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Autore: Yati    24/07/2010    1 recensioni
[Disgaea] Quale modo migliore di diffondere l'amore e la pace che fare lezioni sull'argomento? Flonne vuole provare, con orrore di Laharl e con divertimento di Etna. Spoilers per la fine del gioco.
Genere: Commedia, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: Traduzione | Avvertimenti: nessuno
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Disclaimer: Disgaea e i suoi personaggi sono proprietà Koei e vengono qui utilizzati senza scopo di lucro. Nessuna violazione del copyright è pertanto da ritenersi intesa.

Nota dell'autrice: scritta per la community LJ 31days. Giorno/Tema: 2 agosto, A school of morality
Spoiler per la fine del gioco. Un tentativo di umorismo, non del tutto riuscito. Ooooops.

LOVE AND PEACE
scritta da Yati, tradotta da Alessia Heartilly

All'Angelo Decaduto Flonne piaceva il Netherworld tanto quanto le piaceva la sua vecchia casa. Vero, i fuori non crescevano qui come a Celestia, e il sole non brillava radioso quanto avrebbe voluto, ed era piuttosto caldo e sempre umido, ma ci si era abituata. Inoltre, la casa è dove c'è il cuore, e Flonne non era tipo da lasciare il cuore dove lei non c'era, così era piuttosto contenta lì dov'era, anche se doveva vedersela con lava incandescente e pantani gelidi (e le occasionali isole con ragazzine e fantasmi) ogni volta che attraversava il Cancello Dimensionale.

Flonne era piuttosto contenta, a parte per un piccolo dettaglio - tutti nel Netherworld erano così impegnati a farsi gli affari loro (cosa che poteva includere o meno il dominio del mondo, reincarnarsi, e/o tornare da dove erano venuti) che non avevano tempo gli uni per gli altri, se no per i legami occasionali durante i tentativi di spodestare il signore del momento.

"Ciò di cui abbiamo bisogno è più Pace e Amore!" dichiarò in un incontro del consiglio al castello, e sia Laharl e Etna la guardarono dubbiosi.

"E perché?" chiese Etna. "Io penso che stiamo andando bene, ora come ora."

"Ma tutti hanno bisogno di più amore!" protestò Flonne. "Farò del Netherworld un posto più felice!"

"Non pronunciare quella terribile parola," disse Laharl, anche mentre la sua mano andava, quasi inconsciamente, ad afferrare il pendente che portava al collo. "Inoltre, i demoni non hanno bisogno di amore."

"Certo che sì," disse Flonne, gli occhi che fiammeggiavano di determinazione. "Possono imparare l'amore! Perché io so che i demoni possono amare, proprio come chiunque altro."

Laharl fece un gesto noncurante con la mano, e Flonne sembrò depressa. Etna scosse la testa. "Principe... se non la lasciate fare, Flonne lo farà comunque, quindi perché non le date il permesso e basta?"

L'intero comportamento di Flonne si illuminò, sentendo questo. Laharl gettò uno sguardo omicida al suo vassallo, cosa che Etna riuscì a ricambiare con un'espressione completamente composta. "Oh, va bene." Si accigliò con Flonne, invece. "Fai a modo tuo, pazza dell'amore."

Lei rise di gioia. "Oh, grazie, Laharl! Grazie! Non ti pentirai di avermelo permesso. Sapevo che non mi avresti deluso!"

"Me ne sto già pentendo," borbottò sottovoce. Dietro di lui, Etna ridacchiò.

L'Angelo Decaduto Flonne del Netherworld (conosciuto prima come Allieva Angelo Flonne di Celestia) era sicura di aver fatto le cose per bene - aveva scrivanie nell'aula, organizzate in maniera ordinate come le aveva sempre avute quando studiava a Celestia. Aveva una lavagna su cui scrivere, e una bacchetta che la faceva sembrare un'insegnante, e alcuni libri sull'educazione dei demoni (regola quarantadue: "nessun demone dovrebbe essere scoperto a indossare vestiti elasticizzati, anche se costretto da un nemico malvagio") sulla scrivania dell'insegnante. Tutto era sistemato come in un'aula normale, e si era aspettata che tutto andasse bene, a parte il fatto che i suoi studenti non si comportavano molto da studenti.

Non sembrava davvero una classe quando i mobili erano stati travolti nel momento in cui tutti erano entrati nella piccola stanza. Inoltre non aiutava molto che gli zombie cercassero di mangiare gli altri compagni di classe (e ogni tanto si mordevano l'un l'altro), e i prinny continuavano ad esplodere perché continuavano ad essere spinti e gettati in giro. Cosa che era un po' triste, davvero, dato che i prinny erano probabilmente gli unici che volevano sinceramente sentire cosa avesse Flonne da dire.

Laharl ogni tanto passava accanto alla porta - per controllare come procedeva, come aveva detto - e indugiava sempre un po' più a lungo del dovuto. Poi se ne andava con uno sbuffo esasperato, una divertita Etna al seguito, che si fermava quanto bastava per scrollare le spalle in segno di scuse a una turbata Flonne mentre seguiva Laharl.

In piedi nell'aula, Flonne guardò i suoi studenti con un certo sgomento. Persino con i suoi nuovi fiocchi rossi e le orecchie e la coda a punta, e i suoi nuovi denti appuntiti e affilati (su cui a Flonne piaceva tantissimo fare scorrere la lingua), e le ali non proprio piumate, non sarebbe mai stata una brava demone. Lo sapeva e non le importava, e ora si rendeva conto che non era più nemmeno un angelo.

Stava iniziando a ripensarci quando Laharl si precipitò all'improvviso nella stanza, e fissò tutti di traverso, facendoli tacere con efficacia. Strappò di mano la bacchetta a Flonne e colpì con la punta il golem che le era più vicino, irritato. "Regola numero quattromilatrecentotrentasette: ascoltare i propri insegnanti."

La classe lo fissò. "Dood," disse un Prinny vicino a lei. "Penso che molti di loro non sappiamo contare fino a lì, dood."

"Beh, è nel libro. Dovete imparare le lezioni prima di anche solo pensare di diventare grandiosi come me." Marciò fuori dalla porta, il mantello che si gonfiava dietro di lui. Etna afferrò la bacchetta che lui le gettò uscendo, e cominciò a ridacchiare non appena Laharl fu lontano dalla vista.

"E allora, Flonne," chiese sorridendo all'angelo stupefatto. "Tra dire la verità e amare i tuoi amici, cosa metteresti più in alto nel programma di lezioni di questa tua scuola?"

"Prima gli amici, credo?" Sembrava che non capisse assolutamente, proprio come sempre. "L'amore dovrebbe riuscire a prendersi cura del resto, non credi?"

"Bene. Allora penso che il Principe non avrà bisogno di lezioni presto."

"Eh?"

E fu così che l'Angelo Decaduto Flonne iniziò le sue lezioni sull'amore e la pace nel Netherworld, e rese il Netherworld un posto più felice. O almeno così credeva Flonne, dato che ora i tentativi di spodestare Laharl dal suo trono avvenivano solo una volta ogni qualche settimana invece che settimanalmente, e tutti vissero per sempre felici e contenti, o qualcosa di abbastanza simile che non importava comunque.

*~* FINE *~*

*****
Nota della traduttrice: grazie a Little_Rinoa per il beta reading! Ogni vostra recensione verrà tradotta e spedita all'autrice, e se ci saranno risposte ve le posterò :) Grazie e alla prossima!
Alessia Heartilly

   
 
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