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Autore: Frafra9    10/08/2010    5 recensioni
In questa storia i personaggi di Twiligh sono tutti umani.
Reneesme, è una ragazza adolescente e come tutti i ragazzi della sua età vuole divertirsi e non pensare a niente..secondo lei, i suoi genitori non la capiscono. In tutto questo, però c'è Jacob, il suo lupacchiotto e con lui fa la prima esperienza della sua vita, quella che le cambierà la vita..
Questa è la mia prima storia OS su personaggi di Twilight già grandi
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Edward Cullen, Isabella Swan, Jacob Black, Renesmee Cullen
Note: AU, Raccolta | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Twilight
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Questa è la mia prima storia OS che scrivo riguardante i personaggi di Twilight umani (quindi niente vampiri e licantropi), dove Renesmee non è una piccola e dolce bambina ma è una ragazza adolescente.

Devo ringraziare due miei cugini per avermi aiutato, nel vedere la situazione nella mia testa e devo ringraziare anche un'amica per avermi incoraggiato a scriverla...spero le piaccia perchè la dedico a lei a Daniela

Spero piaccia anche a voi, miei cari lettori/ci



Nessie

Nessie, che fai vieni alla festa giù alla spiaggia?
Fammi sapere. Nene


Nene, la mia migliore amica fin dalle scuole elementari, per me è come una sorella che non ho visto che mi ritrovo un fratello di 6 anni, Jason.
Come tutti i bambini, nonchè figlio minore, le ha tutte vinte ed è uno spione allucinante cosi per non far sapere i cavoli miei sono costretta a messaggiare tramite cellulare con gli amici.

Certo che vengo! C'è Jake che non vedo da una settimana...cmq vengo io da te, mi è più comodo


Jake, è il mio fidanzato da qualche mese ma i miei non lo sanno e non devono saperlo conoscendo mia madre, lo inviterebbe tutti i giorni e quando è contenta per una cosa sa essere nonna Renèe e zia Alice insieme e quindi meglio di no. Papà invece, lo riempirebbe di domande anche le più imbarazzanti o peggio ancora lo caccerebbe via senza pensarci due volte come è già successo con Johnny, un mio compagno di classe solo per avermi fatto una carezza sulla guancia ha dato di matto!
Fortunatamente Jacob, questo è il suo nome, non viene a scuola con me, è di La Push, la riserva dei Quileute. Ci siamo conosciuti, tramite amici in comune
< Mamma, posso andare a dormire da Nenè? > chiedo a mamma mentre sta rimettendo in ordine i giocattoli di quella peste.

Quando avevo la sua età, mettevo apposto da sola i giocattoli...

< Si, certo vai pure >
Prima di andare preparo lo zaino: telo da mare, top bianco e mini gonna nera, che uso come copri costume al posto del pareo e sandali con il tacco. Dalla cabina armadio prendo un pigiama pulito e lo nascondo nella cassapanca sotto la finestra della mia camera e poi una bella doccia, nel mio bel bagno in camera.
Indosso, il mio costume preferito quello rosso, sopra i soliti jeans e la mia t-shirt preferita quella nera quella con il gattino glitterato, scarpe da ginnastica e posso andare.
Saluto mamma che è in cucina a preparare pane e nutella alla peste di casa < Ciao mà, io vado > si pulisce le mani sullo straccio accanto a lei e viene verso di me scoccandomi un bacio sulla guancia < Ciao. Domani a pranzo ci sono zia Alice con zio Jasper >
< Sarò a casa per pranzo > la mia zietta preferita.
Jason è preso a giocare alla plaustation < Tanto perdi! > lo saluto così e lui, permaloso inizia a piangere
< Io non perdo! Strega! > mi dice tirandomi la prima cosa che gli capita, colpendomi sulla spalla
< Renesmee, la pianti di dare fastidio a tuo fratello?! > è tornato papà e come al solito lo difende. Lui, mi tira gli oggetti addosso e ovviamente la colpa è mia!
< Ciao.. > mi limito a dire soltanto e me ne vado.
Nene, si che è fortunata! Ha un fratello grande che studia in un college a New York e due genitori che lavorano tutto il giorno e praticamente non ci sono mai e lei fa come vuole.
Arrivo da Nene, ci prepariamo io con i vestiti che ho messo nello zaino e lei sopra al costume bianco si mette una maglietta trasparente, dei short e lo stesso mio paio di scarpe. Un pò di trucco leggero per dare un pò di colore alla mia pelle bianca e siamo pronte per andare alla spiaggia di Port Angels!
< Nessie, cosa hai detto ai tuoi? > mi chiede mentre siamo sedute sul bus diretto alla spiaggia
< Che dormivo da te...tu cosa hai detto? > le dico mentre mi guardo due signori ne troppo giovani ci fissano...
< Beh.. io ho detto che dormiamo da Tiffany >
< Tra tutte proprio lei dovevi dire?! Da quella non ci dormo manco morta! >
Alla fermata, Jake è li che mi aspetta con i pantaloncini beige che gli ho regalato e mi sorride. Scendo di corsa dal bus e mi butto tra le sue braccia, baciando quelle labbra carnose che per una settimana mi sono mancate
< Ehi lupacchiotta! > mi solleva per i fianchi e gira su se stesso facendomi ridere
< Lupacchiotto mio! >
Alla festa, bevo qualche alcolico senza però esagerare non ho voglia di svegliarmi il giorno dopo più rincoglionita del solito e con un mal di testa atroce! Voglio godermi la festa restando lucida.
Ballo, davanti al falò, la musica spacca timpani il mio lupacchiotto mi guarda innamorato io rido, rido. Si avvicina, si mette dietro di me mettendo le sue mani sui miei fianchi, inizia a baciarmi il collo per poi salire e mordicchiarmi il lobo dell'orecchio < Andiamo in acqua > mi sussurra io riesco solo ad annuire scossa dai un brivido, non avevo freddo, ma avevo voglia di lui, di stare sola con lui... Lui, lui, lui e solo lui esiste per me come io, esisto per lui
< No, dai Jake! > voleva andare sempre più al largo
< Ci sono io con te... >
< No, è buio... >
< Fifona! > mi cantilena sfuzzandomi l'acqua in faccia
< Non sono fifona! > - lo spruzzo anche io - < Sto solo vedendo la realtà.. >
< No, hai solo paura altro che realtà >
< Va bene ho paura perchè è buio. Contento adesso?! >
< Si! > e inizia a giocare con le mie labbra, baciandole, leccandole e succhiando il mio labbro inferiore, piano piano arriva al mio collo, i suoi baci si fanno sempre più bollenti e mi rendo conto che sono pronta. Si, sono pronta per fare l'amore per la prima volta.
Jacob è la persona che amo più di ogni altra cosa. Quando sono giù mi basta sentire la sua voce, sempre allegra e solare o vedere i suoi sorrisi..mi fa tornare il buon umore.

Una volta dissi a mia madre di essermi innamorata lei mi rispose che essere innamorati è la cosa più bella che esiste e che lei nonostante siano passati 18 anni lei è ancora innamorata di papà, come se fosse il primo giorno. E la stessa cosa, a mio parere, vale anche per papà.

Usciamo dall'acqua e raggiungiamo una torretta dei bagnini, la più lontana dove possiamo coccolarci senza essere disturbati e continuamo quello che in acqua avevamo iniziato < Dove eravamo rimasti? > mi dice sorridendo
Faccio finta di pensarci e poi..poso le mie labbra sulle sue e la mia lingua inizia ad accarezzare le sue labbra. Lui, schiude un pò le labbra e le nostre lingue si trovano, si assaggiano come non hanno mai fatto prima. Le sue mani stringono i miei fianchi mi gira mettendomi con le spalle al muro, mentre le mie mani accarezzano i suoi capelli. Piano piano i suoi baci iniziano a scendere, dalla mia bocca arrivano al mio seno, mi slaccia il pezzo di sopra del costume lasciandolo cadere, baciando i miei capezzoli, mi mordo le labbra per soffocare un gemito ma non ci riesco più di tanto e allora mi lascio andare, siamo soli, lontano da tutti e da tutto.
Il suo amichetto, si fa sentire ed io timida, infilo la mia mano nei suoi boxer ed inizio a toccarlo, Jake fa lo stesso con me accarezza la mia intimità.
Con un gesto ci togliamo i costumi, restiamo nudi e ci guardiamo incerti su cosa dobbiamo fare, è la prima volta di entrambi..ma l'incertezza dura un attimo e ci ritroviamo stesi in terra a fare l'amore.
E'alba, abbracciati e sotto i nostri teli da mare, guardiamo il nascere del giorno < Ti amo > gli dico
< Io ti amo di più > mi risponde
< Di più io! > dico schioccandogli un bacio sul collo
< Ci amiamo alla pari > mi dice scherzando
< Vorrei che questo momento non finisse più... > dico mentre fisso il cielo e il sorgere lento del sole.
< Scappiamo e questo momento lo vivremo sempre >
< Sarebbe bello, ma è inutile ci prenderebbero subito.. >
< Hai poca fiducia nel tuo lupacchiotto?! >
< No, ma ti ricordo che ho un nonno poliziotto > - ispettore capo della polizia per essere precisi - < Una volta sono già scappata! Ma avevo 6 anni e volevo andare alle giostre e siccome non mi ci potevano portare, ci sono andata da sola > sorrido al ricordo
Ci rivestiamo e andiamo a fare colazione, insieme agli amici, al bar davanti alla fermata del trenino, finito di mangiare 2 cornetti al cioccolato e una tazza di cappuccino con schiuma di quelli che piacciono a me, torniamo a Forks.
Jake e Quil, prendono la macchina e vanno a casa, mentre io e Nene, prendiamo il bus che ci porta a casa sua dove lei scende ed io continuo la corsa fino a casa mia tutta felice della notte appena trascorsa... ma la mia felicità dura poco.
Davanti la porta di casa, sento arrivarmi un schiaffo < Non lo fare più! > è mio padre
< Cosa ho fatto, stavolta? > chiedo ma se aspetta che mi metta a piangere si sbaglia di grosso. Nessuno mi può togliere la mia felicità!
< Lo sai bene... dove sei stata.. > la sua non è una domanda ma io rispondo come se lo fosse
< A dormire a casa di Nene e mamma lo sapeva.. >
< Non sei stata da Nene, ma a Port Angeles, se eri li... >
< Si, sono stata li, alla festa in spiaggia e non riesco a capire qual'è il problema per voi se vado li!? > chiedo con calma apparente anche se avrei voglia di urlare non lo faccio.
Papà stringe i pugni e alza gli occhi al cielo borbottando qualcosa che io, però, non riesco a capire e sinceramente neanche mi interessa. Mamma arriva, si affianca a suo marito e gli accarezza un braccio, lui si gira e le sorride
< Renesmee, eravamo in pensiero... > - mamma che con la sua calma, cerca di spiegare le cose - < il collega di tuo padre Sneak, ti ha visto a Port Angeles. Ti abbiamo chiamato al cellulare ma non rispondevi, la madre di Nene ha detto che lei era a dormire Tiffany e così è venuto a cercarti... >
< Ma tu, non c'eri! > continua papà arrabbiato
< Io ero...ero... > non lo dico con chi ero, tanto non capirebbero. Prendo e salgo su in camera mia, sbatto la porta chiudendola a chiave e inizio a piangere.
Lo schiaffo che mi ha dato papà, il primo da quando sono nata, inizia a farmi male adesso vado verso lo specchio per vedere se mi ha lasciato il segno no, non c'è.
Decido di farmi una doccia per togliermi la sabbia e la salsedine, accendo lo stereo e alzo il volume fino al massimo, così le note di "Supermassive Black Hole" dei Muse posso sentirla anche sotto la doccia, fregandomene se è troppo alta o da fastidio, non ho voglia di pensare a niente e nessuno, sono troppo arrabbiata con i miei, sono riusciti a mandare in frantumi la mia felicità.
Sotto la doccia, mi accorgo di aver un succhiotto su un seno, sorrido anzi rido me lo ha lasciato Jacob...anche quando non c'è, trova il modo per farmi sorridere lo amo...

Stamattina mi ha proposto di scappare insieme...io gli ho detto di no, sono una stupida. Ora gli mando un messaggio e gli dico di scappare insieme. Io e lui soli soletti

< Nessie, è pronto in tavola > è mamma che bussa alla mia porta
< Non ho fame! >
< Ti ho preparato la pasta che piace tanto a te.. > sempre la solita, quando poi si pente di quello che ha fatto cerca di farsi perdonare cucinandomi i miei piatti preferiti, ma non lo capisce che non ho bisogno di cibo?!
< Non mi interessa! Ho detto che non ho fame! > rispondo ancora più acida e qui somiglio a zia Rosalie, così dicono
Indosso le prime cose che trovo nell'armadio un paio di pantaloncini e una canottiera e mi butto sul letto a fissare il soffitto, nello zaino accanto a me cerco il cellulare, ho voglia di sentire Jake...ma non lo trovo < Ecco l'ho perso! >
< Principessina... apri la porta?! > se prima era mamma ora è il turno di papà, logico. Mi chiama anche come mi chiamava da piccola
< No. Vattene! >
< Voglio solo parlarti e ti chiedo scusa per prima, non volevo... > non lo lascio finire
< Vattene! Sono io che non voglio parlare >
Qualche minuto dopo sento bussare alla mia porta < Nessie, sono io zia Alice.. > - a lei apro la porta ma solo a lei. - < La mia nipotina preferita, che non è scesa a pranzo.. >
< Zia.. >
< Mi devi spiegare un pò di cose..se non eri sulla spiaggia e soprattutto con chi eri? > mi chiede con il suo solito tono complice si ma la mia complice
< Sono stata con Jacob...tutta la notte > le dico
< Jacob, il tuo ragazzo... > - annuisco - < Lo sai che devi farmelo conoscere. La zia, lo deve conoscere prima dei genitori. > dice scherzando facendomi la linguaccia
< Ieri, è stata la notte più bella, meravigliosa della mia vita > con aria sognante e persa nel ricordo della notte precedente le racconto tutto
< La mia nipotina è diventata una donna e allora... > - tira fuori una grande scatola da una busta - < Tieni è per te. L'ho comprato a Roma.. > zia Alice e zio Jasper, si sono sposati un mese fa e come viaggio di nozze lo hanno trascorso in Italia
< Zia ma è bellissimo! > mi ha regalato un vestito corto (qualche cm sopra il ginocchio), monospalla con la bretellina argentata, color blu cobalto con in vita una fascia nera
< Provalo! >
Sto per spogliarmi quando entra mia madre, ovviamente senza bussare, con il telefono in mano < Nessie è per te > - dice porgendomi il telefono - < E' Jacob > dice a voce bassissima.
Le strappo il telefono dalle mani e mi chiudo in bagno < Pronto? > dico
< Lupacchiotta, hai scordato il cellulare nel mio zaino.. >
< Credevo di averlo perso.. > sorrido
< Ti serve subito o te lo prendi domani? > faccio finta di pensarci
< No, mi serve per questa sera... se no prima di addormentarmi come faccio a darti la buona notte? > dico mentre con un dito arriccio una ciocca di capelli
< Giusto! Allora... >
< Ci vediamo al confine tra Forks e La Push > mi sarei fatta accompagnare da zia Alice
< Non sto a La Push..sto a pochi km da casa tua, quindi se tra dieci minuti scendi te lo do >
< Ok lupacchiotto! >e attacchiamo.
Esco dal bagno e trovo mamma sorridere e zia con il vestito in mano, lo prendo e lo indosso < Ti sta una favola! > esclamano entrambe e in effetti mi sta benissimo.
Scendo di corsa le scale e vado a ringraziare anche zio Jasper del regalo, mentre papà mi guarda a bocca aperta, meravigliato sembrava non avermi mai visto con un vestito
< Grazie zietto! > e gli schiocco un bacio sulla guancia, scompigliando poi la sua "criniera" bionda
< Hey! non scompigliare i miei capelli! > - la mia risposta una linguaccia - < Comunque sei una favola... Edward, attento che fra qualche anno se continua ad essere cosi bella qualcuno te la porta via.. > io arrissisco e abbasso la testa

Quel qualcuno già c'è...e chissà se sarà per sempre lui..

< E già, ho una figlia bellissima... > - dice papà abbracciandomi, mi scansai da lui e credo ci rimase un pò male e uscii fuori - < Dove vai? > sento che mi chiede ma a rispondere fu mamma
< Va fuori in giardino... credo, ad aspettare una persona... > mi fermo dietro la porta accostata ad ascoltare, tanto se arriva Jake lo vedo
< C'è qualcosa che non so...e che dovrei sapere? > chiede papà
< No, a quanto so io..niente... > questa è zia Alice a rispondere.
In lontananza vedo la Golf del mio lupacchiotto arrivare e mi affretto ad uscire fuori dal cancello.
< Wow! > è la prima cosa che mi dice non appena scende dalla macchina e viene verso di me
< Ti piace? E' un regalo di mia zia >
< Dire che mi piace è poco..sei meravigliosa! > mi abbracciò e mi diede un bacio leggero sulle labbra che io ne approffittai per approfondire di più quel bacio
< E' ancora valido l'invito a scappare? > gli chiedo
< Si, tutto quello che vuoi.. > mi sussurra all'orecchio facendo scorrere un brivido lungo la schiena. Con lui andrei ovunque anche sulla luna, basta che siamo soli io e lui, il resto non conta.
< Aspetta un attimo qui, devo farti conoscere una persona.. > e vado via.
In casa, vado direttamente da zia, che sta parlando con mamma in cucina < Scusate... > dico prendendo per un braccio zia e portandola fuori nonostante i sui "Hey!"
Fuori, davanti a Jacob < Zia, questo è Jacob! > - faccio le presentazioni - < Jacob, questa è zia Alice! >
< Finalmente ti conosco... > - dice la mia zietta mentre lui sorride imbarazzato - < Non fa altro che parlare di te >
< Zia! > dissi dandole un buffetto sul braccio
< E' la verità... Comunque che ne dite di entrare?! > mi girai e vidi i miei e zio Jasper affacciati alla finestra, non appena si accorsero che li stavo guardando fecero i vaghi.
Dopo molta mia, incertezza insieme a zia e a Jake entrammo in casa. La prima a venirci incontro fu mamma < Ciao, io sono Isabella la mamma... > disse tutta sorridente
< Salve, io sono Jacob... >
< Un amico > mi affretto a dire e sento zio bofonchiare
< Si, si proprio un amico >
< Jake, lui > - andando vicino - < E' zio Jasper. E lui... > - indicando papà - < è mio padre >
< Ciao, io mi chiamo Edward > dice sorridendo e tendendo la mano verso Jacob che accetta volentieri
< Ehi! ci sono anche io! > quel mostricciattolo di mio fratello che sbuca da non so dove
< Lui è Jason, il fratellino > dice papà scompigliando i capelli a Jason
< Jacob, vuoi qualcosa da bere? Thè freddo, coca - cola, aranciata, succo di frutta, latte e menta, orzata... > mia mamma, da brava padrona di casa inizia ad elencare tutta la dispensa in cucina
< Un bicchiere di thè va benissimo, grazie! >< E tu, Nessie..e voi? >
< Io, mamma il thè anche io >
Nel frattempo che mamma era in cucina a preparare da bere per tutti, iniziò l'interrogatorio quello che io volevo evitare...tra papà e zio, con le domande ci davano sotto. Le domande erano le solite e classiche domande, credo, che un genitore fa al ragazzo della propria figlia.
Fortuna, che poi a Jake squillò il telefonino ed era suo padre e doveva tornare a casa...così l'interrogatorio fu finito.
Lo accompagnai alla sua macchina < Scusali... > gli dico, riferendomi a quei due
< Hanno ragione ha farmi tutte quelle domande, in casa hanno uno splendido bocciolo di rosa... > mi sfiora le labbra, mentre la mia lingua sfiora le sue labbra.
Saluto Jake, e già mi manca, rientro in casa ascolto le impressioni che ha fatto il mio lupacchiotto alla mia famiglia < Bravo ragazzo > è il parere comune di papà e zio.
< Che ragazzo dolce e gentile > mamma e zia. Anche zio e zia vanno via.
Dopo cenato, sto andando in camera mia quando mio padre < Principessina vieni un pò qui... > - mi avvicino - < E' da tanto che non passiamo una serata tutti qui insieme... > mi siedo accanto a lui poggiando la mia testa sul suo petto e lo abbraccio, come facevo quando ero piccola e volevo le sue coccole e papà inizia ad accarezzarmi i capelli
< Domani, Nessie, andiamo al circo quello con gli animali... > dice mamma, io sorrido perchè sanno che adoro gli animali
< Con chi ci andiamo? >chiedo
< Solo noi quattro > - dice papà - < Partiamo domani mattina presto quindi ora tutte e due a nanna! >
Dopo essermi messa il pigiama e assicurata che i miei non sono in vista entro nella cameretta di mio fratello< Jay..domani è l'anniversario di nozze di mamma e papà > dico sedendomi sul letto accanto a lui
< Si lo so e cosa vuoi!!? >
< Domani mattina ti va di preparare la colazione a tutte e due? >
< Va bene... >
< Buona notte Jay > gli dico.
La mattina seguente, mi sveglio più presto del solito, i miei ancora dormono...scendo giù in cucina ed inizio a preparare tutto, la spremuta d'arancio, il latte, le fette biscottate con la marmellata e alcune con la nutella, sciacquo un piccolo vaso e lo riempio con i fiori che di nascosto mi sono fatta portare dal mio vicino di casa.
Sono indecisa se sistemare il tutto su un vassoio e portare la colazione in camera ai miei o portarla a Jason e lasciare che i due "sposi" fanno colazione da soli in cucina...

No, facciamo colazione tutti e quattro insieme visto che è da parecchio che non la facciamo

Vado a svegliare Jay che insieme andiamo a svegliare i nostri genitori < Dormiglioni sveglia!! > grida Jay e prende la rincorsa per poi buttarsi sul letto
< Ma...ma cos'è tutto questo macello?! > chiedono in coro
< Dobbiamo andare al circo! > risponde Jason
< Jay, vieni qui e lasciali vestire... e fra 5 minuti vi vogliamo giù in cucina! > dico io con finto fare autoritario.
Una volta scesi giù in cucina, mamma vedendo la tavola imbandita e me hai fornelli intenta a preparare le frittelle, si commosse, papà restò a bocca aperta non si aspettava una cosa del genere...
< Tanti auguri!!! > urliamo io e mio fratello in coro per poi buttarci tra le loro braccia
< Grazie! > rispondono loro.
Finita colazione vado a prendere la busta con i regali a mamma una borsa nuova, quella che voleva e a papà un nuovo paio di occhiali da sole, rimasero contentissimi ma le sorprese non erano finite perchè anche loro ci avevano fatto dei regali a me una nuova macchina fotografica e a Jason una console portatile con un gioco dentro che desiderava da tempo.
Alla fine ci prepariamo e andiamo a Tacoma oltre al circo andiamo al luna park e torniamo a casa a notte fonda, stanchi ma felici perchè ci siamo divertiti un mondo!
   
 
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