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Autore: Isyde    18/07/2010    4 recensioni
Nessuno sa e verrà mai a sapere.
Non è triste?

Alicia Spinnet prende la parola...Buona lettura.
Genere: Commedia, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro personaggio, Percy Weasley
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Nessuno sa.

 

 

 

Nessuna sa chi sono.

E non me ne importa.

E' bello vivere nell'anonimato, sapete?

Camminare per la strada e non essere riconosciuta, nemmeno dalla vicina.

In fondo non è che vivere a Melbourne, città metropolitana ed agitata, sia come vivere nella provinciale campagna di Liverpool.

Nessuno sa dove io sia finita.

A parte mio nonno, ma soffre di alzheimer e confonde me con l'infermiera. Ogni volta che lo vado a trovare rischio un "Crucio".

E' convinto che io sia, in realtà, la sorella carina di Bellatrix Lestrange.

Già, solita sfiga.

A scuola era ricordata per essere un buon cacciatore.

Ma nessuno sapeva che io desideravo fare il battitore.

Ci sono riuscita solo adesso.

Dopo quasi ventiquattro anni.

Comico, no? Ma d'altronde c'erano i fratelli Weasley che indossavano quella maglia.

Chi potevo essere io per divere i gemelli?

Nessuno.

Non ero simpatica come loro, nè sapevo gestire la mia vita pubblica e privata, nè sapevo far ridere le persone.

Sapevo solo rispondere su ogni quesito di Storia della Magia, inquietante no?

Ero ricordata solamente per essere una giocatrice di Quidditch, l'amica di Angelina Johnson e di Katie Bell. Quella a cui confidare tutto, tanto ero una specie di tomba.

Quella innamorata cotta di Oliver Baston.

In realtà non ero solo questo.

Io non sono mai stata innamorata di Baston, sia chiaro.

Anzi, al sol pensiero, svengo dallo spavento.

Carino, gentile, simpatico, con un corpo invidiabile e costantemente conteso da tutte.

Un sogno erotico degno di questo nome.

Ma non era lui, il ragazzo che mi rendeva nervosa, distratta e paralizzata.

Questo, però, nessuno lo sa e lo ha mai saputo.

___

 

Ancora oggi mi sembra di sentire il suo profumo, in giro per la stanza, o la sua voce autoritaria per le strade dell'Australia.

Rivivo intensamente quel giorno in cui, per la prima ed unica volta, sono riuscita ad essere me stessa.

Lui era alla ricerca di un prezioso volume di Storia della Magia, che io avevo sotratto e che avevo letto almeno venti volte, imparando a memoria i passi più importanti.

Ci mettemmo a parlare di fatti storici irrilevanti, disturbando gli altri e ricevendo una sgridata da parte della bibliotecaria.

Costretti ad uscire via, siamo andati in giardino, gli ultimi giorni di scuola prima dei risultati dei M.A.G.O. e dei miei G.U.F.O.

Visto il caldo era quasi deserto. Ci sedemmo sotto l'ombra di una quercia, al limitare della foresta.

Ero sicuramente arrossita, diventando dello stesso colore dei suoi capelli.

Il suo sguardo su di me, quella voce bassa e straordinariamente allegra mentre mi parlava del suo futuro al Ministero.

Quegli occhi di una tonalità più scura dell'azzurro, in quel momento eccitati e brillanti.

Sarà stato il caldo, ma ci togliemmo le tuniche e io lanciai la mia cravatta, ridendo.

Felice.

Mi sentivo bene con lui.

Ripresi quella cravatta e me la misi in testa, come una fascia per i miei indisciplinati capelli castani.

Poi, la brezza estiva, il crepuscolo che stava arrivando.

Le nostre conversazioni si erano disperse fino al mutismo completo.

Ma nessuno dei due si mosse.

Presi coraggio e mi voltai verso di lui, avvicinandomi.

Ebbi la forza di guardarlo neglio occhi e portarmi a qualche centimetro da loro.

Sentì un caldo brivido percorrere la mia schiena e il cuore che scoppiò letteralmente quando lui si avvicinò a me.

Chiusi gli occhi ed attesi.

Era una vita che attendevo.

Il bacio arrivò e fu come l'avevo sempre immaginato.

Passionale, dolce, puro e desiderato.

Ci staccammo entrambi ansanti e ci alzammo, tornando al castello in silenzio.

Io ho sempre creduto che quel silenzio fosse di sorpresa o di soddisfazione.

Perchè riempire l'aria di parole idiote?

___

 

Mi fermai davanti al dormitorio femminile, il passaggio era deserto e così mi sporsi verso di lui per un altro bacio.

Ma invece di incontrare quelle labbra soffici.

Mi scontrai con la sua determinazione.

In pratica mi scaricò. Si assicurò che io non mi offendessi. Mi parlò di Penelope Light, la sua attuale ragazza, di come avessero preso una pausa di riflessione, ma che non intendeva perderla.

Gli dispiaceva, perchè ero una ragazza "gentile".

Certo, la cara e gentile Alicia.

Anche lui non aveva capito nulla di me.

Nulla.

Un pomeriggio insieme, lui con la vera Alicia.

Eppure non era servito a niente.

Seppi da Fred che lasciò poche settimane dopo Penelope e che solo una volta, una volta soltanto, chiese di me.

Domandò al fratello se per caso giocassi ancora a Quidditch.

Non solo gentile, comprensiva, amichevole ma anche giocatrice di Quidditch, lo sport che più odia.

Io che fremevo ogni volta che i suoi occhi si posavano su di me.

Io che amavo anche i suoi difetti.

Io che lo avevo difeso dalle illazioni e maledizioni che Fred e George gli lanciavano dopo il suo apparente tradimento.

Ed ora eccomi qui, anni dopo che leggo la Gazzetta britannica e vengo a sapere che il giovane sottosegretario del Ministero degli Esteri Magici, aveva interrotto un'importante seduta parlamentare per andare da sua moglie al San Mungo.

Poche ore dopo, la moglie, una certa Audrey di origine americane, aveva partorito ben due gemelline, dai nomi fin troppo zuccherosi: Lucy e Molly.

Ho spezzettato il giornale fino a ridurlo in cenere, bevuto una bottiglia di whisky Incendiario e giocato a freccette in soggiorno, fino allo svenimento.

Nessuno saprà mai di questo.

Nessuno ha conosciuto la vera Alicia, quella che voleva fare la storica.

Quella che voleva amare e chissà, anche sposare Percy Weasley e sopportare il suo zelo e la sua ambiziosità.

Quella che voleva aprire una biblioteca babbana all'interno della comunità magina inglese.

Nessuno sa e nessuno verrà mai a sapere.

Non è triste?

 

 

 

 

 

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Mi è sfuggita di mano.

Qst ff è nata dopo una discussione con un'amica sull'importanza dei personaggi secondari in certe situazioni...

Spero vi sia piaciuta, comunque.

   
 
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