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Autore: Neko    06/08/2010    5 recensioni
Voglio raccontarvi una storia. La mia e quella di una persona a me cara. voglio parlarvi delle ingiustizie che i capi di un villaggio commettono su esseri senza difese. della lotta di una persona che per 15 anni non ha conosciuto altro che dolore e che era all'oscuro di cosa volesse dire vivere una vita normale. Voglio dirvi come è riuscito, con grande capacità, a lasciarsi il passato alle spalle e a diventare la persona che ora è apprezzata da tutta Konoha
Genere: Generale, Sentimentale, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Naruto Shippuuden
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Capitolo 22:  una vita felice.

 

Kuroi e la moglie sembravano davvero dispiaciuti per quanto commesso.

Avevano capito la stupidaggine che avevano fatto,  ma non si rendevano conto di starne per compiere un’altra.

Togliersi la vita, non era un buon modo per risolvere la situazione.

È vero, avrebbero avuto una vita difficile ora, dopo il casino commesso, ma al mondo non bisogna mai farsi prendere dalla disperazione. Bisogna avere speranza, fino all’ultimo secondo di vita e mai farsi sopraffare dagli avvenimenti, altrimenti si rischierebbe semplicemente di essere degli uomini in balia di un mondo, che fa vivere solo i più forti.

Questo Naruto sembrava averlo capito ed ad ogni difficoltà che gli si presentava davanti, dava il meglio di se stesso per affrontarla.

Era questa la lezione che cercava di insegnare alla coppia.

Ogni ninja si era allontanando dopo essere stato messo all’erta da Sasuke.

Questa sarebbe stata l’ultima esplosione, ma non la meno devastante.

Per la coppia non ci sarebbe stato niente da fare, ma si cercava di mettere in salvo, almeno il maggior numero di persone possibili.

Naruto era rimasto immobile a qualche metro di distanza dai due e li fissava con sguardo severo e determinato.

Kuroi era pronto invece ad accendere una delle numerose carte bombe che aveva addosso.

Urlò per l’ultima volta a Naruto di allontanarsi, ma il mio ragazzo non sembrava voler ascoltare.

Nemmeno i miei richiami lo mossero di un solo millimetro.

Senza pensarci corsi verso di lui, per trascinarlo via con me, ma Kakashi si mise tra me e Naruto e sbarrandomi la strada mi impedì di proseguire.

Kakashi-sensei, mi lasci passare. Io devo…non vede che…” non riuscivo nemmeno a parlare talmente era l’ansia. Mi inginocchiai a terra e stringendo l’erba con le mani cominciai a piangere.

Kakashi guardava la scena da distanza di sicurezza e con calma mi disse “Credo che Naruto abbia un piano in mente, non rischierebbe altrimenti. Fino ad ora ha fatto un lavoro impeccabile.”

“è troppo pericoloso. non sopravvivrà mai all’esplosione!” dissi con voce tremante.

Kakashi continuò a mantenere la calma “Sakura, hai fiducia in Naruto?” mi domandò.

Sgranai gli occhi “C-certo che ce l’ho, ma…

“Allora lascialo fare!” mi disse infine Tsunade sorridendomi. Anch’essa era tesa, ma qualcosa nel suo sguardo mi diceva che tutto sarebbe andato bene.

Rivolsi il mio sguardo a Naruto. I suoi occhi erano determinati e leggevo in loro una certa sicurezza. Naruto sapeva come affrontare la cosa e mi ritrovai a sperare, oltre che per la vita del mio ragazzo, anche per l’incolumità di Kuroi e la moglie, che mi stavano facendo pensare.

Vidi Naruto comporre dei sigilli e poggiare la mano a terra. Riconobbi subito la tecnica che stava per utilizzare.

“Arte del vento, vortice imprigionante!”urlò.

Era la stessa tecnica incompiuta che aveva usato contro Kakashi per afferrargli i campanelli, ma non capivo come essa sarebbe potuta tornare utile.

Solo poco dopo capii.

Il vento, che aveva imprigionato i due senza  dar loro la possibilità di sfuggire, non avrebbe permesso a Kuroi di accendere il fuoco per accendere nemmeno una delle bombe. Inoltre esso era stato in grado di aprire la giacca che l’uomo aveva riempito di carte bombe e di far volare via queste ultime, verso l’alto del vortice, dove accadeva qualcosa di insolito.

Oltre al vento che roteava, in alto si potevano vedere dei bagliori azzurri sottilissimi. Erano come lame.

Non so come avesse fatto, ma in quel momento, forse per il desiderio di salvare i due, Naruto era riuscito a completare la tecnica.

Le carte bombe ad una ad una, venivano lanciate in alto e appena entravano in contatto con le lame del vento saltavano in aria.

Saltando una alla volta non provocavano grandi esplosioni, oltre al fatto che la colonna di vento riusciva anche a contenerle.

Ci vollero diversi minuti, quando Neji, controllando con il byakugan, urlò a Naruto che le carte bombe erano finite e che non c’era più il rischio che i due facessero un passo falso.

Naruto si inginocchiò a terra, sciogliendo la tecnica, a causa del parecchio chakra che aveva utilizzato.

Corsi da lui e lo abbracciai per la felicità di vederlo sano e salvo.

“Ahi, Sakura, fai piano. Il braccio mi fa male!”

Mi scusai. Mi ero dimenticato che il suo braccio era stato ustionato da una precedente esplosione. Glielo curai all’istante e rimasi sorpresa nel vedere in che condizioni era. Non so come era riuscito a muoverlo per salvare i due.

La forza di volontà può fare davvero grandi cose.

Tsunade si avvicinò a Kuroi e alla sua donna con le mani sui fianchi e li guardò severamente.

L’uomo, abbassando la testa, alzò le mani e disse “Avanti, imprigionateci e fatela finita!”

Io e Naruto guardammo lo svolgere degli eventi.

Un ambu si avvicinò loro con due paia di catene, ma l’hokage gli fece cenno con la mano destra di fermarsi.

“Non vi imprigionerò semplicemente. Vi darò una punizione maggiore, ma che forse a voi non dispiacerà più di tanto!” disse l’hokage facendoci sussultare.

“condanno voi e i vostri figli all’esilio. Non potrete più mettere piede all’interno del paese del fuoco. Se verrete scoperti a farlo o anche i vostri figli, la pena sarà la morte. Questa è la punizione e non saremo clementi nemmeno con dei bambini. Quindi se deciderete di mettere su famiglia, vedete di mettere bene in chiaro le cose ai vostri figli.”

Kuroi e la donna sgranarono gli occhi. Punizione o meno, loro la vedevano solo come una nuova occasione di costruirsi una vita felice.

I due vennero scortati da una squadra speciale  e scortati fino ai confini del paese del fuoco.

Tsunade, ma davvero se i figli dovessero mettere piede nel paese del fuoco, pagherebbero per una colpa non commessa? E come se quanto accaduto non fosse servito a niente. Alla fine qualcuno ci rimette nonostante sia innocente!” disse Naruto avvicinandosi preoccupato la donna.

“se prendevo la decisione dell’esilio, davanti agli anziani, mi avrebbero gridato contro. Loro avrebbero anche potuto condannarli a morte o metterli nelle segrete più oscure della prigione. Quello che hanno compiuto è molto grave, anche se è stato creato dalle ingiustizie che hanno subito! L’esilio è una punizione pesante, ma a loro non credo dispiacerà e poi se per caso vedessi qualche membro della loro famiglia aggirarsi per il paese del fuoco…diciamo che mi girerò dall’altra parte!” disse Tsunade fare l’occhiolino.

“Tutta via, la pena non sarà cancellata quando non sarò più l’hokage e non garantisco che il mio successore faccia lo stesso!”

“Oh anch’io farò finta di niente!” disse Naruto sorridendo.

Gli diedi una gomitata “E chi ti dice che sarai tu il prossimo hokage?” gli chiesi divertita.

“Perché è il mio sogno e farò di tutto pur di realizzarlo, no?”

Scossi la testa. Era troppo ottimista, ma anch’io ero convita che ci sarebbe riuscito.

Il consiglio degli anziani, dopo che Naruto aveva salvato il villaggio, aveva messo fine ai suoi giorni di prova.

Ora poteva stare tranquillo, non sarebbe più finito in prigione…bhè se non avesse perso la testa e compiuto qualche sciocchezza.

La prigione danneggiata dalle numerose esplosioni, era stata ricostruita e tutti i prigionieri rimessi in cella.

 

Passarono diversi anni.

Il mio rapporto con Naruto andava alla grande.

Nonostante imparasse sempre di più di questa vita, rimaneva il solito scemotto…o a volte lo faceva, solo perché sapeva che mi piaceva.

Tsunade decise all’improvviso di essersi stufata di stare dietro a una scrivania e aveva deciso di ritirarsi.

Aveva dato la notizia a Naruto davanti a una ciotola di ramen preparata dalla sottoscritta e per poco non si strozzò, quando la donna gli riferì che avrebbe scelto lui come prossimo hokage.

Due mesi dopo la sua candidatura, Naruto mi invitò fuori a cena.

Il locale era stranamente vuoto, il che mi sembrò alquanto strano. Mi sedetti al tavolo, dopo che Naruto mi aveva spostato la sedia per farmi accomodare e notai che, sul mio piatto,  c’era un tovagliolo a forma di cigno.

Quando arrivò la prima porzione, per istinto presi il tovagliolo e lo disfai, facendo cadere una cosa che era al suo interno.

Sulle mie gambe cadde un piccolo cofanetto verde e sorpresa alzai lo sguardo verso Naruto che sorrideva imbarazzato.

Si alzò e prendendo il cofanetto e inginocchiandosi, lo aprì.

All’interno c’era un bellissimo anello, che ancora adesso sta pagando.

“Sakura, mi faresti il piacere di diventare mia moglie?”

Le parole mi morirono in gola e gli occhi si riempirono di lacrime.

Lo guardai per qualche istante, per poi saltargli al collo facendolo cadere a terra.

“Si, certo che lo voglio!”

In quel momento sentii numerose bottiglie che si stappavano e vidi i nostri amici sbucare fuori e congratularsi con noi.

Il matrimonio non fu fatto in grande. Vennero invitati pochi amici intimi, che poi si sono dimostrati più di quanti pensassimo, un rinfresco semplice, senza grosse abbuffate. Il mio buchè era bellissimo, aveva provveduto Ino a farmelo e proprio lei fu quella che lo prese quando lo lanciai. Di fatto fu la mia amica a sposarsi con Sai poco dopo.

Insomma la nostra vita procedeva a gonfie vele e per Naruto era proprio un passo da gigante vedendo come era iniziata la sua vita.

Qual è il bello?

Che ancora adesso, ogni giorno si dimostra sempre più speciale dell’altro grazie al mio amore e ai figli che mi ha donato.

 

Fine

 

*****

Siamo giunti alla fine di questa fanfic, dopo tanto tempo.

Dite la verità non ci speravate più.

Bhe oggi non avevo niente da fare e mi sono imposta di completarla.

Spero che vi sia piaciuta.

Ringrazio tutti per avermi seguita, siete fantastici.

A presto

Neko =^_^=

  
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