Questa triplo-drabble è stata scritta per il contest "Just Drabble!" di vogue91 (il prompt da me scelto era "Sonno"), nel quale si è classificata nona. I personaggi non sono ovviamente miei, io mi diverto solo a descriverli nelle situazioni più tragiche.



Aprire gli Occhi

Figlio mio, prego che tu possa dormire ancora.
Mi appello al credo dei Babbani, invoco il potere della Magia.
Mio bel bambino, il tuo sonno è benedizione.

Si era precipitata in quella stanza, chiudendosi la porta alle spalle e bisbigliando un incantesimo che ella sapeva già essere vano. Era accorsa al lettuccio nel quale, placido e innocente, Harry riposava. Lo aveva preso tra le braccia, con gli occhi velati da strazianti lacrime e la mente paralizzata dal grido sconnesso di James.

"Lily, prendi Harry e scappa! Corri! Io cerco di trattenerlo..."
Come fuggire da un incubo? Tutto il Mondo sembra un incubo di odio e malvagità.

Il piccolo Harry, beato ed ignaro, dormiva: come ogni madre, anche Lily sapeva che presto il fanciullino avrebbe dovuto dischiudere i suoi begli occhi verdi alla realtà.

Ed in un brillìo di puro smeraldo, essi infine si aprirono, ed incontrarono in un sospiro di gioia quelli del medesimo colore che, lucidi e circondati del rosso della disperazione, lo osservavano; era una struggente frenesia, quella che spingeva la donna a scrutare ogni particolare di quel liscio viso d'infante; eppure, lo guardava così come lo stringeva: con delicatezza, quasi timorosa di soffocarlo.

Oh, ma è un sogno, piccino caro. Dormi ancora. Fuggi la realtà!
... ma no, so che non potresti mai.
Nel tuo petto batte un cuore impavido, come quello di James.
L'orgoglio di un Grifondoro scorre nelle tue vene, lo so già.

Il tuono ed il lampo precedono sempre la tempesta: una nube scura s'impossessò di quella tiepida cameretta per un momento solo, sufficiente a rompere il quieto sonno, spezzare il miracoloso incanto. L'ebrezza dell'inconscio era scacciata.

Eppure era giusto - era inevitabile, Lily lo sapeva.
Avrebbe dato la vita perchè l'Amore, dal morbido sonno, calasse sulla realtà, come una nebbiolina fresca e ristoratrice.