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Autore: Vichy90    23/08/2010    7 recensioni
Alyson Harris si è trasferita a New York per iniziare a lavorare come addetta alle fotocopie in un'importante società finanziaria. Il suo capo è Benjamni Alan Mayers. I due non hanno assolutamente nulla in comune...età diversa, cultura diversa, provenienza diversa, ceto sociale diverso... l'unica cosa che sembra legarli è l’amore per la musica. Un amore che li porterà a legare indissolubilmente le loro vite, facendoli conoscere, parlare, cambiare e infine innamorare.
<< sei pentita della sera scorsa… il tuo comportamento è un modo per farmelo capire? >>
Dio, no!! Solo perché lui invece di parlare cerca di farti capire le cose, non vuol dire che io faccia lo stesso!
Anche se forse non è stata una buona idea finire nel suo letto…
Se non fosse accaduto io ora non sarei da quindici minuti in questo ufficio, a dondolarmi sui talloni e a sudare freddo per paura di dare la risposta sbagliata alle domande che continua a farmi, e finire per essere considerata male da lui…
<< no, non sono pentita… sono solo preoccupata! >>
<< di cosa? >>
Di innamorarmi di te…Di essere lasciata da te…Di distruggere la mia carriera per la mia incapacità di dividere il sesso dai sentimenti
<< che qualcuno lo venga a sapere e mi giudichi male! >>
Bugiarda.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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BLUE NOTE – LA MUSICA STONATA

12.
CONFESSIONI DI UNA NOTTE DI MEZZA ESTATE



Il resto della settimana la passai sola infatti non vidi più Benjamin poiché era andato a Chicago per lavoro e sarebbe tornato solo venerdì sera.
Mi mancava…
Mi mancava terribilmente ed era partito solo da due giorni... che avrei fatto fino a venerdì?
Ormai vederlo e chiacchierarci tutti i giorni era diventata la mia routine quotidiana e la sua mancanza mi creava un certa confusione emotiva.
Quella sera mi chiusi a casa, nonostante Cookie mi avesse invitata ad uscire notando il mio mal’umore.
<< Dai Ally… mica è andato in Vietnam, torna venerdì… vi vedrete, vi bacerete, farete porcherie su qualche divano e poi sarà tutto come prima, che senso ha tutta questa depressione? >>
<< non sono depressa! >> mi difesi io sapendo quanto fossero false e mie parole
<< tesoro, sembri Liv Tyler quando in Armageddon scopre che Bruce Willis non tornerà sulla terra per sacrificarsi e distruggere il meteorite, te ne rendi conto vero? >>
Annuì ricordandomi quella parte del film che mi faceva sempre tanto piangere, forse perche Bruce aveva deciso di salvare Ben Affleck, che sinceramente sarebbe stato un vero peccato veder morire!
<< no Cookie, non ho voglia di agghindarmi e andare a ballare…. sono stanca, davvero! >>
<< si certo, oppure vuoi startene tutta la sera con il telefono in mano ad aspettare che Shakespeare si faccia vivo! vabbè, fai come ti pare… se cambi idea io ed Henry siamo al Janis >>
E dopo avermi scrocchiato un rumoroso bacio sulla guancia se ne andò lasciandomi sola nella mia casa, pronta ad abbacchiarmi nel mio malumore!

Erano ormai le 3 di notte e io me ne stavo a letto con le lenzuola tirate fino al mento a fissare il buio e pensare a come in così poco tempo Benjamin era riuscito a diventare così importante nelle mie giornate.
Come aveva previsto Cookie, Ben non si era ancora fatto sentire e io mi sentivo dannatamente sola…
Ma in fondo non dovevo pretendere nulla; non ci eravamo mai parlati via telefono quindi quando era partito non c’era stata né da parte mia né a parte sua l’idea che saremo stati in contatto anche in quella settimana.
I miei pensieri vennero interrotti dal suono del mio cellulare posato sul comodino vicino.
Era un messaggio, sicuramente di Cookie che mi raccontava i progressi della sua relazione con Henry. Vista l’ora probabilmente era un sms del tipo “l’abbiamo fatto!!” mandato dal bagno di nascosto!
-Stai dormendo o stai ballando?-
Rimasi interdetta…. Ma che razza di messaggio era?
Notai solo allora il numero che ovviamente da quando mi era stato dato avevo salvato nella memoria del telefonino, ma non avevo mai usato: Benjamin.
-Nessuna delle due… mi rigiro nel letto tentando inutilmente di dormire…Come mai ancora sveglio?- risposi veloce mentre un sorriso enorme mi si stampava sul viso.
Certo erano le tre di notte e aveva aspettato quasi tre giorni prima di farsi sentire, ma alla fine l’aveva fatto no?
-La riunione è finita più tardi del previsto… credevo che la stanchezza mi avrebbe fatto crollare e invece è da due ore che fisso il soffitto.-
Ah! Quindi era annoiato e gli è venuta la brillante idea di contattare me…
Molto carino da parte sua!
-Non hai trovato nessun altra donna disposta ad intrattenerti a Chicago?-
Mi resi conto di quello che avevo scritto solo quando avevo già premuto il tasto invio.
-Di donne ce ne sono ma nessuna è come la voglio io… l’unica con cui trascorrerei volentieri la mia insonnia si trova a troppe miglia da me.-
M’imbarazzai a quel messaggio e siccome non sapevo cosa rispondere e ormai era passato abbastanza tempo ricevetti un’altro sms da lui
-Parlami della tua giornata… fammi dimenticare grafici e statistiche… la mia mente ha bisogno di una pausa!-
Ci pensai un po’, e poi mi venne in mente un’idea:
-Sono uscita con un uomo ieri sera.-
Ovviamente era una bugia colossale ma il fatto di non parlare faccia a faccia mi dava coraggio.
Era stato geloso di Henry… volevo capire se davvero non voleva che frequentassi altri uomini.
Ci mise un po’ prima di rispondere; credevo mi avrebbe chiesto chi era, se mi piaceva, che ruolo gli davo, ma lui si limitò ad un
-perché?-
-Così… non avevo altro d fare, lui era carino e così ci sono uscita…-
Anche questa volta ci mise più del dovuto a rispondere. Lo stavo mettendo in difficoltà?
Beh, per una volta potevo farlo, visto che lui lo faceva sempre con me!
-Vi vedrete di nuovo?-
-Non lo so… forse… se me lo chiederà-
-Te lo chiederà. Pensavo mi avresti aspettato.-
Aspettato? Che significa aspettato? insomma…. non era partito per la legione stranera, era solo andato a Chicago per una settimana!
Oddio, non è che adesso che pensava che io fossi uscita con uno anche lui si metteva ad uscire con altre vero?
Cazzo!!
-Aspettato? ti stò aspettando… non è successo nulla con quel tizio.-
-Non è solo questione di sesso Alyson, non mi piace l’idea di te al centro dell’attenzione di un altro.-
Ora sì che parlavamo la mia lingua…
Non gli piaceva che uscissi con altri davvero allora…
Era geloso!
Sorrisi come un’idiota al buio vedendo quella frase.
-Vuoi l’esclusiva Ben?-
-Pensavo di averla già, ma forse mi sono sbagliato.-
Stavo per scrivere “Certo che ha l’esclusiva Ben, sei pazzo? Tu sei fantastico!” ma cancellai l’sms alla velocità della luce… ero riuscita a farlo parlare e a farlo sbilanciare per la prima volta, non mi sarei fermata qui.
-Se vuoi l’esclusiva non hai che da chiederlo..-
Ok, me la stavo leggermente tirando ma volevo assolutamente sentire quelle parole…
volevo vederle scritte in quel sms…
L’avrei stampato e appeso in un poster gigante in camera mia!
-Per favore Alyson puoi evitare in futuro di uscire con altri uomini? l’idea mi irrita, specialmente se non sono a New York con la possibilità di spaccare la faccia all’individuo citato.-
Appena letto il messaggio scattai in piedi come una molla e iniziai a saltare sul letto come una pazza urlando a squarciagola
<< siiiiiiiiiiiii!!!!!!!!!!! l’ha detto!!! L’ha detto!!! Aahhhhhh!!!! >>
<< sta zitta brutta scalmanata!! >> senti provenire dall’appartamento vicino seguito da dei forti colpi sul muro
Ops… forse avevo esagerato!
Il rumore del cellulare però mi fece distogliere l’attenzione dai vicini e così mi stesi nuovamente sul letto e ripresi il cellulare in mano.
Era un altro sms di Ben mandato probabilmente perchè durante la mia frenesia avevo dimenticato di rispondergli.
-Dì la verità… sei contenta di avermi estorto una confessione del genere, vero?-
Sì che sono contenta Ben… tanto contenta che ho svegliato l’intero condominio con le mie urla!
-Ti dico la verità: a volte sentirti parlare chiaro è come una boccata d’aria fresca… hai idea di quanto tu sia complicato?-
Risposi cercando di darmi un tono serio e maturo e non fargli capire che avevo appena finito di saltare sul letto come una bambina di 8 anni.
-So di non essere molto facile da comprendere Alyson, ma soltanto un’ardente pazienza porterà al raggiungimento di un’ardente felicità!-
Eh?
-Eh?-
-Pablo Neruda… hai mai notato quanto le sue poesie rappresentino bene ciò che c’è tra noi?-
Sorrisi… da quant’è che non faceva questa uscite teatrali delle sue?
-Era da tempo che non sentivo le tue poesie Ben!... posso dire che mi sono mancate?-
-Posso dire che amo il fatto che ti siano mancate le poesie?-
-Posso dire il fatto che amo te?-
Cancellai quel sms alla velocità della luce sentendomi arrossire per quello che mi era venuto da scrivere!
Rimasi agitata pensando a quel messaggio non inviato e che mi era venuto da scrivere così spontaneamente…
Oddio, non è che mi stavo davvero innamorando di Ben vero?
No!
Impossibile!
Ci conoscevamo da troppo poco tempo, e poi…
Però ha ammesso che c’è qualcosa tra noi!
Perché non inventano una parola per spiegare cosa cavolo vuol dire “qualcosa”??
-Sapevo mi saresti mancata… non credevo così tanto.-
Nonostante fossi sola nella mia stanza mi sentì arrossire
-Riesci a mettermi in imbarazzo anche a miglia di distanza, te ne rendi conto?-
-Strano, da questa conversazione mi sembrava fossi tu quella che cercava di mettere me in difficoltà!-
Cazzo, se n’era accorto!
-Ci sono riuscita almeno?-
-Diciamo che hai avuto un buon professore!-
-E saresti tu il mio professore? chissà perché l’idea non mi dispiace per niente...-
Oddio, stavo flirtando!
Stavo flirtando con Ben via sms!
Ma quanti anni avevo, diciassette?
Ero un caso disperato, se ci fosse stata Cookie mi avrebbe dato della patetica!
-Non parlare di professori e alunne Alyson… ti ricordo che sono solo a Chicago con un grave attacco d’insonnia… così finisco per fare la figura del ragazzino allupato!-
Scoppiai a ridere leggendo l’sms… ci stavamo comportando come dei ragazzini e io avendo ventiquattro anni magari potevo ancora permetterlo, ma farlo con un trentottenne era davvero assurdo!
In quel preciso istante però mi venne in mente una cosa…
Perché stavamo parlando via sms e non a voce come le persone normali?
-Perché non mi hai chiamato Ben, invece di limitarti agli sms?-
-Non volevo svegliarti.-
-E adesso? Perché stiamo continuando a mandarci sms?-
-Perché sei molto più intraprendente via messaggio e devo ammettere che la cosa mi piace parecchio.-
-Ben più che da un attacco di insonnia sembri colto da un attacco di astinenza… non pensavo che non pomiciare in ufficio per due giorni ti portasse a così gravi conseguenze!- Lo punzecchiai.
-Che ci vuoi fare… ormai mi sono abituato a vedere il tuo sederino dondolare mentre esci dal mio ufficio con le pratiche in mano.-
Mi misi a ridere, immaginandomi Ben che mi fissava il sedere ogni volta che andavo da lui per fare le fotocopie…
Almeno le minigonne funzionavano!
-Ben… sembra che stiamo facendo sesso al telefono lo sai?-
Scherzai ancora per vedere cosa mia avrebbe risposto…
Benjamin aveva ragione, senza vederlo in viso mi sentivo piuttosto intraprendente!
-Via sms? Non so se può funzionare ma se vuoi io sono disponibile :)-
Sorrisi sorniona e non potei non immaginarmi lui nella mia stessa posizione, sul suo letto in un hotel a Chicago, intento a fare la stessa cosa.
-Non dovresti dormire Benjamin? Tecnicamente domani mattina riparti con le riunioni.-
-Hai ragione piccola… anche se ora grazie a te sono più sveglio che mai.-
-Cerca di dormire… anch’io domani devo lavorare sai?-
-Per favore… non pomiciare con Gosling!-
Quando vidi quel messaggio l’eccitazione che mi attanagliava da quando avevo iniziato a parlare con Benjamin precipitò drammaticamente!
Amos Gosling era il vicedirettore della MfC… calvo, grasso e con un grave problema di ipersudorazione!
-Grazie a questa tua uscita ora avrò gli incubi! Grazie mille!!-
-Beh, io grazie a te occuperò la mia insonnia fantasticando... non temere se ti fischiano le orecchie.-
Mi infilai sotto le coperte immaginando che ci fosse lui lì con me…
-Buona notte Benjamin!-
-Buona notte, buona notte! Separarsi è sì dolce dolore che dirò buona notte finchè non sarà mattina.-
Cookie aveva ragione…Ben era proprio Shakespeare!
Con un sorriso posai il cellulare sul comodino e mi riaccomodai nel letto pronta per lasciarmi andare al mondo dei sogni.
Un altro squillo mi avvertì dell’arrivo di un altro messaggio
-Buona notte mia piccola Alyson.-

Rividi Benjamin esattamente lo stesso giorno del suo ritorno a New York.
Durante le nostre chiacchierate notturne infatti , che erano perdurante anche nei giorni successivi, mi aveva detto che si sarebbe fatto trovare fuori dal B.B.King all’orario di chiusura per riaccompagnarmi a casa, e così fù.
Venerdì sera infatti un’estenuante serata di lavoro, mentre stavo uscendo dal locale stanca come non mai lo ritrova davanti a me, appoggiato sulla sua bellissima e lucida Jaguar, ad aspettarmi con un sorriso sulle labbra.
Dovetti fare violenza su me stessa per trattenermi dal mettermi a correre ed abbracciarlo di slancio…
E fu esattamente in quel momento che ebbi anche paura…
Perché adesso che l’avevo davanti agli occhi mi rendevo conto di quanto in quella settimana dentro di me le cose fossero cambiate…
Certo Ben non mi era mai stato indifferente e mi aveva sempre attratto molto…
Ma ora…
Ora non c’era più solo attrazione, o semplice interesse…
Io provavo qualcosa…
Un qualcosa che faceva davvero paura.
<< Ciao Benjamin! >> dissi calma avvicinandomi a lui e nascondendo quella strana sensazione allo stomaco che da che mondo e mondo non portava mai nulla di buono
<< Ciao Alyson! >> rispose lui gentile fissandomi dolcemente negli occhi…
Perché quello sguardo?
Ti sono davvero mancata come mi hai detto per telefono?
<< questo è per te >> disse semplicemente passandomi una scatolina blu
<< Ben! >> dissi sorpresa << perché mi hai comprato un regalo? non avresti dovuto! >>
Lui sorrise e alzò le spalle
<< l’ho visto e la prima cosa a cui ho pensato e sei stata tu, così l’ho comprato! >>
Sorrisi, mi piaceva l’idea che pensasse a me anche quando si trovava in trasferta per lavoro…
Era una cosa grave?
Si decisamente!
Un po’ in imbarazzo aprì la scatola e ne osservai il contenuto
<< no… non ci posso credere!! >> sgranai gli occhi mente un sorriso si dipingeva sul mio volto
<< il primo CD dei Hot Tuna in versione originale! >>
<< con l’autografo di Jhon Casady >> aggiunse Benjamin come se quel regalo non fosse già abbastanza
<< ma dove l’hai trovato, è un pezzo raro! è da quando ho 16 anni che speravo di trovarne uno…io non so come ringraziarti! >>
<< non devi, l’ho fatto con piacere! Stavo curiosando in un negozio specializzato in Cd e mi ci sono imbattuto… sapevo che era una vera fortuna averlo tra le mani, così ho pensato di prenderlo! Sono contento che ti piaccia! >>
Sorrisi e l’abbracciai di slancio rendendomi solo allora conto di un piccolo particolare che Ben si era lasciato sfuggire…
Ci si era imbattuto per caso in un negozio di Cd…. Ma che ci faceva Ben n un negozio di Cd se lui comprava solo vinili?
L’idea che lo avesse fatto appositamente per me mi lusingo!
<< Sali in macchina, ti accompagno a casa! >> mi intimò aprendomi la portiera e rivolgendomi un sorriso contento.
Ancora però non mi aveva dato neanche un bacio…
Insomma, avevamo già condiviso ben oltre un bacio e probabilmente se mi fossi sporta verso di lui non me lo avrebbe mai negato, ma con il mio sorriso a trentaquattro denti che non riuscivo più a scacciare da quando l’avevo visto fuori dal locale, temevo di espormi un po’ troppo e non volevo fargli vedere come la sua lontananza di una settimana mi avesse influenzato…
E poi volevo che facesse lui il primo passo visto che io di passi ne avevo già fatti parecchi ultimamente!
La voce di Ben interrupe i miei pensieri
<< allora… come ti è andata la settimana? >>
Mi raccomando Ally, disinteressata… sii sciolta e disinteressata…
Non confessargli che ti è mancato da impazzire e che ogni volta che andavi nel suo ufficio e prendere le pratiche da fotocopiare e ci trovavi il suo vice ti veniva un nodo allo stomaco!!
<< niente di che…. il solito! Tu invece… alla fine come sono andati gli affari? >>
Potevo chiederglielo?
Infondo era il mio capo, forse non era autorizzato a parlarmi degli affari dell’azienda!
<< bene direi, anche se è stato piuttosto stancante ed impegnativo siamo riusciti a concludere finalmente le trattative per la fusione della società con la G&C e da ora in poi la MfC si occuperà anche del settore residenziale!>> rispose soddisfatto << e già che ci siamo ti informo che sei convocata per un colloquio privato con me! >> aggiunse con un sorrisino furbo
<< un colloquio privato? >> domandai dubbiosa
Detta così suonava tanto come una cosa porno
<< sì, dovrei parlarti di lavoro. >>
Ah, ecco!
<< beh… passerò lunedì dall’ufficio! >>
Mi sentivo un’idiota a parlare di lavoro con Ben… era il mio capo, ma quando stavamo assieme età e ruoli sociali venivano completamente cancellati e mi sembrava di stare con una persona qualunque che con la MfC non centrava assolutamente nulla!
<< Avanti Alyson… non è mica necessario parlare in ufficio! Possiamo farlo anche domani, se sei libera! >>
<< mi piacerebbe molto ma viene mia madre a trovarmi e avevo pensato di andare fuori a cena con lei, Cookie ed Henry! >>
<< oh >> disse semplicemente e mi sembro lievemente deluso << se venissi anch’io sarebbe un problema? >>
Lo guardai storto
<< Sarebbe un po’ strano non trovi? >>
Non che non volessi vedere Ben ma mi sentivo in imbarazzo a fargli incontrare mia madre.
Certo le volevo bene, ma mamma era una pazza fricchettona rimasta mentalmente al ’69…
Mi avrebbe fatto fare un figura pietosa!
<< beh, infondo non è la prima volta che usciamo tutti assieme… e poi noi siamo amici, giusto? >>
E di nuovo comparve il sorriso malizioso.
Quindi è così che mi consideri Ben? Una tua amica con annesso sorriso malizioso?
Che accidenti significa!!??
Però mi andava davvero di vederlo e poi dopo il regalo che mi aveva fatto e le attenzioni che mi aveva mostrato anche durante la settimana di lontananza, non me la sentivo di essere maleducata e dirgli che non poteva venire!
<< Va bene Benjamin… usciremo tutti insieme! Spero solo che dopo aver conosciuto mia madre tu non decida di licenziarmi >> …o di lasciarmi.
Lui rise divertito dalla mia affermazione
<< piccola ho una madre che sembra un generale tedesco all’epoca nazista, non credo che una signora un po’ affettuosa possa spaventarmi… e poi non ti potrei mai licenziare! >>
E detto questo, senza che potessi prevederlo, si sporse verso di me e mi diede un leggero bacio sulle labbra.
Uno di quelli che poi ti lasciano quella sensazione di insoddisfazione sulle labbra.
Rimasi silenziosa per qualche secondo dopo il suo gesto, combattuta se avvicinarmi a mia volta e baciarlo come avevo voglia di fare, o lasciare perdere e fare che come al solito lui guidasse la situazione.
Beh, mi era mancato troppo ed ero sicura che non avrei chiuso occhio per tutta la notte se me ne fossi andata con quella voglia incredibile di bacialo, così senza pensarci troppo mi voltai verso di lui, mi sporsi verso il suo sedile e lo baciai…
Ma lo baciai come si deve però, affondando le mie mani nei suo capelli e facendo aderire per quando possibile il mio corpo al suo…
E lui sembrò gradire il mio gesto perchè immediatamente mi avvolse la vita con il braccio destro e mi strinse ancora di più a se mentre con la mano libera mi accarezzava il volto.
Fu un bacio forte, profondo e passionale… uno di quelli che ti fa venir voglia di fare l’amore.
<< mi sei mancata >>
Lo sussurrò talmente basso che avrebbe potuto benissimo esser frutto della mia immaginazione.
<< mi sei mancato anche tu Ben >> mormorai io sorridendo e accarezzando le sue labbra con le mie
<< a che ora ci incontriamo domani? >>
<< Cookie ed Henry passano da me alle otto e poi andiamo al Le Cirque… a mia madre piace la cucina francese! >> gli spiegai un po’ imbarazzata per l’ennesima stranezza di mia madre
<< allora ci vediamo domani sera.. mi toccherà trascorrere anche questa notte a fantasticare! >> aggiunse facendomi ridere
<< Buonanotte Benjamin! >> lo salutai scendendo dall’auto
<< Buonanotte Alyson! >>
  
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