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Autore: Red Juliet    13/07/2010    1 recensioni
E se..? E se la storia del film "Parnassus" venisse, ad un certo punto, fermata nell'imaginarium? E se, in questo periodo di tempo, Tony venisse rapito dai suoi alter ego? E se...?
Genere: Fantasy, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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NOTA: Ringrazio Karol e Mara che hanno commentato il primo capitolo.
Spero continuerete a leggere e grazie ancora!
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"L'ho visto! Ho visto le sue due facce!"
Di nuovo... l'aveva ripetuto di nuovo!
Perchè il ragazzo non si dava pace?
Perchè non si rendeva conto che era solo l'immaginazione del "grandeeee Parnassus"?
Anthony si era seduto sul bordo di quella sottospecie di tettuccio, che ricopriva la baracca malandata della sua nuova famiglia.
La sua nuova famiglia...
"Ma quando mai ho avuto una famiglia.."
Questo era mancato a Tony.
L'affetto e l'amore delle persone che gli erano state intorno da quando era piccolo fino al suo divenire adulto, quando finalmente andò via da casa.
Forse, adesso, aveva trovato una compensazione.
Ma per quanto sarebbe durata?
Anton stava già sospettando di lui, Parnassus e Percy.. beh, chi li capiva quei due?
Solo Valentina provava un affetto puro e senza riserve verso il ragazzo, che adesso iniziò domandarsi cosa stava blaterando quel pazzo di Anton.
"Valentina non capisci?!"
Si lamentava, ancora, quel pezzente bugiardo.
Tony sussultò leggermente.
Come poteva mentire anche a sè stesso adesso?
BUM! BUM!
L'uomo cadde all'indietro bruscamente.
Qualcuno aveva bussato alla porta, ma in modo violento e fragoroso.
Tony non aveva mai provato una paura del genere.
Una paura assurda che ti mette addosso solo una persona.
Il Diavolo
"Ma che assurdità!"
Scacciò quel pensiero immediatamente e si affacciò dal bordo per un attimo.
BUM! BUM!
"Oh merda!"
Non ci era riuscito nemmeno stavolta.
Voleva vedere quel misterioso, ma soprattutto fragoroso, visitatore.
Altri due potenti battiti sulla porta l'avevano fatto cadere all'indietro.
Il povero ragazzo si rialzò, non curante del mal di testa che si era procurato a causa dell'impazienza dell'ospite.
"Potete aprire? Mi sto innervosendo!"
Sentì la voce lamentosa di Percy e, per una volta, Tony era assolutamente d'accordo con lui.
Perchè ci mettevano tanto?
Finalmente sentì il cigolio della porta, anche se solitamente fastidioso, era un violino ai suoi orecchi in quel momento.
Con un grugnito, l'uomo si nascose come meglio poteva. Non sarebbe riuscito ad affacciarsi per quella sera, sentiva che quella presenza che aveva bussato, ovviamente non era umana e gli avrebbe impedito di guardare, magari accecandolo momentanemente. Ma aveva ancora i suoi orecchi per origliare la conversazione.
Dallo strascicare di piedi sull'asfalto, riuscì a capire che Parnassus era uscito in strada.
Sospirò forte.
Non riusciva a sentire niente.
Solo dei sussurri incomprensibili e qualche volta riusciva a percepire una strana risata, che non era del Doctor.
Poi a quella risata, se ne aggiunse un'altra... femminile e sfacciata.
L'aveva già sentita da qualche parte, ma non riusciva a ricordare.
Dopo poco il silenzio dominava la scena.
Tony si guardò intorno, corrugando la fronte e, preso coraggio, si alzò dritto sporgendosi dal tetto.
Vide solo Parnassus.. sembrava disperato mentre guardava tristemente in basso.
Le sue scarpe vecchie mezze rotte erano l'unica cosa che sembrava tenere occupato il vecchio signore.. ubriaco.
Un cigolio, questa volta fastidioso, irruppe nelle orecchie di Anthony, che di nascose di nuovo dietro un muricciolo, fatto troppo velocemente da Percy.
"Chi era papà?"
Valentina era uscita dal capannone. Dalla voce sembrava preoccupata.
Tony si sedette, piano, sulla sporgenza del tetto.
 Desiderò non guardare, voleva solo sentire come aveva fatto prima.
Non voleva vedere i volti del padre e della figlia, mentre il primo stava per dire una cosa importante.
Se li avessi guardati sarebbe intervenuto e non voleva interrompere il vecchio, che ormai conosceva fin troppo bene.
L'aveva osservato varie volte e intuiva sempre se stava per dire una cosa importante oppure no.
Quello che non capiva di lui erano i sentimenti che provava per le persone che gli stavano intorno, tranne quelli per Valentina che erano ovvi.
Si rese anche conto, che alla fin fine gli voleva bene, bensì fosse un vecchio scontroso ubriaco.
Perso nei suoi pensieri, il giovane sorrise teneramente.
"COME HAI POTUTO?!"
La voce di Valentina lo distolse dalla sua mente.
Cosa era successo?
"Accidenti a me!" sussurrò piano Tony.
Portandosi una mano vicino alle labbra, cercò di concentrarsi sulla voce del Doctor.
"Ero un egoista, non pensavo proprio di avere dei figli. Volevo essere immortale e quel patto col Diavolo poteva darmi la cosa che più desideravo. Ma poi.. poi sei nata tu, la mia gioia più grande e ricordai che quel demone voleva essere ricompensato con l'anima di uno dei miei figli, se mai ne avessi avuto uno. Sedici anni dopo un'altra scommessa con Nick, mi ha dato la speranza di non vendergli la tua anima. Sedurre cinque anime non è facile, pensai la prima volta che mi propose questa cosa. Fino ad ora Tony, incosapevolmente e con due facce diverse, ne ha conquistate quattro. Ne manca una.. e tu sarai libera."
Allora era questo che Parnassus aveva nascosto per tutti questi anni.
Come aveva potuto fare una cosa così meschina ed egoista.
Tony si ricompose.. lui che rimproverava cose meschine ed egoiste... era proprio cambiato.
Tutto l'affetto provato per il Doctor svanì improvvisamente.
Povera dolce innocente Valentina.
Il suo tesoro più grande stava correndo via, cercando di scappare almeno fisicamente da tutte quelle menzogne e falsità.
Ma non poteva scappare moralmente. Avrebbe sempre convissuto con la scommessa di suo padre.
Sempre dannata per l'eternità.
  
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