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Autore: Appleeatyou    15/07/2010    3 recensioni
Storia partecipante al contest Naruto AU - Scegli dove ambientare la tua fanfiction! indetto da DarkRose86
[Pubblicata con un anno di ritardo, sì sì!]
La panchina è un luogo di sosta, un’utopia realizzata. E’ la vacanza a portata di mano. Sulle panchine si contempla lo spettacolo del mondo, si guarda senza essere visti e ci si dà il tempo di perdere il tempo, come leggere un romanzo.[ Beppe Sebaste ]
Genere: Romantico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Naruto Uzumaki, Sasuke Uchiha | Coppie: Naruto/Sasuke
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Ed ecco l'ultimo capitolo della mia storiella. E' molto corto, ma spero vi piaccia.
Altre note alla fine. Immaginate sempre la vicenda ambientata in questo luogo:



Capitolo 3

First November, sixty-five years. [65 anni]

Rome-Italy.  [Naruto Uzumaki]

The panc is an utopy became concrete. [La panchina è un'utopia realizzata.]

 

 

Erano già le sei e trenta di sera e le nuvole coprivano un cielo sempre più scuro man mano che avanzava l'orario. Si sentì un tuono in lontananza, ma Naruto Uzumaki non ci badò più di tanto. Anche se non aveva l'ombrello c'erano sempre i portoni delle case, o qualche balcone un poco più sporgente.

Era mollemente seduto sulla loro panchina, indifferente alle occhiate di fastidio delle donne con i passeggini verso i suoi piedi che in un certo senso ostacolavano il passeggio. Naruto non se ne accorgeva, perché la sua mente era occupata a chiedersi dove accidenti fosse finito quello stupido, ed ancora più impegnata a convincersi che in realtà non gli importasse.

Insomma, aveva sessantacinque anni, ma era sempre il solito testardo. Voltò il capo prima a destra e poi a sinistra, nervosamente, e finalmente lo vide dietro una coppietta che passeggiava abbracciata.

Sasuke Uchiha avanzava sicuro, con gli eleganti occhiali scuri poggiati sul naso e il guinzaglio del cane nero in una mano. Con l'altra reggeva un bastone bianco che usava per tastare il pavimento davanti a sé nel caso in cui ci fosse stato qualche ostacolo.

-" Yo, stupido! Credevo ti fossi perso da qualche parte!" - gracchiò Naruto in direzione di Sasuke, leggermente stupito dal suo aspetto. Quest'ultimo storse il naso

-" Sempre il solito chiassoso, Naruto. Sei vecchio, ma sempre un idiota."-

Si fermò di fronte al biondo, tastando con il bastone le stecche di legno. Naruto gli fece posto, mentre Sasuke si lasciava cadere accanto a lui ed il cane nero si accucciava ai loro piedi. Il primo si chinò per accarezzarlo.

-" Ciao bello! Come ti chiami?"- grattò il cane sotto la gola, facendolo scodinzolare.

-" Ma non ti stanchi a stare con questo scorbutico ultrasessantenne?"-

-" Riesci a non dire qualcosa di incredibilmente stupido per qualche minuto?"-

Naruto rise, poi spostò gli occhi sull'amico e non riuscì a tenere a freno la lingua. -" Che è successo agli occhi?"-

Il sorriso che tirò fuori Sasuke fu amaro, cinico -" Secondo te, usuratonkachi?"-

-" Ma mi vuoi dire cosa significa quell' usura-coso?"-

-" E' la pronuncia del tuo nome nella mia lingua."-

Naruto sbarrò gli occhi. -" Davvero?"-

-" No."- Sasuke rimase impassibile. -" Un regalo della mia vacanza in Giappone."-

Naruto comprese che si rivolgeva alla sua cecità e decise di non dire più una sola parola in merito. Cambiò argomento velocemente -" Huh, sai che cos' è oggi?"- L'altro scosse il capo.

-" Sono esattamente cinquantacinque anni che ci conosciamo. Buone nozze d'oro, baby!*"-

-" Come lo sai?"- gli chiese il moro a bassa voce.

-" Uh...ho trovato un po’ di tempo fa un mio vecchio diario. Sai, non sono andato a scuola e mio padre mi ha cons...- si bloccò un attimo e riprese dopo un piccolo sospiro. -" Minato mi consigliò di tenere un diario per allenarmi a scrivere. E io ho trovato un appunto davvero simpatico, risalente ai miei dieci anni."-

-" Huh?"- mormorò Sasuke mostrandosi interessato.

-" C'era scritto "O incontrato un bambino davvero anticapito". Avevo scritto il verbo avere senza acca e sbagliato pure a scrivere antipatico."- rise allegramente.

Sasuke rimase col viso rivolto verso di lui per qualche momento.

-" Le nozze d'oro sono a cinquant’anni. Il solito stupido."- sospirò -" Non ti vedo, ma so che non sei cambiato affatto rispetto all'ultima volta che ci siamo incontrati."-

Il tono di voce dell'amico era davvero strano: un miscuglio tra rimpianto, rabbia e vergogna. Naruto cercò di sdrammatizzare cosciente che, per Sasuke, la sua cecità era qualcosa di più che un semplice difetto fisico.

-" Ma cosa dici? Ho un sacco di zampe di gallina, i capelli mezzo grigi e le mani piene di cal..."- ma Sasuke continuò a parlare, come se non lo stesse ascoltando affatto.

-" Sempre il solito. Niente è riuscito a cambiarti, neanche la morte di tuo padre. Io ho dato l'anima solo per..."- si bloccò improvvisamente, come realizzando solo allora di star esternando cose che probabilmente non aveva mai osato mettere a nudo.

-" Devo andare."-

Si alzò in fretta, stringendo saldamente il bastone nel pugno chiuso e tremante. Naruto si alzò con lui cercando di fermarlo.

Ci fu una breve colluttazione, intervallata da imprecazioni da parte di Sasuke e richiami da parte di Naruto, poi uno strattone più forte li fece finire naso contro occhio. Sasuke era più alto dell'amico di qualche centimetro, ma Naruto sentì comunque il respiro che usciva dalle sue labbra dritto sul proprio volto. Divenne rosso come un pomodoro, sollevato dal fatto che l'altro non potesse vederlo.

-" Naruto..."-sussurrò Sasuke, posando il bastone nella coppa della mano e passando le dita libere sul volto del biondo, sulla tempia, sulla guancia, sulle labbra. Si soffermò su di esse per un istante, mormorando qualcosa che somigliava ad un eccole. Arrivato al mento lo sollevò appena, chinandosi in contemporanea.

La testa di Naruto era in subbuglio, anche se il suo corpo era del tutto abbandonato.

Dio, mi sta per baciare! urlò una parte di lui, e un'altra borbottò un finalmente euforico. Entrambe, però, parvero non essere intenzionate a fermarlo.

Erano così vicini, così dannatamente vicini...respiravano l'uno l'aria dell'altro...

L'abbaiare furioso del cane li riscosse di botto, seguito da alcune gocce di pioggia che colpirono la fronte di Naruto. -" Piove."- borbottò.

Era irritato per essere stato interrotto da uno stupido quadrupede schizofrenico, ma la sua irritazione scomparve quando dal cielo cominciò a cadere pioggia a catinelle. In pochi secondi i due si trovarono inzuppati, e le persone che erano venute a passeggiare al parco erano sparite.

-" Devo andare."- ripeté Sasuke, ma non accennò a muoversi.

-" Ho la macchina, ti accompagno."- esclamò Naruto indicando alle sue spalle, in maniera metaforica, col pollice. Poi si ricordò che Sasuke non vedeva.

-" Non entrerò mai nel tuo macinino."- affermò il moro deciso. Naruto sbuffò e l'afferrò per il polso, ma lo lasciò subito non appena il cane di Sasuke, che fino a quel momento aveva scodinzolato allegramente sotto la pioggia, non cominciò a ringhiare.

-" Il tuo cane, Sasuke!"-

-" Giù, Juugo. Non mordere l'idiota."-

Il cane si sedette all'istante, con grande sollievo di Naruto. I due battibeccarono per un po', ma alla fine Sasuke acconsentì a lasciarsi accompagnare a casa. Accettò come se facesse un favore personale a Naruto, il quale non mancò di sottolinearlo.

-" Guarda che sono io che ti accompagno a casa."- esclamò vivacemente, mentre si avvicinavano alla macchina.

-" Non fosse per me, torneresti a casa zuppo, e magari vecchio come sei ti prenderesti un malanno...oh, il gradino."-

-" Ho il cane e il bastone per questo, Naruto. Lo so che c'è un gradino."-

-" ...Non sarebbe bello se ci vedessimo più spesso? Magari le nostre mogli potrebbero andare d'accordo...Oh, ma hai una moglie, sì?"- propose Naruto, speranzoso, mentre frugava nelle tasche per cercare le chiavi dell'automobile di fronte a lui. Sasuke era due passi dietro, con il cane di fianco.

-" Vederci più spesso? Sembra una proposta ambigua."-

Naruto non capì perchè quella frase lo colpì tanto, ma il suo corpo si mosse da solo senza che lui ci avesse pensato davvero.

-" Questo è ambiguo."- schiacciò Sasuke contro la sua macchina, pestando accidentalmente la coda al cane. Premette le labbra su quelle del moro e si sorprese moltissimo di essere pienamente ricambiato, come se Sasuke non stesse aspettando altro.

Incuranti della pioggia che tamburellava intorno a loro, incuranti degli uggiolii del cane in sottofondo, incuranti perfino delle macchine che passavano e li illuminavano con gli abbaglianti i due uomini continuarono a baciarsi, pigiati contro lo sportello della macchina blu di Naruto. Quando finalmente si separarono non ci furono sguardi sorpresi, né recriminazioni, né borbottii imbarazzati: entrarono nell'automobile [Sasuke si fece aprire la portiera da Naruto,dopo aver già portato il cane sui sedili posteriori.] e rimasero in completo e perfetto silenzio per qualche minuto, mentre il biondo faceva riscaldare il motore.

-" Allora è così."- mormorò Sasuke. Fissava dritto davanti a se, rigido come uno stoccafisso.

-" Già. Naty* piangerebbe tutte le sue lacrime, se lo sapesse."- rispose Naruto perfettamente a suo agio e soddisfatto, schiacciando la frizione.

-" Tayuya* ti spezzerebbe le ossa. Poi forse mi castrerebbe."-

-" Tayuya? Che nome è?"-

-" Giapponese. Ti rendi..."-

Naruto non gli fece completare la frase. Pigiò il freno anche se era appena partito, afferrò il viso di Sasuke girandolo e lo baciò di nuovo, a lungo. Non ci fu resistenza da parte dell'altro.

-" Ti assicuro che quella parte di me non è affatto vecchia."- rise Naruto quando lo lasciò andare.

-" Io non sono vecchio."- lo rimbeccò l'altro.

Sembrava più rilassato, giudicò il biondo lanciando una occhiata al passeggero, così si decise a fargli la sua domanda.

-" Prima, hai parlato di...dare l'anima, e poi ti sei bloccato. Cosa volevi dire?"-

Sasuke si irrigidì. -" Nulla."-

-" Cosa ti porti dentro, Sasuke?"- gli chiese Naruto serio.

-" Smetti di psicanalizzarmi, usuratonkachi. Mi hai semplicemente baciato, questo non ti da il diritto di..."- Sasuke si bloccò, e il sorriso che gli comparve sulle labbra non piacque affatto a Naruto -" Vuoi davvero sapere? Ho tradito la mia famiglia, disprezzato mio fratello, ucciso due persone solo per la mia brama di potere. Nonostante tutti i miei sforzi, Itachi continua ad essere migliore di me. Pensa,un misero pediatra che vale più di un neurochirurgo."- rise aspramente e il cane dietro di loro alzò di scatto la testa, che fino a quel momento aveva tenuto bellamente appoggiata sul sedile. Naruto ascoltò in silenzio, attendendo che finisse.

-" Ora sei contento, Naruto? Cosa ci hai guadagnato? Cosa hai ottenuto, sapendo che razza di persona sono?"-

Non rispose, ma afferrò la mano di Sasuke che era poggiata sul sedile nel più completo silenzio. Intrecciò le dita con le sue, e l'altro mandò un sospiro vago, ricambiando la stretta. Anche il cane riprese a sonnecchiare.

Il biondo guidò con una mano sola per qualche minuto, poi incontrò un semaforo rosso e fu costretto a fermarsi. Sasuke approfittò della sosta per avvicinarsi a Naruto, muovendo l'altra mano per trovare il suo volto. Il secondo lo guidò contro le proprie labbra, trovando divertente tutta la situazione in cui si era cacciato.

Lui, un sessantacinquenne con le mani callose e le zampe di gallina, amoreggiava con un altro sessantacinquenne dai capelli tinti e le rughe d'espressione marcate. Una persona che aveva visto sei volte in tutta la sua vita, che forse era un assassino e che l'aveva consolato nella sua traumatica maniera quando aveva avuto bisogno di lui . Un uomo che c'era sempre stato, del quale sapeva poco ma che in un certo senso aveva sempre avvertito di fianco e dentro di sé.

Sospirò quando il bacio finì, lanciando una occhiata al semaforo e trovandolo arancione.

Ridacchiò -" Abbiamo fatto scattare il semaforo."-

-" Hn. Le nostre mogli sarebbero andate d'accordo, vero?"- lo scimmiottò Sasuke.

L'altro rise allegramente -" Oh, magari Naty e Tayu-cosa diventerebbero amiche. Oppure i nostri figli..."-

-" Niente figli"-

-" Ah...ecco il verde!"- esclamò il biondo premendo il piede sull'acceleratore.

Furono le ultime parole di Naruto, e le ultime parole che Sasuke sentì, prima dell'incidente.

 

 

CRONACA NERA

Roma, brutale incidente su una delle vie centrali della città.

 L'irresponsabilità miete altre due vittime.

Terzo incidente in due settimane provocato dal non rispetto del codice della strada.

 

Roma, 1 Novembre- E' avvenuto il Giorno dei Santi il violento incidente in cui sono rimaste coinvolte una piccola utilitaria blu e un bus urbano. I due autoveicoli si sono scontrati ad un incrocio nella via principale di Roma, alle sette ed un quarto circa. L'unico testimone oculare, una giovane donna di venticinque anni che in quel momento stava tornando a casa a piedi, ha visto con i suoi occhi il bus cittadino non rispettare il semaforo e travolgere a più di novanta all'ora l'altra macchina, occupata da due uomini.

I cadaveri sono stati identificati: il conducente, Naruto Uzumaki, è rimasto ucciso sul colpo, schiacciato dalla violenza dell'impatto. Il passeggero, Uchiha Sasuke, noto chirurgo, è morto poche ore dopo nello stesso ospedale in cui aveva lavorato fino a cinque anni prima.

Danzo Rodaime*, conducente del veicolo pirata, è in perfette condizioni ma sotto choc.

Dovrà rispondere all'accusa di omicidio colposo ed omissione di soccorso, giacché dopo lo scontro l'uomo ha abbandonato il veicolo senza avvertire l'autoambulanza, che è stata invece chiamata dalla giovane donna che ha assistito alla scena....

 

 

 

 

Fine capitolo 3

 

 

Significati.

*Baby: bimbo, bimba. Usata spesso come aggiunta dialettica e non nel vero senso della parola...un po' come il nostro "Bella/bello"

*Naty: diminutivo di qualche nome. Io ho pensato ad Hinata come moglie di Naruto, quindi Naty è lei, per me. Naruto nella mia fiction è Irlandese, e spesso abbreviano i nomi in questo modo.

*Tayuya: una dei Quattro del Suono. L'ho resa moglie di Sasuke. [crudeleH]

*Rodaime: forma sincopata di Rokudaime, sesto Hokage. Ebbene sì, Danzo è il Sesto Hokage. Qui ho fatto di lui un assassino, anche se adoro il personaggio. Insomma, mi sembra il tipo di automobilista che non rispetta il codice della strada.

 

 

 

 

 

 

Note di fine fiction.

Diciamo che ho cercato di ricreare, con questa fiction, il mondo di Naruto, cercando al tempo stesso di rendere la storia verosimile.

Naruto è di nazionalità Irlandese, non c'è un anno preciso ma diciamo nel periodo in cui l'Irlanda lottava per l'indipendenza dall'Inghilterra. Ecco gli scontri armati del primo paragrafo.

Sasuke è giapponese,ho tentato di riproporre la storia e le ambizioni della sua famiglia così come erano nel manga. Non so se ci sono riuscita.

E' stata una fatica scrivere questa fiction, e non sono proprio soddisfatta del risultato. Poiché sono partita da zero, ho preferito non mettere troppa carne al fuoco, concentrandomi solo su Sasuke, Naruto e il  loro rapporto. Ho speso quante più parole possibili sugli altri personaggi, insomma, ho fatto quello che ho potuto^^

Grazie per l'attenzione^^




Note di fine Fiction: un anno dopo.

La prima reazione che ho avuto leggendo questa storia per intero, è stata chiedermi "Ma l'ho scritta davvero io?".
Perché, nonostante lo stile di un anno fa sia diverso [ma non troppo] da quello attuale, questa è comunque una storia, come dire... precisa.
Io in genere sono molto, molto critica verso il mio operato, ma inspiegabilmente questa storia la considero tutt'ora uno dei miei lavoretti più riusciti, se non IL lavoretto più riuscito.
E' una cosa vagamente inspiegabile, huh? E' come se questo fosse il mio canto del cigno xD
E devo dire che ho scritto parecchio da allora. Comunque, spero sia piaciuta anche a voi.
Grazie per lettura, commenti, preferiti e quant'altro. Grazie grazie grazie!
A presto con qualche altro lavoretto <3

E.

P.s: Juugo il cane.... hehe. Ma come mi sono venute in mente certe cose?

  
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