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Autore: Suomi    04/08/2010    5 recensioni
[Puntata 2x09] Eric, Godric e Sookie sul tetto dell'hotel prima che sorga l'alba.
Genere: Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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“Godric, non farlo. Ti prego”
Sookie si ritrovò a domandarsi se Eric avesse mai pianto prima, se fosse esistito qualcun altro o qualcos’altro che per lui valesse talmente tanto da versare quelle lacrime di sangue. Non poteva saperlo, ma per qualche strana ragione sapeva con certezza che nessun altro aveva mai udito le sue suppliche. Nessuno a parte Godric. Fino a qualche giorno prima non era neanche sicura che quel vampiro avesse mai provato dei sentimenti, certa che agisse con il solo scopo di soddisfare ogni suo capriccio, ogni sfizio dettato dal suo egoismo, senza preoccuparsi di quanto sangue innocente andasse versato per questo, di quante lacrime salate venissero piante a causa delle sua azioni.
Era convinta che il suo volto perennemente imperscrutabile e serio, attraversato di tanto in tanto da un sorriso sadico o beffardo, rispecchiava il suo cuore vuoto e fermo da troppo tempo e il suo animo totalmente oscuro. Adesso lo vedeva in ginocchio, come se le sue gambe non potessero reggere un peso così grande e il suo viso in un’espressione di dolore, intento a pregare suo padre, suo fratello, suo figlio di non abbandonarlo. E mentre gli occhi versavano ancora rivoli di sangue, le sembrava di poter vedere sanguinare anche il suo cuore che non batteva da più di un millennio, ma era ancora capace di spezzarsi.
Eric le aveva detto di non sapere il significato della parola amare, ma essere pronti a morire per non lasciare da solo qualcuno nel momento più difficile, sentire una sofferenza mai provata e assecondare la sua ultima volontà, nonostante il dolore che questo possa provocarti secondo la ragazza andava aldilà dell’amore.
Sookie si chiese cosa si provasse a perdere qualcuno che ti è stato accanto per centinaia e centinaia di anni, a cui sei stato legato per un millennio, ovvero per la tua intera e lunghissima esistenza e su cui eri certo di poter contare per l’eternità. Lei aveva perso i suoi genitori, suo nonna, praticamente tutta la sua famiglia con l’eccezione di Jason e un dolore lancinante l’aveva sopraffatta per quelle perdite, ma i vampiri descritti come creature incapaci di provare gli stessi sentimenti umani, sembrava che le volte che si lasciassero andare li provassero con maggiore intensità, tanto da spingerli a gesti estremi e folli per gli esseri viventi e così naturali per loro.
Quando Eric si decise ad ascoltare le parole di Godric e si allontanò da lui, per lasciare il tetto, Sookie sfiorò la mano del vampiro, rassicurandolo che il suo creatore non sarebbe rimasto solo, lei non lo avrebbe permesso, sorprendendo anche sé stessa per quel gesto.
Ma uno stupore ancora maggiore la colpì subito dopo, quando si rese conto che una creatura di duemila anni talmente potente da poter decidere le sorti di migliaia di esseri viventi chiedeva a lei, una comune umana, di prendersi cura di un vampiro con mille anni d’esperienza, che di certo l’ultima cosa che desiderava erano parole di circostanza per un lutto.
Poi fu solo una fiamma azzurra che lo avvolse, prima di farlo sparire, mentre di lui restava solo una giacca bianca adagiata sul pavimento. Sookie avrebbe portato quell’immagine stampata nell’animo per sempre. Su quel tetto non aveva solo perso Godric, ma, nonostante ancora non potesse saperlo, aveva anche trovato Eric Northman.
  
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