Anime & Manga > Vampire Knight
Ricorda la storia  |      
Autore: Himeno    03/08/2010    4 recensioni
Era semplice quel giorno di quattro anni fa se due persone avessero parlato sinceramente. E' una ff YxZ leggermente OOC che avevo scritto tempo fa immaginandomi (non esattamente XD) un finale alternativo dopo la seconda serie di VK. Ditemi che ne pensate >.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti, Yuki Cross, Zero Kiryu
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Untitled Document

Era semplice quel giorno di quattro anni fa se due persone avessero parlato sinceramente.

 

Yuki era ormai andata via dall’accademia Cross. Dopo la sua conversazione con Zero, aveva deciso finalmente con chi stare. Kaname era il suo futuro. Come gli aveva detto il vampire hunter.

E così, si trovò in cammino verso la sua vera casa con Kaname e i loro fedeli vampiri.

Nel frattempo, Zero era lì. Davanti al portone. A riflettere sui suoi sentimenti. Vedeva Yuki ancora a combattere contro quelle belve inferocite delle studentesse della Day Class. La Yuki di un tempo. Che gli sorrideva e lo aiutava a sopravvivere. Quando scoprì che lei era un Sangue Puro, il suo cuore si spezzò in mille pezzi. Colei che amava era il suo nemico. Sembrava la storia di Romeo e Giulietta, solo che la loro situazione era peggiore. Erano preda e cacciatore. Non potevano condividere lo stesso mondo. Ma di questo lui era convinto?

A Yuki aveva detto questo tuttavia quel che rimaneva del suo cuore gli diceva di seguirla, di abbracciarla e di non lasciarla mai più. Il suo difetto più grande, però, era l’orgoglio. Era il suo orgoglio di vampire hunter che lo portava ad odiarla. Lui ci provava con tutto sè stesso a dimenticare il suo amore per lei ma non ci riusciva. L’amava troppo per disprezzarla. Figuriamoci ucciderla.

Dopo aver interrotto questi confusi pensieri, se ne ritornò al suo dormitorio per cominciare una nuova vita senza Yuki.

 

Passarono quattro anni. Yuki aveva compiuto da poco vent’anni e tra qualche settimana avrebbe dovuto sposare il suo fratellone. Aveva capito di non amarlo anni prima tuttavia non poteva lasciarlo solo. E poi aveva deciso ormai. Avrebbe convolato a nozze con Kaname e avrebbero trascorso l’eternità insieme. Questo era il suo avvenire. Prima di sposarsi, aveva pensato di andare a trovare Kaien Cross per invitarlo direttamente al matrimonio anche se questo significava probabilmente rivedere Zero. Non gli importava. Doveva affrontarlo prima o poi perciò non faceva differenza se ora o domani. Kaname decise di lasciarla andare e che tra una settimana sarebbe andato a prenderla. Infatti arrivò all’accademia dopo poche ore di viaggio e andò direttamente allo studio del direttore.

-Yuki!!!!!! Figliola di papà! Sei ritornata!- esclamava felicissimo, il direttore, andando ad abbracciarla.

-Sì diret… cioè papà- disse Yuki rispondendo all’abbraccio. Gli era mancato in questi quattro lunghi anni. E poteva vedere che non era nemmeno cambiato.

-Come stai? Kaname ti tratta bene? Se non è così, vado subito a dargli una lezione-

-Stai tranquillo. Io sto benissimo. Kaname mi tratta come una regina-

-Ma tu sei una regina. La regina dei vampiri-

-Non ancora. Ed è proprio di questo che volevo parlarti-

-Dimmi pure-

-Tra due settimane mi sposo con Kaname-

-Congratulazioni! Ce ne avete messo di tempo nel decidervi. Pensavo non mi voleste al matrimonio-

-Ma cosa dici? Certo che ti vogliamo. Sono venuta apposta per invitarti e a proporti di essere colui che mi accompagnerà all’altare. Sei o non sei mio padre?-

-Yuki… così mi commuovi. Questo, però, non farà molto piacere agli altri vampiri. Soprattutto quelli del consiglio degli anziani-

-Lo so ma non mi interessa cosa ne penseranno. Stiamo parlando del mio matrimonio e non del loro. Perciò decido io come lo voglio-

-Giusto, cara! Vedo che sei diventata più saggia oltre che bellissima-

-Grazie, papà-

-Senti Yuki… tu sai che… Zero è qui, vero?-

Quel nome… Quel nome aveva riaffiorato in lei ricordi molto dolorosi ma anche felici. Di un tempo andato. Di quando era solamente una studentessa della Day Class.

-Sì-

-Fa il Guardian e il Vampire Hunter contemporaneamente. È cresciuto molto quel ragazzo. Purtroppo non è cambiato il suo brutto caratteraccio-

-Già. Lui è sempre stato uno con i nervi a fior di pelle. Uno che si arrabbia facilmente- rispose malinconica.

-Emmm… cambiando discorso. Hai comprato il vestito da sposa?-

-Sì. Abbiamo fatto tutto. Ci mancano solo alcuni inviti e basta-

-Capisco-

-Bene. Ora io vado-

-Te ne vai di già? Ma sei appena arrivata!-

-Lo so ma non posso farmi vedere da Zero. Mi ucciderebbe senza pietà- disse con astio.

-Non dire così. Zero non è spietato. Quello che ti disse allora, era dettato dal suo orgoglio. Non le pensava veramente quelle cose-

-Ormai è tardi per il passato-

-Yuki- sussurrò dispiaciuto. Sapeva che in fondo quei ragazzi si amavano ma non poteva intromettersi nel loro destino e nelle loro decisioni.

-Ok! Ci vediamo al matrimonio. Arrivederci, papà- ma proprio quando stava per uscire dalla stanza, si trovò davanti un uomo di ventuno anni che la guardava sconvolto.

-Yuki?- disse Zero. Non poteva crederci che aveva di fronte a sé, la donna che ha sempre amato. Era stupenda come sempre.

-Zero?- disse Yuki. Dopo anni senza averlo mai visto, finalmente lo rivedeva. Non era cambiato granché fisicamente. Aveva solo il viso più maturo. Era rimasto bellissimo come da ragazzo.

-Ecco… Yuki se ne stava andando. Non è così?- si intromise il direttore preoccupato.

-Sì. E’ così. Addio Zero- e stava per scappare quando sentì che gli avevano afferrato il polso.

-Se è per me, puoi anche rimanere. Non ho ancora intenzione di farti fuori- disse freddo.

-Grazie ma non è per te. Ho fretta. Tra poco verrà a prendermi Kaname- rispose con altrettanta freddezza.

-Voi Sangue Puro avete sempre tutti questi timori-

-Che vorresti insinuare?-

-Che ti nascondi dietro al tuo Kaname per scappare via in continuazione-

-Non è così e poi non sono affari che ti riguardano-

-Yuki… potresti rimanere qui ancora qualche giorno. Hai sentito Zero, no? Lui non ti farà niente-

-Anche se lo faceva, io mi so difendere benissimo. Quello che avrebbe avuto la peggio sarebbe stato lui. Non ho bisogno della sua “pietà”-

-Non credo proprio, bella. Non ti conviene mettere alla prova la mia pazienza-

-Vuoi una prova?-

-Su! Su! Smettetela di litigare. Yuki ti prego. Rimani. Non ti sei fatta vedere per quattro anni. Quanto ti costano pochi giorni con il tuo paparino?- disse supplichevole, Kaien Cross.

-E va bene. Mi hai convinto. Dirò a Kaname che mi tratterò ancora. Va bene?-

-Sìììììì!!!!! Grazie, bambina mia!!!!- disse abbracciandola forte.

-Ho capito che sei felice ma ora fammi andare da Kaname. Sarà sicuramente qui fuori. A dopo- e uscì all’aperto.

-Cosa è venuta a fare?- chiese Zero una volta rimasto solo con il direttore.

-E’ venuta a chiedermi una cosa importante-

-Che cosa?-

-Mi ha invitato al suo matrimonio-

-Ah- quelle parole erano state come una coltellata al cuore per lui.

-Zero… perché gli avevi detto quelle cose anni fa? Tu non le pensavi. Adesso ti sei solo guadagnato il suo odio-

-E’ meglio così- disse triste.

-Ma tu l’ami! A lei puoi far credere quello che vuoi ma a me no. Si vede che l’ami ancora. Basta vedere come la fissavi poco fa-

-Cosa importa adesso. E poi il mio è solo uno stupido sentimento dettato dalla pazzia. Già. Solo un pazzo si innamorerebbe del suo nemico. Di colei che dovrebbe eliminare. Sarebbe come se il leone si innamorasse dell’agnello-

-Non sei pazzo. Pensi cose sbagliate. Non dovresti guardarla come un nemico ma come una donna. La donna che ami-

-Perché mi dice questo, direttore? Da che parte sta lei? Sembra quasi che non voglia che Yuki e Kaname si sposino-

-Non è questo ma voglio solo che siate felici e non lo siete-

-Cosa glielo fa pensare? Yuki mi pare che sia felice di sposare il suo Kaname- chiese scettico.

-Non è così. Lei finge di essere felice per non deludere nessuno ma non lo è. Prima stavamo parlando di te e ho visto una strana luce nei suoi occhi quando ti nominava. Ti posso assicurare che lei ti contraccambia-

-Non dica sciocchezze! Yuki ha sempre amato Kaname. È lui con cui vuole vivere per sempre-

-Uff… quanto sei testardo. E vabbè! Lo capirai prima o poi da solo. Ma forse allora sarà troppo tardi- disse il direttore allontanandosi dal suo ufficio per andare incontro ai due Kuran.

“Mannaggia al direttore e alle sue chiacchiere! Come può pensare che Yuki mi ami? È una cosa assurda. E poi cos’è che devo capire? Lei sta per sposarsi e non posso oppormi in alcun modo. Ormai il passato è passato. Non si può cancellare… anche volendolo”

 

Il direttore andò davanti al portone della scuola, dove trovò Yuki e Kaname che stavano discutendo.

-Salve Kaname! Ti vedo bene-

-Felice di rivederla, direttore-

-Yuki ti ha detto quello che gli ho chiesto?-

-Sì. ma non so se posso accettarlo-

-E perché?-

-Come perché? Zero è qui e potrebbe ucciderla a tradimento rompendo una volta per tutte la speranza di pace tra umani e vampiri-

-Questo non succederà mai. Zero non è il tipo di persona che colpisce alle spalle e questo lo sai anche tu-

-Lo so ma un uomo accecato dalla vendetta può fare tutto-

-Ti assicuro che non succederà niente di male. Ti do la mia parola d’onore. E comunque come puoi pensare che io possa invitare la mia adorata figlioccia a rimanere in un posto pericolo?-

-Questo è vero. Allora accetto. Mi raccomando, però. Verrò a prenderla tra una settimana esatta. E tu fai la brava in mia assenza. Niente guai, ok?- disse infine rivolto a Yuki.

-Ehy! Non sono più una bambina. Non combino guai- disse facendogli la linguaccia.

-Sì come no…. Va bene. Ora vado- disse sorridendogli.

-Ma perché non rimani anche tu?-

-Non posso. Ho molti impegni da svolgere. Le faccende diplomatiche non mi danno tregua-

-Capisco. Allora arrivederci Kaname-

-Arrivederci direttore e a presto, Yuki- disse baciandola sulla bocca.

-Ciao Kaname- salutò rispondendo al bacio per poi lasciarlo andare via.

-Su! Entriamo, Yuki! Tra poco è ora di cena-

-Sì, ora vengo- disse entrando insieme al padre nei suoi alloggi.

 

Arrivò l’ora di cena e il direttore, Yuki e Zero erano in sala da pranzo. C’era un atmosfera molto tesa. Nessuno proferiva parola. Zero leggeva tranquillamente un libro mentre Yuki aiutava il padre a cucinare. In quegli ultimi anni lei aveva finalmente imparato a cucinare e di questo il direttore era molto felice. La sua bambina sarebbe diventata una brava mogliettina.

-Papà, se vuoi finisco io di preparare da mangiare, intanto tu vai ad apparecchiare la tavola-

-D’accordo! Lascio il resto a te- e detto questo andò ad apparecchiare.

Yuki stava continuando a cucinare i suoi manicaretti quando non senti qualcuno dietro di lei.

-Non ho bisogno di aiuto. Sono capace di cucinare da sola-

-Non ne dubito però voglio pur sempre constatare che non ci abbia messo il veleno apposta per me-

-Mi credi capace di una cosa del genere, Zero?- chiese sconvolta.

-Chi può dirlo. Io conoscevo una Yuki. Quella umana e non quella vampiro. Perciò non so se crederti o meno-

-E’ proprio questo che non ho mai sopportato di te! Sbagli il bersaglio della tua vendetta. Io sono la Yuki di sempre. Ritornando una vampira, non è cambiato il mio carattere avuto già da umana. Tu credi che sia diventata un mostro senza guardarmi. Perché vivi di pregiudizi? Che cosa è cambiato tra noi?-

-E’ cambiato che tu sei un vampiro, Yuki. E io un vampire hunter. L’unica cosa da fare per me è ovvia. Ucciderti-

-E allora perché non lo fai? Sono qui! Uccidimi!-

-Non posso- sussurrò sperando che non lo sentisse.

-Perché?-

-Perché… uff! sbrigati con quello stufato che sto morendo di fame. Io vado a tavola- e scappò.

“Non mi ha voluto dire il motivo che lo blocca ad uccidermi. Possibile che sia davvero pietà quello che prova per me?”pensava tristemente, Yuki. Ma non andò avanti con i pensieri che finì di preparare la cena e di servirla in tavola.

 

Un giorno passò e Yuki e Zero erano sempre distaccati.

-Sai, ho deciso di organizzare un ballo domani per il tuo ritorno- disse tutto pimpante, il direttore mentre stava facendo giardinaggio con la figlia.

-Ma non ce n’è bisogno!-

-Insisto! Voglio festeggiare con gli altri studenti e poi Yori ti vuole rivedere. A te non manca? Come mai non sei ancora andata da lei?-

-L’ultima volta che l’ho vista era quattro anni fa prima di combattere Rido. A lei non importa che cosa sono ma ho paura di farle del male. Ancora non so se mi sono abituata alla mia natura di vampiro e potrei non resistere nel succhiare il sangue-

-Quindi è per questo che non esci da qui-

-Esatto. Preferirei non vederla che ucciderla. Vivere tra vampiri ha dei vantaggi. Non provi mai l’impulso di mordere tra loro-

-Ma non devi preoccuparti, Yuki! Ci sono io con te e ti aiuterò a resistere alla tentazione- disse deciso dandosi un colpetto sul petto.

-Allora ok. Parteciperò al ballo- rispose facendogli un sorriso.

-Evviva!-

 

La giornata passò velocemente e anche la mattina e il pomeriggio del domani fino a ad arrivare alla sera del ballo.

-Uffa! Cosa mi metto? Questo abito blu notte o questo bianco con i merletti?- pensava in crisi, Yuki.

Toc toc

-Yuki posso entrare? Non sei nuda, vero?- chiese il direttore.

-No. Non sono nuda. Entra pure-

-Ma non sei ancora pronta? Gli altri sono già arrivati tutti-

-Lo so ma devo ancora scegliere il vestito. Tu cosa mi consigli?-

-Io direi quello blu notte. Ti dona di più-

-D’accordo. Grazie-

-Prego. Ora sbrigati però. Ci vediamo di sotto. A dopo-

-A dopo- e iniziò a cambiarsi.

Intanto nella sala, Zero era già pronto. Tutto vestito elegante con lo smoking (obbligo del direttore) ed era appoggiato ad una colonna. Proprio come il ballo di quattro anni fa. Quando lui e Yuki erano Guardian. Lei era arrivata vestita in modo incantevole. Era davvero bellissima. Gli fece battere il cuore quando gli mise la sua rosa rossa sul taschino della giacca della divisa. Gli diceva “sorridi!” ma come poteva sorridere adesso?

-Zero!-

-Direttore. Vedo che si è vestito strambo come sempre-

-Sempre il solito criticone, Kiryu! Io vesto semplicemente alla moda- disse facendo il broncio.

-Sì come no-

-Sei peggio di Yuki quando devi dirmi come vestire. E alla fine eccola stasera ancora in camera a scegliere il vestito-

-Come? Stava ancora a scegliere?-

-Già ma finalmente si è decisa e scenderà tra poco-

-Menomale. Prima arriva la festeggiata e prima me ne potrò andare da questa stupida festa-

-Ma che dici? Non è stupida e solo che non sei tipo da feste. Un po’ d’allegria su!-

-Allegria dice? Ho smesso di crederci molto tempo fa-

-Quando se ne è andata via Yuki?-

-La smetta! Non ne voglio parlare-

-Ok. Non insisto. Oh guarda! È arrivata!- e si voltò incantato verso la giovane Kuran.

“Oh mio dio! È ancora più bella di quella volta alla festa. Adesso è… è una donna. Una splendida donna” pensava anche lui incantato a fissare Yuki.

La ragazza aveva messo un vestito lungo blu notte con delle spalline di seta che lasciava la schiena scoperta e aveva una scollatura a v davanti. Per i capelli, invece, li aveva lasciati sciolti.  Tutti i ragazzi della night class, sapendo chi era, si inchinarono al loro cospetto meravigliati dalla tanta bellezza della sangue puro, mentre quelli della day class erano rimasti semplicemente affascinati dalla giovane. Alcuni l’avevano riconosciuta come per esempio Yori che gli andò subito incontro abbracciandola.

-Yuki! Amica mia! Mi sei mancata tanto!- esclamò commossa.

-Yori! Anche tu mi sei mancata. Come stai?-

-Benissimo. Tu invece? Aspetta! Non dirmelo. Ti sei sposato Kuran-

-Non ancora. Tra qualche settimana-

-Bhè! È solo questione di tempo. Congratulazioni! Ero sicura che il nobile Kaname non resisteva al tuo fascino. Sei davvero bellissima. In questi anni sei diventata più matura-     

-E’ naturale. Ho vent’anni. Se non sono maturata adesso, c’è da preoccuparsi-

-Anche questo è vero-

-Tu, invece, non sei cambiata per niente, Yori. Hai soltanto fatto crescere un po’ i capelli. Ma anche tu sei sempre bella-

-Grazie, Yuki- disse arrossendo.

-Di niente, amica mia-

-Yuki! Sei davvero meravigliosa!- esclamò Kaien Cross avvicinandosi alle giovani.

-Grazie dir… papà-

-Mi concedi l’onore di questo ballo?-

-Certamente. Ci vediamo dopo, Yori-

-Sì. A dopo- e così Yuki e il direttore andarono in mezzo alla pista cominciando a ballare.

-Sei diventata una professionista nel ballo. Scommetto che è opera di Kaname-

-Già. Per un anno non ha fatto altro che insegnarmi la danza. Da degna sangue puro-

-Posso immaginare i piedi di Kaname come li hai ridotti-

-Ah ah… poverino. È rimasto una settimana con i dolori-

-Povero Kaname! Ma almeno le sue fatiche sono state premiate-

-Come vedi-

Ballarono finchè la musica non finì. Poi Yuki fu tartassata da ragazzi che la invitavano a ballare (provocando le invidie delle ragazze) ma lei con una scusa, riuscì a scappare in giardino, vicino la fontana.

“Che fatica! Peggio di quegli avvoltoi del consiglio degli anziani. Le loro chiacchiere mi hanno fatto venire il mal di testa”

-Lo sapevo che saresti scappata-

-Ma tu sei sempre nel luogo giusto al momento giusto?-

-Quasi sempre-

-Che vuoi, Zero? Uccidermi adesso così ti togli il pensiero? Non c’è nessuno qui a parte noi. Puoi eliminarmi indisturbato- disse con freddezza.

-No. Te lo già detto, non è ancora il momento-

-E allora quand’è il momento? Quando avrò quarant’anni?- chiese scettica.

-Più o meno-

-Stai scherzando, spero-

-Mi conosci abbastanza da capire che non scherzo-

-Ti rendi conto che per allora io avrò acquisito il potere necessario per sconfiggerti?-

-Conosco il potere dei sangue puro. Ti ricordo che ho visto davanti ai miei occhi Shizuka uccidere la mia famiglia- disse con sguardo nero.

“Mannaggia! Che ho detto!? Ora gli ho ricordato quel giorno. Io non volevo farlo di nuovo soffrire”

-Scusami- sussurrò Yuki dispiaciuta.

-Ma a quel tempo ero un ragazzino. Adesso sono un uomo e ho anche sconfitto Rido- disse ignorando il sussurro della ragazza.

-Guarda che Rido l’ho ucciso io con la mia Artemis. Tu lo hai solo indebolito-

-Pensala come ti pare comunque resta il fatto che il merito è anche mio-

-Presuntuoso. Eri e resti un bambino. Altro che uomo- disse alterata dal suo tono.  

-Cosa hai detto? Se non lo avessi visto, hai di fronte un uomo. Sei sempre stata cieca nel vedermi ma non fino a tal punto. Mi stupisci, sai-

-Vorresti insinuare che sono una talpa!?-

-Proprio così-

-Moccioso-

-Talpa, smettila di provocarmi!-

-Ah sì! se no che mi fai? Mi violenti per farmi vedere quanto sei virile?- disse furiosa. Lui non rispose e con uno scatto fulmineo la fece distendere sull’erba e la portò sotto di sé.

-Mi hai fatto venire un idea- disse serio baciandola con foga sulla bocca per poi scendere sul collo e sul petto con violenza.

-Fermati! Che stai facendo? Lasciami!- disse dimenandosi. Non era la sua prima volta che sognava. Era violento e non gli donava piacere. La baciava con rabbia e frustrazione e questo non gli piaceva affatto.

-Il tuo Kaname si arrabbierà parecchio quando saprà che ti ho tolto la verginità- disse arrabbiato e accecato dalla passione. Continuava a baciarla sul petto facendo scendere la mano sotto la gonna fino ad arrivare alle cosce.

-Non mi devi toccare! Smettila!- disse preoccupata continuando a dimenarsi ma Zero le bloccava i polsi con una mano.

-Almeno così non potrai dire che non sono un uomo, signorina- disse cominciando a togliersi la camicia.

-Basta, ti prego… non volevo che la nostra prima volta fosse così-

-Quindi mi desideri anche tu. Allora perché non vuoi che ti faccia sentire donna?-

-Non così. E poi io non soltanto ti desidero … io ti amo- ammise con le lacrime agli occhi.

Zero si fermò a fissarla con occhi sgranati. Allora il direttore aveva ragione! Yuki lo ricambiava.

-Yuki… io…- cominciò dispiaciuto. Che cosa stava per fare? Stava per imbattersi in una follia.

-Lasciami adesso- sussurrò.

-Sì- e appena la lasciò, lei scappò via in lacrime.

“Che cosa gli ho fatto? Perché mi sono comportato così? Non volevo fargli del male ma ero talmente frustrato per il mio amore per lei che non ho per niente ragionato su quello che stavo per fare. Perdonami se puoi… Yuki”

Nel frattempo, Yuki era scappata in camera sua. Si buttò nel letto e cominciò a piangere più forte.

“Come ha potuto? Non è lo Zero che conoscevo io. Lo preferivo quando era ancora un ragazzo dallo sguardo cupo. Perché Zero? Dannazione! Perché gli ho confessato che lo amo? A lui non interessava altro che il mio corpo in quel momento. Non gli sono mai interessati i miei sentimenti. Ho deciso! Domani partirò per ritornare a casa. Non posso rimanere ancora qui” pensava Yuki piangente.

Il ballo passò e Yori, non vedendo più l’amica, si preoccupò e andò dal direttore chiedendogli dove fosse finita.

-Non saprei. Stava ballando con me fino a quando non fu accerchiata dai ragazzi-

-Allora sicuramente si sarà rifugiata in giardino. Vado a vedere-

Arrivò in giardino ma non ci trovò Yuki bensì Zero. Era a petto nudo con lo sguardo sconvolto che fissava il vuoto.

-Zero, che cos’hai? Sembra che tu abbia commesso un crimine-

-Infatti è così-

-Come? Che vuoi dire?-

-Yuki era qui poco fa-

-Ah! La stavo giusto cercando e adesso dove è andata?-

-Non lo so. È scappata da me-

-Perché? Che gli hai fatto?-

-Mi sono comportato come uno stupido. Lei mi aveva provocato e lasciandomi trasportare dalla rabbia… stavo… per abusare di lei- ammise nascondendo la faccia dietro le mani.

-COSA? Ma come hai potuto farlo? Da te non me lo sarei mai aspettato, Zero. Tu non sei così-

-Mi sento un verme. Se non fosse che mi aveva detto quelle parole, a quest’ora l’avrei…- ma non continuò. Non ne aveva il coraggio.

-Quali parole?-

-Mi ha detto che mi ama-

-Allora ci è riuscita ad accorgersene-

-Ma come? Lei ama Kaname. Sicuramente stava solo delirando dalla paura-

-No, Zero. Lei sposa Kaname perché è suo dovere e perché lui la ama sinceramente. Con lui ha un futuro assicurato mentre tu… non gli dai certezze. Una donna vuole sentirsi amata e protetta dall’uomo che ha accanto-

-In ogni caso sta per sposarsi e io non posso intromettermi nella sua vita-

-Sì che puoi. Io non posso perché voglio solo la sua felicità e non mi importa con chi. Basta che possa sorridere sempre-

-Te e il direttore vi siete messi d’accordo? Anch’io voglio che sorrida. L’ho sempre desiderato per questo la lascio andare-

-Zero!- lo rimproverò.

-Con me non avrebbe futuro. Kuran può dargli molto di più di me-

-Non pensi ai sentimenti di Yuki? A lei non importa di vivere una vita da regina senza di te-

-Se ne farà una ragione- sussurrò per poi andarsene anche lui in camera sua.

“Non posso crederci! Che senso ha far soffrire entrambi? Il bello è che non se ne rendono ancora conto. Mi dispiace, amici miei, ma se non vi svegliate in tempo vivrete una vita dannata”

 

Yuki stava preparando le valigie. Appena arrivato il giorno, se ne sarebbe tornata a casa. Dopo quello che stava per accadere non poteva assolutamente restare. Se Zero non si fosse fermato, lei avrebbe tradito Kaname e lui questo non se lo meritava.

“Tanto andandomene gli farò un favore a Zero. Lui starà tranquillo nella cara accademia Cross. Io lo amo follemente ma lo dimenticherò. Con l’aiuto di Kaname ci riuscirò sicuramente”

Dopo aver finito di fare le valigie, si mise la camicia da notte e andò a dormire, o almeno ci sperava.

Non riusciva a dormire pensando a quello che stava succedendo. Nemmeno Zero riusciva a dormire. Lui si domandava perché non gli avesse detto che anche lui l’amava. Poteva farlo ma qualcosa glielo ha impedito come quattro anni fa. Quando Yuki se ne andò dall’accademia. Stavolta non era l’orgoglio. Non gli importava più di quello. Adesso gli interessava solo la felicità della sua Yuki. Con lui non sarebbe mai stata felice. Il loro era un amore pericolo e contro ogni legge del loro mondo. Passarono entrambi una notte insonne pensando e ripensando tra loro fino a quando non arrivò mattina.

Appena giunse il sole, Yuki si vestì e portò le valigie di sotto. Il direttore era già in cucina a preparare la colazione.

-Yuki. Che fai già alzata? E quei bagagli?- gli domandò preoccupato.

-Me ne vado-

-Ma come? Manca ancora qualche giorno prima che ti venga a prendere Kaname-

-Lo so ma ho deciso di ritornare prima-

-Perché? Ho fatto qualcosa che non andava?-

-Non tu, papà-

-Che ti ha fatto Zero?-

-Non voglio parlarne. Se lo vorrà, glielo spiegherà lui. Ora ti saluto. Ci vediamo al matrimonio. Ciao- e corse verso l’uscita con sguardo basso.

-No aspetta, Yuki- la chiamava il direttore ma ormai era tardi. Lei era già uscita.

-La lasci stare, direttore-

-Zero! Che gli hai fatto per farla andare via?-

-Non me la sento di dirglielo-

-Come non te la senti? La mia bambina è scappata per colpa tua!- disse piagnucolando.

-Lo capisco tuttavia anch’io soffro. Yuki non è la sola a sentire dolore nel cuore- e se uscì per fare il giro di ronda.

-Ma che succede a entrambi? Io non capirò mai i giovani d’oggi-       

 

Yuki, intanto, si era addentrata nella foresta. Non era la strada che aveva preso per andare all’accademia. Presa dal dolore, aveva preso la strada sbagliata e adesso si era persa.

“Uffa! Perché sono così stupida da soffrire per quello? Non si merita le mie lacrime. E ora mi sono anche persa. Cosa faccio adesso? Si sta anche mettendo a piovere! Ahia!”

Purtroppo senza accorgersene andò a inciampare su un masso e cade a terra senza sensi.

Zero, in lontananza, aveva percepito qualcosa. Sentiva che la sua Yuki era in pericolo perciò senza pensarci andò a salvarla.

La cercò ovunque fino ad arrivare nella foresta dove la trovò. Era a terra svenuta. Tutta bagnata e infreddolita. La prese in braccio e la portò in una caverna vuota. Quella caverna era il rifugio segreto di Zero. Lo aveva scoperto da piccolo e da allora ci veniva quando poteva. L’aveva addirittura arredata con un pagliericcio e un tavolino.

Posò Yuki sul giaciglio e accese il fuoco.

Rimase ad osservarla mentre dormiva. Era bellissima e lo amava. Ohhh ora basta! Appena si fosse svegliata, gli avrebbe confessato i suoi sentimenti. Era decisione egoistica da parte sua ma non voleva continuare a stare solo per anni. L’amava così tanto da non accettare nessun’altra come compagna di vita.

-Zero- lo chiamò nel sonno, Yuki.

-Yuki… sono qui, amore mio- le sussurrò accarezzandogli la mano.

-Perché Zero? Perché non mi ami?- continuò Yuki cominciando a far scendere delle lacrime.

“Non ti amo? Ma è l’esatto contrario. Io ti amo alla follia, Yuki!”

-Yuki! Yuki, svegliati!- la chiamò.

-Eh? Cosa è successo? Tu che ci fai qui?-

-Ti ho trovato che eri svenuta per terra, così ti ho portato al riparo dalla pioggia-

-Ah. Gr-grazie- rispose imbarazzata.

-Non c’è di che-

Poi tra loro si istaurò un silenzio di tomba che non si seppe quanto durò ma dopo un pò Zero lo ruppe.   

-Non è vero che io non ti amo-

-Cosa?-

-Quello che hai detto nel sonno. Non è veritiero-

-M-mi hai sentita nel sonno?-

-Sì-

-Non dovevi-

-Scusami ma non potevo tapparmi le orecchie. Comunque dicevi un sacco di scemenze-

-Ah! E così! Secondo te sono scemenze-

-Sì perché io ti amo tanto- disse tutto d’un fiato.

-N-non ho sentito bene- disse sconvolta.

-Ti amo-

-Dici davvero?-

-Sì-

-Allora come mai mi stavi molestando ieri sera? Perché non me lo hai detto subito quando io ti ho rivelato i miei sentimenti?-

-Avevo paura, Yuki. Non volevo farti soffrire ma se ti avessi posseduta almeno una volta, speravo di dimenticarti il giorno dopo. Ero arrabbiato. Disperato. Pensavo che tu amavi Kaname e che il mio amore era solo fonte di sofferenza. Perdonami, Yuki- disse a sguardo basso.

-Non dovevi pensare queste cose. Dovevi semplicemente dirmi le tue paure già quattro anni fa. Così mi sarei risparmiata di andare via-

-Scusami-

-Vabbè… ormai è passato. Ma ora promettimi che non ci lasceremo più. Promettimelo-

-Ma Kaname? Ti devi sposare con lui tra qualche settimana-

-Non posso più sposarlo. Mi dispiace di averlo illuso ma farò qualsiasi cosa per farmi perdonare da lui-

-Capisco-

-Su prometti!-

-D’accordo. Te lo giuro-

-Zero- disse per poi baciarlo con passione.

-Yuki-

-Fammi tua adesso-

-Sei sicura di essere pronta?-

-Sì. questo è il momento giusto-

-ok, amore mio- e cominciarono a spogliarsi rimanendo presto nudi. Questa volta sarebbe stata magnifica. Zero era dolce e allo stesso tempo possessivo e la accarezzava e baciava dappertutto per assaporare il suo aroma.

-Zero… ti amo-

-Anch’io-

-Non lasciarmi mai-

-Te lo prometto, Yuki - e detto questo, entrò in lei. All’inizio, Yuki sentì molto dolore. Poi il dolore si trasformò in piacere e il piacere in estasi. Si amarono per tre ore fino a raggiungere l’apice, stanchi e sudati, ognuno tra le braccia dell’altro. Poi vinti dalla stanchezza finirono addormentati.

 

Si svegliarono che era pomeriggio inoltrato. Erano rimasti in quella caverna per ore tra amplessi e dormiveglia.

-Zero- lo chiamò mentre entrambi si stavano rivestendo.

-Uhm-

-Cosa succederà ora?-

-Non lo so. Ma sono sicuro di una cosa. Non voglio lasciarti andare un'altra volta. Ho già sofferto abbastanza-

-Anch’io. Quando vedrò Kaname, gli dirò come stanno le cose. Mi dispiace lasciarlo ma non voglio prenderlo in giro a vita-

-Ti capisco-

-Solo ora me ne rendo conto. Accettando di andare con il mio fratellone, ho fatto soffrire tutti quanti. Sono io l’artefice della vostra sofferenza. Sarebbe stato meglio se non fossi mai esistita. La vita sarebbe stata migliore per tutti se non fossi nata-

-Ma che stai dicendo? Non dirlo nemmeno per scherzo! Tu sei la mia ragione di vita. Senza di te, mi sarei ucciso pochi giorni dopo la morte dei miei genitori. Mi sei sempre stata accanto e mi hai consolato come potevi. Per questo te ne sarò grato in eterno-

-Grazie Zero. Io farei qualsiasi cosa per farti restare in vita. Non permetterò mai che mi lasci-

-Yuki- e la baciò dolcemente. Com’era dolce la sua Yuki! Si preoccupava sempre prima degli altri e poi di se stessa. Una cosa che faceva parte del suo carattere e che la rendeva speciale.

-Dobbiamo andare… il direttore si sarà sicuramente preoccupato ed avrà chiamato Kaname-

-Lo sai che appena ti vedrà capirà tutto, vero? E tu come al solito accetti tutto da brava bambina-

-Piantala, Zero. Accetterò la giusta punizione per il tradimento. Come è giusto che sia-

-E io sarò con te. In due abbiamo tradito è perciò merito anch’io una punizione-

-Zero… grazie- sussurrò versando due lacrime.

-Ora è meglio che andiamo. Avviamoci- e se ne ritornarono all’accademia.

Arrivarono subito davanti al portone della scuola trovandoci già Kaname e il direttore che sbraitava.

-AHHH! YUKI BAMBINA MIA! MENOMALE NON TI E’ SUCCESSO NIENTE- disse Cross stritolando la ragazza.

-Sto bene. Mi ero solo addentrata nel bosco-

-Grazie al cielo, c’era Zero che ti ha trovato-

-Già… grazie al cielo- disse scettico, Kaname.

-Kuran- salutò Zero fissandolo impassibile.

-Fratellone. Scusa se ti ho fatto preoccupare-

-Venite con me, voi due. Vi devo parlare- disse freddo portando i ragazzi nel suo vecchio ufficio nel dormitorio luna.

-Sapete già perché siete qui, giusto?-

-Sì-

-Perché mi hai fatto questo, Yuki? Mi fidavo di te e tu mi tradisci con il nostro nemico. Colui che vuole sterminare la nostra razza-

-Ti sbagli, Kuran. Questi quattro anni mi sono serviti per capire molte cose. Sapevi già del mio amore per Yuki e sapevi anche che sbagliavo il bersaglio della mia vendetta. Era Rido a cui era puntata la mia vendetta. Lui era stato a sconvolgere le vite degli umani e dei vampiri. Adesso che lui è morto, l’unica cosa che posso fare è uccidere i livelli E. Volevo uccidere anche coloro che li creano ma una di loro mi ha rapito il cuore e non riesco a puntargli la pistola contro-

-Hai sempre avuto questo lato troppo tenero e un giorno ti porterà alla rovina-

-Succeda quel che succeda, io voglio sposare Yuki. Sai benissimo che ormai io e lei ci siamo amati e questo sono sicuro che ti ha fatto infuriare. Tuttavia non l’ho fatto a scopo di far scoppiare una guerra. Voglio lei e farò qualsiasi cosa per averla-

-Zero…- sussurrò felice, Yuki.

-Stai dicendo sul serio, Kiryu? Non è che un giorno l’abbandonerai come uno straccio vecchio?-

-Non succederà mai. L’amo troppo per separarmene ora mai-

-Anch’io non sopporterei di stargli ancora lontano. Perdonami, Kaname. Io… pensavo davvero di amarti. Insomma! Tu sei perfetto, bellissimo e l’uomo che chiunque altra vorrebbe avere. Ma io non sono fatta per te. Accetterò qualsiasi pena deciderai di infliggermi. Me lo merito per il tradimento e il dolore che ti sto provocando- disse decisa.

-Come sei cresciuta, Yuki. Un tempo non avresti parlato così. Questo vuol dire che lo ami veramente- disse triste, Kaname.

-Sì-

-D’accordo. Allora Kiryu trattala bene-

-Ma Kaname…-

-Kuran!- entrambi i ragazzi non sapevano se avevano sentito bene.

-Voglio solo la tua felicità, Yuki. E se bisogna rinunciare a te per vederti felice, lo accetterò. Non ricordi quello che ci eravamo detti quattro anni fa, Kiryu? Entrambi vogliamo che Yuki possa sempre sorridere dal più profondo del cuore-

-Ricordo. E’ stato allora che mi accorsi dei miei sentimenti-

-Già. E tu, Yuki? Tu dicesti ad Aidou che mi adoravi a tal punto che non ti sarebbe mai importato se ti avessi tradito. E così sto facendo anch’io. Sto sopportando il tuo tradimento per il tuo bene-

-Fratellone!- esclamò scoppiando a piangere tra le sue braccia.

-Dai! Non metterti a piangere. Caso mai dovrei disperarmi io. Dovrò sopportare quegli avvoltoi del consiglio degli anziani e i pettegolezzi degli altri vampiri per l’annullamento del nostro matrimonio-

-Ah! È vero! Come reagiranno secondo te?-

-Non lo so e non mi importa. La vita è la nostra non la loro. Perciò viviamola e basta-

-Hai ragione, Kaname- rispose sorridendogli.

-Mi raccomando. Sorridi sempre, sorellina mia. In ogni avversità. Promettimelo-

-Te lo prometto-

-Grazie. Ora me ne vado. Ci rivedremo. Tranquilli. Arrivederci- e se ne andò via dall’accademia. Stava soffrendo ma non lo avrebbe mai fatto vedere a Yuki. Non voleva spegnere il suo prezioso sorriso. La vita continua.

-Zero. Davvero mi sposerai?-

-Certo. E vivremo per sempre insieme. Non mi interessa se tu vivrai di più. Vivremo la nostra vita in un intero sguardo tutti i giorni-

-La nostra eternità, amore mio- e dette queste solenni parole, si diedero un bacio. Un dolce bacio per sigillare la loro promessa di amore eterno.

 

Fine

 

   
 
Leggi le 4 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Vampire Knight / Vai alla pagina dell'autore: Himeno