascinandolo, mentre la veste di Zero si strappava e la sua pelle raschiava forte, fino a sanguinare.

 

“ I'm falling praying, bleeding and screaming...
Fake... Bite... Vice...
Blame Voice... kimagure ni hakisuteru nara… 

“ Cado, prego, sanguino e urlo…
Falso…il morso…il vizio…la voce di biasimo … Se solo si fosse trattato di uscire e dire quello che pensavo… ”

 

… Si fermò, chinandosi e afferrandolo per le spalle. Si mise a fissarlo, prima gli occhi, poi la gola. Prese a morderla ferocemente, così, all’improvviso. Zero avrebbe voluto urlare, ma non ci riusciva, eppure non provava poi tanto dolore o almeno, non quanto se ne dovrebbe provare in quelle condizioni. Dopo avergliela lacerata per bene si alzò e, mentre il ferito si teneva la gola da cui il sangue colava a fiotti, cominciò a correre così forte che Zero poteva benissimo sognarsi di poterlo raggiungere, date le condizioni in cui versava. Nonostante questo provò a correre, ma il risultato fu solo che si alzò in piedi solo un attimo: le ginocchia completamente sbucciate e tremanti non avrebbero mai potuto reggerlo.

Il sangue colava macchiando ogni cosa su cui finiva. Zero cadde in ginocchio e il dolore fu terribile, ma non poteva sfogarsi urlando, non ci riusciva e, senza sapere come, si trovò a carponi, con quell’essere dietro che spingeva il suo membro eretto fra le sue natiche, un paio di volte, o forse di più, rapido, e poi si tuffò sotto di lui. Furono attimi veloci, troppo veloci, tutto pareva essere stato accelerato. Ora il petto dell’assalitore era sotto la sua gola sanguinante non più protetta dalle mani, che conseguentemente macchiò tutto. Il sangue sembrava essere infinito. Perché non perdeva le forze? C’era qualcosa di strano sotto.

 

-          Dovrei provare disgustosa pietà di te -.

 

Zero non capiva, e intanto quello riprendeva a succhiargli la gola, poi a stringerlo e a finire di strappargli la veste. Si ritrovò perciò nudo, e adesso era lui a star sotto, supino mentre riceveva violenti morsi al petto. Era in uno stato di incoscienza, non voleva capire, o forse non poteva nemmeno.

 

“ Days...(yell) I wanna die...(yell)
ore ha sonzai wo doko ka ni sutete, be going to Life...

“ Giorni…(urla) Voglio morire…(urla)
Ad un tratto getto via la mia esistenza, sto andando verso la vita… “

 

La sua pelle era scavata dai morsi, ma non era chiaro alla vista, in quanto il sangue confondeva ogni cosa. Poteva soltanto sentire il dolore latente, il disgusto forte, la scena insopportabile. Non poteva far nulla, non avrebbe potuto nemmeno volendo, sempre che avesse avuto, in quella condizione, ancora la volontà. Era in trappola.

 

-          Aishiteru[1] Zero -.

 

-          A lie is piled up in order to hide a lie... –.

-          “ Una bugia è accumulata per nascondere una bugia… “ -.

 

Queste parole gli uscirono dalla bocca senza desiderarlo, senza aver pensato di dar risposta. Non era più padrone del suo corpo forse? Aveva davvero perso la volontà nell’agire.

La risposta venne tuttavia ignorata, e l’altro si posò su di lui, le mani sulle tempie, e lo baciò, a lungo e con furia, quasi pazzamente. Ma baciava un corpo immobile.

Zero era come morto, durante il bacio, sentiva di esser uscito dal corpo, e ora fissava la scena dall’alto eppure, la persona sopra il suo corpo, non sembrava essersene accorta.

Gli strappò il cuore, affondando la mano nel petto scavato, si alzò e lo sollevò in alto.

Zero, sempre impotente, osservò la scena, e il suo cuore, quel muscolo fulcro di vita, venne diviso violentemente in due, a mani nude…

 

***

 

Sognava, semplicemente sognava.

Si era appena svegliato, sudato ed impaurito. Era ormai mattina.

Guardò accanto a se e il letto era, inspiegabilmente, vuoto.

Si stupì, in preda all’agitazione. Si alzò e lo cercò per la casa, ma niente.

 

-          Hizumi… -.

 

Se n’era andato? Dov’era? Non si era mai svegliato solo, da quando era cominciata la loro storia. Decise di tornare a letto, con l’intento di restarci tutto il giorno.

Passò di fronte alla specchiera, di norma vuota.

Vi erano una rosa nera e un biglietto.

 

Days...(yell) I wanna die...(yell)
ore ha ikimadoi doko ni ikeba ii?
Days...(yell) I wanna die...(yell)
koko ha muchitsujyo na kizu darake no Garden
Days...(yell) I wanna die...(yell)
koe ga kareru made nagekitsuzukete, be going to Life...

A lie is piled up in order to hide a lie...

 

“ Giorni…(urla) Voglio morire…(urla)
Ho perso la mia strada nella vita, dove dovrei andare?
Giorni…(urla) Voglio morire…(urla)
Questo è un giardino caotico coperto di ferite
Continuerò ad urlare fino a che la mia voce non cede. Sto andando verso la vita…

Una bugia è accumulata per nascondere una bugia… “

 

Una bugia… Tradimento?

Poteva essere? Beh, non trovava altre risposte coerenti a quel pezzo della loro canzone. Quel sogno così aveva senso, poteva essere un sogno premonitore! Sempre che esistano: aveva sospetti già da un po’. Dopotutto, non era prevista la monogamia nel loro rapporto.

Non voleva più sapere, sperava che anche quello fosse un sogno. Sogno dentro un sogno.

Stava andando verso la morte.

 

***

 

Hizumi era lontano dalla casa di Zero, dove aveva dormito e si era dato alla lussuria.

Si trovava in un'altra casa ora.

 

-          Come starà? -.

 

Hizumi scoppiò a ridere:

 

-          Ha importanza forse? -.

 

Karyu alzò le sopracciglia.

 

-          Ha urlato nel sonno oggi -, disse Hizumi, – ha citato Gärnet. A lie is piled up in order to hide a lie...  – e prese a canticchiarla.

 

Karyu alzò lo sguardo su di lui.

 

-          Pensi che possa sapere qualcosa? Qualcosa di preciso? -.

 

Ci pensò un attimo, ma non gli andava di parlare, perché avrebbe dovuto?

 

***

 

Zero era rimasto a letto, e il sole tramontava.

Era un periodo di riposo, quindi non avevano prove. Buon per lui.

Era rimasto gran parte del tempo con le mani sulla gola. Non ci aveva pensato, ma c’era un succhiotto lì, proprio lì.

Che razza di sogno.

 

“Fuantei na kodou chishiryou ni mitanai kairaku to kaihou
'Believed in You...'”

 

“Un impulso instabile, un piacere e un rilascio oltre il dosaggio letale
‘credevo in te’”.

 

 




 

 



[1] Ti amo

   
 
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