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Autore: Honey_34    16/10/2005    1 recensioni
Si svolge nella scena in cui Alessandro vede Roxane per la prima volta durante una festa, mentre lei balla. Il personaggio di Hexantia è completamente inventato.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Tra quelle giovani danzatrici, la preferita di Alessandro era certamente Roxane. Bellissima, gli occhi penetranti, i movimenti del corpo sensuali, muoveva a ritmo di musica il ventre e i fianchi e, anche lei, lo osservava. Efestione che seguiva lo spettacolo aveva notato l’interesse del Re nei confronti della giovane e un senso di gelosia lo pervase, la sua mente si allontanò per un po’ da quel luogo, trovando spazio nei ricordi, di quando lui e Alessandro galoppavano felici nelle verdi praterie vicino alla loro città, a casa, a Pella. Non si accorse neanche che le fanciulle persiane aveva smesso di danzare e che una di loro si era accomodata al suo fianco. Lo riscosse Leonnato dandogli di gomito ed Efestione ritornò alla realtà girandosi a guardarla. Come tutti i suoi amici ne rimase incantato: la sua pelle era dorata, il corpo rivestito ancora dell’abito usato per la danza emanava un profumo di fiori freschi, le labbra carnose, gli occhi erano a tratti color nocciola a tratti del colore della terra rossa, definiti da una riga nera. I capelli erano come la notte, neri e lisci, lunghi fino ai gomiti. D’improvviso si voltò e incontrò lo sguardo di Efestione che chiuse la bocca di scatto senza smettere di guardare quella fanciulla meravigliosa. Chiamò un interprete e gli chiese di domandarle qual era il suo nome. Quando le fu tradotto sorrise e fece gesto all’uomo di andare. -Il mio nome è Hexantia. Qual è il vostro generale?- Nel frattempo, Perdicca, ubriaco, era andato da Alessandro indicandogli il suo migliore amico intrattenuto dalla giovane danzatrice. L’occhio sinistrorsi rabbuiò e dopo pochi attimi tornò a parlare con Clito di politica. Più tardi, quando il banchetto terminò, Efestione entrò nella sua camera da letto e andò verso il bagno per lavarsi, lì, affianco alla vasca piena d’acqua calda e odorosa da oli profumati, all’ombra di qualche candela, Hexantia lo attendeva vestita di una veste blu semitrasparente ornata qua e là da increspature argentate. -Hexantia…cosa fai qui?- non rispose alla domanda, avanzò semplicemente verso di lui spogliandolo della veste bianca e una volta che fu immerso nell’acqua, gli massaggiò delicatamente le spalle, il petto, le cosce, gli profumò i capelli e infine si immerse anche lei godendo dell’acqua ancora calda. -Perché sei venuta nelle mie stanze?- gli chiese nuovamente Efestione. -Sono rimasta colpita della tua bellezza generale- rispose con voce calda. -Tu sei bellissima, io sono solo il migliore amico del Re- -Che ami, è la persona che ami di più al mondo, per la quale sacrificheresti la vita, che non hai intenzione di abbandonare, che vendicheresti in qualsiasi modo se morisse, è questo per te Re Alessandro vero?- Efestione guardò Hexantia. Vero, lui amava Alessandro alla follia, ed era geloso degli sguardi che quella sera aveva riservato a Roxane. Non capiva come la giovane che gli stava di fronte potesse sapere tutto quello, ma non glielo chiese. -Alessandro è il mio Re, il mio migliore amico fin dall’infanzia ed è un grande uomo- disse semplicemente, mai i suoi occhi tradivano quelle parole. Uscirono dall’acqua e lei lo asciugò. Quando andarono nella camera da letto lui si sdraiò sotto le coperte ricamate d’oro e lei si stese al suo fianco abbracciandolo e baciandolo nei punti che in quella posizione riusciva a raggiungere giusto per punzecchiarlo. Finché Efestione, eccitato da quella situazione, si girò baciandola sulla bocca appassionatamente, quando la lasciò Hexantia gli sorrise maliziosa e fece scorrere la sua coscia dalla pelle vellutata lungo il suo fianco, muovendola su e giù. Lo strinse di più ed Efestione gli sussurrò: -Lascia fare a me- Le salì dolcemente sopra aprendole le gambe e baciandola e accarezzandola su tutto il corpo la sentiva gemere di passione, finché non si spinse più su e la possedette con passione chiamando più volte il suo nome avvolgendola con le sue braccia muscolose, piene di cicatrici, ricordo di tante battaglie sanguinose e lei lo accontentava, gli dava piacere… Solo quando i primi raggi di sole comparvero dietro le montagne si accasciarono su un fianco, abbracciati e dormienti. Quando bussarono alla porta Hexantia ed Efestione si vestirono in fretta e quando Alessandro entrò trovando l’amico con la fanciulla non poté trattenere un moto di stupore, che nel suo cuore…era gelosia. -Efestione, volevo solo avvertirti che…che abbiamo un consiglio di guerra all’ora di pranzo, vedi di esserci e di non essere in buona compagnia…-sorrise in modo nervoso, il che non sfuggì a Hexantia. Efestione annuì e il Re uscì. Poi il generale guardò il sole e si vestì come da protocollo. Baciò la ragazza sulla bocca morbida che prima che uscisse gli disse: -Anche lui ti ama, Efestione-
  
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