Ritrovato! – Capitolo unico
Harry
era seduto sulla sua scrivania, quando sentì qualcuno bussare
“Avanti…”
Disse meccanicamente senza staccare gli occhi dal
foglio che stava leggendo.
“C’è un ragazzo che vuole parlarle… dice di conoscerla.”
Disse poco convinta una ragazza sulla ventina, decisamente
niente male, che aveva subito fatto capolino da dietro la porta.
Harry non poté impedirsi un sorrisetto
ironico.
“Credo di sapere di chi si tratta… lascialo entrare, Stacey”
“D’accordo.”
La porta si richiuse, per poi riaprirsi pochi secondi più tardi.
Ma stavolta davanti ad Harry
c’era un ragazzo. Un maturo, affascinante, atletico biondo
ragazzo dai profondi occhi grigi dal cui volto traspariva una leggera
irritazione, mischiata in parte con il senso di soddisfazione e sollievo.
“Ce l’hai fatta. Sai, Draco,
credevo che ci avessi messo più tempo… riesci sempre a sorprendermi.”
“Oh, non è che tu abbia avuto poi molta fantasia, Harrison Potter…”
Harry non poté impedirsi di ridacchiare
”Già, hai ragione. La prossima volta che mi farò assumere con un nome fittizio
da un giornale locale semisconosciuto come aiuto-correttore di bozze, starò più
attento che il mio nome abbia più di quattro lettere
di differenza con l’originale…”
“Così magari avrò una scusa per metterci un po’ più di tre giorni per
ripescarti…”
Disse Draco sensualmente avvicinandosi al moro
”ALT. Ricordi il motivo per cui sei qui ora, vero
tesoro?”
Draco lo guardò infastidito. Certo che se lo ricordava, solo sperava che il suo ragazzo avesse sofferto
abbastanza l’astinenza forzata – come lui, dopotutto – da lasciarsi avvicinare
senza troppe inutili storie.
”Umpf, che palle che sei…”
Harry ridacchiò
”Lo so. È anche per questo che mi ami, dopotutto, no?”
”Sì, lo sai che ti amo…”
”E?”
”E avevi ragione e io torto…”
”E?”
”E mi dispiace, e non ti dirò più che non me ne frega niente di te, e la
prossima volta che te ne vai dopo uno stupido litigio lasciandomi solo uno
stupido biglietto con scritto ‘trovami se vuoi che ti perdoni’ te lo scordi che mi sbrighi a cercarti se ora non
ti dai una mossa e ti fai baciare da me!”
Harry si avvicinò un poco. Non era esattamente il
genere di scuse che si aspettava, ma poteva andare bene lo stesso.
Dopotutto, per quanto lo avessero ferito le parole di Draco
che lo accusava di aver mandato suo padre in galera, e di avergli rovinato la
vita, e diceva che non gliene fregava nulla del loro rapporto, sapeva benissimo
che non le pensava. Così come sapeva perfettamente di aver ragione quando prima
di andare a letto – e rigorosamente da
solo – gli aveva risposto che non sarebbe resistito una settimana senza di
lui. ed infatti eccolo, dopo neanche tre giorni, lì di
fronte a fargli le sue scuse.
Non esattamente spontanee, ma in fondo non si può avere tutto dalla vita.
Così si decise a sporgersi leggermente in avanti e a sfiorare delicatamente le
labbra del suo amore, del suo unico amore, per poi approfondire quel bacio e
riscoprire tutte le sensazioni che Draco sapeva dargli, assaporandone l’essenza come se fosse la prima
volta.
”Mi sei mancato, Harrison…”
Ridacchiò Draco
”Anche lei mi è mancato, signor Malfoy…”
”E… Harry?”
”Sì?”
”Ti amo.”
Harry
gli accarezzò i capelli arruffandoglieli un po’
“Me lo hai
già detto questo”
”Sì, credo di averlo fatto. Che ne dici di andare a casa
ora?”
”Potremmo sempre aspettare altri quattro giorni, tanto per appurare l’esattezza
della mia teoria…”
Draco lo attirò a sé con un altro bacio
”Ma forse non è poi così importante…”
E dopo aver corretto gli altri testi con un colpo di bacchetta ed aver lasciato
un biglietto a Stacey, si smaterializzò nel suo
appartamento assieme a Draco.
Il ragazzo gli era mancato sul serio, e, pensò, l’aveva punito abbastanza.
Non sarebbe più sparito così all’improvviso…
Fino al
prossimo litigio, ovviamente.