Non ho mai sognato veramente. Eppure da quando iniziai a farlo, non smisi più.
Venivo celermente catapultata in un mondo parallelo al nostro, popolato da strani animali e ricoperto da un manto floreale, che variava colori mai visti..
Lo chiamavano Antiqua. Era abitato da indigeni che conoscevano vagamente la nostra lingua. Avevano i capi tribù, e c’erano anche i più forti, quelli che combattevano per il potere sul proprio gruppo; c’erano le donne del villaggio, che vagavano per le strade sterrate con delle otre colme d’acqua sulla testa; e poi i bambini, che avevano un apposita zona di svago”, dove venivano lasciati all’alba e ripresi al tramonto.
Io ero capitata lì, per caso, quando per la prima volta in vita mia feci un sogno, dopo aver letto il libro.