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Autore: laFrantz    23/08/2010    1 recensioni
Questa one-short è la combinazione di diversi e separati finali possibili, successivi ad uno sparo d'arma da fuoco. Un po' come realtà parallele di un singolo evento.
Ci son vari protagonisti e il periodo non è da identificare in un anno ogiorno preciso, precedente la morte di Silente.
Nulla di pretenzioso o con filo logico.
Genere: Dark | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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          Sabato 15 marzo.
          Hogwarts risplendeva negli arcobaleni postumi alle grandi piogge che, contemporaneamente, l’infangavano. I cammini accesi cominciavano a esser sostituiti dai raggi accoglienti di un sole quasi primaverile e tutti in quell’istituto si lasciavano andare a pensieri più leggeri.
            Luogo dove mettere in atto quelle leggerezze era la Sala Grande dove tutti si concentravano nel week-end mattina ad organizzarsi insieme per un piacevole pomeriggio di spensieratezza.
 
          Solo Severus Piton non avrebbe avuto altro passatempo che catalogar pozioni, scherzava Harry Potter con l’amico Ron Weasley: avrebbero passato un pomeriggio degno di esser ricordato negli annali del divertimento con Lupin, lungamente pregato e alla fine convinto, Neville Paciock che certo non poteva rimanere nei dormitori a deprimersi e Hagrid che non aveva avuto scrupoli ad accettare l’invito.
          Silente sorrideva benigno.
 
            La porta venne sbattuta: quella grande ed enorme porta era rimasta socchiusa e un piccolo ragazzo aveva osato crear tanto trambusto.
          Era giovane, era magro, era bruno.
          Ed era cattivo.
          Lo si vedeva far scintillare le sue piccole follie negli occhi, come fossero dobloni d’argento.
 
 
Avanzò…
 
          - Lei è Severus Piton?-
          - Si. Lei chi è?-
          - Nessuno.- e gli sparò dritto al cuore, davanti duecento e passa studenti.
          Morì sul colpo e sedici anni di terrore finirono in un  proiettile incastrato in una costola.
          Un raggiò di luce partì dal fondo della Sala Grande e colpì il ragazzo in pieno petto. Non era un mago e non seppe difendersi a dovere: sbatté con la testa e trapassò anch’egli.
          Nessuno seppe mai chi fosse e cosa volesse.
 
          Silente così non fu mai ucciso in quella maledetta torre e Harry Potter trovò una figura paterna a cui affezionarsi morbosamente. Lord Voldemort lo seppe e giocò bene le sue mosse e i suoi trucchetti: tuttora non sanno dove fosse finita la testa del ragazzo.
 
Avanzò…
 
          - Lei è Harry Potter?-
          - Si. Tu?-
          - Nessuno.- e gli sparò dritto al cuore, davanti duecento e passa studenti.
          Morì sul colpo e anche a Draco Malfoy gli si cancello il sorriso dal pallido volto.
          Un raggiò di luce partì dal fondo della Sala Grande e colpì il ragazzo in pieno petto. Non era un mago e non seppe difendersi a dovere: sbatté con la testa e trapassò anch’egli.
          Nessuno seppe mai chi fosse e cosa volesse.
 
          Lord Voldemort perì miseramente e con dolore a causa dell’infrangersi della profezia.
          Qualcuno pianse la morte del ragazzo, altri si mangiarono le mani per aver avuto sotto il naso la “soluzione rapida” ed essersi persi in quasi quindi anni di guerra.

          Silente non seppe farsene una ragione e si ritirò, lasciando tutto in mano alla McGrannit. Vitius vice preside e Piton a rodersi il fegato ancora in un misero laboratorio.
 
Avanzò…
 
          - Lei è Ronald Weasley?-
          - Uhm… certo… Cosa c’è?-
          - Niente.- e gli sparò dritto al cuore, davanti duecento e passa studenti.
          Morì sul colpo e i fratelli Weasley rimasero in sei.
          Un raggiò di luce partì dal fondo della Sala Grande e colpì il ragazzo in pieno petto. Non era un mago e non seppe difendersi a dovere: sbatté con la testa e trapassò anch’egli.
          Nessuno seppe mai chi fosse e cosa volesse.
 
          Harry Potter s’inaridì l’anima e continuò a litigare con Hermione sino a quando non venne assassinata da Voldemort in un agguato d’Aprile.
          Trovarono il corpo della giovane due giorni dopo: non c’era nessuno a guardarle le spalle quella sera.
 
Avanzò…
 
          - Lei è Remus Lupin?-
          - Si?-
          - Niente.- e gli sparò dritto al cuore, davanti duecento e passa studenti.
          Morì sul colpo e il suo morbo che tanto lo faceva odiare venne dimenticato.
          Un raggiò di luce partì dal fondo della Sala Grande e colpì il ragazzo in pieno petto. Non era un mago e non seppe difendersi a dovere: sbatté con la testa e trapassò anch’egli.
          Nessuno seppe mai chi fosse e cosa volesse.

          Harry ne pianse con Tonk e poi l’accompagnò sull’altare dove ad attenderla c’era un giovane guaritore in carriera.
 
Ma tuttora ha una lacrima per il suo lupacchiotto.
          Ah, nel testamento trovato richiedeva che ci fosse anche Severus a portare le spoglie al cimitero: bestemmiò per tutto il tragitto.
 
Avanzò…
 
          - Lei è Neville Paciock?-
          - Perchè?-
          - Niente.- e gli sparò dritto al cuore, davanti duecento e passa studenti.
          Morì sul colpo e mai più il laboratorio dei sotterranei furono scossi da stupide esplosioni.
          Un raggiò di luce partì dal fondo della Sala Grande e colpì il ragazzo in pieno petto. Non era un mago e non seppe difendersi a dovere: sbatté con la testa e trapassò anch’egli.
          Nessuno seppe mai chi fosse e cosa volesse.
 
            Sembrò un’idiozia, ma Severus non ebbe il coraggio d’ammazzare Silente quella sera. Stranamente il voto non l’uccise.
 
Avanzò…
 
          - Lei è Rubeus Hagrid?-
          - Eh?-
          - Niente.- e gli sparò dritto al cuore, davanti duecento e passa studenti.
          Morì sul colpo e tutt'ora c'è l'ammaccatura provocata dal suo peso su quella porta.
          Un raggiò di luce partì dal fondo della Sala Grande e colpì il ragazzo in pieno petto. Non eraq un mago e non seppe difendersi a dovere: sbatté con la testa e trapassò anch’egli.
          Nessuno seppe mai chi fosse e cosa volesse.
 
          Tutto prosegui come doveva.
 
Avanzò…
 
          - Lei è Albus Silente?-
          - Certamente. Mi dica-
          Senza proferir parola gli sparò dritto al cuore, davanti duecento e passa studenti.
          Morì sul colpo e una fenice gridò.
          Nessuno si mosse: morto lui non c’erano raggi di luce da dirigere contro il ragazzo.
 
            Draco Malfoy fu ucciso da Lord Voldemort per non aver compiuto il suo dovere: il fatto che fosse stato ammazzato prima che potesse agire era solo una sottigliezza di poco conto.
          Piton morì nello stesso attimo di Silente, dato il voto infranto. Ma i secondi più dolorosamente, del primo.
 
          Il ragazzo dopo aver sparato al vecchio puntò la pistola contro se.
   
 
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