FUTURE
Luglio.
Il 17, per l’esattezza.
Una data molto importante per
tutte quelle persone che stavano andando in chiesa.
E per un bellissimo evento.
Un matrimonio.
Ronald Weasley ed Hermione Granger
si sposavano, dopo quattro anni di fidanzamento, dal loro sesto anno alla
scuola di magia e stregoneria di Hogwarts.
Sul posto c’era già un
gruppetto di persone, tra i quali i promessi sposi.
-
HARRY Allora, vecchio… Come ti senti?-
-
RON Come mi sento? Secondo te, compagno?! Sono
tutto un nervo, mi sento un pezzo di legno…-
-
DRACO Ma dai, Weasley! Ti sposi finalmente con la
tua amata Granger per la quale sbavi dal primo anno di scuola!-
-
RON Sempre simpatico, Malfoy… Chissà come starà
Herm adesso…-
-
BLAISE Non ti preoccupare Ron, ci sono tua sorella
e Pansy con lei!-
-
RON Non mi fido… Ti prego,
compagno, vai tu! Mi fido solo di te!-
-
HARRY Come vuoi… Voi due serpi non
lo stressate!-
-
DRACO,
BLAISE Ma no! Figurati Harry!-
-
HARRY Tzè..-
Così il bel ventenne moro
uscì dalla stanza dello sposo per andare in quella a fianco, della sposa, la
sua migliore amica, sua sorella.
Quando entrò vide tre
splendori che quasi rimpianse di essere dell’altra sponda e se non fosse stato per quello, e per il fatto che una si stava per
sposare e le altre due erano fidanzate… Bè, avrebbe rischiato di saltarle
addosso.
-
HARRY Wow… Ragazze mi sta
venendo la tachicardia… Mi devo ricordare di imbucarmi a tutti i matrimoni che
riesco…-
-
PANSY Ehi Harry non esagerare… Piuttosto vieni qui, che Hermione sta per avere una crisi!-
-
HARRY Oh no! Anche lei
no!-
-
GINNY Perché anche lei? Non dirmi che Ron anche è
composto così!-
-
HARRY Eh. Più o meno… Potete lasciarci soli? Devo
dire un paio di cose alla mia amica-sorella… Andate a vedere come sta lo sposo…-
-
PANSY,
GINNY Ok… A dopo allora, la cerimonia inizia tra mezz’ora, ricordatelo.-
Dopo che le due damigelle
d’onore uscirono dalla porta, il bellissimo moro si avvicinò alla sposa, che
gli dava la schiena. La prese per le spalle e delicatamente la tirò in piedi,
poi la voltò verso di lui.
Due lacrime scendevano dai
begli occhi da cerbiatta.
-
HARRY Ehi… Cosa mi combini? Piangi? Perché?-
-
HERMIONE Perché… Perché… Non lo so, Harry…-
-
HARRY Piangi e non sai perché? Bene, allora te lo
dico io perché. Vuoi sentirlo?-
La ragazza annuì solamente,
mentre cercava di mettersi le mani sul viso, ma Harry gliele prese e le strinse
con le sue.
-
HARRY Allora: piangi perché il sogno che facevi da
quando ti sei innamorata di Ron, e cioè dal primo
anno, si sta realizzando. Piangi perché hai paura di perdere per strada l’amore
che provi per lui, ma sai anche tu che non accadrà mai. E
piangi perché stai compiendo il passo più importante della tua vita ed è da
copione che la sposa pianga. Ti piacciono come motivi?-
-
HERMIONE He… Si, credo che possano
essere plausibili. Ma io non avrò ripensamenti appena prima di pronunciare il
fatidico si.-
-
HARRY Brava! Così si fa! Ed
ora pensiamo a riaggiustare il trucco, che sembri una strega! E hai capito in quale senso!-
-
HERMIONE Ha ha
ha… Si ho capito. Grazie Harry, non so cosa farei
senza di te! E’ grazie a te se ora io e Ron siamo
arrivati a questo punto!-
-
HARRY Si, ma anche io non saprei cosa fare senza
di te. Siamo pari, Herm. Ora mettiti tutte quelle cose che si mettono in faccia
le ragazze per sembrare più belle e poi andiamo dal tuo maritino!-
-
HERMIONE Va bene. Ah, mi stavo dimenticando di dirti
una cosa… Sei bellissimo.-
-
HARRY Ehi! Dovrei dirlo io a te!-
-
HERMIONE Bhè,
ma per me è scontato… Sono o no al mio matrimonio?!-
Il ragazzo si mise a ridere,
facendo così da sottofondo alla sposa mentre si truccava, leggermente.
Era ora.
Gli invitati erano tutti ai
loro posti, lo sposo era affiancato dal testimone, mentre cominciava ad entrare
la sposa con le due damigelle vestite di rosa.
Quando lei arrivò a fianco
del suo futuro marito cominciò la cerimonia, che si
concluse con un bacio bagnato dalle lacrime più dolci che Hermione Weasley
avesse mai versato.
-
GINNY, PANSY, HARRY, BLAISE, DRACO AUGURI!!!-
-
Viva gli sposi!!-
I due neo sposini vennero inondati da una valanga di riso
bianco, da petali di fiori e da luci dai colori dell’arcobaleno, magia fatta da
Harry e Draco che in un attimo erano saliti su due scope e volteggiavano sopra
i due facendogli fare un bagno di luce.
In breve gli invitati e i
festeggiati furono alla villetta dei due, dove era già pronto il rinfresco.
-
Bè
ragazzi… Sono decisamente felice per voi!-
-
Grazie
Compagno…-
-
Si
grazie Harry, senza di te sarei ancora in quella camera a piangere!-
-
Ma
ti pare, Herm, sei mia sorella!-
Il famoso ed immortale trio
si abbracciò, poi il ragazzo dai capelli corvini e dagli occhi di un verde
brillante sfumato dallo stesso colore ma più scuro li lasciò soli, a ballare, e
si diresse verso un bellissimo giovane uomo dai capelli d’oro bianco e dagli
occhi color cielo trasparente.
-
Ehi Draco… A cosa pensi?-
-
Nulla,
Harry… Pensieri senza capo né coda…-
-
Sicuro?-
Ecco. Lo sapeva. Ogni volta
la stessa storia. Quando Draco on voleva dire qualcosa che lo angustiava al suo
bel fidanzato questo lo guardava con i suoi magnifici occhi magnetici e lui crollava; non sarebbe mai riuscito a tenere un segreto a
quella creatura maledettamente tenebrosa ed affascinante.
-
Va bene, va bene… Sei una serpe, amore. Lo sai che se mi guardi così non resisto!-
-
Ma
io lo faccio apposta! E se non ti spiace preferisco
essere catalogato come volpe!
-
Si,
si certo… Comunque pensavo ad una proposta che volevo
farti… E che volevo esporti più avanti, ora non mi sembra il caso…
-
E
no, se dici così mi incuriosisco!-
-
Facciamo
così: questa sera, se ne sarai capace, ti concedo la possibilità di
corrompermi… E magari te lo dirò…-
-
Mpf…
Ci sto! Ed ora… Mi concede questo ballo, signor Malfoy?-
-
Ma
certo, signor Potter…-
Così anche loro andarono a
fare compagnia ai due neo sposini e ballarono tutte le
romantiche e più sdolcinate musiche da matrimonio.
Stavano
passeggiando, avevano deciso di
camminare teneramente mano nella mano durante il tramonto.
Il matrimonio era finito non molto tempo prima ed i due sposi erano già partiti per la
loro luna di miele che era top secret.
-
Bè,
Dra? Oggi mi hai detto che dovevi farmi una proposta… Di che si tratta?-
-
Ehm…
poi te lo dico, eh? Ora parliamo d’altro…-
Il moro guardò il suo
fidanzato.
Gli stava nascondendo
qualcosa di importante; non si faceva film mentali
pessimisti, non pensava che si trattasse di una rottura del loro rapporto, solo
non aveva il coraggio di dirgli qualcosa… E forse lui, Harry Potter, aveva una
mezza idea.
Benissimo, si disse, vorrà
dire che lo batterò sul tempo!
-
Bene,
allora avrei qualcosa da dirti anche io. E mi sembra il momento migliore,
questo…-
Purtroppo non fece in tempo a
continuare la frase perché avvertì due aure magiche che non avrebbe mai
dimenticato per tutta la sua vita.
-
Dra!
Prendi la bacchetta, muoviti!-
-
Perché?-
-
Non
fare storie! Arrivano!-
Neanche tempo di dirlo e i
due ragazzi, ormai quasi uomini, si trovarono davanti due figure vestite di
nero.
-
Bene,
bene, bene, cosa abbiamo qui? Potterino e il mio indegno nipote…-
-
Ciao
Bella. E’ parecchio che non ci si vede, non è così? Anche con te, Peter…-
-
Zia?!
Che diavolo ci fai qui? Pensavo fossi morta!-
-
Mi
spiace per te, Draco. MA non mi sono lasciata andare
come gli altri. Avevo una cosa da portare a termine. Dovevo ammazzare il tuo
fidanzatino. Devi pagare con la vita, Potterino, per aver ucciso il MIO
Signore!-
Harry rise, la bacchetta
nella mano sinistra, i capelli scompigliati da una leggera brezza. Sembrava
quasi ridere di una battuta di una sua vecchia amica.
Ma non appena aprì gli occhi,
Draco Malfoy, che era il suo ragazzo da più di tre
anni, rabbrividì e si spaventò di lui: lo smeraldo era oscurato da un velo
pesante di u sentimento covato troppo a lungo, ben 5 anni.
-
Cosa
ridi, Potter? Sei pazzo per caso?-
-
No
Bella. Rido semplicemente perché la tua vendetta non è portata dalla fedeltà
per Tom, ma dall’invidia e dall’odio che provavi per mia madre e che poi hai
riversato in me.-
La donna dai capelli lunghi
sbiancò, assieme al piccolo uomo assomigliante un topo, mentre il biondo guardò
chi aveva parlato con sguardo interrogativo.
Draco non capiva nulla di
quello che Harry diceva, ma aveva comunque la
bacchetta pronta per qualsiasi evenienza.
-
Come…
Cosa stai dicendo Potter?! Perché mai io avrei dovuto
invidiare quella mezzosangue?-
-
Perché ti ha rubato il poto che tu da sempre
desideravi, Bella. Dillo
che odiavi mia madre non perché era un sporca mezzosangue!-
-
Come…-
-
Pensavi
davvero che non lo fossi venuto a sapere? Pensavi che non sapessi che mia
madre, Lily Evans, è stata una mangiamorte? Anzi, LA mangiamorte? La donna di
Lord Voldemort? Che poi l’ha uccisa perché lo aveva abbandonato per il
discendente di Grifondoro James Potter?-
Ad ogni parola il giovane
alzava di poco la voce, facendola diventare sempre più dura e fredda.
Draco era allibito; non lo
sapeva.
Non sapeva che la madre del
suo amore fosse stata la Lady dell’Oscuro.
Non sapeva che la sua anima
odiasse sua madre.
Perché si sentiva dal tono di
voce, lo si captava immergendosi in quei laghi
profondo che ora stillavano solo odio e disprezzo.
-
Tu…
Non ti puoi permettere di dire queste cose, ragazzino! Non puoi infangare in
questo modo il più grande Mago di tutti i tempi!-
-
Mi
spiace per te Bella. Ma il più grande mago di tutti i
tempi non è Voldemort…-
-
Non
insinuerai che è quel pazzo di Silente?!-
-
No.
Almeno, secondo il mio parere lo è. Ma a quanto pare
il mondo magico pensa che sia io. Il figlio della donna che
ti ha rubato il posto che desideravi, il figlioccio del cugino che avevi sempre
ammirato ma che poi hai ucciso perché aveva preferito i miei a te. Colui che ha disintegrato il tuo grande amore. Ma ti ho fatto un favore, Bella. Lui non ti avrebbe mai
guardata. Non era il tuo viso che albergava nel suo cuore, ma quello di mia
madre. Che ha ucciso perché non sopportava che fosse di qualcun altro all’infuori
di lui!-
La donna non ci vide più;
urlò di rabbia e cominciò a lanciare incantesimi contro Potter, mentre Peter
Minus, che era stato in silenzio e fermo tutto il tempo, veniva
bloccato da Malfoy.
-
Sono
più forte di una volte, Potter! Non riuscirai a
battermi tanto in fretta!-
-
Attenta
Bella. Non cantare vittoria. Tu odi me e pensi che questo ti basterà, ma
ricorda che io provo molto di più nei tuoi confronti!-
Non ci fu più tempo di
parlare poi; incantesimi di ogni tipo venivano
lanciati continuamente dai due, mentre Codaliscia si trasformò in topo per cercare
di scappare, ma il suo avversario gli lanciò un incantesimo che lo fece tornare
nelle sue condizioni primarie e lo bloccò.
Bellatrix si rese conto che
non era abbastanza forte per sopravvivere alla furia
incredibile degli attacchi di Potter, così fece l’unica cosa che la poteva
salvare, e cioè distrarre il moro: lanciò una fattura a Draco che era impegnato
a controllare l’uomo topo, così non si accorse dei quattro pugnali comparsi dal
nulla che gli sfrecciarono contro.
Harry però li vide e, dopo
aver gridato un avvertimento al suo amore, gli si parò davanti, cadendo poi a
terra, colpito in pieno.
-
Bene,
Potterino. Con te è sempre facile. Avresti potuto essere grande come e forse
più di Lord Voldemort, ma tu hai quella cosa che si chiama amore, che è la
maledizione delle persone come voi.
-
-
HARRY! Dio, come stai?!-
-
Be…
Bene… Sbagli Bella. Sai anche tu cosa significa amare ed è una forza molto più potente di quello che credi…-
La donna rise, convinta che
era giunta l’ora del salvatore del mondo magico, ma si dovete
ricredere quando due scie verdi la colpirono.
Due Avada Kedavra lanciate da
due bacchette diverse.
Così morì Bellatrix
Lastrange, ridendo perché credeva che l’odio fosse superiore all’amore.
-
Harry…
Tutto bene? Oddio, avrei dovuto fare più attenzione!-
-
Non
dire cazzate… Non è nulla di grave, al San Mungo mi rimetteranno in sesto in
quattro e quattr’otto… non mi ha colpito nessun organo fortunatamente…-
Di nuovo ci fu un lampo che
questa volta finì sul biondo che cominciò a contorcersi per via della
Cruciatus.
-
Stolto
ragazzo. Non sai che quegli incantesimi che mi hai lanciato non durano per
sempre?! Addio Potter… Buona morte!-
-
Non
andrei troppo lontano, Peter…-
L’uomo non capì e si girò,
lasciandosi alle spalle il moro in una pozza di sangue ed il biondo che si
contorceva per quella maledizione di alto livello.
Tra le sue scapole arrivò un
lampo di luce viola che lo fece bruciare immediatamente, rendendo il suo corpo
polvere, che venne portata via dalla brezza della
notte, che ormai stava arrivando.
-
Draco…
-
-
Ha… Harry…Io… Sto bene. Dobbiamo andare al San mungo
di corsa. Stai dissanguandoti!-
Così i due si trovarono un
attimo dopo al centro di un corridoio del più rinomato ospedale magico d’Inghilterra;
in breve furono soccorsi e portati in una stanza dove diedero a Draco delle
pozioni annullanti la maledizione di alto livello che
gli procurava spasmi di dolore ogni 2 minuti, mentre ad Harry misero delle
flebo di pozione rimpolpa sangue e creme da mettere sulle ferite che non
riuscivano a rimarginarsi per via di un veleno che era sulle lame dei pugnali.
Questi lo avevano peso nella gamba sinistra, nulla schiena in tre punti diversi
e nell’avambraccio destro.
Passarono all’ospedale 5
giorni, dove andarono a trovarli tutti i loro amici, persino Ron ed Hermione
che avevano interrotto la loro luna di miele per vedere come stavano i loro
amici.
-
Mio
Dio Harry! Sicuro di stare bene?-
-
Si,
Herm. Le ferite si stanno pian piano chiudendo e Draco non prova più dolore da
un giorno…-
-
Meno
male, compagno! Quando vi lasciano andare a casa?-
-
Dovrebbero
liberarci domani, visto che sia io che Harry stiamo
migliorando notevolmente.-
-
Già…
Ora potete anche tornare nel vostro covo d’amore segreto, noi stiamo bene!-
-
Ma…-
-
Niente
ma Weasley! Harry ha ragione. Non rovinatevi la luna di miele per noi.-
-
Ok…
Ci vediamo, compagno… Draco…-
E così sparirono, lasciando i due malati da soli nella
stanza che occupavano solo loro.
-
Bene.
Quei due se ne sono andati… Finalmente soli…-
-
No scusa
stai parlando dei tuoi due migliori amici?!-
-
Si
lo s ma avrei una cosa da dirti. Te lo stavo giusto accennando prima che venissimo attaccati…-
-
No
per favore. Non dire niente, aspetta quando siamo a casa. Voglio prima dirti la
mia proposta, poi tu dirai quello che devi. Ci stai?-
Il moro
sorrise e dentro di sé penso che
finalmente quel cretino si era dato una svegliata, poi annuì con la testa.
-
Ah!
Casa dolce casa!-
-
Già,
mi è mancata un casino in questi giorni!-
Finalmente Draco ed Harry
erano arrivati a casa, i mediagli gli avevano detto
che erano completamente guariti ma che dovevano fare attenzione a non fare
troppi sforzi fisici per qualche giorno perché le pozioni, che avevano dovuto prendere
in grandi dosi, li avevano debilitati.
Nel pomeriggio, mentre se ne
stavano placidamente sdraiati sotto ad uno dei grandi alberi del bosco vicino
la loro dimora, Draco prese coraggio e decise di portare a termine quello che
aveva cominciato a pensare tempo prima.
Fece alzare Harry, che era semi sdraiato sul suo torace, e lo fece girare verso di sé.
-
Dunque, Harry. La mia proposta è alquanto… Ehm…
Oddio, non credevo che fosse così difficile…-
Il moro guardò negli occhi
cielo il suo ragazzo, sorrise e poi gli diede un bacio ricco di
amore.
-
Se la domanda che mi devi fare è quella che credo io…
Allora si, Draco. Ne sarei
più che felice!-
Il biondo guardò lo splendore
davanti a sé stralunato; quella Serpe, o volpe come voleva farsi catalogare
lui, lo aveva sicuramente capito già dalla prima volta! Lo sapeva!
Bè poco male, pensò, vorrà
dire che gliela farò pagare non appena potremo fare “sforzi fisici”.
-
Allora,
giusto per immagine…- prese dalla tasca dei pantaloni una scatolina contenente
due anelli di oro bianco e, mentre ne metteva uno al
dito del suo amore, continuò- … Mi vuoi sposare, Harry Potter?-
Il moro prese l’altro monile
e lo mise al dito di Draco.
-
Si,
Draco Malfoy…-
E si baciarono di nuovo, con la stessa emozione dalla
pria volta, quando ancora erano un Serpeverde ed un Grifondoro che non
sopportavano più di nascondere il loro reciproco amore dietro ad un falso odio.
Si sarebbero sposati in
primavera, quando i ciliegi sarebbero fioriti.
Avrebbero avuto dei figli,
grazie alla magia.
Sarebbe nata la loro famiglia.
Ma questa…
E’ un’altra storia.
FINE
Bene, bene, bene…
Come qualcuno mi aveva
suggerito, ho fatto un sequel di IL PIU’ BEL RISVEGLIO
POSSIBILE!!
Vi è piaciuto?!
Naturalmente ce ne potrebbe
essere un altro, ma… Ehi…Non dipende mica da me!
Comunque fatemi sapere se vi è piaciuta questa fic all’insegna
quasi assoluta di matrimoni…
Ah! Tra poco dovrei postare
il seguito di amore proibito… Se foste così gentili da
andare a leggerlo… Sia chi già lo conosce che chi non lo ha nemmeno avvistato!
E lasciate sempre commenti anche se la storia è stata
postata tempo prima, io li vado a rileggere tutti ogni volta!
BaX BaX
ek