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Autore: Lovva_Chan    12/08/2010    2 recensioni
Yuui-Sensei non era un uomo che sognava ad occhi aperti. Non era come suo fratello Fay, non entrava dalle finestre, non saltellava per la scuola annunciandosi con uno “HYUUUU” no. Decisamente no.
Genere: Comico, Demenziale, Erotico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai, Yaoi | Personaggi: Altro Personaggio, Fay D. Flourite, Syaoran
Note: Cross-over, OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Yuui-Sensei non era un uomo che sognava ad occhi aperti

Yuui In Wonderlan?!

 

Note iniziali: Ambientata nell’Horitsuba la storia non ha alcun senso XD troverete la maggior parte dei personaggi CLAMP, fra cui anche alcuni dell’anime di Code Geass. La storia l’ho pubblicata anche sul sito dell’horitsuba dove sono iscritta XDD

 

 

 

Yuui-Sensei non era un uomo che sognava ad occhi aperti.

Non era come suo fratello Fay, non entrava dalle finestre, non saltellava per la scuola annunciandosi con uno “HYUUUU” no. Decisamente no.

Aveva i piedi saldamente incollati al suolo col mastice.

Questo a qualcuno non andava molto bene, doveva svagarsi ogni tanto. Divertirsi.

Ma infondo, che storia sarebbe questa se Yuui-Sensei non subisse qualcosa? Oh, scusatemi… Sono sbadato… Il mio Niisan lo dice spesso.

Non mi sono ancora presentato, eppure molti di voi dovrebbero conoscermi… Mi chiamo Shaoran, Lee Shaoran.

Ho anche io un gemello, Shaoron… In quanto a serietà dovrebbe fare a gara con Yuui-Sensei, ma almeno mio fratello si diverte… Credo.

Ho sempre stimato i professori della scuola che frequento.

Certo, è insolito vederli entrare dalla finestra, scoprire che origliano ciò che dici.

Ricordo ancora l’episodio di San Valentino, mi ero appena iscritto a scuola e… Come dite? AH! Scusate, non è di me che parla questa storia, me ne ero dimenticato.

Allora… Dove ero rimasto…?

Ah, vero… Yuui-Sensei e la sua serietà.

Ancora adesso non capisco perché sono finito a doverla scrivere questa storia… Forse perché così non potrò dimenticarla, magari un giorno… Quando io e Sakura-Chan saremo spoSpo… Beh, quando io e… INSOMMA AVETE CAPITO!

Un giorno potrei raccontarla hai miei figli, o magari darla al diretto interessato.

Comunque… La nostra storia comincia in un giorno come tutti gli altri…

 

Studenti che cammino verso la scuola, altri che corrono perché sono in ritardo, qualcuno che saltella, altri che bisticciano sul pranzo.

Alcuni di essi, ignari della sorte poco benevole che li attendeva, si apprestarono ad entrare in classe.

Ero seduto al mio banco e non so come mi ritrovai in palestra.

La preside ci guardava sorridendo, mi metteva i brividi quel sorriso, guai erano in arrivo.

-Siete tutti presenti!- esclamò entusiasta.

Shaoron incrociò le braccia al petto annoiato. Ve lo dicevo prima no? Il Niisan dovrebbe davvero fare a gara col sensei.

-Questa mattina, faremo uno scherzo a Yuui-Sensei!- disse sorridendo più di prima –Il nostro caro insegnante di chimica si è già impegnato ad addormentarlo e a vestirlo per l’occasione, i vostri costumi ed i vostri ruoli sono tutti pronti!-.

Watanuki urlò qualcosa in quell’istante, non si capì molto. Ma è meglio non fargli ripetere nulla.

-Oggi Yuui-Sensei diventerà Alice!- continuò la preside –La scuola ed il giardino sono stati addobbati per l’occasione!-.

Tornai a guardare Shaoron.

Sorrideva anche lui ora, ma più che un sorriso mi sembrava un ghigno.

Quanto si metteva male la situazione…

-Shaoron-Kun… Prendi con te Sakura-Chan e Doumeki-Kun- disse sorridendo maliziosamente –Andate al tavolo del cappellaio matto dopo esservi vestiti!-.

Sospirai, sarebbe stata una strana giornata.

Shaoron sembrava davvero divertito adesso, prese il suo costume e andò in giardino.

Ma ora basta parlarvi dalla mia prospettiva, vi spiego come sono andate le cose, o almeno… Cosa mi ha detto Fay-Sensei.

 

Era entrato nell’aula di economia domestica, poggiato sulla cattedra una tazza di cioccolato caldo.

Con la scusa del “abbiamo tempo, beviamoci una cioccolata calda assieme Hyuuu!” aveva indotto il gemello a bere.

Precedentemente nel liquido era stato sciolto un sonnifero, Yuui-Sensei cadde addormentato e Fay-Sensei fu libero di spogliarlo e mettergli gli abiti da Alice, completando il tutto con un fiocco sistemato fra i capelli sciolti.

Gli aveva anche scattato una foto a quanto pare, spero davvero tanto che suo fratello o il mio non lo scoprano mai.

 

Quando fummo tutti pronti, quando perfino Kurogane-Sensei fu condotto alla sua postazione si diede il via allo scherzo.

 

~

 

Yuui si svegliò frastornato, non capiva cosa diavolo fosse successo.

Si mise in piedi borbottando del freddo che avvertiva alle gambe, si guardò e rimase paralizzato.

Perché aveva addosso un attillato abitino blu tutto fronzoli corredato di grembiulino?

Perché portava delle calze e una… Che diavolo ci faceva una giarrettiera alla sua gamba?

Stava sognando forse? Eppure era a scuola.

Lentamente aprì la porta dell’aula mettendo fuori la testa. Avrebbe ucciso col suo set di coltelli accuratamente affilati l’autore di quello scherzo.

Sconvolto vide passare Subaru vestito da coniglio.

Correva borbottando qualcosa.

-Subaru-Kun!- lo chiamò senza uscire dall’aula.

Il giovane lo guardò, un lieve rossore sulle guance –Sono in ritardo!- biascicò riprendendo a correre per poi voltare l’angolo.

Yuui deglutì, era un sogno… Uno strano sogno.

Con un po’ di coraggio uscì dall’aula seguendo Subaru.

-Aspetta!- urlò incominciando a correre, senza rendersene conto però, inciampò capitolando fuori da una finestra.

I suoi coltelli avrebbero fatto scintille.

Si mise in piedi sbuffando, fortuna che era a piano rialzato la finestra.

Cominciò a guardarsi attorno –Ma che…- quella non era più la scuola, era un macello.

Su un grosso fungo, vestita con un abito aderente se ne stava la preside, che fumava la pipa turca come se non fosse un giorno scolastico.

Guardò Yuui e gli sorrise –Salve, chi sei tu?-.

-Come chi sono… Yuuko-Sensei…- balbettò, la preside era impazzita?

Si voltò verso un albero, dove un ragazzo dai capelli neri stava comodamente disteso su un ramo.

Le braccia dietro la testa gli occhi chiusi dietro degli occhiali da sole arancioni.

La lunga coda da gatto a strisce rosa chiaro e scuro ondeggiava piano.

Il biondo si avvicinò alzando la testa.

-Fuuma-Kun, che ci fai sul ramo?- domandò sconvolto.

Il ragazzo lo guardò mettendosi seduto.

Le orecchie da gatto dritte sulla testa.

-Ti sei perso?- chiese a sua volta sorridendogli

-No, ti ho chiesto che ci fai sul ramo!- rispose contrariato.

-Dovresti cercare il bianconiglio!- continuò l’altro sorridendo maggiormente –L’ho visto saltellare da quella parte, o magari era quella… Oppure quell’altra!-.

Yuui inarcò un sopracciglio, era già abbastanza imbarazzante girare vestito in quella maniera, era un sogno… Va benissimo, ma perché c’era un suo studente?

Sospirò dirigendosi verso il retro della scuola.

-Forse è la stanchezza- si disse –Sarà sicuramente la stanchezza, unita allo stress, ecco… Sono stressato…-.

Si bloccò fissando un lungo tavolo pieno di tazzine da thè con teiere e affini.

Guardò poi i tre seduti al tavolo.

Un ragazzo che riconobbe fin troppo bene.

Shaoron era seduto a capotavola, un cappello a cilindro in testa, il mantello con qualche rattoppo fatto con pezze di colore diverso andava a coprire lo smoking nero.

Sorseggiava piano il thè, mentre una ragazzina con delle lunghe orecchie da coniglio marroni era seduta alla sua destra.

Addosso un vestitino giallo, con le maniche a sbuffo.

Girava piano il contenuto della tazza.

Perché Sakura-Chan era vestita da lepre?

Scosse piano la testa guardando poi Doumeki che con aria dormiente osservava il vuoto.

Si avvicinò sconcertato, perché Shaoron doveva vederlo vestito così? Però era un sogno, un sogno!

Il ragazzò lo guardò e ghignò.

Sebrava terribilmente reale.

Yuui deglutì piano –Salve…?-.

-Siediti e prendi il thè- ordinò lui con voce atona.

Il biondo si mise a sedere osservandoli “Shaoron è un sogno, non mi sta vedendo realmente conciato così!” pensò prendendo una tazzina.

Subito dopo si sentì strattonare per un braccio, la tazzina gli cadde sulla tavola versando il suo contenuto, finì trascinato attorno al tavolo per poi sedersi e trovarsi accanto Shaoron.

-Ma…- guardò gli altri due e sospirò alzandosi –Meglio che io vada…-.

-Non hai ancora bevuto il thè!- lo rimbeccò il giovane.

Yuui lo fissò arrossendo leggermente –Ecco…-.

Shaoron si alzò afferrandolo per un braccio e trascinandolo in disparte, un fuori programma poteva concederselo, sarebbe stato divertente.

Lo fece sedere per terra chinandosi poi verso di lui –Non ti piace il mio thè?- gli soffiò sul collo sfiorandoglielo piano con le labbra.

Il biondo socchiuse gli occhi gemendo lievemente, maledizione… Dannati sogni erotici.

-AhhS-Shaoron-Kun…- sussurrò.

-Magari ti piace altro…- disse mordendo lentamente la pelle del sensei.

Perché doveva sognarsele certe cose? Non bastava che le faceva davvero?

Se Shaoron scopriva che sognava certe cose sarebbero stati guai. Glielo avrebbe ricordato fino alla pazzia.

Avvertì le dita del giovane sfiorare la sua coscia risalendo piano.

Le labbra ancora premute sul suo collo lo stavano mandando fuori gioco, così dannatamente sensibile.

Inarcò la schiena ansimando lievemente. Si stava eccitando, ed era male… Era un sogno, un semplice sogno, non uno erotico maledizione!

Il ragazzino ghignò scostandosi e posando un lieve bacio sulle labbra del compagno si alzò –Ci vediamo…- disse correndo via.

Yuui restò un bel po’ a terra, il respiro lievemente affannoso e le gote arrossate.

Poi si alzò e rientrò di corsa a scuola.

Si bloccò sentendo delle voci, un lieve canto.

Si diresse verso l’aula di musica e aprendo la porta vi trovò dentro altri alunni.

Himawari aveva i capelli legati nei soliti codini, un vestito giallo girasole addosso, con strati di tulle che comparivano da sotto la seta della gonna.

Watanuki aveva addosso uno smoking blu scuro, nascondeva bene la vergogna del momento. Non era bello aveva una coroncina di iris fra i capelli, era umiliante.

Però era anche felice, stava ballando con la dolce Himawari, quindi avere quei dannati fiori fra i capelli finiva in secondo piano.

Poco distante, seduta elegantemente su un banco vi era una ragazzina dai lunghi capelli rosa.

Addosso un abito lungo, con le maniche a campana.

Il bianco predominava sul corpo della giovane, che fra i capelli aveva dei gigli.

La sua mano era tenuta elegantemente da un ragazzo vestito di rosso carminio, una rosa rossa come il sangue dell’occhiello della giacca dava un tocco di eleganza.

I capelli neri sembravano le ali di un corvo.

Gli occhi viola guardarono un attimo verso il sensei.

Tornò a guardare Euphemia e le sorrise.

L’altra mano della ragazza era tenuta da un giovane dai capelli castani.

Gli occhi verdi erano fissi sul pavimento.

L’abito celeste come un non ti scordar di me era ornato di fiorellini di quella specie.

Lelouch lasciò la mano della giovane voltandosi verso una ragazza che si era lievemente isolata.

Il lungo abito nero era in contrasto con quello di Euphie. Gigli neri quelli di Cera, che guardò il giovane inchinarsi e tenderle la mano.

Accettando l’invito andò assieme al giovane verso gli altri due ragazzi che ballavano cominciando così a danzare assieme a Lelou.

Poco distante danzavano altre due figure, la prima avvolta da un lungo abito bicolore. Il giacchettino che portava per coprire la scollatura presente sulla schiena era verde chiaro, così come il sottogonna. Il resto era rosa chiaro. I lunghi capelli castani erano adornati di trifogli e fiori rosa pallido.

Guardando bene il ragazzo sbiancò, Shaoran-Kun era vestito da donna, perché?

A guidare le danze del povero giovane vi era un ragazzo dai capelli biondi, gli occhi azzurri erano fin troppo maliziosi.

Tre treccioline sbatacchiavano al ritmo dei suoi passi.

Il vestito arancione era adornato da bocche di leone del medesimo colore.

Gino ridacchiò andando a sfiorare la schiena a Shaoran per poi stringerlo maggiormente a se.

Si guadagnò un’occhiataccia dal giovane, che stava maledicendo Yuuko.

Non c’erano strumenti a guidare le danze, bensì una ragazzina dai capelli blu come la notte. Avvolta da un abito violetto, esattamente come i fiori che portava fra i capelli accuratamente intrecciati.

Cantava con la voce di un angelo, melodiosa e incantevole.

Yuui si avvicinò piano a Tomoyo e le sorrise.

La ragazzina smise di cantare e tutti fermarono le danze guardandoli.

-Perché non suoni?- domandò la ragazzina indicandogli il pianoforte.

Lui annuì, sedendosi e cominciando a far scorrere le dita sui tasti.

L’aria si riempì di musica. Tomoyo riprese a cantare, mentre alle danze si univano anche Euphie e Suzaku.

I due si affiancarono a Shaoran e Gino borbottando qualcosa.

-Smettetela di bisticciare!- li rimproverò Euphie a bassa voce.

Tomoyo ridacchiò e poi guardò Yuui –Che fiore sei?-.

-Forse è una rosa!- disse Himawari avvicinandosi.

Shaoran fissò il sensei e sorrise –Sei forse un papavero?-.

Yuui si alzò guardandoli –Che blaterate? Non sono un fiore…-.

-Erbaccia!- disse Euphie fingendo di svenire.

Suzaku la strinse prontamente –Che ci fa qui un’erbaccia?-.

Tomoyo spinse Yuui fuori dall’aula –Via!- esclamò chiudendogli la porta in faccia, guardò poi i compagni e sorrise.

 

Sconvolto da quello strano sogno Yuui voltò l’angolo bloccandosi.

Davanti a lui i due Mokona lo fissavano.

-Io sono PincoMokoPanco!- disse Soel saltellando.

-Io sono PancoMokoPinco!- disse Larg.

-Ascolta la nostra storia!- esclamò Soel saltando sulla spalla di Yuui.

-Il professore serioso!- esclamò a sua volta Larg saltando sull’altra spalla.

-C’era una volta un professore serioso!- cominciarono assieme –Mai si divertiva mai si ubriacava!-.

Yuui li guardò alzando un sopracciglio e sorrise.

-Un giorno una preside e degli studenti…- continuarono, ma all’improvviso Subaru sbucò da una porta, afferrando i due Mokona li trascinò via in tutta fretta.

-EHI!- urlò Yuui inseguendolo.

Correndo notò altri studenti che correvano attorno ad un tavolo.

Kazahaya guardò male Rikuo accelerando la corsa.

Kendappa ridacchiò minacciosamente –Maratonda!-.

Fujimoto si bloccò facendo schiantare Kobato contrò la sua schiena –Io non partecipo a certe pagliacciate!- disse mentre la povera ragazzina si massaggiava il naso.

Clow sorrise cordialmente –Su, ci divertiamo tutti infondo!-.

Uno strano cane situato nella borsa di Kobato ringhiò in seguito alla botta subita per l’urto sputando fuoco dalle fauci spalancate.

Kohane guardò apaticamente i pazzi che stavano correndo e riprese a leggere il suo fumetto yaoi, preferiva sapere che fine facevano i due personaggi piuttosto che correre in tondo come un’emerita idiota.

Karen guardò la bambina e le sorrise maternamente accarezzandole i capelli.

Yuui restò scioccato, non era più un sogno, era un incubo, di quelli della peggior specie anche!

Cercò Subaru vedendolo entrare in palestra e sbuffò aprendo a sua volta la porta.

Seduti su dei troni vi erano Seishiro-San il medico dell’infermeria e Kamui-Kun.

Si avvicinò mentre alcune persone erano sedute tremanti per terra.

Il biondo corse verso suo fratello chinandosi accanto a lui –Fay, che ti è successo?- chiese.

L’altro lo guardò con i lacrimoni che inondavano i suoi occhi –Per sbaglio abbiamo piantato ciliegi bianchi anziché rosa, la regina ci farà tagliare la testa!-.

Un singhiozzò disperato venne dal povero Kohaku, realmente spaventato dalla situazione, Touya lo guardò alzando un sopracciglio mentre Yukito trasformava una risata in un pianto.

Seishiro guardò Yuui –Chi sei tu?- domandò.

-Sono Yuui, il professore di Economia Domestica!- rispose cercando di calmare Fay.

-Non ha voluto prendere il thè con noi!- intervenne Shaoron incrociando le braccia –E’ una cosa deplorevole!-.

Kamui guardò verso il Fuuma-stregatto che gli sorrideva dolcemente e sospirò.

Il medico alzò un sopracciglio –Guardie!- sibilò mentre Kurogane e Eagle bloccavano Yuui.

-Esigo un processo!- disse Lantis incrociando le braccia –Farò da avvocato a codesto uomo!-.

Hikaru guardò verso Lantis e riprese a fingere di piangere aggrappandosi ad Umi.

-Chii?- mormorò una ragazzina dai lunghi capelli biondi.

Hideki le accarezzò i capelli e sorrise –Tranquilla!-.

-Anche Hideki sarà decapitato!- esclamò allegra la ragazzina.

-Stupida, se ti decapitano muori!- disse Dita guardandola male.

Chii guardò il giovane con aria triste –Hideki non deve morire, poi Chii resta sola!-.

Ryo sorrise, la situazione era davvero interessante, Suu se ne stava calma e non fiatava molto, esaltava il suo ruolo di carta condannata.

Sorata intanto sorrise ad Arashi –Sarà bello morire con te accanto!-.

Si beccò un sonoro pugno in testa dalla ragazza che lo guardò male ed incrociò le braccia.

Subaru guardò la scena finchè non si sentì tirare con forza verso Seishiro –regina, perché non lo sposi?- disse Hokuto spingendo avanti Subaru che sconvolto guardò il gemello.

Il medico sorrise maliziosamente accarezzando la testa di Subaru –Ci penserò-.

Tornò a fissare Yuui e sospirò –Decapitatelo!- borbottò annoiato.

-Cosa…?- chiese il biondo scioccato.

-Sei noioso- borbottò la Yuuko-Brucaliffo.

-Non ti diverti mai!- piagnucolò Fay.

-E’ un sogno, solo un sogno!- disse il cuoco ormai al limite dell’esasperazione.

Ormai erano tutti in palestra, fissarono Yuui come se fosse un pazzo.

La preside alzò un sopracciglio –Come?- domandò.

-Non è un sogno!- disse Fay sorridendogli.

Il biondo li fissò sconvolto –Non è…-.

-NO- dissero in coro Yuuko e Fay.

Kurogane sospirò –Io l’ho detto che era una pessima idea!-.

-Ci siamo divertiti però!- disse Soel saltando in braccio a Yuui.

-NiiChan, stai bene?- domandò Fay avvicinandosi al gemello.

Per tutta risposta l’altro diventò viola e guardò Shaoron che gli sorrise maliziosamente.

-Non è…-.

Il giovane scosse la testa –No Yuui-Sensei… Non è un sogno!-.

-L’abbiamo fatto per farti divertire!- disse Fay sorridendo e afferrando Yuui per un braccio –Ti sei divertito vero?- disse facendolo girare in tondo.

Il povero cuoco cercò di coprirsi le gambe –Fermati!- sibilò.

-Ora beviamo!- esclamò Yuuko allegra –Il piano è riuscito alla perfezione!-.

Yuui guardò i suoi alunni, che vergogna farsi vedere conciato così, non che altri fossero messi meglio, ma… Aveva un orgoglio.

Shaoron si avvicinò porgendogli il suo mantello e gli sorrise –Ecco a lei Yuui-Sensei!-.

-Ah, ma…- Fay guardò il gemello –NiiChan che fine hai fatto fare alla giarrettiera?-.

Il cuoco fissò il giovane Shaoron che sorrideva innocentemente. Si portò una mano vicino alla tasca battendoci lievemente sopra.

Yuui arrossì nuovamente –Devo averla persa- sussurrò.

 

Per quel che so, nessuno cercò la giarrettiera, credo sia ancora in mano al mio NiiSan.

Fu un’esperienza terribile per il sensei, da allora stette ben attento a divertirsi ogni tanto e a non bere più cose offertegli da altre persone.

Vi chiedete se si vendicò?

Voci narrano che i coltelli di Yuui volarono per tutta la casa che condivideva col suo gemello, ma non so se siano vere.

So solo che adesso sono fuori dal dormitorio, vago per la scuola perché la stanza che occupo con mio fratello è momentaneamente occupata.

Dovrò cercarmi un alloggio migliore, essere sfrattato non è fra le cose che adoro.

Ora però vi lascio, magari vado a chiedere ospitalità a Sakura.

Ah, quasi dimenticavo… La fotografia scattata da Fay, è in possesso del mio gemello ora, ogni tanto si vede Yuui arrossire durante le lezioni, forse perché Shaoron gli fa capire di avere con se la fotografia.

 

 

OWARI! ^w^

 

 

 

  
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