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Autore: tikei_chan    31/07/2010    3 recensioni
Nessuno sa dei suoi sentimenti per Yushin... o forse sì?
Gli inquilini del dormitorio non sono mica stupidi, e, mentre Nobara sogna il suo principe azzurro, lei stessa potrebbe rivelare fin troppo a delle orecchie indiscrete!
Genere: Commedia, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Nobody!

Dopo aver posato l'ultima pentola da lavare, Nobara alza le lunghe braccia verso l'alto, le mani strette a pugno, e cerca di stirare la schiena affaticata.
Non si allena ancora, ma bastano i pesanti lavori domestici a stancare e a mettere alla prova i suoi muscoli - e ancora di più la sua pazienza.-
Quasi come se fosse una bambola inanimata si lascia cadere all'indietro, certa di trovare il sostegno di uno sgabello. La forza di muoversi sembra essere del tutto scomparsa dal suo corpo: non arriverà mai al piano di sopra.
Emette un gemito pensando alle scale che la dividono dal letto e da un riposo più che meritato. Scoraggiata, getta la testa all'indietro, puntellandosi coi gomiti sul freddo ripiano della cucina; meglio riposare e raccogliere le forze, penserà più tardi a trascinarsi fino alla camera.
È vero, è stanca, ma Nobara non si sente a posto e sa che c'è dell'altro; la semplice stanchezza non l'ha mai resa così debole.
Chiude gli occhi e sente la gola pizzicare. Si sente sola. Nell'ultimo periodo tutti i suoi coinquilini sono stati impegnatissimi a causa degli allenamenti per il torneo nazionale e Nobara non ha praticamente mai compagnia.
Odia sentirsi sola.
A chi non è mai capitato? Avere la sensazione di essere stati abbandonati in un mondo vuoto, senza nessuno con cui sfogarsi, che possa capire quello che provi e darti conforto. O anche solamente qualcuno con cui parlare.
Se poi pensi che ci sarebbe quel qualcuno che riuscirebbe a fare tutte queste cose e anche di più con una semplicità e una naturalezza strabilianti... Yushin.
Nobara scuote la testa. Meglio non pensare a queste stupidaggini e non farsi illusioni: non esiste nessuno, nessuno, così. Tantomeno quell'idiota di Yushin.
Cercando di scacciare questi pensieri inutili allunga un braccio di lato, appoggiandovi sopra la testa con scarsa delicatezza.
E sbadiglia.




< Buh! >
< Aaaaaaaah! > Ma che diavolo...?
Nobara alza la testa con uno scatto fulmineo e si gira, le palpebre tese sugli occhi infuocati, pronta a ricominciare a urlare non appena avrà trovato l'autore dello scherzo.
< è già mattina, bella addormentata! > Tsuchiya sorride a pochi centimetri dal suo viso.
< Brutto... >
Un momento; c'è qualcosa che non va. L'orologio del micronde segna solamente le cinque.
< Ehi! Ma non è vero! Non è ancora mattina! >
Quel farabutto fa tutto a un tratto una faccia sorpresa. < Ah, perchè, tu non ti svegli alle cinque del mattino? >
Senza più sprecare insulti, Nobara si getta direttamente sul coinquilino, che schiva però il suo attacco e fa con noncuranza il giro del tavolo sul quale la ragazza giace a pancia in giù dopo il goffo tentativo di strangolamento.
Le viene quasi da piangere a pensare che per colpa di quell'idiota si è svegliata prima; preziosi minuti di sonno andati persi!
< Scusami, credevo fossi più mattiniera. > Dice Tsuchiya, proseguendo la sua serafica camminata fino alla dispensa.
Nobara sbuffa e, anche se è ancora terribilmente infastidita, lascia perdere la lite.
< Tu piuttosto, che ci fai qua ?>
Naoto fa spallucce. < Ho fatto un brutto sogno e mi sono svegliato in anticipo. Visto che non potevo più riprendere sonno sono sceso in cucina; sono qui da più di venti minuti ormai. >
Nobara rimane in silenzio; il ragazzo si è messo a ridacchiare e ha come il presentimento che lei centri qualcosa con il perchè.
Ed infatti, poco dopo, lui ricomincia a parlare, senza attendere una richiesta di spiegazioni da parte sua.
< Sai, sei davvero comica mentre dormi. Osservarti mi divertiva, per questo ho deciso di attendere fino ad ora prima di svegliarti .> Continua a narrare, dandole le spalle. Una fortuna! Almeno Tsuchiya non può vedere il rossore che ha colorato le guance di Nobara.
< Eri lì > dice ancora, piegando la testa e fissando un punto nel vuoto, come se vedesse la scena descritta dalle sue parole < tutta piegata da un lato, - ancora un centimetro e saresti caduta dal tavolo, te l'assicuro- con la bocca spalancata e un filo di bava che scendeva. > Qua s'interrompe, non riuscendo a trattenere una risata.
Nobara istintivamente porta il dorso della mano al labbro, rendendosi conto con imbarazzo di essere ancora bagnata sul mento. Diamine! Che vergogna.
< E all'improvviso > Tsuchiya riprende il racconto, di nuovo serio < hai cominciato a mormorare "nessuno" più volte - almeno tre - di fila .>
A questo punto il narratore si gira, con una faccia furba, condita da un sorrisino ambiguo.
< Mi sai dire chi è? >
< Chi? > Risponde Nobara, senza riuscire a capire del tutto. Solamente nei secondi che seguono, qualche ricordo dei pensieri fatti la sera prima comincia a riemergere nella sua memoria
< "Nessuno" ovviamente!> Replica Tsuchiya, ridacchiando di fronte alla faccia perplessa della ragazza.< Dovrai pur saperlo chi è; hai detto che ti piace! >
Oh, no!
Nobara si copre il volto, che ha assunto un colore del tutto innaturale.
Non può essere vero!
 
   
 
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