Anime & Manga > Naruto
Segui la storia  |      
Autore: valehina    17/07/2010    3 recensioni
In quel momento il professor Umino uscì dall'aula, gli occhi fuori dalle orbite.
Evidentemente era sull'orlo di una crisi di nervi.
Ma la sedicenne non se ne accorse: stava fissando lo sguardo che il marmocchio le stava rivolgendo.
Quanti sentimenti erano racchiusi lì dentro?
Rabbia. Furia. E tantissimo dolore.
TenTen sentì una forte stretta al petto.
Che diavolo le succedeva?
"TenTen! Che diavolo stai... Beh, mi spiegherai tutto più tardi. Forza ragazzi, andatevene a casa. E tu, aggiunse il
professor Umino, afferrando per la collottola il moccioso, "dove credi di andare? Guarda, la tua tutor è venuta appositamente per te per una bella lezioncina di poesia... Non sei contento, Naruto?
TenTen strabuzzò gli occhi e spalancò la bocca. E così fece anche il moccioso, che doveva chiamarsi Naruto.
Entrambi esclamarono 'unisono: "Cosa? E io dovrei stare con quell'essere?! Non ci penso proprio!"
Prima classificata a pari merito con LalyBlackangel e vincitrice del Premio per il giudizio del giudice al concorso "Naruto and Crack Pairings" indetto da Krikke
La storia partecipa alla 'Love Challenge - Do you love me?' di Mayumi_san.
Genere: Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Naruto Uzumaki, Neji Hyuuga, Rock Lee, Tenten
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Nella dolcezza della primavera 1

- Nick Autore: ValeHina
- Titolo:
Nella dolcezza della primavera
- Personaggi:
TenTen, Uzumaki Naruto, Hyuga Neji, Rock Lee, Un po’ tutti
- Genere:
Romantico, Commedia
- Rating:
Verde
- Avvertimenti:
AU, LongFic
- NdA (facoltative):
in fondo all’ultimo capitolo

 

 

“TenTen! Vuoi darti una mossa? Farai tardi a scuola!”
“Arrivo, mamma…”, bofonchiò la ragazza, la testa sotto il cuscino. Dopo aver sentito i passi della madre allontanarsi dalla porta chiusa, si tirò a sedere. I lunghi capelli castani le caddero fluenti sulla schiena.
“Uff… Un’altra patetica, noiosa, scontata giornata di scuola…”, sbadigliò, sollevando le braccia verso il soffitto e stiracchiandosi.
Non sapeva quanto si sbagliava.

 

Nella dolcezza della primavera

 

Capitolo 1 L’avventatezza della gioventù

 

“…e nel 1996 il mercato mondiale subì un’inaspettata carenza di cereali.”
TenTen riprese fiato. Prima di ricominciare il suo discorso, guardò i suoi compagni di banco, seduti davanti a lei.
In tanti dormicchiavano sul banco, sognando di trovarsi ancora nei loro adoratissimi lettini. Solo pochi volenterosi prendevano appunti, e molti di questi si incantavano a fissarla, stupiti dalla quantità di informazioni che quella ragazza aveva acquisito.
“La mancanza del prodotto sul mercato fece alzare vertiginosamente i prezzi, arrivando addirittura a un aumento del 70%, con conseguenze terribili per i paesi poveri la cui economia dipendeva essenzialmente dall’importazione di grano dall’estero.”, concluse la ragazza, fissando il professor Maito.
Questi, un uomo spaventoso con delle sopracciglia esorbitanti e una fissa tremenda sulla giovinezza e sull’adolescenza, la fissò da sotto la sua frangetta demodé. Poi disse: “Bene…un’ultima domanda, TenTen…”
La ragazza si concentrò.
“…ti rendi conto che non posso fare a meno di darti 10, per la tua sublime interrogazione?”
TenTen spalancò occhi e bocca: il massimo dei voti in geografia! Nella classe si alzò un mormorio di stupore.
“Eccellente, davvero!”, esclamò il professore. “Oh, TenTen! Ogni giorno che passa, mi rendi sempre più fiero della tua sgargiante giovinezza! Vai pure a posto, cara!”
La ragazza si diresse come un automa verso il suo banco, mentre tutti i suoi compagni la osservavano come se fosse una divinità.
Si sedette, e lanciò subito un’occhiata alla sua destra. Incrociò due occhi glaciali che lei ben conosceva.
Da anni aveva una cotta per Hyuga Neji, il ragazzo più bello della scuola. Almeno, per lei.
Tutte le altre ragazze correvano dietro a un certo Uchiha, più piccolo di lei di un anno. Non l’aveva mai visto in faccia, ma di certo non si meritava le sue attenzioni.
Invece Neji era maturo, bello, intelligente…e irrimediabilmente bastardo.
Si ricordava perfettamente di quando aveva tentato di dichiararsi. TenTen aveva balbettato qualcosa di incomprensibile, ma lui sembrava aver afferrato. Infatti l’aveva squadrata da capo a piedi e se ne era andato, lasciandola di sasso.
In effetti, TenTen non aveva mai avuto una risposta. Sinceramente non le importava.
Rivolse un ghigno allo Hyuga, con il quale aveva intrapreso una segreta gara per diventare il migliore della classe. Ovviamente Neji non ne sapeva nulla.
Il moro la fissò per altri due interminabili minuti, nei quali il professor Maito decantava la bellezza e lo splendore della gioventù, e poi tornò al suo libro di testo, come nulla fosse.
TenTen sbuffò: quanto lo odiava, con quel suo comportamento superiore a tutto e a tutti.
Sentì sulla sua spalla un peso. Si voltò, e per poco non rischiò di venire abbagliata da un luminoso sorriso.
“Complimenti Ten! Sei stata fantastica! Proprio come il professore, non trovi?”
La ragazza sorrise suo malgrado: Rock Lee era fatto così.
Il suo compagno di classe più assurdo, simpatico, casinista e anche un filo lecchino.
Lo dimostrava il fatto che, non appena il professor Maito aveva fatto il suo primo ingresso in aula e aveva gridato “La giovinezza trionfa sempre, ragazzi! Voi non sarete mai dei perdenti!”, aveva fatto di quell’uomo il suo idolo.
Il giorno dopo si era presentato con lo stesso taglio di capelli, le stesse raccapriccianti sopracciglia e lo stesso inutilmente abbagliante sorriso.
Perché Lee odiava farsi dare del perdente. Lo sapevano tutti ormai.
Tra quel ragazzo e Neji si era instaurato un legame di odio puro e di amicizia sincera. In tanti si chiedevano come avessero fatto.
Lo Hyuga dava a Lee del perdente. Lee dava allo Hyuga del destinomane.
Questa TenTen non l’aveva mai capita.
Lee era anche l’unico amico con cui TenTen si era mai confidata. Lui, che di esperienze personali non ne aveva (era cotto di una certa Haruno, che era cotta dell’Uchiha, quindi non aveva speranze), aveva sempre un buon suggerimento per la ragazza.
TenTen aveva provato a sgarrare una sola volta dai suoi consigli. Ovvero quando si era dichiarata a Neji.
Quindi aveva capito che non avrebbe dovuto provarci mai più.
“Grazie, Lee.”, sorrise TenTen. “Come al solito, devo avvisarti che solo tu trovi fantastico il prof…”
“Non chiamarlo prof!” Lee odiava quel diminutivo: credeva che sminuisse la persona che lo ricopriva.
“Lui è un uomo di gran classe, che ha sempre una buona parola per tutti! Se non fosse per lui, il mondo a quest’ora sarebbe già terminato!”
E giù altri elogi per quell’uomo. La ragazza, sbuffando, si girò e tornò a fissare l’insegnante, che stava spiegando qualcosa a proposito della borsa e del mercato internazionale.
Tutte cose che lei sapeva molto bene: aveva passato interi pomeriggi a studiarle, e credeva che quelle informazioni pressoché inutili per una ragazza di sedici anni non le sarebbero più uscite dalla testa.
Lee, alle sue spalle, si era appena lanciato in una commovente spiegazione sul perché tutti avrebbero dovuto imitare lo splendido taglio a scodella del professore, quando la campanella suonò. TenTen ringraziò il cielo.
Si alzò dal suo banco, raccolse le sue cose nella borsa a tracolla e si apprestò a uscire dall’aula. Adesso avrebbero avuto latino con il professor Hatake. Perlomeno, non avrebbe rischiato un’altra interrogazione: quell’uomo si limitava a leggere il suo libro e ad assegnare esercitazioni in classe.
Nei compiti in classe, poi erano dolori.
TenTen aveva ormai attraversato la soglia della porta quando una mano possente la fermò. Il professor Maito la fissava, gli occhi accesi di una luce malvagia.
“TenTen, perdonami se ti disturbo…vorrei farti di nuovo i miei più sentiti complimenti: in te la giovinezza risplende senza sosta!”
La ragazza sorrise imbarazzata. “Ehm…grazie, professore.”
L’espressione di giubilo di Maito non svanì nemmeno quando disse: “Avrei un favore da chiederti, TenTen…”

 
La ragazza fissava il suo libro di latino. Apparentemente, era bloccata su una frase di Seneca che stava creando problemi a molti, nella classe. Nessuno però osava chiedere al professore spiegazioni: nessuno riusciva a sostenere l’occhio penetrante di Hatake Kakashi (l’altro occhio era costantemente coperto, ma nessuno sapeva perché -e francamente nessuno aveva il coraggio di chiederglielo).
In realtà TenTen era persa nei suoi pensieri, soprattutto in quelli che erano nati dal discorsetto che quel pazzo di Maito le aveva fatto.
“…mi scusi? Io dovrei diventare l’insegnante di sostegno di un quindicenne?”, era sbottata lei, senza riuscire ad afferrare il senso logico della cosa.
“Ma certo!”, aveva esclamato il prof. “Tu sei la migliore della classe, TenTen, perciò mi pare giusto che tu offra un po’ della tua sapienza giovanile a qualcuno che non ha avuto ancora possibilità di usarla!”
“…scusi la franchezza, ma io cosa ci guadagno?”, aveva mormorato lei, gongolando in gran segreto alla faccia dello Hyuga: la migliore era lei.
“Tanta esperienza, cara mia! Anch’io ho cominciato così, quando ero un giovincello!” Gli occhi di Maito sprizzavano gioia da tutti i pori, mentre riesplorava i fantasmi del passato. “Ah, e ovviamente avrai molti crediti in più. Posso contare sul tuo sostegno, allora?”
TenTen non capiva ancora perché aveva detto di sì: certo, i crediti in più erano sempre utilissimi…
Tuttavia lei non capiva ancora che, avendo accettato, avrebbe rinunciato ai pomeriggi liberi e al riposo totale.
Senza contare che avrebbe dovuto salutare il corso di judo a cui teneva così tanto. Dannazione.
Era certa che avrebbe ammazzato quel marmocchio, non appena l’avrebbe incontrato.
Sì, ne era assolutamente certa.

NdA

Allora, fatemi spiegare. Ho cancellato e ripostato 'Nella dolcezza della primavera'.
Il motivo? Mi andava di farlo. xD
No, seriamente. La storia - una di quelle che amo di più, tra l'altro- era passata in secondo piano, e io non l'aggiornavo da quasi sei mesi.
Lo ammetto, mi dispiaceva vederla così ;_;

Ed ecco le mie motivazioni. Tra l'altro, ho la possibilità di farla partecipare alla 'Love Challenge- Do you love me?' della cara Mayumi, che ringrazio ancora per avermi dato il permesso di poter fare questa cosa. :3
Questo è il banner della Challenge:

LC banner

E ora vi lascio con le NdA originali, del 30 agosto 2009. Buona lettura xD

---

Ok, molto probabilmente mi darete della ripetitiva. Ma io non ci credo nemmeno stavolta.
IO prima ad un contest. Di nuovo. Già suona strano questo.
Se poi si aggiunge che sono arrivata prima a pari merito con Laly...beh, il mondo sta decisamente per crollare.

Esatto: sono prima insieme a LalyBlackangel, la mia adorata Beta sadica (sì, molto sadica >_>).
Ed è praticamente assurdo. =_=

Sono al settimo cielo. Questa storia mi ha fatto penare, divertire, inca**are, mi ha ridotto allo stremo, mi ha fatto tirare fuori una lacrimuccia, e soprattutto...

mi ha fatto lavorare su TenTen per la prima volta.

SBB, alla facciaccia vostra! >:D (scusate, sfogo mio che nessuno capirà =_=)

Ringrazio nuovamente Krikke, una giudicessa fantastica che sto convertendo pian piano a tutte le varie coppie che sto scrivendo (non preoccuparti, il NejiHina non lo tocco xD).

Inoltre faccio nuovamente i complimenti a Laly, Val, Kiki e Marta: siete delle "colleghe" invidiabili. Tra blatte, OT, Crack Pairings e ansie dell'ultimo minuto, mi sono divertita tantissimo.

Questo capitolo è dedicato interamente a voi, care. <3

La storia è formata da quattro capitoli. Spero vi aggradi. ^^

Concludo pubblicando il bellissimo bannerino di Krikke. *^*

A presto e grazie ancora.

Vale





NejiNaruTen
   
 
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Naruto / Vai alla pagina dell'autore: valehina