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Autore: Red Juliet    08/07/2010    2 recensioni
E se..? E se la storia del film "Parnassus" venisse, ad un certo punto, fermata nell'imaginarium? E se, in questo periodo di tempo, Tony venisse rapito dai suoi alter ego? E se...?
Genere: Fantasy, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Premessa: La storia riprende dalla scena in cui Tony, dopo essere stato quasi impiccato dai russi e salvato da Anton, esce dall'Imaginarium e ritorna nel capannone di Londra.
Ho cambiato alcune battute del film, ma alcune sono rimaste simili o uguali. Buona lettura!
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"Cazzo"
Altro giornale, altro stupido articolo. Fece quello che faceva sempre: lo accartocciò tra le sue mani, e il rumore della carta stropicciata e rotta non potè che farlo sentire meglio.
"Tony!"
La palla di giornale finì, magicamente, dietro alcuni vestiti sparsi per la stanza e sul volto del ragazzo si formò uno dei suoi tipici sorrisi da manuale.
Valentina aprì la porta e vi si intrufolò dentro, quasi furtivamente. I suoi lunghi capelli rossi colorarono la stanza e Tony riuscì a trarne sollievo in quel mondo spento e incolore che lo circondava.
Questo potrà sembrare fin troppo poetico, ma lui adorava quei capelli.. li aveva sempre adorati fin dal primo momento.
La ragazza lo abbracciò forte.
"Stai bene?"
Non poteva resistere, il ragazzo prese alcune ciocche mosse di quei capelli rossi, tra le mani, accarezzandole senza proferire parola, mentre si perdeva nel loro profumo.
"Anton era così scosso quando è uscito dallo specchio. Continuava a dire che aveva visto le... "tue due facce" e che dei signori russi ti volevano impiccare."
Valentina fece una pausa, guardando Tony preoccupata e impaziente.
"E' vero?"
"Sì.."
Il ragazzo si riprese dal troppo profumo inalato.
".. mi volevano uccidere, ma.. non so il perchè! Non li conoscevo neppure!"
Tony sorrise di nuovo, non voleva mentirle, ma c'erano altre possibilità al momento?
"Però è anche vero che hai perso la memoria e che potevi conoscerli da prima, dopotutto ti abbiamo trovato a penzolare dal Tower Bridge. Potrebbero essere stati loro"
Il ragionamento di Valentina quadrava. Ed era in parte la verità. Solo che lui non aveva mai perso la memoria.. magari l'avesse perduta!
"Ehy.. ehy.. tesoro!"
Tony cercò di attirare l'attenzione della ragazza persa tra i suoi pensieri, senza darsi pace.
"Calmati, ok? Non c'è motivo di preoccuparsi. Non mi cercheranno più.. vedi, nella mente di tuo padre, beh, sono morti."
"Morti? Nell'imaginarium? Ah! Adoro mio padre!"
La piccola gli saltò addosso e Toni riuscì a prenderla, per fortuna, ma con un pò di fatica, poichè la ragazza gli si era gettata sopra come una sacco di patate.
"Ahahah.. che birichina che sei! Adesso va.. tuo padre ha bisogno d'aiuto per lo show di stasera. Io, ehm.. mi preparo per sedurre il pubblico"
Valentina fece il broncio scocciata, visto che non voleva lasciare mai Tony, ma soprattutto l'idea che lui dovesse "sedurre" un pubblico formato quasi per la maggior parte da donne, la infastidiva parecchio.
Uscì dalla stanza, con un'ingenua eleganza, rivolgendo un ultimo sorriso al ragazzo che la guardava divertito.
Tony, rimasto solo, sospirò forte. Una leggera tristezza l'aveva invaso e stava penetrando sempre più in fondo alla sua anima.
Decise di prendere una sciarpa per coprirsi il collo dal freddo e salì fin sopra il tetto, o quello che poteva sembrare un tetto, del capannone.
Un vento leggero lo colpì subito, mentre diede un sguardo fugace al cielo stellato, ricoperto da una nebbiolina chiara.
Era una tipica notte londinese; la pace regnava tutt'intorno a lui, ma nella sua testa vi era il caos più totale.
  
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