Libri > Harry Potter
Ricorda la storia  |      
Autore: CandyCaine    29/07/2010    1 recensioni
Anche le stelle più fulgide rischiano di venire inghottite dall'oscurità intorno a loro. A volte, fortunatamente, è sufficente ricordare loro come brillare. Vecchia oneshot senza pretese tutta dedicata a Sirius Black, ambientata negli anni dei Malandrini prima che lui abbandonasse Grimmauld Place.
Genere: Introspettivo, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Sirius Black
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Titolo: Just Like a Star

Disclaimer: I personaggi e la trama di Harry Potter appartengono a JK Rowling ed alla Warner. La canzone Just Like A Star appartiene a Corinne Bailey Rae. Questa storia è scritta senza scopo di lucro e non intende infrangere alcun copyright.
Riassunto: Persino le stelle più fulgide a volte vengono offuscate dalle nuvole. E allora serve qualcuno che ricordi loro come brillare.

Nota dell'Autrice: L'OC qui introdotto è volutamente lasciato nell'ombra, senza darle un nome e una apparenza ben delineati; infatti ciò che ha davvero importanza è quanto lei dice a Sirius.

Nota dell'Autrice 29/07/2010: Ho trovato questa vecchia oneshot in un mio quaderno degli appunti. Rilleggendola l'ho trovata piuttosto carina e ho deciso di pubblicarla. In una nota in calce alla fic ho appuntato le seguenti parole " L'OC è una Grifondoro nello stesso anno dei Malandrini, loro amica (e pertanto immagino non vada altrettanto d'accordo con Lily). Come molte ragazze, ha una cotta per Sirius, ma a differenza di molte di queste ragazze lei prova un sentimento di sincera amicizia per lui - ecco il punto del "sapore" del suo bacio. Eventualmente da sviluppare per ulteriori scritti? " Fatemi sapere cosa ve ne pare di questa vecchissima shot, e che ve ne sembra dell'OC. Attendo con ansia i vostri pareri!

 

Just like a star across my skies

just like an angel off the page

you have appeared into my life

feel like I'll never be the same

(Just like a Star - Corinne Bailey Rae)


Siede in silenzio sul davanzale di marmo presso la finestra spalancata, guardando la notte. Osserva la tenebra e l'ombra, e tutte quelle intense sfumature di nero che sono troppo belle per essere parte di questo mondo; e desidera perdutamente poter giacere in quell'oscurità, nel buio e nel silenzio, dove neppure la rabbia e il dolore potrebbero raggiungerlo.
 
L'anello con lo stemma dei Black, quello d'argento e onice nero, pesa grave sul suo indice destro. Ma quel peso lui lo sente ancora di più nella sua anima; e non importa che finga che non sia così, non importa che si sforzi di essere diverso. Il suo destino è scritto nel sangue che gli scorre nelle vene, un sangue nero e dannato quanto il nome della sua famiglia.
 
Ha voglia di urlare, ma se lo facesse sveglierebbe l'intera Casa di Grifondoro. Ironico: per una ragione o per l'altra lui non riesce mai ad urlare, a tirare fuori quello che gli brucia dentro. Non può farlo a scuola, e meno che meno può farlo a casa. Ma dopotutto, ha scelto lui di essere quello che è. Lui è un Malandrino.
 
Un Malandrino non piange, un Malandrino non urla, un Malandrino non sta sveglio a guardare la notte desiderando di essere parte di essa. Dovrebbe andare a dormire, lo sa benissimo. Se arriverà in ritardo anche domattina, la McGranitt lo metterà in punizione per il resto della sua vita.
 
Lo sa, ma non vuole alzarsi.
 
Socchiude gli occhi, goccie d'argento liquido dietro seriche ciglia nere, e si chiede dove siano finite le stelle. Non ne brilla neppure una in quella gelida notte d'inverno....
 
A distrarlo dai suoi pensieri è il suono di passi leggeri sui tappeti della Sala Comune. Passi di piedi nudi che hanno quasi il suono di una danza, e lui sa benissimo a chi appartengono e perciò neppure si gira a guardare. Piuttosto attende paziente il suono di quella voce amica.
 
<< Molto appropriato. >>
 
Senza girarsi, lui sorride alla tenebra. I passi leggeri gli si avvicinano, e con essi quel suo profumo lieve di sole e di agrumi.
 
<< Appropriato? >>
 
<< Tu che guardi la notte. >> spiega lei, come se fosse la cosa più ovvia del mondo. << E' una cosa molto da bello e dannato. Lo fai apposta o ti viene naturale? >> lo prende in giro garbatamente.

<< Non faccio nessuno sforzo, bambola, io risplendo per conto mio! >> la rimbecca con altrettanta ironia, e la sente ridacchiare nella semioscurità alle sue spalle.

<< Oh beh, non mi stupisce. Dopotutto, tu sei proprio come la tua stella. >>

Sirius si volta a guardarla, con quei suoi occhi argenteii così limpidi e profondi da non sembrare neppure veri. Si rispecchiano nelle iridi verde oro di lei in un contrasto dolceamaro mentre lei gli si siede accanto sul freddo davanzale.
 
<< La mia stella? >> domanda dubbioso lui.
 
Lei annuisce lentamente, ammirando il modo in cui le fiamme del fuoco morente nel caminetto diano un tocco quasi etereo al volto esotico di Sirius, colorando le lunghe chiome corvine di riflessi scarlatti.
 
<< Una stella. >> gli ripete sorridendo. << Non lo sai? Esiste una stella con il tuo nome, nella costellazione del Cane. Aspetta, te la mostro! >>

Vorrebbe dirle che non ci sono stelle la fuori, ma lei ha già teso il braccio e lo sta puntando verso le immensità sideree; e quando la segue con gli occhi si rende conto con stupore che qualunque cosa fosse a corprire le splendide stelle ora se n'è andata, e l'intero universo scintilla fulgido davanti a loro. Osserva attentamente ciò che lei gli indica, e ridacchia con edonistico compiacimento.
 
<< E' quella? Come brilla! >>
 
Lei pare compiaciuta quanto lui mentre abbassa il braccio e annuisce.
 
<< Oh si. E' la stella più brillante di tutte....si dice che anche nelle notti più scure Sirius brilli comunque. E proprio questo che la rende così bella: il fatto che anche nei momenti più bui si possa alzare lo sguardo e vederla risplendere. >>  Gli è vicina ora: Sirius sente il calore del suo respiro come una carezza fugace sulla pelle mentre gli sussurra all'orecchio. << Insomma, è un po' come te. Solo che tu, a volte, ti dimentichi di avere in te tutta quella meravigliosa ed abbagliante luce, per via di tutte le nuvole nere che ti vorticano intorno; e ti scordi che nessuna tenebra sarà mai in grado di divorare la tutta la tua luce. >>
 
<< Grazie. >> mormora Sirius, e sa che non la sta ringraziando soltanto per quello strano complimento che rivela l'infatuazione che lei ha per lui. Ce ne sono tante che lo adorano, e non è per questo che le è riconoscente; è piuttosto per tutto quello che lei gli dice, per quel modo scherzoso e serio insieme con cui gli rivela le cose più profonde.
 
<< E' un piacere. >> gli risponde dolcemente la ragazza. Esita, un'attimo sospeso, e poi preme le labbra tremanti sulla guancia di lui posandovi un bacio sognato troppo a lungo.
 
Sirius ha ricevuto tanti, troppi baci adoranti nella sua vita; ma questo ha un sapore diverso, e brucia quasi sulla pelle. E a differenza di ogni altro bacio non è dato per marchiare e possedere, ma è offerto come un regalo.
 
La ricambia, piuttosto maldestramente, baciando però sulle sue labbra dischiuse. Fugace, rapidissimo, delicato. E sorride indulgente al rossore che colora le gote di lei, stringendole gentilemente la mano nella sua.
 
<< Allora, buonanotte. >>
 
<< Si, buonanotte, Sirius. >>
 
E mentre si allontana verso il dormitorio dei ragazzi, Sirius Black pensa alle stelle.

  
Leggi le 1 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: CandyCaine