A.A.C.P.
Attività Altamente
Produttive in Classe
ORE
8.15
La
professoressa entra in classe e tutti si siedono tirando fuori i libri. La
prof. in questione comincia a parlare: ha inizio il periodo medio di attenzione, che secondo studi scientifici dovrebbe essere
di 20 minuti, di 10 o 5 secondi. La prof. preoccupata dal silenzio si guarda
intorno e, soddisfatta del fatto che tutti la fissano, torna a leggere. Non si
è però accorta che tutti quanti stanno fissando il vuoto. Ma negli ultimi
banchi c’è qualcuno che s’impegna in attività
altamente produttive. Tanto per non fare nomi, Alessandra dorme
tranquilla, qualcuno smessaggia con il fidanzato e c’è persino chi rumina vistosamente.
La
prof., sempre più sconvolta dall’irreale silenzio,
alza nuovamente la testa compiacendosi che ci sono 24 persone chine sui libri,
di cui però nemmeno una sa cosa lei stia leggendo, dove lo stia leggendo e
perché lo sta facendo. La prof. testa l’attenzione generala
dicendo: “ Gallina, continua tu!”. L’interessato si desta dal suo torpore ed
inizia un mormorio su dove siamo e a che punto. La prof. indispettita sveglia
Alessandra e le chiede di declinare i pronomi.
L’interrogata inizia, ma viene interrotta dalla prof.
che le chiede di declinare il maschile. La ragazza ricomincia, ma viene ulteriormente interrotta con questa domanda: “Ma
Alessandra, mi stai declinando il maschile?”
Miracolosamente
suona la campanella. Un coro di “Alleluia” si leva dalla classe, che subito dopo
si accorge che, purtroppo, è solo la fine della prima ora.
ORE
9.15
Il
povero Luca stremato, inizia le sue passeggiatine, già si sta creando un solco,
mentre Ale torna a dormire. La prof.,
che è sempre quella, continua imperterrita a leggere, quando improvvisamente si
leva una voce: “Prof., come se fa sta frase?” La prof. chiede: “Tu come l’hai
fatta?” “Io non l’ho fatta”. La prof. ribadisce: “Sì,
ma tu come l’hai fatta?” il povero l’alunno si arrende all’evidenza che la
prof., poverina, dorme più dell’Alessandra.
L’ora
volge al termine e la prof. da i compiti. Silvia che
non ha capito chiede: “Ma su Intellege?”
questo è quello che ottiene: “No, no cocca. Su Intellege
et Verte.”