Ragnarok
De Dies Irae, l'Cie
Pultis, tuum fatum sequeris,
tuum sanctuarium affligeas.
Per somnum aeternum numen
divinum dictus est, viator elamentabilis.
Creo dies tempo fortis. Vindico
divinum, Ragnarok.
Mihi
nomen Orphanus Orphanus:
vigilans aeternum, exitum cupio diem
gemitus lacrimamque divae ma tris, quae spes mihi sunt.
L'Cie, pandere foris promisisti
plenas lucis perpetuae.
«Sottomettiti,
l’Cie! Diventa Ragnarok e conducici alla luce!»
«Basta, lasciala
andare!»
Non
sopporto questa stretta al cuore.
No, lei no… Non posso vederla così, non per colpa
mia. Non per colpa del mio
passato, di quello che ho dimenticato, ma che ha marchiato Pulse e
Cocoon. Non
per un fallimento che è solo opera mia.
«Noi non abbiamo bisogno di
l’Cie imperfetti…»
«Orphan!»
Perdo
un battito. Non posso fare diversamente.
Non c’è altra soluzione. Qualcosa mi dice che non
devo, ma non ci sono
alternative.
«Lo
farò io! Io ti
distruggerò!»
La
luce arancio che
l’avvolge si spegne di colpo, lei precipita a terra gemendo.
Mi hanno sentita,
non mi hanno ignorata. Non ho tempo per pensare a lei, ora. Loro mi
parlano, e
farò meglio ad ascoltarli.
«Ragnarok… La
volontà di condurre il mondo all’oblio: sei in
grado
sopportare il peccato della nostra salvezza?»
Posso?
Davvero posso? Non posso,
devo. Io e nessun altro. Non lascerò che lei diventi il
mostro che io sono
stata. Io sono il mostro, non lei.
«Mi
hai sentita. Ho
detto che lo farò!»
«Non puoi!»
La
voce di Vanille trema, ma è
chiaro che la sua volontà è ancora forte. Vuoi
forse fermarmi? Troppo tardi,
piccola, ci vediamo alla fine del mondo.
«Starò
bene! E non
puoi dimenticare la nostra promessa! Abbiamo giurato di proteggere
Cocoon,
l’abbiamo giurato!»
Zitta…
Non capisci proprio
niente, stupida… La vedo spalancare gli occhi quando la
tengo lontano con il
bastone, è sconvolta. Non mi tiro indietro.
«Ho
fatto anche
un’altra promessa: proteggere la mia famiglia.»
Non
capisce quanto mi pesano
queste dannate parole. Se devo scegliere tra lei e il mondo intero, io
scelgo lei.
Non me ne frega un accidenti di quei maledetti idioti, non tengo a loro
più che
a lei! Lei è la mia casa, non questo bozzolo di serpi! Non
gente che è disposta
ad ammazzarmi senza sapere davvero chi sono, cosa sono, cosa voglio!
Non mi
impedirai di agire, non lo farai… Devi capirlo, Vanille:
«A
volte… bisogna
scegliere!»
Non
le farò più male di quanto
potrebbe mai fargliene quella bestia a tre facce. Il bastone si alza,
si
abbassa. Si blocca. Snow, brutto idiota!
«Scansati!»
«Che cosa stai…?»
«Non è il momento di
sragionare, signorina!»
Anche
Sazh? Rompiscatole…
Bloccata da due rompiscatole!
«Anche
tu, eh?»
«Cosa ci guadagni a
ferire Vanille? Siamo tutti coinvolti, insieme»
«Questa è la mia
missione. Nessuno mi fermerà!»
Tantomeno
un deficiente che si
atteggia a eroe e un imbecille che fa il paparino premuroso. Col
cavolo! Me li
scrollo di dosso, sbatto il biondino a terra. Voglio vedere se provate
ancora a
fermarmi! Prendi Orphan, eccomi, sono qui. Come avevi chiesto quando mi
hai
ricordato la mia missione. Forse eri convinto che io sapessi ancora
come avevo
agito, cosa avevo desiderato. Pensavi fossi una traditrice. Ero solo
smarrita.
Lo avrei fatto, se solo avessi avuto ancora la mia memoria. Ed ora,
come tu hai
detto, diventerò quella mostruosità per
annientare te e assieme le vite che
servono a richiamare l’Artefice. L’ho
già fatto e posso farlo ancora. Non
fallirò, stavolta.
Cos’è questa
luce? Cie’th! A questo ha portato la mia
decisione? A questo?!
«Tutto
quello che
faccio… Perché? Era questo ciò che
volevi che accadesse? Ognuno di loro…»
Tranne
Vanille…
«Dopo
tutto quello
che abbiamo passato…»
Vanille…
sono un’idiota. La
peggiore degli idioti. Uno schiaffo, un altro, un altro ancora, e
ancora,
pesanti come macigni. Lightning, Snow, Sazh, Hope: Cie’th.
Non ho intenzione di
scansare un colpo, né di attaccare. Non posso farlo, non ci
riesco. Non alzerò
un dito.
«Sì,
me lo merito per
quello che ho fatto! È questo il peccato da sopportare per
aver scelto la
salvezza?»
«Vi prego, basta…
basta!»
Vanille,
grazie. Grazie davvero.
«Riportali
indietro!»
Non
sai quanto anche io lo
vorrei. Ma tirarmi indietro ora non serve. Crepa, Orphan, crepa, crepa,
crepa!
Il nome della distruzione avrà di nuovo una forma. Una
creatura di odio e
nient’altro. Odio, odio, altro odio. Non capisco
più nulla, mi sembra di essere
cieca. Il rosso del sangue, del fuoco della distruzione, tutto confuso
in
questo colore che non fa che aumentare la mia rabbia. È
tutto sfocato, le
immagini, i suoni… Questo dannato stigma brucia da morire,
è tremendo. Non lo
sopporto, fallo smettere! Fallo…
Orphan…
uccidere…
Orphan…
distruggere…
Orphan…
annientare…
Orphan…
eliminare…
Orphan…
«Ancora.
Quante volte ancora pensi di fallire?»
Sono
di nuovo…io? È sparita la
bestia? Sollievo, finalmente. Le forze ritornano. Oh, fa
male… le mie braccia…
rimettimi giù…
«Lasciami
andare…»
«Sii ancora Ragnarok, donaci
ciò che ci è stato a lungo negato!»
«Waaaaaaaaah!»
Cosa
fa questo pazzo! Non serve,
non serve a niente, lasciami andare! Mettimi giù! Energia?
Che razza di gioco
fa? Deciditi, ammazzami o curami! Che male…
«Cosa
vuoi?»
«Imbeviti di odio, lascia che
infonda nel tuo animo la forza che
brama!»
«Aaaaaaaaaargh!»
Forza?
Forza? Non voglio forza,
maledizione! Non voglio tornare ad essere quel…
«Il tuo risveglio, forse, richiede
un’offerta di dolore»
«Vanille, corri…»
«No! Ho giurato di
non scappare più. Meglio lottare e perdere, che fuggire
senza aver nemmeno
provato»
Che
vuol dire “no”! Vattene,
stupida! …? Esplosioni? Cado, precipito, non ho nemmeno la
forza per ripararmi…
Bahamut, dove sei? Atterro, ma non come previsto. Snow? Sono impazzita
del
tutto?
«“Miracoli
dalla
disperazione”. Stiamo scherzando…»
«Sì, Fang, chi è lo
stupido che se la beve?»
Io… Grazie,
bimbo. Ditemi che
siete voi…
«Anche
se abbiamo
visto giorni migliori»
Mi
fido, mi fido. Ti credo sulla
parola, Light. Piuttosto…
«Siete
vivi?»
Esatto,
Vanille.
«Non
è possibile!»
«Altre illusioni del
Fal’Cie, forse»
«Scusa, Fang»
«Ti abbiamo lasciata
sola»
Fosse
questo il problema… sono
interi, vivi, vegeti e… l’Cie!
«La
seconda volta,
no?»
«Ma… dov’eravate?»
Bella
domanda… Un luogo freddo e
buio, dicono. Di aver potuto vedere il futuro, e che questo futuro
sarà rose e
fiori. Non il casino che sto per combinare.
«C’eri
anche tu,
Fang, dalla stessa parte. Tutti noi. Assieme fino alla fine»
Io… anche
io…? Faccio ancora
parte della famiglia, ragazzi? Non ci speravo davvero più.
D’accordo, chi ha un
fazzoletto? Un attimo… che succede? Orphan sprofonda, ma
chissà perché ho
l’impressione che non sia ancora finita. Troppo facile.
«Gli
eroi non muoiono
mai! Coraggio, abbiamo un mondo da salvare»
Fratellino,
ora non scaldarti… Un
Fal’Cie non è una pulce.
«Se
abbiamo il potere
di distruggere il mondo, abbiamo anche quello per salvarlo! Dici che
vuoi il
Giorno dell’Ira? Bene, eccotelo servito!»
Pure
lui? Determinati i biondini.
Che vergogna, sembra avere più forza di volontà e
coraggio lui di quanta non ne
abbia io. Dai, Fang, non vorrai farti superare da dei
mocciosi…
«Diamo
alla gente
quello che vuole davvero»
«Possiamo farcela, lo
so. Siamo arrivati fin qui: allora facciamo un miracolo!»
Siamo
sei contro uno, di cui
quattro tornati da chissà dove. Avanti, possiamo farcela,
non sarebbe il primo
Fal’Cie fatto fuori da dei l’Cie.
«Lady
Fortuna non è
certo dalla sua parte!»
Ridi,
ridi, carino. Vieni, che ho
un regalino per te…
«Voi vi sopravvalutate»
«No, sei tu a
sottovalutare noi»
Un
punto per Lightning.
«Sul serio?»
«Tu non credi in
nulla. Hai rinunciato alla vita ancora prima di nascere! Hai avvelenato
Cocoon
dall’interno aspettando che qualcuno venisse a distruggerti.
Certo, credi che
la fine del mondo sia la salvezza, ma ciò che ti importa
è solo la morte.
Prendila, allora! Lascia a noi il resto»
Tre
punti per Lightning. Ma
tagliamo corto con la ramanzina, che mi prudono le mani.
L’aspirante suicida
qui ha tanta voglia di essere bastonato…
«Quando
pensiamo che
non ci sia più speranza rimasta, continuiamo a cercarla
finché non ne troviamo.
Forse Cocoon è spacciato, ma è la nostra
casa»
Forse
anche la mia. Forse sarà
l’ultima. Non la lascerò certo nelle mani di quel
pazzo!
«La
proteggeremo o
moriremo nel tentativo. Noi viviamo per rendere l’impossibile
possibile: questa
è la nostra missione! Trovati la strada per
l’inferno, Orphan!»
Mi
hai tolto le parole di bocca,
bellezza. Tanti saluti, Orphan, ci vediamo
nell’aldilà! Spero non troppo
presto… Oh. C’è un po’ di
buio. Tocca a noi accendere la luce mi sa… È
stato
bello, ragazzi, ciao ciao.
«Fang!
Vanille!»
«Vanille?»
Avanti,
piccola. Saluta il
pubblico, si esce di scena.
«Pronta»