Libri > Harry Potter
Ricorda la storia  |      
Autore: lauradumb    16/10/2005    28 recensioni
Una stupidata madornale ma dopo aver letto una serie improponibile di pairing mostruosi (scusate, sono altamente di parte) ecco che la mia anima da santa protettrice delle Serpi emerge, con grandiose cakkiate!
Genere: Demenziale, Parodia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Sorpresa
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

 

APPELLO
PER LA SANITA' MENTALE DEL SIGNOR ILLUSTRISSIMO
SALAZAR SERPEVERDE

 

“Eh no, adesso basta!”

Si alzò di scatto e cozzò con la testa sulla pietra fredda della tomba.

Imprecando in un modo che solo i morti possono fare, Salazar spintonò il coperchio del sacro sarcofago stile gotico con le gambe e finalmente riuscì a venirne fuori. Accaldato per quanto possa esserlo un non-vivo, si rimise in piedi brontolando e si spazzolò via la polvere dall’abito di vellutino verde.

Quando è troppo è troppo, non se ne può più!” sbottò fissando il campanellino appiccicato sopra la sua tomba che trillava in continuazione. Si scagliò con foga addosso all’oggetto e per un attimo sembrò averla vinta lui. Il silenzio fu ristabilito, ma non appena l’illustrissimo signor Serpeverde fece per infilare una gamba nel suo giaciglio quel maledetto strumento chiamato Campanello Salva Faccia riprese a tintinnare con lo stesso rumore di un gesso che stride sulla lavagna, di un treno che frena sui binari e un bamboccio babbano che grida, tutto rigorosamente assieme e, raramente, giusto per variare, a volte in coro polifonico. Si scaraventò fuori dalla stanza imprecando e sbraitando ad ogni trillio più forte, ma dopo aver assodato che non c’era verso di farlo smettere frugò nella sua saccoccia e ne estrasse il berretto basco, intonato con l’abito di velluto, e se lo ficcò in testa, alzando una nuvoletta di polvere.

 

***

 

Suonò il campanello con non poche difficoltà, considerando innanzitutto il fatto che quando era vivo lui, campanelli non ce n’erano. Quando quel suono si propagò nell’aria Salazar Serpverde ebbe quasi un attacco di nervi. Fortunatamente il suono si interruppe in fretta, esattamente quando il vecchio staccò il dito dalla scritta JK Rowling. Mentre si osservava la punta dell’indice con fare misterioso, la porta di casa si aprì e apparve sulla soglia una donna bionda con un marmocchietto aggrappato alla gamba. I due si scrutarono per un po’ e poco dopo la donna sorrise al burbero che si era ritrovata davanti. Dopo poco, erano seduti in un tipico salottino inglese a discutere.

Ma non se ne può più! M’hanno attaccato quel cavolo di campanellino e non so più come venirne fuori!”

Ma io che c’entro?” chiese ingenuamente la donna.

“Come che centri? C’hai messo una vita a scrivere il sesto libro, che tra l’altro non è manco l’ultimo m’han detto, e tutte le volte che parlavi di me quel bastardo d’un campanello Salva Faccia tuonava che era una gioia!”

Mbè, scusa, ma l’ho finito, no?  Cioè, è uscito tre mesi fa sto libro e me vieni a dì che te suonava el citofono?”

“Come l’hai finito? Starai scrivendo l’altro, perché io non riesco più a dormire! Quel dannato aggeggio suona tutte le volte che qualcuno mi fa perdere la faccia, quindi o è colpa tua o è colpa tua, eh!”

“Ah no” rispose la donna alzandosi. “So io che è sta cosa che te fa trillà el campanello, guarda qua!”

E così dicendo, JK Rowling porse all’uomo una pila di fogli stampati da internet, anche se qui la donna perse una mezzora buona per spiegare, in ordine cronologico, al signor illustrissimo Serpeverde: cosa fosse la corrente, cosa fosse un computer, cosa fosse una connessione internet, cosa fosse internet, cosa fossero le fanfiction. Alla fine della spiegazione riassuntiva, comunque, il vecchio aveva capito meno di uno gnomo sordo, se si escludeva il fatto che se non riusciva a dormire era colpa dei Babbani. O meglio, di un gruppo di Babbani della peggior specie, capaci di mettere Serpeverde e Tassorosso nello stesso letto, o addirittura Purosangue e Mezzosangue in atteggiamenti promiscui. Bianco come un cadavere davvero pallido, Salazar Serpeverde sfogliò una storiella in cui Draco Malfoy, il suo pupillo pronipote del pronipote dello zio della nonna del suo vicino, se ne andava in giro cinguettando il suo amore per una figlia di dentisti.

Adesso, potete immaginare lo sconforto dell’uomo che si smaterializzò di colpo dal salottino stile inglese della Rowling e non si fece mai più vedere. I maghi di tutto il mondo continuano a visitare la tomba del signor illustrissimo Serpeverde, ormai vuota, e restano ore ad ascoltare lo scampanellio che ne proviene, credendo di scorgere in quella acuta melodia, la voce dell’uomo che chiede pietà. Non si sa dove sia esattamente oggi il corpo del non-vivo leggendario fondatore di Hogwarts, ma c’è chi giura di averlo visto fare l’autostop alla volta del Tibet, dove conta di ritrovare la serenità ormai perduta.

 

Difendi anche tu il signor illustrissimo Salazar Serpeverde! Boicotta le fanfictions Draco/Ginny o Draco/Hermione, per il bene della comunità!

 

 

 

 

Ora potete lapidarmi, ma io mi sono divertita come una cretina! Non sarà bella, ma mi ci voleva XD

Laura

  
Leggi le 28 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: lauradumb