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Autore: Gufo    17/08/2010    2 recensioni
"- ti va di dare confidenza?
- non posso"
Perchè i Potter e i Malfoy sono diversi, opposti, incompatibili...o forse no? *fatemi sapere quel che ne pensate*
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Albus Severus Potter, Scorpius Malfoy
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Non dare confidenza

 

Albus Severus Potter prese posto sull’Espresso per Hogwarts, la stazione era lontana e né suo padre né sua madre si vedevano più.

Trascinandosi dietro il bagaglio con tanto di gufo starnazzante (decisamente quel volatile non sapeva stare fermo e composto), sbuffando precorse  un paio di vagoni.

Tutti, nessuno escluso, si voltava verso di lui e lo etichettava come “il figlio di Harry Potter”. Bene, questo lo faceva diventare così rosso che davvero non si poteva ignorare che avesse anche qualche caratteristica dei Weasley.

Finalmente un vagone semi vuoto: c’erano due ragazze immerse in una conversazione che sembrava molto interessante, dovevano essere di un 5° o 6° anno, si sentiva un po’ in soggezione ma almeno lo avrebbero lasciato in pace.

- Non entri?

Una delle due l’aveva visto sulla porta, fermo impalato.

-… ah… ehm… po-posso..?

-Sì sì, siediti pure, io e Maryon abbiamo di che parlare, basta che non ci disturbi con domande idiote da novellino.

Albus si imporporò ancora di più di quel che fosse e prese posto. Erano due di Serpeverde, ecco perché non l’avevano guardato. James diceva che i Serpeverde preferivano ignorarti invece che attaccarti perché loro padre, il grande Harry Potter, aveva salvato il mondo magico e quindi, anche se non l’avrebbero mai ammesso, anche le loro famiglie.

Dopo un’ora passata a leggere “Il cavillo” non capendoci nulla, un po’ per il linguaggio strano che usava e un po’ per i gridolini delle ciance di quelle da parte, finalmente arrivò qualcuno a rompere quel mortorio.

Scorpius Malfoy aprì la porta e, prima che chiunque potesse dire alcunché, si lasciò cadere sul sedile di fronte al piccolo Potter che sbiancò: non doveva dargli confidenza.

Il Malfoy alzò gli occhi guardò scocciato le due ragazze e rivolse uno sguardo scettico al Cavillo.

-Perché leggi quella roba? La maggior parte delle cose sono false. Solo un nato babbano si lascerebbe ingannare… ma tu non lo sei no? Se no non leggeresti un giornale da mago, ma uno di quei così puzzolenti…

- Vuoi dire un quotidiano?

- sì, mia madre li usa per far fare la pipì al gatto

-sarà per quello che puzzano, no?

- anche prima puzzano. Di carta da pochi soldi e di inchiostro secco. Mi nausea quell’odore.

Non rispose nulla, non voleva parlare con lui, sapeva da che fa miglia veniva, sapeva che li odiava tutti e sapeva che era infido.

Scorpius lo guardò attentamente per la prima volta, aveva la pelle chiara e gli occhi verdi, i capelli di un castano rossiccio e qualche lentiggine sul naso, sembrava anche piuttosto alto.

- ma sei irlandese per caso?

-cosa?

Albus era sconvolto, possibile che lui (proprio lui!) non sapesse che era il figlio di Harry Potter? Decise di mentire sperando che le due serpi di fianco non svelassero tutto

- si, sono irlandese… perché?

- per l’aspetto… sembri un tipico irlandese

- ah…

- tanto so che non lo sei

Lo guardò di sottecchi, l’aveva scoperto

-perché? Cosa sono?

- londinese. Non hai l’accenato irlandese, mi dispiace. Io lo conosco, mia cugina è irlandese e io ho trascorso l’estate da lei. Però lo sembri.

Si vergognò profondamente

-scusa, non volevo mentire ma… è difficile essere me, tutti mi fissano  e parlano e…

Era diventato di nuovo rosso, abbassò lo sguardo.

-è difficile anche essere me.

Scorpius lo stava guardando, continuò

- come ti seniresti a essere escluso sempre da tutto? I miei genitori non son cattivi ma sono espulsi dalla società magica. I mezzosangue non li vogliono, i babbanofili nemmeno, i purosangue nobili li disprezzano. Sono stato costretto a vivere in una villetta in un paesello di babbani , sai? Io odio i babbani. Non capiscono, anche loro ci evitano.

- ma io credevo che tu fossi il figlio dei Malfoy!

Scorpius lo fulminò

-io sono il figlio dei Malfoy, stupido! Sono Scorpius Hyperion Malfoy

-e allora perché…?

-per colpa del Signore Oscuro e di Harry Potter

Le due amiche si girarono verso di lui, parlò quella cha doveva essere Maryon

- e ti lamenti con lui? Il figlio di Potter? Ma d’altronde quando uno è feccia rimane feccia, non è così Malferret?

Guardò stupito Albus

- sei… sei.. il figlio di Potter?

-si ma…

Non fece in tempo a dire nient’altro, se n’era andato sbattendo la porta.

Albus si alzò e gli corse dietro, inciampando nella veste un po’ troppo grande per lui. Si guardò in torno: non c’era traccia di lui.

Tornò mesto nel suo vagone, sia le sue cose che quelle dell’altro erano lì, avrebbe dovuto prenderle prima o poi. Sarebbe tornato.

Passò tutto il viaggio, le due spettegolavano ancora, lui fingeva di leggere, in realtà guardava la porta aspettandosi l’ingresso di Scorpius. Che non avvenne.

Scese dal treno trascinando sia il suo bagaglio che l’altro, con il suo solito gufo starnazzante. Tutti lo guardavano ma non gli importava.

Finalmente in Sala Grande lo rivide: erano in fila per lo smistamento e il cappello aveva appena chiamato Scoprius Hyperion Malfoy. Albus sperò che lo vedesse, cercò di salutarlo con la mano ma nulla: andava dritto al cappello e quando l’ebbe su chiuse gli occhi. Passarono diversi secondi, forse addirittura minuti, qualcuno si chiedeva se il cappello dopo esser stato riparato quasi 20 anni fa  funzionasse ancora.

-Corvonero!

Gracchiò in fine. Non c’erano applausi, ma anzi si sentivano risa di scherno da parte dei Serpeverde.

Toccava a lui. Tutti trattenevano il respiro; James dal tavolo dei Grifondoro tifava per lui.

-Corvonero!

Un boato dal tavolo dei Grifondoro si spense così come era partito e ne iniziò uno più fragoroso da quello dei Corvi, tutti applaudivano, anche i Grifoni dopo lo sconcerto iniziale. Lui era contento.

Si fece strada e si sedette in un posto libero vicino a Scorpius che anche lì pareva esser stato isolato.

- ti va di dare confidenza?

- non posso

- nemmeno io..

-… allora si

E da quel momento Albus e Scorpius divennero se non inseparabili, quantomeno amici, ottimi amici.

 

 

 

 

Grazie a chi legge questa mia piccola storiella,

   grazie ancor di più a chi la recensirà!!!

 

 

Naturalmente i personaggi non sono miei e nemmeno le ambientazioni, aggiungerei, ma la trama sì. Ho preso spunto dall’epilogo (ma và?) e in particolare dalle parole che Ron dice a sua figlia, poi bhè è venuto fuori quel che avete letto, spero sia piaciuto: è la mia prima fiction sulla “nuova generazione” (anche se credo che le case avrebbero dovuto essere le canoniche “Serpeverde e Grifondoro”, ma Corvonero era neutrale!).

 

Saluti,

 Gufo

  
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