Capitolo Unico – A Summer Day.
Rating: Giallo.
Pairing: Shuya/Yuki; Harumi/Shuya accennato.
Avvertenze: FlashFic.

In quella giornata di Luglio non tirava un filo d'aria e il sole sembrava non aver pietà per nessuno.
Ognuno cercava un modo per rinfrescarsi: chi andava a prendersi un gelato, chi se ne stava all'ombra. C'era qualcuno che non si smuoveva da davanti un ventilatore o aveva avuto la geniale idea di andare al mare, alla piscina o di fare un tuffo in un lago.
Shuya invece non faceva altro che sventolare velocemente il suo fantomatico ventaglio, la testa reclinata all'indietro. Mille goccioline di sudore gli percorrevano la linea del collo, scomparendo alla vista quando si infiltravano oltre la stoffa leggera dello yukata, che quel giorno la principessa aveva deciso di indossare.
Da canto suo, Yuki, se ne stava ad osservarlo con la coda dell'occhio, attento a seguire ogni singola gocciolina che percorreva quella pelle liscia e che sembrava delicata e vellutata solo alla vista.
All'improvviso sentii la gola secca e decise di nascondere il volto tra le pagine del libro che stava tentando di leggere, invano per lo più. La sua attenzione era, continuamente, attratta da qualcos'altro di molto più...interessante.
« Yuki...»
La voce di Shuya lo fece sussultare e il viso gli si colorò di un intenso rosso: che avesse notato le sue continue occhiate?
« Si, Shuya...? »
Chiese esitante, leccandosi appena le labbra, poggiando il libro sulle ginocchia, voltandosi a guardarlo a viso aperto. Un tentativo di sorriso gli piegava le labbra.
Di ricambio, Arisada, sollevò finalmente il capo, continuando a sventolare imperterrito il ventaglio, che gli smuoveva di poco i capelli umidi e appiccicati contro la fronte e i lineamenti del viso.
« Non hai paura di scioglierti? »
A quelle parole l'altra principessa si ritrovò a guardarlo con gli occhi sgranati, solo dopo qualche secondo capii la domanda che gli era stata fatta.
Era un gioco di parole, situato nel suo nome: Yuki = Neve.
« Be'...ne dubito Shuya, io non sono fatto di neve, quella sta solo nel mio nome. »
Rispose sperando di essersela cavata con quella risposta, le mani strette sulla copertina del libro, mentre notava, trattenendo il respiro, che con un movimento svogliato della mano, nel tentativo di spostarsi i capelli dal viso, lo yukata di Shuya era scivolato giù da una spalla, scoprendo ancora di più l'invitante pelle del compagno di stanza. Questa volta Yuki si ritrovò a deglutire in modo più forte, rispetto a prima, e questo venne subito notato da Shuya, che bloccò il suo continuo farsi aria e lo osservò con l'ombra di un ghigno malizioso.
« Vuoi vedere come ti faccio sciogliere io, Yuki? »
Un brivido gli scosse la schiena e le guance gli divennero rosse per l'imbarazzo: aveva appena sentito bene quello che era uscito dalle labbra di Shuya o era stato il caldo che gli aveva giocato brutti scherzi?
Ma quando vide l'altro alzarsi e dirigersi verso di lui, incombendo sulla sua figura, Yuki capii che non se lo era affatto immaginato.
« Shuya... »
Il ragazzo si chinò davanti a lui e gli sfiorò con le punte delle dita una guancia, il volto era così vicino al suo che la seconda principessa poteva riuscire a contare le ciglia degli occhi di Shuya.
Deglutii fortemente, distogliendo lo sguardo dal volto dell'altro, sentendo la testa andargli in palla e non per colpa dell'afa che c'era.
« E...e a Sakamoto non pensi...? »
Prese a balbettare sentendo il cuore aumentare i battiti, sopratutto quando due dita dell'altro gli si posarono sul mento, girandogli dolcemente il volto, facendo sì che i loro sguardi si incrociassero di nuovo.
« Ma Harumi ora non è qui... »
Gli sussurrò dolcemente Shuya poggiando delicatamente e per un breve istante le labbra su quelle di Yuki. Breve perché non fece in tempo a sfiorarle che l'altro scattò indietro, mettendosi subito in piedi con il braccio a coprirgli la parte “lesa”.
Qualche secondo dopo, senza dire una parola, corse via dalla stanza, sotto lo sguardo divertito di Shuya, che riprese a sventolare il ventaglio.
Di certo aveva trovato un passatempo divertente, per sopportare l'assenza di Harumi.
Chissà se si sarebbe ingelosito, il suo principe, sapendo di quei suoi pensieri...
Con un sorriso Shuya si dette la risposta da solo, reclinando nuovamente il capo all'indietro.
« Certo che fa davvero caldo. »

Shuu_Note:
Storia che mi è venuta in mente oggi, mentre mi stavo sciogliendo davanti al ventilatore, per via del caldo. E non ho potuto fare a meno che dedicarla a due persone che sono talmente gentili e carine da sostenermi con la raccolta, alias Nemo from Mars e Lady Aika.
In primis Nemo from Mars, che ha commentato ogni singolo capitolo di “Like a Princess”.
Grazie mille, davvero. <3
E spero che questa piccola flash fic vi sia piaciuta, in fin dei conti è una storia senza tante pretese, giusto per divertire un po' il lettore. XD
Baci, Ste.