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Autore: SummerRestlessness    05/08/2010    6 recensioni
Nessuno aveva riconosciuto Hermione, che era entrata stretta al braccio di Krum.[...] O meglio, nessuno lo aveva fatto a parte due paia di occhi ben distinti. Il primo paio, composto da due iridi nocciola che in quel momento sprizzavano astio, vagava inquieto per la stanza da quando ne aveva avuto la possibilità e non smetteva per un attimo di saettare da un angolo all'altro, in cerca di una massa di capelli crespi e denti davanti un po' troppo sporgenti. Il secondo paio d'occhi invece, di un grigio glaciale e nebuloso, scrutava con sguardo acuto la folla, alla ricerca però non di capelli, non di denti, bensì di un altro paio d'occhi, ambrati, spesso brillanti di curiosità, altrettanto spesso socchiusi a mò di rimprovero.
E se al Ballo del Ceppo le cose non fossero andate proprio come sappiamo, ma un po' diversamente? Di chi saranno quegli occhi che cercano Hermione e perchè la cercano?
Genere: Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Harry Potter, Pansy Parkinson, Ron Weasley, Viktor Krum | Coppie: Draco/Hermione
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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D&H
Solo un ballo

Nessuno aveva riconosciuto Hermione, che era entrata stretta al braccio di Krum. Forse perchè nessuno si aspettava di trovarla lì, di fianco a lui, forse perchè era talmente diversa senza la sua usuale aria di supponenza, forse perchè stava elegantemente eretta invece che china sui libri come al solito. Nessuno l'aveva riconosciuta, probabilmente perchè nessuno l'aveva cercata con lo sguardo, nessuno si era chiesto con chi sarebbe andata al ballo o addirittura se ci sarebbe andata, nessuno era interessato a vedere chi sarebbe stato il suo cavaliere o il suo vestito o la sua pettinatura.
O meglio, nessuno lo aveva fatto a parte due paia di occhi ben distinti. Il primo paio, composto da due iridi nocciola che in quel momento sprizzavano astio, vagava inquieto per la stanza da quando ne aveva avuto la possibilità e non smetteva per un attimo di saettare da un angolo all'altro, in cerca di una massa di capelli crespi e denti davanti un po' troppo sporgenti.
Il secondo paio d'occhi invece, di un grigio glaciale e nebuloso, scrutava con sguardo acuto la folla, alla ricerca però non di capelli, non di denti, bensì di un altro paio d'occhi, ambrati, spesso brillanti di curiosità, altrettanto spesso socchiusi a mò di rimprovero.
Il primo paio di occhi, che apparteneva a Ron Weasley, probabilmente cercando caratteristiche che la caratterizzavano solitamente ma non quella sera, non scovò Hermione se non quando Harry gliela indicò e anche allora, pur spalancandosi a quella visione, fu quasi restìo ad ammettere che fosse lei.
Draco Malfoy invece cercava gli occhi di Hermione, quasi l'unica cosa di lei che era rimasta riconoscibile quella sera e li trovò prima di tutti gli altri. Trovò lei prima di tutti. Draco avrebbe obiettato che anche il candore della sua pelle, le sue mani affusolate, il modo in cui piegava la testa di lato e la sua voce erano rimaste le stesse quella sera.
Ma poi, Draco avrebbe obiettato contro se stesso che tutti quei particolari non avevano effetto alcuno su di lui, nossignore, che li aveva notati solo perchè era un grande osservatore. Come era grande in tante altre cose, d'altra parte.
Di certo, anche in quel momento, il grande osservatore si stava prodigando ad osservare a fondo di nuovo lei, Hermione. Il vestito di lei, di un blu strano, originale, non era tagliato poi così male e le scendeva bene sul corpo... i capelli erano finalmente guardabili, Draco non avrebbe osato definirli "in ordine". Il poco trucco che aveva sul viso le conferiva un'aria più accesa; le gote rosate accentuavano il suo sorriso, matita e ombretto rendevano più profondo il suo sguardo.
E lei perdeva tempo con quell'imbecille di Durmstrang che non sapeva nemmeno pronunciare il suo nome. Herr-mioni, certo, Signor Mioni. Davvero fantastico il tuo tedesco, testa vuota. A Draco sembrava davvero troppo ovvio, ora, che Krum non passasse tutte quelle ore in biblioteca a studiare. Di sicuro non studiava la loro lingua per integrarsi di più. Draco non aveva mai visto il bestione sorridere, ma d'altra parte forse non ne era capace. Adesso che era seduto di fianco a lei però, sorrideva in continuazione, con quel suo grugno squadrato e rigido. E parlava, Merlino quanto parlava! Era come se fosse stato zitto per anni per accumulare parole che stava buttando fuori proprio in quel momento.
Draco sentì una fitta di tensione sopra la spalla e si rese conto che stare continuamente girato in quel modo verso il tavolo di Hermione non avrebbe giovato nè alla sua salute nè alla sua reputazione. Pansy era seduta accanto a lui e di tanto in tanto lo guardava sbuffando. Era carina, Pansy, e si era agghindata tutta per la serata. Il suo vestito doveva essere costato come dieci di quelli di Hermione. Le mancava però una certa grazia, un certo modo di portare quello che indossava. Le mancava quel qualcosa che invece aveva ad esempio quella sciocca di Herm... senza accorgersene si voltò di nuovo verso il tavolo di lei. La vide ridere di gusto mentre Krum faceva una faccia piuttosto stupida (come se ce ne fosse stato bisogno) e con un certo fastidio prese a lisciarsi la camicia con le mani. Quando rialzò gli occhi, i due si stavano dirigendo verso la pista da ballo.
Draco pensava di aver già visto il peggio, mentre invece doveva ancora arrivare. I due si misero a "volteggiare" per la pista: lui rigido ed incurvato non smetteva un attimo di fissarsi i piedi e lei camminava quasi sulle punte, attenta a non farseli pestare. Draco avrebbe voluto coprirsi gli occhi con le mani per evitare di vedere quello spettacolo indecente, ma al tempo stesso non riusciva a distogliere lo sguardo. Forse perchè era una scena grottesca, forse perchè gli dava uno strano piacere osservare le guance di Hermione diventare sempre più rosee e gli occhi farsi sempre più accesi, mentre sorrideva a metà tra l'imbarazzo ed il divertimento.
Draco tese una mano a Pansy e senza troppi indugi le disse: - Balliamo.
La sua non era affatto una richiesta cortese, ma un ordine deciso; la ragazza però sembrò non farci caso e anzi gli sorrise beata mentre si alzava con l'aiuto della sua mano, facendo l'occhiolino ad una ragazza seduta di fianco a lei. Si avviarono quindi verso la pista e presero a ballare, composti e coordinati. Draco cercava di stare sempre abbastanza vicino a Krum ed Hermione, in modo da poter sentire cosa si dicessero. Dopo qualche minuto si spazientì, vedendo che i due quasi non proferivano parola, essendo lui troppo impegnato a non inciampare nei suoi stessi piedi, neanche fosse stato quell'imbranato senza speranza di Paciock. Lasciò quindi la mano di Pansy e quasi continuando a seguire il ritmo della musica e della folla danzante attorno a lui, appoggiò con grazia un dito sulla spalla di Krum. - Posso avere l'onore?
Hermione cercò di riprendersi dallo shock provocatole da quello che era appena successo e di sicuro lo fece più velocemente di Viktor, che si limitò a fissare Draco con sguardo inanimato. Gli rispose in tono di divertito rimprovero: - Malfoy, non credo che tu e Viktor sareste una bella coppia. Se ci vuoi provare comunque...
Si staccò da Krum e gli fece un gesto con la mano per incitarlo a ballare con lui. Draco la fulminò con lo sguardo; poi, approfittando del fatto che ormai entrambe le coppie si erano fermate e sciolte a metà, le prese la mano libera e la trascinò via con sè, piroettando a passo di danza.
- Malfoy...?!? - esclamò lei indignata quando si accorse di stare ballando con lui.
- Zitta e balla, Granger.
- Ma cosa stai...?
- Non sopportavo più di vedere quello scempio. Ho pensato di evitare a tutti la visione di una tale desolazione. Punto. - rispose lui con un mezzo sorriso annoiato evitando di guardarla negli occhi.
- Potevi semplicemente dirci di smettere.
A Draco sembrò di sentire una punta di malizia nelle sue parole, ma si disse che non poteva essere così. Hermione Granger non era mai maliziosa.
Puntigliosa, precisa, fastidiosa, pignola sì. Ma maliziosa no, mai.
Beh, quella sera la ragazza che aveva davanti non sembrava Hermione Granger, d'altra parte. Ma lui sapeva, vedeva chi era ed era certo che lei fosse sempre la stessa.
Non era tipo da lasciarsi incantare da un bel vestito e un po' di trucco, come quello scemo di Weasley. Lui aveva vissuto tutta la vita circondato da bei vestiti e trucco e sapeva riconoscere la vera bellezza. Bellezza...?!? Draco si rese conto troppo tardi di quello che stava pensando. Herm... la Granger non era bella. Quella sera, ecco, sì, era accettabile. Era accettabile sempre, quindi, ma un po' di seta e di ombretto la rendevano accettabile anche a coloro che non sapevano vedere oltre.
- Malfoy?!? - ripetè Hermione un po' stizzita, di fronte a lui. O meglio, tra le sue braccia. Con una mano di lui nella sua e l'altra che le stringeva il fianco.
Vedendo che Draco si era di nuovo perso nei suoi pensieri, o probabilmente nei malefici piani che sicuramente stava tramando, Hermione continuò, un po' imbarazzata: - Ci guardano tutti.
Effettivamente parecchi occhi erano puntati su di loro, compresi quelli nocciola di Ron ed un altro paio nascosto dietro due lenti, di un verde smeraldo chiaro. Draco alzò le spalle: - Che guardino.
- Mh. - mugugnò Hermione non troppo convinta.
- Hai qualcosa da dire? - chiese lui scocciato.
- Beh. Sei strano stasera, Malfoy.
Draco cercò di non sembrare allarmato: - Sarà il vestito.
- No, sembri un becchino anche di solito, anche con la divisa della scuola.
Draco per tutta risposta la fece girare su se stessa in una piroetta con un po' troppa foga e ad Hermione sfuggì dalla bocca un urletto; sul viso però conservava la solita espressione ostinata.
- Non capisco. - disse quasi imbronciata.
- Non sempre devi capire tutto, Granger. - le spiegò lui pazientemente - E infatti spesso non capisci proprio niente. - aggiunse con un sorrisetto.
- Come ora? - chiese lei alzando un sopracciglio, scettica.
- Come ora.
- Potresti spiegarmelo.
Draco sbuffò sorridendo amaro: - Non credo che capiresti.
- Provaci. - fece lei risoluta. La solita Hermione: doveva capire sempre tutto, tutto doveva avere una spiegazione razionale per lei.
Lui sospirò e poi, sempre facendola volteggiare, iniziò: - E' una questione di estetica. Quindi, non potresti capire.
Hermione, invece di offendersi, sembrò riflettere a fondo. Poi, rispose: - Forse hai ragione.
Draco sbarrò gli occhi. Non gli era mai successo di sentire la Granger dare ragione a qualcuno che non fosse lei stessa e non si aspettava di certo che la prima volta sarebbe toccata proprio a lui. Un sorrisino soddisfatto apparve sul suo volto, senza che riuscisse a controllarlo e le parole gli uscirono dalla bocca prima che potesse fermarle: - Non sopporto di vedere qualcosa di esteticamente brutto. Non parlo di aspetto esteriore, o meglio, non solo di quello. Quel Krum si muove come un orso, parla come un alieno e ti guarda come...
Si rese conto di avere parlato troppo e di non avere via d'uscita. Quell'ultima frase sembrava decisamente qualcosa che avrebbe potuto dire un fidanzato geloso... e lui non era affatto geloso di Hermione Granger. Figuriamoci. Era la cosa più ridicola che potesse pensare, dopo Tiger e Goyle che si mettevano a danzare insieme. Ah, lui geloso di Hermione...
Intanto lei lo guardava in modo strano, aspettando ancora che completasse la frase. Lui ci pensò ancora un attimo e poi con una smorfia disse:
- ... come se fossi la ragazza più bella del mondo. E non... beh, la Granger.
Hermione, ancora una volta, non sembrò colpita dal suo commento, ma sentenziò: - Eppure finora hai parlato solo di quanto ti desse fastidio vedere ballare lui... Non hai detto niente su di me.
Draco rise di gusto: - Vuoi che cominci con te?
Lei però gli scoccò un'occhiataccia: - No, grazie. Anche perchè, se non te ne fossi accorto, la canzone è finita.
Il ragazzo si rese conto solo in quel momento che in effetti la musica era svanita. Hermione approfittò del suo momento di stordimento per staccarsi da lui e allontanarsi veloce, non prima di avergli lanciato un ultimo sguardo stranito.
Draco provò l'assurdo impulso di seguirla, di prenderla per mano (quella sudicia mano di Mezzosangue) e di riportarla in pista. Con sè. Draco scacciò questo pensiero ancora prima di averlo fatto, ancora prima che la pulsione che aveva sentito si trasformasse in pensiero.
Ammettere che era piacevole danzare con lei era una cosa, ma... Un momento, quando mai aveva ammesso che fosse piacevole ballare con lei? Mai e poi mai l'avrebbe detto, o pensato. Semplicemente, non era orribile come si sarebbe potuto credere. Insomma, lei non era mica Krum.
Ammettere che fosse carina però... quello era un altro paio di maniche. Ammettere, oh Merlino, che avrebbe apprezzato ancora un po' della sua compagnia... No, non era ammissibile. E infatti non aveva ammesso proprio nulla, Draco. Non solo, ma non aveva neanche pensato a cose del genere. Per i suoi gusti, poi, stava dedicando fin troppa materia cerebrale a qualcosa che, semplicemente, non esisteva. Guardò Pansy, ancora seduta al suo posto e imbronciata, probabilmente da quando l'aveva abbandonata sulla pista. Le sorrise freddamente e lei si animò un poco e gli rispose con un sorriso che non però coinvolgeva gli occhi. Draco improvvisamente si trovò a chiedersi se l'avesse mai vista sorridere veramente. Draco si chiese se tutti, compreso lui, fossero davvero così vacui come sembravano. Tutti, all'infuori di...
Il ragazzo si scosse, scacciò il pensiero che gli era appena affiorato alla mente e ritornò al tavolo dove era stato seduto per tutta la sera prima di quel momento, rimanendo però stavolta girato, con le spalle rivolte verso quella maledetta pista.








N.D.SUMMER
Lo ammetto: ho iniziato da pochissimo a leggere Harry Potter (sono alla fine del quarto libro)... In realtà sono state proprio le ff che ho trovato su questo sito a farmi venire voglia di approfondire quel poco che già sapevo su Harry&Co... proprio così! Non ho disdegnato le Ron/Hermione e sinceramente neanche le Harry/Draco, anche se sono un po' troppo OOC, o comunque mooooolto al di fuori dello stile della saga... per non parlare del fatto che non siano troppo il mio genere, almeno quando scrivo... mi piace abbastanza leggerle però, alcune sono molto carine!
Le fanfic che ho letto sulla saga però erano quasi tutte Dramione... cosa che mi è piaciuta un mondo, devo dire! Sovvertire un po' le regole e lo status quo, soprattutto dei libri, è un po' il mio pallino (vedi le Bella/Jake che ho scritto, anche se adoro Edward o.O)
Quindi mi è venuta quest'idea, questa specie di missing moment del quarto libro, del Ballo del Ceppo in cui Hermione viene invitata da Viktor Krum...
Non è proprio un missing moment, perchè nel libro ovviamente Draco non ha affatto ballato con Hermione, anzi. Non l'ha nemmeno calcolata, sfiorata. Ma questa storia mi è uscita da sola, come se non l'avessi potuta controllare. Quindi, prendetela per quello che è:  un divertissement innocuo. Anche se... dato che l'argomento mi ispira abbastanza non escludo che ci potrà essere una continuazione, nè che questa one shot potrebbe diventare il primo capitolo di una fanfic... non so! Per ora mi fermo qui, magari se vi va fatemi sapere cosa ne pensate...! Baci


   
 
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