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Autore: Gray    02/12/2003    2 recensioni
[Nadesico]
E se Akito si fosse accorto dei suoi sentimenti per Yurika prima di quando è avvenuto nella serie? Poi, un tragico episodio sembrerà rovinare tutto...
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Blue Hair and Love

Autore: Gray
Tradotto da Enrico in italiano


BLUE HAIR AND LOVE - PARAGRAFO 1

AUTORE: Gray
TRADUTTORE: Enrico

Note del Traduttore: Salve a tutti! Dopo la mia fanfiction di Battle Arena Toshinden,
"Clash of the Titans" (di cui presto inizierò a pubblicare il seguito), ho deciso di cimentarmi
con una traduzione. Questa è una fanfiction del mio anime preferito, "Martian Successor
Nadesico", o "Mobile Battleship Nadesico" che dir si voglia, tradotta con il permesso
dell'autore. Perché mi cimento sempre con serie di cui nessuno ha mai sentito parlare? Bah, non
lo so... è un po' l'estro del momento... comunque, ho in cantiere qualche fanfic di Pokèmon, e
forse una di Love Hina, che scriverò quando avrò più tempo. Intanto, fan di Nadesico, godetevi
questa bellissima storia!

Ah, e a chi non conosce Nadesico, consiglio di darci un'occhiata: è un anime che mantiene molto
più di quanto promette!

OK, iniziamo con la traduzione!

-----

Disclaimer: Nadesico e i suoi personaggi non appartengono a me, e dedico umilmente questa
fanfiction al creatore di Nadesico, Kia Asamiya, e alle sue così grandiose creazioni. Quindi,
senza ulteriori preamboli, ecco la mia fic. (Com'è come disclaimer? Fa schifo, eh? Sì,
immaginavo. O_o.) A proposito, per favore leggete e commentate!

Martian Successor Nadesico
Blue Hair and Love
Di Gray, per Jessica
Tradotta da: Enrico

Akito "il Dongiovanni" Tenkawa era seduto nella stanza che gli era stata assegnata, sulla
corazzata Nadesico, e si godeva il suo passatempo preferito. Ora, i più potrebbero pensare che
si trattava di conquistarsi i favori dei membri femminili dell'equipaggio, ma a dire la verità,
Akito non era certo un "Dongiovanni". Loro gli correvano dietro, certo, ma lui non approfittava
mai di loro o cose del genere. In effetti, faceva del suo meglio per scoraggiarle. Non era
omosessuale o che altro, solo che non sapeva come gestire tutte quelle attenzioni. Così, tutti i
ragazzi erano gelosi di lui, e tutte le ragazze lo volevano. (Beh, tre per essere precisi, e
forse qualcun altra).
E Akito guardava gli anime. Era questo che stava facendo in quel momento: guardando anime.
Gekiganger, per l'esatezza. Dopo tutto, era il suo preferito. In quel momento stava guardando
l'episodio in cui Ken aveva incontrato la misteriosa ragazza Aquamarine, e si era innamorato di
lei. Era probabilmente l'episodio preferito di Akito, semplicemente perchè Aquamarine era
esattamente il tipo di ragazza che voleva. Dolce, gentile, carina, e sapeva cucinare. Erano
queste le qualità che lui voleva in una donna, giusto?
Akito pensò alle tre donne principali della sua vita. C'era Ryoko, la pilota dai capelli verdi
che lo aveva tolto da molte brutte situazioni nelle passate battaglie contro i Gioviani. C'era
Megumi, la carinissima corrispondente dai capelli viola che rendeva decisamente palesi i suoi
sentimenti per lui. L'aveva anche baciata, accidenti! Anche se era stato qualcosa di fatto
sull'impulso del momento, aveva comunque preso il suo primo bacio! I suoi pensieri si volsero poi
alla ragazza che più lo confondeva.

"Yurika." sospirò. Un nome così particolare, eppure stranamente adatto per il capitano della
Nadesico e la sua più vecchia amica d'infanzia. Lui non sapeva esattamente quali fossero i suoi
sentimenti per lei. Le altre due gli piacevano come amiche, e non riusciva a pensare a loro in
altro modo, ma Yurika... era sua amica, eppure lui sentiva sempre che c'era qualcosa d'altro.
Aveva anche fatto degli strani sogni senza senso su di lei. Sapeva di piacerle, ma pensava che
fosse una semplice cotta infantile e niente di più. Una sciocca infatuazione che sarebbe passata
prima o poi. Sapeva anche che molti altri ragazzi avevano i cuori puntati su di lei. Nagare, il
presuntuoso pilota della Nergal, che la voleva come una conquista. E Jun, un suo altro amico
d'infanzia, che la amava moltissimo.

Mentre i pensieri su Yurika turbinavano nella sua testa dai capelli appuntiti, e sullo schermo
di fronte a lui Ken urlava disperatamente il nome di Aquamarine, Akito pensò ai capelli di
Yurika. Erano di un blu così brillante e grazioso. Luccicavano e scintillavano quando lei
passava. Erano lunghi, con un po' di buffi ricciolini e ondulamenti, ma altrimenti erano dritti.
Ma soprattutto, erano così... Yurika. Sembrava quasi definirla. I suoi classici capelli blu che
scendevano da sotto il suo grazioso cappellino da capitano e fluivano lungo la sua schiena come
una sorta di cascata eterea. Poi c'erano le sue labbra...

"Ahhh!" urlò Akito, aprendo di scatto gli occhi che aveva chiuso durante l'analisi dei suoi
pensieri. Notò che lo schermo sul quale stava guardando Gekiganger era bianco, il che indicava
la fine dell'episodio, e lo stava fissando con aria inquietante. Spense lo schermo e rimase
seduto per un minuto, sbattendo lentamente gli occhi. Poi ripensò a Yurika. "Argghh! Non mi
piace neanche quella pazza coi capelli blu! E' solo mia amica!" urlò nella propria mente. Ma una
voce più calma, ma non meno chiara, lo contraddisse.

"Sì, è tua amica, ma tu vuoi renderla qualcosa di più, vero? Altrimenti, per quale motivo la
sogneresti e penseresti a lei costantemente?" Akito imprecò tra sé e si afferrò la testa,
tenendo gli occhi chiusi. Cercò di mandare via quella voce, ma rimaneva. Sospirando e calmandosi,
aprì i suoi occhi e decise di dedicarsi all'altro suo passatempo preferito, cucinare. Aveva
sempre voluto essere un cuoco, e cercava di fare pratica quando possibile. Aprì con aria
distratta la porta della sua stanzetta e si incamminò lungo gli spogli corridoi della nave,
verso la cucina. Mentre camminava, ripensò a capelli blu e labbra rosa. Con un'altra imprecazione,
Akito cominciò a camminare più velocemente.

****

La cucina della Nadesico aveva un aspetto abbastanza ordinario. Aveva tutte le cose di cui una
cucina preposta a sfamare un equipaggio grande come quello della Nadesico poteva aver bisogno.
Pile e pile di ingredienti, un sacco di oggetti come zuppiere, padelle e posate, e varie persone
che ci lavoravano. Quel giorno, tuttavia, sembrava vuota.
Akito entrò, prendendo un grembiule, e si diresse verso le pentole. Aveva voglia di cucinare
qualche zuppa, e prese una pentola abbastanza grande con un coperchio corrispondente, oltre ad
un cucchiaio. Stava per dirigersi all'armadietto degli ingredienti per decidere che tipo di zuppa
preparare, quando sentì il suono di qualcuno che canticchiava allegramente da un angolo della
cucina. Con un brutto presentimento riguardo la situazione in generale, ma raccogliendo comunque
tutto il suo coraggio, Akito guardò nella direzione da cui proveniva la canzoncina.

Quello che vide lo fece deglutire per due motivi.

Il primo era che Yurika stava là, e stava cucinando! Cosa che era stata dichiarata praticamente
illegale a bordo della Nadesico, semplicemente perché il suo cibo era così tossico e immangiabile
che una volta aveva mandato Jun all'ospedale per settimane. Akito stesso lo aveva assaggiato
qualche volta, e ne era a malapena uscito vivo.

Tuttavia, il secondo motivo per cui aveva deglutito era quello che lei indossava. Yurika era di
solito abbagliata nella sua uniforme da capitano, che non mostrava un lembo di pelle. Ora invece
era vestita di un corpetto aderente che mostrava la zona al di sopra del suo fondoschiena
abbastanza chiaramente dal punto di vista di Akito. Inoltre portava un paio di succinti shorts
marroni, che stavano attaccati al suddetto fondoschiena come se ci fossero stati dipinti. Il
fatto che stesse muovendo il suo corpo seguendo il ritmo della canzoncina non aiutava di certo.
Akito sudò freddo e deglutì di nuovo. Rimase là a guardare per diversi minuti con gli occhi
sbarrati e riuscì a malapena a sentire Yurika che esclamava "E' pronto!". Poi lei si voltò, e
Akito capì di essere nei guai.

"Oh! Akito!!! Mi hai risparmiato la fatica di cercarti! Sei venuto ad assaggiare la mia cucina!
Sei troppo gentile! Ti prometto che ti piacerà questa volta! Su, dai, provane un pò!" Akito
deglutì un'altra volta e indietreggiò leggermente. "Ah, sì, beh, Yurika, adesso non ho molta
fame, e pensavo che..." Akito vide il volto di Yurika che si incupiva e si sentì un verme.
"Ah... Beh, va bene. Allora, ehm, lo butterò via e basta." disse con aria abbattuta. Akito
sospirò tra sé e le mise una mano sulla spalla, facendo sì che Yurika volgesse verso di lui i
suoi grandi, bellissimi occhi blu.
"Blu come i suoi capelli." pensò lui, poi disse, un po' nervosamente: "Yurika, ehm, proverò un
po' del tuo cibo." I suoi occhi si allargarono e lei sorrise. "Oh, grazie Akito! Sono così
contenta!" Lo abbracciò allegramente, e Akito si accorse di ogni curva del suo corpo, incluse
le sue ampie zone superiori. Arrossì e cercò di pensare a qualcosa d'altro.
Per esempio, la sua incombente morte per avvelenamento. Uno sguardo al viso raggiante di Yurika,
e pensò che forse valeva la pena di correre il rischio. Yurika mise un po' di quello che
sembrava essere curry in un cucchiaio e lo piazzò amorevolmente nella bocca aperta di lui.
All'inizio Akito non sentì nulla. Poi, dopo circa cinque secondi, il "curry" sembrò esplodere
in tutto il suo orribile sapore. Sapeva di aceto rancido mischiato a segatura. Era amaro e secco
al tempo stesso. L'ultima cosa che Akito vide prima di svenire per il tremendo sapore fu il viso
preoccupato e triste di Yurika.

****

Fu anche la prima cosa che vide risvegliandosi dal suo sonnellino fuori programma. Aprendo i
suoi occhi e sospirando leggermente, vide l'espressione preoccupata e triste di Yurika diventare
sollevata e felice, prima di ripiombare nella tristezza. Lei si voltò, per non vedere il suo
viso arrabbiato.
Lui si diede un occhiata attorno e capì di trovarsi nella stanza di Yurika. C'erano un sacco di
strani oggettini sparsi in giro per essa, ma era comunque meticolosamente pulita. Akito vide
l'uniforme di Yurika posta su una sedia e si rese conto di essere sdraiato sul suo letto.

"Mi ha trasportato fino alla sua stanza?" Poi rivolse la sua attenzione a lei. Era ancora girata,
e lui notò quanto fragile e triste sembrava. Lui pensava che avrebbe dovuto essere arrabbiato
con lei per averlo avvelenato di nuovo, eppure non lo era. Forse era per pietà, o forse per
qualcosa d'altro. Tutto quello che sapeva era che voleva vederla di nuovo allegra e vivace, come
era di solito. Con questo pensiero per la mente, Akito mise una mano sulla spalla di lei,
cercando di farla girare gentilmente verso di lui.

Quando finalmente lo fece, lui vide le lacrime nei suoi occhi, e sobbalzò leggermente.
"Yurika... Tu stai piangendo. Perchè?". Gli venne da pensare che anche quando piangeva era
bellissima, cosa strana, perché non aveva mai pensato a lei in questi termini.
"Mi dispiace tanto, Akito. Cerco sempre di cucinare per te, di essere il tipo di ragazza che tu
vuoi, e va sempre male. Finisco sempre per farti del male."
Pianse dolcemente per ancora qualche secondo, con Akito abbastanza meravigliato, prima di alzare
di nuovo la testa, questa volta con un'espressione detrminata anche se ancora lacrimosa, sul suo
adorabile viso. "D'ora in poi, Akito, non cucinerò più per te. Non voglio più farti del male."
Gli occhi di Akito si spalancarono, e lui le mise l'altra mano sulla spalla opposta. "Yurika, non
puoi farlo! La tua determinazione in tutto quello che fai è una delle tue migliori qualità. Tu
non ti arrendi mai! Anche quando eravamo bambini era così. Facevi sempre del tuo meglio per
tirarmi su o darmi speranza quando ero triste."
Akito non sapeva perché stava cercando di convincerla a cucinare, quando questo aveva
praticamente messo la sua vita in pericolo, tutto quello che sapeva era che sentiva che se lei
avesse smesso di cucinare, non sarebbe più stata Yurika. La sua Yurika non si arrendeva mai.

Yurika lo guardò meravigliata per un momento, prima di sospirare leggermente e appoggiargli la
testa sul petto. "Hai ragione, Akito. Grazie per esserci sempre quando ho bisogno." Mormorò lei.
Akito sorrise tra sé, e con un po' di esitazione avvolse le braccia attorno al suo esile corpo.
Yurika sorrise e affondò la testa ancora di più nel suo petto.
I pensieri di Akito vagarono ancora una volta. "Perché la sto abbracciando così? E soprattutto,
perché mi fa sentire così bene?"

La risposta lo colpì come una Gekigan Flare (tm).

Lui la amava! Lui, Akito Tenkawa, amava Yurika Misumaru. La sua più vecchia e cara amica
d'infanzia, con la quale aveva scambiato il suo primo bacio quando erano bambini su Marte.
Rivolse lo sguardo a lei, e improvvisamente sentì il desiderio di baciarla di nuovo. Quindi,
sciolse il suo abbraccio e le mise di nuovo le mani sulle spalle. Lei alzò gli occhi e prese
fiato. Vide lo sguardo dolce e amorevole che lui le rivolse, e osò sperare.
Con esitazione, i loro volti si avvicinarono l'uno all'altro. Le loro labbra si incontrarono e
si baciarono con passione. Yurika infilò la lingua nella bocca di Akito e la mosse con desiderio.
Lui rimase scioccato dalla sua iniziativa, ma fece la stessa cosa. Le labbra di lei erano ancora
più dolci di quelle di Megumi, e il bacio fu elettrizzante per entrambi. Si separarono dopo un
pò, entrambi ansimanti e con gli sguardi fissi l'uno sull'altro. Entrambi arrossirono e
un'espressione felice si dipinse sui loro volti.
"Akito..."
"Yurika...chan."
Lei gli sorrise in risposta al nomignolo che lui aveva usato, e lui ricambiò il sorriso.
"Io ti amo." Dissero contemporaneamente. Akito guardò nei suoi occhi, e sentì il suo cuore
riempirsi di felicità. Che importava se non sapeva cucinare? D'accordo, era piuttosto sbadata,
e allora? Erano queste le cose che la rendevano Yurika. La sua Yurika. Lui la amava, l'aveva
sempre amata. Continuò a guardare negli occhi di lei, e ripensò al loro colore.
"Blu, come i suoi capelli."

Note dell'Autore: Com'era? Bruttina, eh? Beh, è la mia prima fanfic vera e propria, quindi era
un po' un esperimento. Ho scritto una fanfic di Nadesico perchè adoro la serie e penso che non
ci siano abbastanza storie su di essa. Andiamo, gente! Scrivete fanfic di Nadesico! Inoltre, non
ci sono fanfic di Akito+Yurika là fuori, che io abbia visto. Se ne conoscete una, per favore
fatemi sapere o speditemela. Inoltre sto cercando dei tester per le mie storie, perciò mandatemi
una e-mail all'indirizzo: grayson_san@hotmail.com se siete interessati.
Ah, già! Per favore, recensite questa fanfic! Bene o male, non importa! Recensite, per favore!

Note del Traduttore: Bene, questo era il primo capitolo! Non ho molto da dire se non... restate
in attesa per il prossimo! Ci vediamo, e spero che vi sia piaciuta!

  
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