Serie TV > Lost
Ricorda la storia  |      
Autore: JuniaTheWitch    14/07/2010    2 recensioni
[Post season finale - spoiler]
Tu credi nelle seconde possibilità, Ji Yeon?
Genere: Introspettivo, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri, Sawyer
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
“Devi salire sopra la tavola, se vuoi fare veramente surf

 

 

A second chance to get things right

 

 

 

Quand le ciel bas et lourd pèse comme un couvercle
Sur l'esprit gémissant en proie aux longs ennuis,
Et que de l'horizon embrassant tout le cercle
Il nous verse un jour noir plus triste que les nuits.1

 

 

James fece il suo ingresso a LAX, l’aeroporto principale della città, per la prima volta dopo tanto tempo. Si guardò intorno per qualche minuto. Quel luogo rivelava un segreto doloroso, che sembrava sbiadito dal tempo e che invece era tornato immediatamente vivido, lancinante di suoni – una risata, il pianto di un bambino - , di odori ed emozioni.

Si sentiva inequivocabilmente a disagio, come un estraneo in casa propria.

Nessun cartellone pubblicizzava più l’Oceanic, sebbene il nome della compagnia aerea fosse stato sulla bocca di tutti per quella che sembrò un’eternità.

L’uomo si diresse verso gli arrivi internazionali, stringendo a sé un cartoncino bianco che recava il nome Ji Yeon e uno smile. L’aveva preparato la sera prima e, nervoso, se lo rigirava continuamente tra le mani.

Poi i primi passeggeri del volo iniziarono a dirigersi verso i rispettivi familiari. Nessuna ragazza si fermava davanti a lui, ma poi la vide.

Lunghi capelli color ebano le incorniciavano il viso, e l’incredibile somiglianza con Sun gli provocò una fitta al cuore.

Rimorsi, sensi di colpa, James non fu in grado di decifrare con lucidità i sentimenti che quell’incontro aveva sprigionato. Aveva domandato a Jack se a provocare la morte dei Kwon fosse stata la sua testardaggine, ma allora il suo amico gli aveva fornito una risposta ben precisa.

Non era stata colpa sua. James però non riusciva a liberarsi di quel macigno che gli opprimeva il cuore, di quelle schegge di pietra che gli penetravano i tessuti, immobilizzandolo ogni volta che la mente lo riportava sull’Isola.

 “James!”, esclamò lei. Lo abbracciò senza pensarci due volte e lui non esitò a ricambiare.

“Ani…Any…on…aniong, rispose l’uomo in un coreano stentato.

Ji Yeon scosse la testa divertita, una risata le premeva sulle labbra . “Annyŏng, 2 , lo corresse.

James le sorrise di rimando. “Ops… scusa.”

Scusa.  Le cinque lettere più difficili da pronunciare.

Scusa per aver provocato la morte dei tuoi genitori,  privandoti del bene più prezioso. Scusa per averti chiesto di venire in California così in ritardo e per aver fatto finta che tu non esistessi.  Tu credi nelle seconde possibilità, Ji Yeon?

Mentre quei pensieri lo angosciavano nel profondo, James avvertì lo stesso groppo in gola che lo aveva accompagnato sin da quando aveva spalancato le porte a vetri dell’aeroporto.

“Non vedevo l’ora di venire in California James, questa sarà l’estate più bella della mia vita!”, stava dicendo lei in un perfetto inglese.

James si ricordò di quella volta che aveva tentato di insegnare qualche parola a Jin e di come quest’ultimo acquistò un’ottima padronanza della lingua nel corso del tempo.

Si chinò per prendere i suoi bagagli e insieme si incamminarono verso l’uscita.

Una volta in macchina, Ji Yeon raccontò della sua scuola, dei corsi intensivi di inglese, di tutte le volte che un documentario sugli Stati Uniti la lasciava a bocca aperta.

James la ascoltava rapito, attento a non perdersi una singola parola. Le avrebbe fatto conoscere Kate, Claire, Miles. Sarebbe andata d’accordo persino con Aaron e Clementine, ne era certo.

L’uomo si sentiva più leggero ora che la figlia di Jin e Sun era seduta accanto a lui. Gli bastava guardarla con la coda dell’occhio per riconoscere che, in realtà, i suoi amici non se ne erano mai andati.

“Tutti voi conoscevate i miei genitori”, disse all’improvviso Ji Yeon, “sarà come sentirsi a casa.”

Il cuore di James ebbe un altro sussulto. “Certo piccola, potrai venire tutte le volte che vuoi in futuro. Sarò sempre disponibile.”

La ragazza sorrise. “Oh, mi sento come se stessi per vivere una seconda vita.”

Come darle torto? James per primo avrebbe fatto in modo di sistemare le cose. L’avrebbe accolta come una figlia, l’avrebbe protetta, avrebbe svolto il lavoro che Jin e Sun non furono in grado di portare a termine.

Era un modo per non dimenticare coloro che si erano sacrificati, una seconda possibilità per rendere il futuro migliore.

 

 

 

1 Spleen, Baudelaire (contenuta ne “I fiori del male”)

2 Annyŏng significa “Ciao” (fonte: corea-italia.com)

 

 

I’m baackkk! Come procedono le vostre vacanze? ^^

Ho concluso il liceo con 84/100 e posso dire di essere abbastanza soddisfatta. Ora sono tutta presa dall’università ** (il mio entusiasmo da matricola svanirà presto, me lo sento XD)

Per quello che riguarda la storia, beh, mi è venuta in mente così, è un esperimento anche di stile, boh lo trovo diverso, migliorato forse. °°

Ho pensato che James potesse ancora pensare a quando, nel tentativo di disinnescare la bomba, aveva ottenuto l’effetto contrario e come potesse avere ancora sulla coscienza quell’evento.

 

 

 

  
Leggi le 2 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Lost / Vai alla pagina dell'autore: JuniaTheWitch