Sherlock Holmes e i corsi distruttivi

Niente. Nessuna notizia da settimane!E’ scomparso nel nulla. Lui e la sua Lucy,ah già è vero no si chiama cosi,ma che mi importa!La sua odiosa compagnuccia di giochi,dico io. Ma che vuoi farci quando il tuo migliore amico ti lascia fuori alla porta di casa  dimenticandosi di ridarti le chiavi. E ora,grazie alla sua dimenticanza,mi ritrovo a fare il barbone tra i vicoli di Londra,come un povero derelitto. Poi lungi da Mrs Hudson a ridarmi gentilmente le chiavi di casa. Sapevo che volesse cacciarmi di casa,ma non pensavo fosse malvagia a tal punto di lasciate un graziosissimo e amabile signore di alta società come me,in mezzo alla strada.

Oltre a questo pure Irene mi aveva abbandonato. Scomparsa anche lei ovvio.

Inizio a pensare di avere qualcosa che ripugna la gente e la induce a scomparire nel nulla. Mah!

“Mi ci vorrebbe un bel corso per riuscire a riavere ciò che ho perso,ma dove mai potrei trovarlo …” penso mogio appoggiandomi alla panchina del parco che uso come letto e preparandomi a una lunga nottata.

[Il giorno dopo]

Apro gli occhi,ma vedo rosa. Ieri devo esserci andato giù pesante con la cocaina comprata all’angolo. Cerco di muovere le braccia,ma un rumore di carta mi stupisce. Il rosa. Il rumore. Ero interamente cosparso di volantini. Mi scrollo. Appiccicati con la colla a quanto pare. Dopo due ore riesco a levarmi quei dannati foglietti da dosso.

Ne prendo uno meno stracciato degli altri e inizio curioso a leggerlo.

 
Erano i corsi adatti a me!Niente mi avrebbe fermato,il mio scopo era sempre più vicino!

Cosi dopo essermi messo in ghingheri(chiaramente si fa per dire) mi avvio verso l'indirizzo indicato sui foglietti e mi trovo di fronte a un palazzo per metà di un classico bianco e per metà di un rosa  estremamente pomposo,e per quanto l'idea di entrare li mi sembra disgustosa , mi dico che se non voglio fare la fine di un mucchio di spazzatura devo entrare.Una volta entranto mi trovo davanti a due porte  una rosa e una bianca e giusto per mantenere quel minimo di onore che ancora contraddistigue il mio nome mi avvio per suonare il campanello della porta bianca,mi viene ad aprire una ragazzina di 15 anni che con tono composto mi dice:"prego signor Holmes,io sono Mary F. Hallen e la stavo aspettando,immagino che lei sia qui quanto al suo problema con una signorina di nome Mary Morstan che sfortunatamente ha sposato il suo coinquilino John Watson,io risolverò il problema,se lei non è riuscito a separarli le insegnerò io come fare!"ha pronunciato questa frase con tono estremamente alto,mi sforzo di non far caso alle mia capacità di deduzione che continuano farmi notare come la sua posizione delle mani ricorda in modo davvero impressionante  quelle di un soggetto che spesso porta in mano una pistola,ma nonostante come sempre io sia certo della correttezza delle mie deduzioni cerco di pensare che un'attività del genere sarebbe poco decorosa per una signora,cosi mi limito a rispondere:"bè la ringrazio signorina è esattamente quello che mi serve,quanto al conquistare...""mi dispiace ma per quello deve parlare con la mia coinquilina"dice lei pronunciando l'ultima parola con esasperazione,quindi sempre cercando di mantenere modi corretti fisso un appuntamento per le 3 del giorno seguente e saluto con cortesia,successivamente accompagnato dalla signorina Hallen imbocco la porta rosa e sussulto ritrovandomi in un posto che (chiaramente solo per il disordine) ricorda in maniera impressionante il mio ex alloggio di Baker Street,la mia accompagnatrice senza un minimo di grazia mi spinge dentro e grida"Rachel!hai visite!"e nonostante la stanza sembri vuota vedo provenire da sotto ad una scrivania un mugolio"ti prego Mary,sono le 5 di mattina" "nemmeno se ti dico che qui c'è il signor Holmes?""si,certo!queste baggianate dille a qualcun altro "

E quando ricevo una gomitata dalla signorina Hallen mi affretto a dire"bè si in effetti sono qui!" dall'mucchio informe sotto il tavolo si alza di corsa una ragazzina che avrà  all'incirca 15 anni e si avventa letteralmente su di me "oh!,buon giorno signor Holmes,perdoni la mia inadeguatezza,io sono Rachel Dare e sono davvero onorata di conoscerla..."e dopo un colpo di tosse intimidatorio da parte della Hallen lei si redime e la smette di guardarmi e comincia a parlare guardandosi i piedi"bè,immagino che sia qui perchè vuole riconquistare la signorina Adler,quindi se vuole il corso lo possiamo cominciare domani alle 4,per lei va bene?"rispondo si e dopo aver salutato quelle due strane individue mi avvio verso la locanda più vicina,senza sapere che forse sta per iniziare la più assurda avventura della mia vita.