Un rumore assillante gli bucava i pensieri.
Creava nuove preoccupazioni, ed altri buchi neri. Ormai era buio attorno a lui, e nessuno sarebbe venuto ad accendere la luce.
Si sarebbe perso, avrebbe dovuto imparare a nuotare nell'oceano nero.
Ma come, come se nessuno gli avrebbe insegnato come si fa? Era solo. Solo. Vestiva la solitudine, nei suoi miseri stracci.
Avrebbe potuto andare a tentoni, cercando invano qualcosa a cui si aggrapparsi, ma presto si sarebbe reso conto che il buio colorava solo il vuoto in cui era sprofondato.
Ed intanto la sua pelle bruciava, implorando di poter rivedere la luce. Pizzicava, lo implorava ancora una volta. E lui non poteva esaudire quella richiesta.
Perché non c'era luce, c'era solo quel buio infinito e soffocante.