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Autore: Yvaine0    09/07/2010    1 recensioni
« E se fossi un animale? »
« Armadillo » una parola sola, risposta più che esauriente.
[...]
Muoviti, fifone d’un Dasipodide! « Allora? Perchè l’armadillo? » Gli do un altra occhiata. Seriamente, ma che vuole?
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Armadillo.

 

« E se fossi un animale? » una domanda sola. Un po’ stupida, forse. Ma non sono il tipo da rispondere stupidamente ad una domanda apparentemente stupida, anche se fatta per scherzo. Forse sono pesante. Non è colpa mia. Perchè dare fiato alla bocca se non si vuole una risposta seria?

Mordicchio l’interno della guancia. « Armadillo » una parola sola, risposta più che esauriente.

Mi aspetto una risata, una delle solite sghignazzate canzonatorie che partono ad una mia riflessione fatta ad alta voce. Ecco perchè ho smesso di esprimermi. Parlo poco, frequento poca gente. I miei pensieri sono miei, è inutile sprecarli per gente che non li vuole sentire.

« Perchè »

Quasi non sembra una domanda. Forse non lo è. Vuole una risposta, questo è sicuro. Sposto lo sguardo da quella ruota di passeggino che ha tenuto impegnati i miei occhi mentre la mia mente era da tutta un’ altra parte. I suoi, di occhi, mi scrutavano in attesa di una risposta. « Non le interessa veramente » replicai.

« Non tendo a fare domande se non mi interessa la risposta ». 

« Che vuole che le dica? » 

« Smettila di darmi del lei »

« Perchè? »

« Te lo chiesto prima io »

« Non era la stessa domanda »

« Ma te ne ho posta una io, per primo »

« Quando? » chiedo, con ovvietà. Una punta di sarcasmo nella voce. Ho già la risposta successiva pronta. Torno a cercare con gli occhi la ruota del passeggino che mi aveva tenuta occupata prima, ma non c’era più. Ora rimaneva un’ impronta strascicata sulla sabbia.

« Prima » inizia a stancarsi dei miei sotterfugi. Vuole una risposta. 

« Non bisogna legarsi al passato, o non si avrà un futuro da vivere »

« Non bisogna fuggire sempre, altrimenti non si vivrà affatto ».

Fregata. Mi ha beccata. Dannazione.
Alzo gli occhi e lo fisso a lungo. Mi ha scoperta. Non ho niente da ribattere, ha vinto lui. « Che vuoi da me? »

« Una risposta, per ora »

« Si è già risposto da solo » la mia voce risponde senza particolari inflessioni. Fredda, apatica. Ho voglia di andarmene, questa discussione mi ha stufata. Ma non voglio lasciare per prima il campo di battaglia, non sarebbe da me. L’armadillo incassa il colpo, ma non scappa. Aspetta che l’avversario si stanchi e se ne vada. 

« Ah sì? Spiegami »

L’armadillo si difende, ha un guscio. Non attacca, rimane sulla difensiva. « Ci pensi »  Ma intanto si scava una via di fuga con gli artigli che tanto spaventano coloro che non conoscono la sua natura. Non vuole mettere a dura prova il proprio guscio: è troppo rischioso, potrebbe rimanere ferito.
Mi scruta con i suoi occhi predatori. Non so cosa cerchino in me, ma non troveranno nessuna preda sotto questo gusto. 

« è un animale diverso? Originale? Fuori dal comune? »

Storco il naso. Non capisco perchè tutti pensino che io voglia essere ‘alternativa’. « In questo caso avrei scelto l’ ornitorinco, non le pare? » Unghie. Lo sto stancando. Presto se ne andrà. 

« Molto probabilmente ». 

Mi da corda. Non è giusto! L’armadillo deve muoversi. Deve scappare da qui. Muovi quelle tue dannate unghie. 
Non rispondo. Muoviti, fifone d’un Dasipodide* ! 

« Allora? Perchè l’armadillo? »

Gli do un altra occhiata. Seriamente, ma che vuole?


« Lei cosa avrebbe scelto al mio posto? » Guscio. Dannazione, guscio! Si nasconde, evita il confronto. No, cavolo! Non si fa, Guscio-vivente!
Oh mio Dio. Sto insultando un animale. No, peggio, sto spronando un animale a farmi uscire da una soluzione scomoda. Un animale che in realtà sono semplicemente io.

Ghigna. Brutto segno. « Un puma »

Puma. Nella mia testa quella parola ha una sola definizione: nemico naturale dell’ armadillo, predatore. Ore passate su internet in un pomeriggio d’estate per far ricerche sugli animali più assurdi per trovarne uno che si adattasse a me, a undici anni, tanti anni prima, mi facevano da esperienza.
Non abbozzo un sorriso come si converebbe fare. « Scelta interessante. Vuole dirmi il perchè? » di nuovo unghie. Qui ci va l’orgoglio di mezzo. So perchè ha fatto quella scelta. È grande. Studia biologia, probabilmente. Non è da tutti conoscere un’ informazione simile sul mondo animale. Tutti conoscono foche, pinguini, leoni, balene, elefanti e giraffe, persino l’ ornitorinco. Nessuno conosce i dettagli però. Lui, evidentemente sì. 

Ghigna di nuovo. « L’armadillo è la sua preda preferita »

L’armadillo si chiude a palla. Non ha più vie di fuga, il puma gliele ha sbarrate tutte. Chiedere cosa lo porta a prnunciare quella frase sarebbe come chiedergli di spalancare le fauci e balzargli in bocca. Servirgli la vittoria su un piatto d’argento. Sono come Cappuccetto Rosso, chiusa nella stanza della nonna. So che quello in realtà è il lupo e ormai non ho vie di scampo. L’armadillo però non vuole fargli notare la grandezza della sua bocca. Guscio, inevitabilmente. « Mi lasci in pace ». 

Mi alzo e me ne vado. 
Sento il suo sguardo seguirmi. Continua a guardarmi, lo so. 
L’armadillo s’è chiuso a palla e ora il puma non può scalfirlo.
Per l’armadillo è più semplice: il guscio rappresenta la via di fuga migliore. Rimarrà chiuso lì dentro finchè il puma non si stuferà di aspettarlo. Ma per me è diverso. La mia fuga avrebbe portato il mio avversario all’ esasperazione e avrebbe gettato la spugna. Invece ho assecondato l’armadillo. Ora non sono più tra le grinfie del puma, no. Ma lui è lì che mi aspetta e un’ altra volta cercherà di acciuffarmi. 

Stupido felino. Lui e la sua dannata volgia di giocare con le prede.

 

 

 

 

 

In der Ecke – Nell’ angolo  

 

*termine rubato a wikipedia. Per questa fanfic mi sono fatta una cultura sugli armadilli +w+ xD

Bene... non so che dire.

Questa fic parla un po’ di me, ma un po’ no. Non sono del tutto così, ma un po’ sì. Certo che anche io avrei scelto l’armadillo, ovvio. Per il guscio solido e robusto che lo protegge dai puma, ma anche per quel qualcosa di particolare e a modo suo buffo che si nasconde sotto di esso.
è un tipo di storia che non avevo mai scritto. Introspettivo. °///° Fa tanto ‘profondo’. Quasi filosofico. °° Oddio, non so se sono riuscita a presentarla in modo giusto. spero che sia all’ altezza della sezione in cui l’ho inserito.

L’ introspettivo è un genere che mi incuriosisce, ed era un po’ che pensavo di avventurarmici. Spero che sia all’ altezza, a me personalmente, non dispiace come storia. forse un po’ ingrarbugliata, ma è effetivamente come dovrebbe. I pensieri di una persona non sono sempre chiari... o almeno i miei non lo sono. Bene, lascio a voi il potere di giudicare.

Ci terrei ad avere un vostro parere, visto che è la prima volta che scrivo qualcosa di simile. ^w^

 

*rotola via*,

Yvaine0 

  
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