Anime & Manga > Opere Clamp
Ricorda la storia  |      
Autore: Wren    13/10/2005    58 recensioni
Partecipate tutti alla granfe fanfic interattiva! Liberate tutta la vostra rabbia nei confronti delle sadiche autrici e vendicatevi di loro coi personaggi che loro stesse hanno creato e fatto soffrire!!! XD
Genere: Demenziale, Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Questo è un grande giorno

Questo è un grande giorno!

Presentiamo in anteprima mondiale l’unica fanfiction interattiva della rete!!!

Decidi tu stesso il destino dei personaggi comodamente seduto davanti al tuo pc!

(Disclaimers: Non ho diritto sui personaggi delle CLAMP …vivrebbero certamente delle vite migliori… Non ho nemmeno diritto sulle CLAMP stesse… probabilmente sarebbero già morte… non prima di essere state costrette a finire tutto il materiale da loro lasciato a metà e aver cambiato le loro precedenti storie deprimenti in un tripudio di smielevoli happy endings!!!)

Satsuki Igarashi camminava ignara per le vie del centro di Tokyo.

Prestava poca attenzione alla strada perché era intenta a ripassare mentalmente la lista della spesa. Le sue colleghe le avevano chiesto di preparare loro più o meno un centinaio di piatti diversi e ora lei si ritrovava a girare tutti i supermercati della zona alla ricerca degli ingredienti più assurdi e difficili da trovare.

Stava per attraversare la strada quando si accorse che il traffico era quasi completamente bloccato

“Mi scusi gentile passante…” fermò un tizio che passava per strada con delle evidenti lacrime di dolore agli occhi. Nelle mani stringeva convulsamente il 16° volume di X/1999.

“Sì…?” le chiese tirando su col naso.

“Sarebbe così gentile da spiegarmi cosa sta accadendo?” chiese gentilmente , ringraziando tutte le divinità che quell’uomo avesse gli occhi troppo pieni di lacrime per riconoscerla.

“Ah… sì… il traffico… dicono che una strana ragazza bionda con una discinta divisa alla marinara abbia attraversato la strada inseguendo un’altra donna ancora più discinta vestita da coniglietta su uno skateboard… e ora se vuole scusarmi…” concluse l’uomo andando a piangere tutto il suo dolore in un angolino buio.

Che buffo , pensò l’ignara Satsuki, mi ricorda proprio tanto la trama di ‘Miyuki-chan in Wonderland’

Poi il pensiero fu sovrastato da un’altra scoperta sconvolgente.

Cosa ci faceva lei a Tokyo??? Erano anni che le CLAMP erano fuggite dalle orde di fan inferociti finendo a vivere nell’Hokkaido.

Con un’alzata di spalle pensò che quel giorno le riservava senz’altro un incontro col destino e si accinse ad attraversare la strada.

VUOI CHE L’INCONTRO COL DESTINO DI SATSUKI IGARASHI SI MANIFESTI SOTTOFORMA DI UNO SCONTRO FRONTALE CON UN TIR?

PREMI IN TASTO “FRECCINA GIU’” DELLA TUA TASTIERA , OPPURE FAI SCORRERE LA ROTELLINA DEL TUO MOUSE , OPPURE CLICCA SULLA BARRA DI SCORRIMENTO DELLA PAGINA ENTRO 3 SECONDI!!!

.

.

.

.

.

.

.

.

.

.

3

.

.

.

.

.

.

.

.

.

.

2

.

.

.

.

.

.

.

.

.

.

1

.

.

.

.

.

.

.

.

.

.

Un enorme Tir – Autotreno con 12 vagoni giunse a massima velocità giù dalla strada principale , andando a collidere, in un tripudio di membra smembrate, con Satsuki Igarashi.

Le ruote del veicolo schiacciarono l’ignara, ma non innocente, vittima una volta… due … tre … quattro … e così via fino a colmare il numero di ruote di un autotreno di 12 vagoni, un numero troppo alto perché io riesca a calcolarlo , ma sufficiente ad infliggere una buona dose di sofferenze.

“Oh…credo che abbiamo investito qualcosa…” disse allegramente Kujaku cercando di sporgersi fuori dal finestrino , perdendo così per un attimo il controllo del convoglio.

“Non mi sembra…” disse serafica Soma-Oh riprendendolo per la collottola e rimettendolo alla guida.

“Torniamo indietro a controllare” propose Ryu-Oh risolutivamente , accolto dai consensi del resto del decimato cast di ‘RG Veda’.

Kujaku ingranò la retromarcia e ripassò con tutti i 12 vagoni e le rispettive ruote su Sastuki Igarashi.

***

Mick Nekoi non aveva saputo resistere. Era una così così bella giornata che proprio non era riuscita a fare a meno di uscire per una passeggiata.

Per un attimo la completa e totale assenza del tipico paesaggio isolato nel quale erano rifugiate da quando vivevano nell’Hokkaido le fece sorgere il dubbio che qualcosa di strano stesse accadendo. Ma era davvero una giornata così bella che sarebbe stato un peccato rovinarsela con futili cogitazioni.

Non aveva mai visto quel parco prima d’allora. Ci si era ritrovata davanti come spinta da una mistica forza soprannaturale che governava le sue decisioni. Una sensazione simile a quella che lei provava nei confronti dei suoi personaggi quando gli faceva compiere quell’azione che li avrebbe portati sull’orlo dell’abisso.

Saltellando allegramente attraversò i cancelli dell’isola verde al centro della città.

Come fu irrimediabilmente rinchiusa al suo interno , un campo di forza circondò l’intero perimetro rinchiudendo la seconda ignara della giornata all’interno del parco.

“Così dovrebbe andare…” concordarono i sette Draghi del Cielo quando ciascuna delle loro barriere era già ormai solidamente innalzata sulla preda ignara.

Il gruppo di detectives dell’Istituto CLAMP (recentemente ribattezzato “Così muoiono i tiranni!”) e la squadra di difesa Duklyon annuirono compiaciuti e si preparano ad assistere allo spettacolo dalla loro postazione di controllo.

Nel mentre Mick Nekoi aveva raggiunto un ameno laghetto al centro del parco e osservava ora perplessa una lapide .

‘In memoria delle centinaia di vittime , suicidatesi per disperazione in queste acque, lanciatesi nei gorghi con legati al collo i volumi di “Wish”’

“Oh… chissà perché…” se ne stupì Mick Nekoi.

Un rumore tipo BLOB la distolse dai suoi pensieri e la fece voltare. Lo spazio dietro di lei si deformò , formando una strana risacca che esplose rivelando l’alta , molto alta , incredibilmente alta figura di un ninja dalla lunga katana.

“Oh…” si diresse in sua direzione la gioviale Mick Nekoi “Che cosa incredibile vederti fuori dal nostro manga Kuro-pin!”

VUOI CHE KUROGANE , PROPRIO PRIMA DI ATTERRARE DI FRONTE ALLA SUA CREATRICE , AVESSE DECISO SOLENNEMENTE DI FARE A PEZZI IL PROSSIMO CHE STORPIAVA IL SUO NOME?

PREMI IN TASTO “FRECCINA GIU’” DELLA TUA TASTIERA , OPPURE FAI SCORRERE LA ROTELLINA DEL TUO MOUSE , OPPURE CLICCA SULLA BARRA DI SCORRIMENTO DELLA PAGINA ENTRO 3 SECONDI!!!

.

.

.

.

.

.

.

.

.

.

3

.

.

.

.

.

.

.

.

.

.

2

.

.

.

.

.

.

.

.

.

.

1

.

.

.

.

.

.

.

.

.

.

Al possente grido di “ADESSO MI SONO ROTTO!” il ninja sguainò la sua arma che si rivelò essere la potentissima “Katana Laser al Plasma e Cristalli Liquidi del Potere Fichissimo dei Mille Fiori del Cuore delle Pagine del Destino Socchiuso da Qualche Parte ma in Realtà Non Ce Ne Frega Molto” , l’arma forgiata secoli or sono e destinata a divellere le budella del proprio disegnatore.

Con la precisione di uno svizzero e la rapidità di un giaguaro incazzato, Kurogane tagliò , affettò , colpì e ricolpì Mick Nekoi finché la materia del suo corpo non fu spezzettata in un numero di parti superiori alla media di atomi che compongono un essere umano.

“Oh Kurochan sei stato davvero scortese…” esclamò Fay sbucando da sotto il mantello di Kurogane.

Con un tocco della sua magia ricompose la sconvolta Mick Nekoi in un battibaleno.

“Deve perdonare Kuro-wan wan! A volte si scorda proprio le buone maniere…” disse garbatamente Fay in direzione della rediviva.

Kurogane brontolò qualcosa di poco gentile al compagno.

“Bisogna prima chiedere per favore…” aggiunse il mago con una strana luce che attraversava il suo consueto sorriso sornione.

“Potrebbe , per favore , molto cortesemente , MORIRE???”

Mick Nekoi non si era ancora ripresa , che l’opera di smembramento fu ripetuto pari pari anche da Fay.

“Hai visto come ci si comporta nel mondo civile Kuro-ron?” cantilenò il mago avvicinandosi al suo compagno di viaggio.

“Sta zitto e baciami!” tagliò corto Kurogane.

Ma perché si sono offerti volontari per quest’operazione? Nel manga non gli è ancora successo nulla…” chiese candidamente Akira , ancora vestito da Ladro dalle 20Facce . Non voleva perdersi lo spettacolo e non era riuscito a cambiarsi in tempo.

“A scopo preventivo… sembra che il presidente abbia inviato loro un opuscolo informativo corredato dall’opera omnia delle CLAMP…” rispose pragmatica Utako.

***

Mokona Apapa cominciava ad avere una discreta fame… Aveva mandato Satsuki a comprare il necessario per il pranzo ma non tornava da troppo tempo e lo stomaco della disegnatrice ora brontolava prepotentemente.

Raccogliendo tutto il suo coraggio e la sua determinazione Mokona Apapa compì un gesto estremo e rischioso per far fronte a quel duro momento.

Alzò il suo culo dalla poltrona sulla quale stava disegnando l’ennesima tavola a colori , tentando questa volta ad occhi bendati e con un braccio legato dietro la schiena. Il braccio col quale era solita disegnare…

Appoggiò sul primo ripiano che trovò il suo lavoro, una splendida illustrazione dai colori meravigliosi che avrebbe commosso anche Michelangelo (quello delle tartarughe ninja , famoso critico d’arte).

Mh… schifo… disegno proprio di merda…” commentò con uno sguardo di disgusto verso la sua opera.

Ormai che il primo passo (alzarsi) era stato compiuto non le restava che lo sforzo finale.

Sollevare la cornetta e chiamare il servizio di pizze a domicilio.

La consegna fu incredibilmente rapida.

Mokona Apapa non aveva ancora fatto in tempo a stupirsi del fatto che non aveva risposto al telefono il solito garzone , che già suonarono alla sua porta.

Una ragazza dai luuuuuuuuuuuuuuuuuuunghi capelli biondi e uno strano diadema sulla fronte le porgeva lo scatolone della sua super-maxi-mega-pizza .

Che strano… da quando i fattorini si vestono così?

Questo fu ciò che Mokona Apapa si domandò osservando il candido vestito da principessa indossato dalla ragazza.

E da quando i fattorini che vengono a portare la pizza sono in due?

Questo invece se lo domandò quando si rese conto che l’ombra che oscurava il suo giardino non era dovuta al tempo atmosferico , ma alla presenza di un uomo imponente dai lunghi capelli corvini e un abito scuro , dello stesso stile di quello della ragazza, ma più da… Guardiano della Colonna Portante per intenderci.

Mokona Apapa notò solo marginalmente questi particolari , troppo presa dall’idea della sua pizza. La delusione nel suo volto fu grande quando si rese conto che la pizza non c’era.

Al suo pesto aveva invece trovato un foglietto ripiegato.

Scacciata l’idea di mangiarlo , Mokona Apapa si decise a leggerne il contenuto.

“Segui il coniglio bianco”

Che fosse tutta una trovata pubblicitaria della pizzeria? Fatto sta che in lontananza le parve di scorgere una minuta figura bianca con lunghe orecchie.

Seguendo la via dello stomaco la donna prese ad inseguire di gran carriera il suo obiettivo.

I due “fattorini” si curarono che lei si fosse allontanata prima di esultare.

“Andiamo a ballare stasera , Emeraude cara?”

“Volentieri , Zagart amore mio!”

Mokona Apapa nel contempo , pur essendo per sua natura molto pigra , era pur sempre più veloce della bianca creatura e ben presto la raggiunse.

Solo che non si trattava di un coniglio bianco, bensì di Mokona, l’animaletto fluffoso più potente dell’universo.

Ma , cosa ben peggiore, non si vedevano pizze da nessuna parte.

“Vieni qui Mokona bello… Vieni da me… sembri così soffice ed appetitoso…” cominciò a circuirlo Mokona Apapa estraendo dalla tasca una forchetta ed un coltello.

“Puh?”

VUOI CHE MOKONA NON SOLO NON SIA COMMESTIBILE MA ANZI INCREDIBILMENTE AFFAMATO DI CARNE UMANA?

PREMI IN TASTO “FRECCINA GIU’” DELLA TUA TASTIERA , OPPURE FAI SCORRERE LA ROTELLINA DEL TUO MOUSE , OPPURE CLICCA SULLA BARRA DI SCORRIMENTO DELLA PAGINA ENTRO 3 SECONDI!!!

.

.

.

.

.

.

.

.

.

.

3

.

.

.

.

.

.

.

.

.

.

2

.

.

.

.

.

.

.

.

.

.

1

.

.

.

.

.

.

.

.

.

.

Mokona improvvisamente era molto più minaccioso di quanto Mokona (Apapa) ricordasse... era ancora piccolo , fluffoso , bianco e tenerone... ma l'aura omicida che si espandeva da quel corpicino in qualche modo la preoccupava... Mokona (Apapa) smise di preoccuparsi quando Mokona aprì le fauci (sì proprio fauci) rivelando una quadrupla fila di denti acuminati e taglienti.

"Muori PUHttana!"

Mokona addentò Mokona e , come insegnano i frati benedettini, masticò 264 volte prima di deglutire.

***

Nanase Ohkawa (è lei!!! È lei la bastarda che scrive le storie!!!) era andata al cinema. Un multisala aveva organizzato una rassegna di film del suo genere preferito : il tragico-catastrofico-drammatico. Rinvigorita dalle 6 ore non-stop di morte , devastazione ed altre calamità si sentiva pronta a rimettersi al lavoro. Stava appunto progettando un nuovo manga , ignorando che ne avevano almeno un milione in prosecuzione, in cui avrebbe fatto morire tutti nel modo più doloroso possibile. E se per caso le case editrici le avessero messo fretta per i nuovi capitoli delle opere in corso … beh… poco male… avrebbe fatto morire tutti tra atroci sofferenze anche lì!

Estrasse il suo fido cellulare per chiamare casa e chiedere a qualcuno di venirla a prendere in macchina. Stranamente non riconosceva più il paesaggio attorno a lei…

“L’utente da lei chiamato non è al momento raggiungibile… però le ha lasciato comunque un messaggio. Per ascoltarlo prema 1…”

Nanase Ohkawa , incuriosita da questa novità telematica , premette il suddetto pulsante e attese.

“Io ti…”

Null’altro. Una voce , come proveniente dall’oltretomba aveva pronunciato solo quelle parole.

“Che strano…” commentò Nanase , tentando di contattare le altre due colleghe.

Niente da fare. Sempre lo stesso misterioso messaggio.

“Io ti…”

Con un’alzata di spalle si diresse lungo la strada che le si apriva di fronte .

“Mi perdoni…” fermò una anziana signora che passeggiava col suo cagnolino. “Sa se c’è un punto taxi da queste parti?”

La nonnina si voltò verso di lei e cortesemente le rispose …

“Io ti…”

Nanase pensò che forse la vecchina era un po’ andata fuori di melone e proseguì lungo la strada.

Ecco comparire davanti a sé una fermata dell’autobus.

“Scusatemi…” attirò l’attenzione delle persone in attesa “Dove arriva l’autobus che passa di qui?”

“Io ti…” le rispose un ragzzino.

“Io ti…” confermò una giovane coppia .

Nanase era sempre più perplessa. Si voltò verso l’orario appeso ad un palo ma tutto quello che vi lesse fu “io ti…”

Compreso che nemmeno col bus avrebbe risolto il suo problema proseguì oltre.

Ora che ci faceva caso anche tutte le targhe delle auto parcheggiate recavano la scritta “io ti…”

Così come i cartelloni pubblicitari e i giornali affissi fuori dalle edicole.

Alzò lo sguardo esasperata al cielo e scorse un aereo che si trascinava dietro uno striscione.

“Io ti…”

Nanase distolse lo sguardo scocciata solo per vedere un’insegna luminosa gigantesca appesa al lato di un palazzo .

“Io ti…” era la scritta che passava in ripetizione.

Nanase , per sfuggire a quell’opprimente sensazione di dejà-vu che quelle due brevi parole le trasmettevano, prese a camminare più velocemente.

Passò davanti ad un negozio di televisori e gli schermi in vetrina trasmettevano una lampeggiante scritta.

“Io ti…”

A Nanase sembrava che tutti gli stralci di conversazioni tra le persona che incrociava non fossero altro che l’ossessiva ripetizione di “io ti…”

Nanase Ohkawa si chiese esasperata quando tutto questo sarebbe finito.

VUOI CHE TUTTO QUESTO FINISCA ORA E SUBITO ED IN MODO DOLOROSISSIMO ?

PREMI IN TASTO “FRECCINA GIU’” DELLA TUA TASTIERA , OPPURE FAI SCORRERE LA ROTELLINA DEL TUO MOUSE , OPPURE CLICCA SULLA BARRA DI SCORRIMENTO DELLA PAGINA ENTRO 3 SECONDI!!!

.

.

.

.

.

.

.

.

.

.

3

.

.

.

.

.

.

.

.

.

.

2

.

.

.

.

.

.

.

.

.

.

1

.

.

.

.

.

.

.

.

.

.

Nanase Ohkawa fu esaudita. La strada , i cartelloni , le auto , le persone e addirittura gli edifici scomparvero attorno a lei.

Improvvisamente era tutto decisamente pieno di ciliegi in fiore.

“Questo sì che è strano!” esclamò sorpresa la donna.

I lontananza sentiva il rumore di una folla. Come se centinaia di persone acclamassero qualcuno o qualcosa.

I petali rosa che riempivano l’aria per un attimo cessarono di cadere e Nanase poté infine vedere.

Era circondata da degli spalti, come se fosse al centro di una strana arena. Nelle tribune erano stipate persone tra le più disparate immaginabili , vestiti nei modi più assurdi.

Per un attimo le sembrò di riconoscerli tutti.

Era come se li avesse già visti…

Era come se li avesse creati lei…

Poi la folla si alzò in piedi esultante.

Una figura era apparsa davanti a Nanase Ohkawa , proprio sotto l’albero più maestoso.

Grida di giubilo esplosero da ogni dove

“Vai Seishiro sei tutti noi!!!

“Falle il culo!!!”

Seishiro forever!!!

La curva sud della tifoseria esibiva uno striscione colorato.

“APRILA IN DUE SEI-CHAN”

Un ragazzo dagli abiti stravaganti , corti capelli neri e grandi occhi verdi si era sporto sulla balconata e si agitava in direzione dell’uomo con un sorriso di immensa felicità sul volto.

“GO FOR IT , YOU SEX MACHINE!!!” gridò salutandolo con la mano.

L’acclamato eroe dopo un quasi impercettibile cenno di saluto ai suoi sostenitori si avvicinò alla sua preda e sorrise togliendosi gli occhiali scuri che portava.

“Io ti… a…” cominciò a dire lui.

“Amo?” tentò Nanase speranzosa.

L’uomo scosse la testa.

“Ammiro?”

Un alto cenno negativo.

“Accolgo? Ammaino? Arpeggio? Astengo?”

“Io ti…” ripeté l’uomo.

Tutto lo stadio si era fatto silenzioso ben conscio di essere giunto alle battute finali.

“IO TI AMMAZZO!!!!!

Seishiro sradicò con una mossa fluida l’intero albero di ciliegio e con uno scatto fulmineo lo usò per trapassare da parte a parte Nanase Ohkawa.

“LO SAI PERCHE’ I FIORI DI CILIEGIO SONO ROSA E NON BIANCHI??? EH??? LO SAI PERCHE’???”

Poi estrasse il ciliegio e trapassò la donna per un altro verso.

PERCHE’ DEVI MORIIIIIREEEEEEE!!! MORIREMORIREMORIREEEEEEEEEEE!!!!!”

Infine cominciò a martellarglielo in testa riducendola a un cumulo macilento tra le acclamazioni di approvazione di tutti.

Seishiro Sakurazukamori si ricompose , recuperò i suoi occhiali e prima di indossarli lanciò uno sguardo ammiccante a Subaru.

Mentre tutti si allontanavano dall’arena il sole prese pigramente a tramontare , ponendo fine a quel giorno che aveva visto vittoriosa la giusta vendetta.

VUOI CHE LE CLAMP TORNINO IN VITA PER ESSERE MASSACRATE DA ALTRI LORO PERSONAGGI?

PREMI IN TASTO “FRECCINA GIU’” DELLA TUA TASTIERA , OPPURE FAI SCORRERE LA ROTELLINA DEL TUO MOUSE , OPPURE CLICCA SULLA BARRA DI SCORRIMENTO DELLA PAGINA ENTRO 3 SECONDI!!!

.

.

.

.

.

.

.

.

.

.

3

.

.

.

.

.

.

.

.

.

.

2

.

.

.

.

.

.

.

.

.

.

1

.

.

.

.

.

.

.

.

.

.

Beh… per questo dovrai commentare!XD

The End …forse…

  
Leggi le 58 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Opere Clamp / Vai alla pagina dell'autore: Wren