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Autore: hele    05/08/2010    6 recensioni
Salve a tutti, mi presento. Il mio nome é Hermione Granger e sono una comune studentessa diciasettenne così come al mondo ce ne sono tante. All'inizio dell'estate i miei genitori, per problemi lavorativi, hanno deciso di trasferirsi a Londra, dove avrei cominciato a frequentare un nuovo college.[...] Ora, che per me sarebbe stato difficile e doloroso, lo sapevo bene, ma in futuro li avrei ringraziati di avermi fornito questa meravigliosa opportunità. Niente Hogwarts e niente magie stavolta. Hermione, Ron, Harry, Ginny, Draco, Pansy e quant'altro.. tutti normali studenti di un normale college londinese.
Genere: Romantico, Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Ron/Hermione
Note: AU, OOC | Avvertimenti: Incompiuta
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un nuovo college per Hermione Granger 10A. Ciao ragazzi,
capitolo riveduto e corretto.. anche se la linea guida è più o meno la stessa di quello che avevo postato in precedenza.
Spero sia di vostro gradimento.
A fondo chap per i ringraziamenti!


                                                      Lezioni di nuoto 2



Oh beh perfetto,
pensai, guardando sconfortata l'enorme quantità di gomma galleggiante che la professoressa Bumb aveva cominciato a pescare da un cestello, vicino alla porta d'ingresso della struttura, per poi depositare sulle mie braccia tese.

-Questa, signorina Granger, é l'attrezzatura che le permetterà di mantenere un galleggiamento costante, senza andare incontro ad alcun rischio di sorta- spiegò spiccia continuando ad accatastare roba- cintura, tubo e galleggianti, ovviamente lei é munita degli occhialetti da nuoto, giusto?-

Annuiì con vigore.

-Certo- rispose senza neanche degnarmi di uno sguardo - E questo qui- proseguì tirando fuori da una tasca dei pantaloncini una scatolina in plastica trasparente - é un tappa-naso, lo metta sul naso, servirà ad evitare che l'acqua le vada dritta al cervello, non è un' esperienza piacevole, mi creda- concluse depositando l'oggetto in cima alla montagna di gommapiuma colorata sorretta dalle mie braccia.

-Bene- riprese guardando soddisfatta la mole di oggetti in equilibrio precario- direi che é tutto. Per oggi inizieremo con  esercizi semplici per le gambe. Entri in corsia uno. L'aiuterò ad indossare la strumentazione e successivamente potrà iniziare il lavoro che le spiegherò una volta in acqua-

Continuavo a fissarla con occhi sgranati ed impauriti.

Tutto qui? bastava imbardarsi di qualche gallegiante, buttarsi e nuotare?

Non si metteva minimamente in conto la mia paura fobica dell'acqua??

Dovevo.. cioè.. non si toccava il fondo in nessun puto, ne ero certa! Non potevano farmi questo!

-Signorina Granger?- sentii la voce della professoressa farsi più  dolce. I miei occhi erano rimasti incollati sul suo viso, non avevo accennato a muovermi nemmeno di un millimetro, con le braccia ancora tese di fronte mi ostinavo a dare le spalle a quello che per me non era altro  un mostro letale: la piscina. 

-Signorina, deve stare tranquilla- disse la donna poggiandomi con fare forzatamente materno una mano sulla spalla ( il che sembrò costarle anche parecchio) ed un sorriso che in realtà appariva più come una smorfia di disgusto - le assicuro che non le capiterà nulla. Entro la fine dell'anno scolastico lei sarà in grado di nuotare alla stregua dei suoi compagni di corso! Ed ora entri in acqua, su, alla svelta, abbiamo un sacco di lavoro da fare-.


Di certo il tentativo di imparare a nuotare alla dignitosa età di diciasette anni, di fronte ad una classe di nuotatori presumibilmente esperti, era  una motivazione più che valida per la Parkinson e la sua cricca di serpi, per additarmi e deridermi.

Soprattutto se la "missione" richiedeva il doversi imbardare come un aspirante free climbing-ista.

La grossa cintura imbottita, di uno sgargiante arancione che la professoressa mi aveva aiutato ad indossare, avrebbe dovuto avvolgermi la vita con lo scopo di sostenere il busto.
Un lungo tubo di gommapiuma (questa volta di un acceso blu elettrico), appiglio per le braccia, aveva la funzione di permettermi di mantenere la testa al di fuori dell'acqua, ed infine, dulcis in fundo, dei braccioli gialli (e ripeto: braccioli) fortunatamente non del tutto simili a quelli che si infilano ai bambini, mi avrebbero consentito di evitare l'affogamento.

Il tutto coronato dalla presenza degli occhialetti da nuoto (effettivamente non si sapeva bene a cosa servissero data la completa impossibilità per la mia testa di avere un qualsiasi tipo di contatto con l'acqua) e dell' altrettanto inutile "tappa-naso".

Seduta affianco al blocchetto di partenza numero uno, imbottita di galleggianti e con le speranze di passare inosservata che rasentavano lo zero, guardai afflitta i miei compagni di corso sfrecciare leggiadri nell'acqua in un perfetto ed elegante stile libero.

Sapevo che da lì a poco sarei diventata lo zimbello della classe.

Immersi un piede all'interno del liquido fresco, rabbrividendone al contatto.  Mi sentivo ridicola ed avevo paura, sollevai lo sguardo speranzoso su quella che doveva essere la mia rete di sostegno...

La professoressa aveva cominciato a marciare su e giù lungo il bordo della piscina, osservando attentamente i movimenti ritmici di gambe e braccia dei suoi allievi ed ogni tanto richiamandone qualcuno.  (" Signor Paciok, é in grado di aumentare l'andatura? sta creando la fila dietro di sè!" "Signor Goyle, se la vedo tagliare nuovamente gli ultimi cinque metri della vasca sarò costretta a prendere provvedimenti!").

Mi faceva paura anche lei a dir la verità, non mi sarei mai sognata di contrariarla, non sembrava di certo quella che si può definire una persona affabile e dalle occhiate fulminanti che mi lanciava di tanto in tanto, avevo come l'impressione che mi stesse "incoraggiando" ad entrare.

Lo specchio d'acqua, increspato dai movimenti concentrici del mio piede catturò nuovamente la mia attenzione.

Non doveva essere poi così male... insomma, quel Neville non appariva certo il massimo dell'atleticità eppure a galla ci si teneva, perchè non avrei dovuto farcela io?

Infondo era pur sempre una materia scolastica ed io a scuola me l'ero sempre cavata egregiamente, in tutte le materie.

Presi il coraggio a due mani e con un balzo feci il mio ingresso nel liquido.

Con vera gioia constatai che, per lo meno il quell'area della piscina, il fondo era basso.

Rincuorata in parte dalla buona notizia ed immersa fin sopra al seno, sistemai con cura il tubo nella corretta posizione e mi accinsi a cominciare la lunga, estenuante ed imbarazzante ora di lezione che mi si stagliava di fronte.



Avevo tenuto in conto che, nonostante le ben due corsie vuote che mi separavano dal resto della classe, le amorevoli attenzioni della mia compagna prediletta non sarebbero tardate ad arrivare.

-Ehi Granger, incantevole mise!- mi urlò, infatti,  la Parkinson tra una bracciata particolarmente lunga e l'altra - Carini i braccioli, ti danno un aria matura- altra bracciata.

Affondai le unghie nel tubo di gomma, sperando che l'acqua rimpisse quell'enorme boccaccia facendola strozzare.

Ma al momento non ero in vena di cercare una battuta sufficientemente sarcastica per poter controbattere, il terrore era troppo e riuscivo a concentrarmi solamente sul movimento ritmico delle mie gambe.

Respira, respira Hermione e non guardare il fondo.

Deglutii continuando a fissare stoicamente il muretto sul versante opposto della piscina, meta e salvezza.

Sapevo che inclinare la testa, quel tanto che sarebbe bastato per rivolgere un'occhiata al di sotto, nell'oscurità di quel baratro abissale, mi avrebbe paralizzato dal terrore ed allora non ci sarebbe stato più niente da fare.

Sei una studentessa modello, una ragazza forte, puoi farcela.

Strizzai gli occhi battendo le gambe sulla superficie piatta dell'acqua con tutta la forza che avevo in corpo, sperando di raggiungere il versante opposto il più velocemente  possibile.



Con estrema fatica riuscii concludere la prima vasca di "gambe stile" della mia vita, il lavoro che mi era stato assegnato dalla professoressa Bumb, nulla di particolarmente complicato, ma per una principiante in erba come ero io, non di certo una passeggiata.

Senza contare il fatto che tra le battutine 
che doveva inevitabilmente rivolgermi Pansy, o qualche sua altra velenosa amica, ogni volta che ci incrociavamo (diciamo all'incirca una mezza dozzina di volte contando la mia andatura incerta ed oscillante rispetto alla loro, che sfrecciavano decise fendendo l'acqua), e le continue pause che mi concedevo ogni cinque metri per la stanchezza, il tutto procedeva abbastanza lentamente.

La professoressa era, però, stata chiara, Almeno tre vasche per ogni stile, Granger.

Per la d
urata di un' intera vasca (venticinque metri per intenderci) il mio umore era in grado di attraversare ben tre diverse fasi:  terrore,  rabbia e  rassegnazione (seguito nuovamente dal terrore perchè in quell'ultima fase, assorta nei miei pensieri sconfortati, dimenticavo che era severamente vietato abbassare lo sguardo sul fondo nero della piscina)... ed in quel momento mi trovavo proprio nella fase della rassegnazione, sospirai sperando che nessuno interrompesse quel momento di quiete interiore momentanea.

-Ehi Her..-

-Oh basta!- sbottai  irritata, girandomi in direzione della quarta corsia in maniera talmente brusca che il tubo di gomma mi sfuggì di mano (terrore), ma fortunatamente riuscii a riagguantarlo immediatamente- mi avete veramente secc.. oh Ginny, ciao-

-Ti danno il tormento é?- mi rispose la ragazza affiancandomi nella corsia adiacente. - Non preoccuparti, lo fanno con tutti all'inizio,poi si stufano, ignorale.-

-Già, fosse facile- risposi con voce resa innaturalmente nasale dal tappa-naso.

-Ti hanno imbardato per bene, è?- chiese retoricamente sollevando gli occhialetti dal naso e fissandoli sulla fronte.

-Sì, imbarazzante...-  

-Decisamente- concordò Ginevra regalandomi uno sguardo comprensivo-ma vedrai che sarà questione di poche settimane, la Bumb é un portento ad insegnare e..-

-Come mai in corsia due? non dovresti stare con quelli del tuo corso?- chiesi al pensiero della professoressa e riprendendo a battere frenetica le gambe, avevo come l'impressione che questa chiaccheratina l'avrebbe un tantino irritata.

-Oh sì, sono solamente venuta a fare una visita-

-Ma la professoressa..-

- Eheh, non preoccuparti per questo- rispose divertita Ginny, continuando a procedere alla mia velocità dall'altro lato della corsia - la professoressa tende sempre a distrarsi quando entra Sirius..-

-Chi?-

-Sirius, l'allenatore della squadra di..-

-Ma Ginny, come fai?- chiesi stupita notando che la ragazza stava continuando a seguirmi, parlando e gesticolando tranquillamente allo stesso tempo. Non aveva alcun tipo di sostegno, eppure la sua  testa si trovava completamente al di fuori dell'acqua ed il busto era in posizione quasi verticale, come fosse seduta comodamente su una sedia invisibile.

-Come faccio cosa? -

-Come fai a mantenere quella posizione ed a seguirmi allo stesso tempo?-

-Oh, questo.. beh, é una posizione base nella pallanuoto. Si chiama "gambe bicicletta"...-

-Nella cosa?-

-Pallanuoto.. ah, giusto, te non lo sai.- esclamò battendosi una mano in fronte e, nonostante ciò, mantenendo ugualmente un perfetto equilibrio. - Fino all'anno scorso facevo parte della squadra femminile di pallanuoto, poi però si é sciolta e..-

-Frena, frena, frena.. pallanuoto hai detto?-

-Sì, pallanuoto, lo hai presente come sport? Si gioca con sette giocatori e..-

-Sì, so che genere di sport é, ma non pensavo che la scuola avesse una sua squadra- chiesi incuriosita.

-Beh, a dir la verità la scuola aveva fino all'anno scorso una squadra femminile ed io ne ero il capitano. Purtroppo  però alcune giocatrici hanno abbandonato e ci siamo dovute sciogliere per mancanza di elementi-

-Oh, capisco...- risposi girandomi a dare un'altra occhiata alla professoressa e all'aitante allenatore - quindi il professor Sirius era..-

-No, no, non era il mio allenatore se é quello che intendi. Lui allena solo la squadra maschile- rispose Ginny -
e poi non definirei Sirius esattamente un professore, allena e basta. Sai lui é sempre stato restio all'ambito scolastico, e sai che é il padrino di Harry?.. quando si é-

Una squadra maschile.. pensai girandomi nuovamente in direzione dell'allenatore che chiaccherava allegramente con la mia insegnante, passandosi di tanto in tanto una mano nei lunghi capelli neri,scompigliandoli e sorridendo.

-Ohi Herm, stanno entrando, mi conviene tornare di là prima che la Bumb si accorga della mia assenza, buon proseguimento-

Ma prima di poter capire a cosa la ragazza si stesse riferendo era già sparita sott'acqua in un turbinio di bollicine, per poi riapparire, una manciata di secondi più tardi, nella corsia assieme ai suoi compagni di corso.




Non mi ci volle molto per capire a chi Ginny si riferisse e soprattutto perchè sia la professoressa che la maggior parte delle studentesse fossero distratte da quell'ingresso forse addirittura atteso.

Dopo aver concluso anche la mia seconda vasca (gioia e tripudio), decisi di concedermi qualche minuto di riposo prima di riprendere a faticare.

Mi appoggiai stanca con la schiena bagnata al muro di mattonelle ruvido sopra il quale troneggiava il blocchetto di partenza, fu in quell'esatto momento che li vidi entrare.

Con un crescendo di risa e schiamazzi uno stuolo di una ventina di ragazzi alti e ben piazzati, avvolti in accappatoi blu del tutto simili ai nostri se non per il colore, si sparpigliò ai lati della vasca chiaccherando, dandosi pacche vigorose e ammiccando alle ragazze con fare da play boy.

C'era chi portava in spalla delle sacche ricolme di palloni e chi invece gridava in direzione dei compagni sventolando sopra la testa un groviglio di cuffie numerate e dotate di paraorecchi, invitando i componenti della squadra a venire a prendersi quella che gli erano state assegnate dal mister.

Quattro, cinque ragazzi si liberarono in maniera disinvolta dell'accappatoio rivelando un fisico ben delineato ed allenato, per poi cominciare a saltellare sul posto ed a riscaldare i muscoli guizzanti messi in bella mostra per le nuotatrici adoranti.

Tra la mischia riuscii a distinguere i capelli neri scompigliati di Harry e solo in quel momento mi resi conto che ne lui e ne Ron erano intenti a nuotare in su e in giù sotto gli ordini della professoressa Bumb.

Seguii con lo sguardo l'incedere del ragazzo che, dopo aver rivolto un cenno amichevole all'allenatore e dispensato pacche di saluto qui e lì , avanzava in direzione dello strillone delle cuffie che ora si trovava a poco più di una decina di metri da me.

Non riuscii a capire cosa si dicessero ma riuscii a distinguere i numeri stampati sulle cuffie che Harry gli aveva strappato di mano.

Una blu con i paraorecchi biachi e un grosso numero due dello stesso colore e l'altra rossa con paraorecchi anch'essi rossi e un grande numero uno.

Senza gli occhiali Harry, sembrava decisamente un'altra persona, se non fosse stato per lo scarlatto taglio inciso tra i capelli che gli ricadevano sugli occhi, dubito l'avrei riconosciuto. Supposi stesse indossando delle lenti a contatto e mi chiesi se dovesse essere difficile nuotare e fare tutto il resto con delle lentine.

Con un gesto rapido si infilò la cuffia di stoffa sistemandosi al meglio i capelli ribbelli che sfuggivano all'esterno e, con  la mano rimasta libera, annodò i lacci della cuffia (che in seguito scoprii chiamarsi calottina) al di sotto del mento.

Mentre "l'adetto alla distribuzione" spariva circondato da una decina di ragazzi, vidi Harry piegarsi leggermente in un appena accennato inchino e rivolgere uno sguardo intrigante nella mia direzione.

Meccanicamente mi schiacciai il più possibile a contatto con il muro alle mie spalle e feci scivolare i piedi sulla superficie liscia delle mattonelle del fondo sprofondando nell'acqua fino a che la sentii inumidirmi le labbra.

Sapevo che non stava salutando me e girando lentamente il capo ne ebbi la conferma, Ginny, infatti era intenta a sorridere maliziosamente qualche corsia più in là.

Però sapevo anche che, prima o poi, sarebbe giunto il mio momento e il pensiero di farmi vedere conciata come una sessantenne scalpitante durante una lezione di acqua gym non era certo la mia aspirazione della giornata.

Fantastico, pensai mentre combattevo strenuamente contro la cintura galleggiante che, dedita al suo ruolo, spingeva verso l'alto per riportarmi in superficie, ed ora che faccio?

-Ron che hai deciso?! Sei dei nostri?- urlò Harry, ricatturando la mia attenzione, in direzione della porta d'ingresso dalla quale era appena sbucato l'alto ragazzo dai capelli rossi.

-Ecco, ecco- rispose quello tenendo lo sguardo fisso sui lacci della cintura dell' accappatoio con i quali stava armeggiando, combattendo una battaglia forsennata (in netto sbantaggio, oltretutto), mentre portava un pallone sottobraccio.

Fu in quel momento che successe il patatrack e tutte le mie vane speranze di venire inglobata dal muro per sparire nell''agognata invisibilità, si infransero all'istante.

-RONNINO CIAO!!-

Il grido agghiacciante si levò dalla corsia numero cinque paralizzando ogni singolo componente che popolava la struttura, compresi i ragazzi che si stavano riscaldando sul bordo vasca che rimasero immobilizzati nelle pose più assurde.

Ron, per lo spavento fece cadere il pallone che stava trasportando ed involontariamente lo colpì con un calcio che lo fece andare a sbattere a tutta velocità contro una cesta ricolma di galleggianti che si rovesciò sparpigliando il suo contenuto  sul pavimento ed in acqua a poca distanza da me.

-Signorina Brown, un po' di contegno!-esplose la professoressa rompendo il silenzio e dirigendosi a testa bassa verso l'incosciente ragazza,  pronta a farle una bella lavata di capo.

-Scusate, scusate..- balbettò Ron mortificato e talmente rosso in viso che avrebbe potuto confondersi tranquillamente con la calottina che Harry portava adagiata sulla spalle.

Correndo in direzione del pallone con l'accappataio che ormai svolazzava ad ogni passo completamente aperto, oltrepassò Harry, lo strillone e tutti gli altri giocatori per poi cominciare ad afferrare febbrilmente gli oggetti sparsi sul terreno, cercando di rimediare al danno causato.

-Bel lavoro Weasley- lo canzonò una voce che riconobbi immediatamente.

Odiosa, fredda, strascicante.

Draco Malfoy.

Ma la cosa che più mi sorprese non fu il fatto che, anche per il suo caso, non mi ero accorta minimanete della sua assenza dall' acqua, ma bensì la locazione della voce che sembrava provenire proprio da dietro di me, sopra il blocchetto di partenza.

Distinsi chiaramente il ciabattare lento e calcolato alle mie spalle, l'arrestarsi dei passi e uno sbuffo divertito.

Non osai muovermi di un solo millimetro eppure mi sentivo osservata, come se proprio in quel momento una gigantesca freccia lampeggiante puntata sulla mia testa  avesse deciso di rivelare al mondo la mia presenza urlando a chiare lettere ECCOLA, E' QUI.

Improvvisamente un braccio bianco apparve accanto a me e  la mano, dello stesso candore latteo, afferrò una palla di gomma che durante il trambusto era arrivata fino al muro.

-Toh, guarda chi abbiamo qui. Come siamo sexy, Granger-

                                 
                                                                                                                                                       continua...








Hola, eccomi di nuovo qui!
Qualche parolina su questo capitolo:
la pallanuoto.
Se avete letto il capitolo che avevo postato in precedenza dovreste già sapere che la pallanuoto é stato lo sport che mi ha accompagnato durante l'adolescenza.
A dirvi la verità non ero proprio un portento (eheh) però mi ha aiutato a crescere, a trovare tante amiche e a conoscere il mondo dello sport che a mio parere é un mondo che vale la pena essere vissuto.
La pallantuoto mi ha regalato tanti valori e tante belle esperienze senza dimenticare quelle brutte che hanno avuto la loro parte nella mia crescita.
Un ringraziamento ulteriore va quindi alle mie compagne di avventura, ai miei allenatori ed ai nostri genitori, supporto e taxi durante le trasferte (eheh).
Ok, mettendo da parte i sentimentalismi.. volevo riportare nella mia fanfiction una serie di parallelismi tra il libro e questo mondo AU in cui li faccio muovere.
I professori, come avrete notato, sono gli stessi, così come gli studenti ed i loro "ruoli" nella storia (Harry, prescelto anche in questo caso ..), quindi anche lo sport rientra in queste somiglianze ff/libro.
Ho deciso di optare per la pallanuoto come sport in cui si destreggeranno i nostri protagonisti non solo perchè è stato il mio sport e mi permette di descriverli in costume da bagno XD.. ma anche perchè alla fine ci sono delle somiglianze tra questo sport e il Quidditch.. i sette giocatori in campo, la presenza di un portiere.. e.. ok.. beh, forse un po' di più perche era il mio sport e ne conosco le regole e gli schemi di gioco XD XD (ineffetti le somiglianze con il Quidditch non sono poi tante ihih) ..
Ok, che dire, mi sono dilungata fin troppo, vi lascio ai ringraziamenti.


RINGRAZIO LE FANTASTICHE 25 PERSONE CHE HANNO INSERITO LA STORIA TRA LE SEGUITE
RINGRAZIO LE ECCEZIONALI 10 PERSONE CHE HANNO INSERITO LA STORIA NELLA PREFERITE
RINGRAZIO ELILANZA CHE HA INSERITO LA STORIA NELLE "DA RICORDARE" : grazie, grazie grazie!!

emmawatson: ciao cara, Simon ti sta antipatico è? beh, effettivamente le persone troppo perfettine il cui ruolo è fare il bastone tra le ruote non riscuotono mai un gran successo, sono sicura che tanti la pensano esattamente come te (me  compresa AHHAHA povero Simon.. un personaggio incompreso!) 

mki90: ciao carissima! Benvenuta! Sono contenta che la ff ti stia piacendo, spero di non deluderti mai (anche se i miei ritardi mostruosi forse ledono un po' il tutto)!
Per essere puntigliosi al momento Simon non é proprio il fidanzato di Hermione.. sicuramente a lei piacerebbe molto ma.. vedrai vedrai...
Per quanto riguarda l'incontro non vorrei fare spoiler ma credo proprio che non rimarrai delusa! eheh

Niruh: Hola!! benvenuta!! Sono veramente felicissima che la mia ff abbia catturato la tua attenzione, cerco di fare del mio meglio per rendere la storia interessante ed il più possibile simile  alle vicende che vedrebbero protagonisti dei comuni diciasettenni nella vita di tutti i giorni. Spero di migliorare di capitolo in capitolo perchè so di stare alle prime armi. Dici che ti piace la mia Hermione?.. sai, in realtà non sono un portento a caratterizzare i personaggi, però per quanto riguarda Herm mi rendo conto di averla accostata forse un po' troppo alla mia persona.. sta diventando una sorta di storia autobiografica! Per Harry avrai sicuramente notato che è decisamente fuori dalla linee della Rowling.. un bel OCC ci stava tutto! eheh
Continua a seguirmi, ci conto!

SRonS: SorryMe, mea culpa! Prometto di non fare più un errore simile :) Mi dispiace aver deluso le tue speranze, il capitolo é arrivato con un ritardo mostruoso come sempre -.- sono proprio una frana! Beh, confido nel fatto che ti piaccia.. ti saluto con la speranza di trovare una tua nuova recensione al capitolo !

cosmopolitan:  Eccomi qui, tornata di nuovo e pronta a sostenere la nuova sessione autunnale! (a dir la verità non proprio pronta XD) spero che a te sia ancdata bene questa passata carrellata di esami! Come previsto anche il capitolo LEZIONI DI NUOTO verrà diviso in più parti.. per lo meno qui è riapparso Ron a fare un po' di pasticci!

_cuppycake: ciaoooo!! è la seconda domanda che ricevo su un possibile viaggio di Simon in capitale (perchè in Inghilterra ci sta anche lui, solo che non vive a Londra) e beh... non dovrei rivelarvi troppe cose ma visto che mi devo far perdonare.. sì.. una visitina ad Hermione è prevista, e succederà di tutto!

haninozuka:  eheh ciao e benvenuta anche a te tra i recensitori! Come avrai potuto vedere è difficile per Hermione affogare conciata in quel modo ma ti assicuro che in caso di affogamento ci sarà chi si proporrà per salvare baldanzosamente la pulzella. (ehhe indovina chi?)

saruz1986: ciaooooo benvenuta anche a teeeee!! Wow, mi ha fatto veramente piacere la tua recensione! Dipendenza, addirittura, mi fai felice, si si! eheh Hermione ci metterà un po' a capire chi sarà l'uomo giusto per lei perchè è una testona, ma alla fine ci arriverà e saranno rose e fiori! Ed è vero.. incuriosita un po' già lo è...perchè a me piace pensare che tra quei due deve essere destino PER FORZA! eheh

Singer: Ciao, ecco qui il capitolo seguente che si é fatto attendere come al solito.. :(  spero ti piaccia e che ti abbia incuriosito un pochino! Al prossimo!

lambretta: Rieccomi qui con il nuovo capitolo modificato e corretto. Spero che lo troverai migliore di quello pubblicato in precedenza che ho voluto togliere perchè non mi piaceva.

GRAZIE A TUTTI RAGAZZI, DAVVERO, ANCHE A CHI LEGGE MA CHE NON COMMENTA!
BUONE VACANZE A TUTTI (anche se so che la maggior parte di voi staranno già a rosolarsi al mare, o in piscina, o tra i sentieri di montagna..) E SE SIETE TRA GLI SFIGATI CHE, COME ME, VEDRANNO LE VACANZE SOLO A FINE MESE O SE NON LE VEDRANNO PROPRIO, FATEVI FORZA!
E MI RACCOMANDO LA PROTEZIONE SEMPRE!
baci
Hele






  
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