YOU LEFT A HOLE WHERE MY
HEART SHOULD BE
Vorrei urlarlo al cielo, con gli occhi pieni di lacrime, ma non credo nemmeno che tu sia lì... Nè che tu sia in un altro luogo.
Per dirla tutta, non posso nemmeno piangere.
Non mi importa poi molto se tu esisti o no; perchè io, un'anima per raggiungerti, non ce l'ho.
E sai una cosa? Non mi sto riferendo a quando sono diventato vampiro. Lo so, è stato quello il mio momento in cui effettivamente mi è stato strappato il cuore, lo spirito, tutto ciò che fa di un essere umano una persona. Un umano, appunto.
No, non è stato solo allora.
Certo, in quel momento è successo letteralmente quello che in realtà già pensavo da tempo, di me stesso.
Stavo così già da molto tempo, sono sempre stato così.
Ho sempre sentito il vuoto, un buco nero, là dove ci sarebbe dovuto essere il mio cuore.
I buchi neri sono vortici che risucchiano qualunque cosa abbiano intorno, grazie ad un'eccezionale forza d'attrazione gravitazionale. Si pensa che siano fatti di anti-materia, di nulla, di vuoto. E lo creano, il vuoto siderale, intorno a loro, ingoiando tutto ciò che si avvicina. Si nutrono di qualunque cosa abbia la sfortuna di capitare a tiro, anche a migliaia di anni luce.
Fagocitano tutta la luce che si avvicina troppo, ingoiano tutto ciò che dà calore. Riducono tutto al nero, al buio totale, al silenzio cosmico.
Io sono così, sono un vampiro. Chiunque è una mia preda, chiunque mi passi vicino è spacciato. La mia natura di vampiro attrae le mie vittime, le trascina vicino a me, dove non avranno scampo.
Ma sono (ero) anche un ragazzo: normale no, mai.
Ero un ragazzo dal quale, chiunque tentasse di avvicinarsi, veniva risucchiato nel vuoto nero del suo cuore. E lo sono ancora, quel ragazzo.
Purtroppo, ora, sono addirittura entrambe le cose: vampiro e buco nero.
C'è chi pensa di aver avuto una scelta: essere vivente mortale o essere perfetto ed immortale. C'è, tra noi, chi pensa di essere stato in qualche modo condannato ad essere ciò che è diventato, quando è stato trasformato. Per me, è tutto molto più semplice.
Ero destinato a vivere così: ero condannato ad essere quello che sono.
A non avere un cuore.
La canzone è "Breathe" di Breaking Benjamin, caruccia e un po' arrabbiosa...
Baci, fatemi sapere se vi piace... e anche se no. :P