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Autore: herms    26/08/2010    8 recensioni
Tratto dal capitolo 3:
Allora, dovete sapere che questa è la terza volta nella storia di Hogwarts che il Ballo di Eris e Eirene ha luogo. Avvenne per la prima volta tre secoli dopo che la Scuola fu fondata. Ci fu un periodo di grande discordia tra le Case, gli scherzi si fecero pesanti e alcuni ragazzi rimasero feriti. Così la Preside di quel tempo, Katherine Graam, inventò un evento che avrebbe portato gli alunni a collaborare assieme.
Il nome dell'evento, come alcuni di voi avranno già realizzato – aggiunse, soffermandosi con lo sguardo su Hermione – deriva dal greco antico Ἐρις , la Discordia, e Ειρήνη, la Pace. Entrambe dee figlie di Zeus, Re degli Dei, ma di madri diverse, furono sempre in conflitto tra loro, e Katherine decise di dare questo nome al Ballo per ricordare quanto i due elementi debbano compensarsi tra loro in modo da non creare squilibri.
Così otto giovani meritevoli, due per ogni Casa, si prestarono per la realizzazione dell'evento. Vissero assieme per dei mesi e poco alla volta impararono a rispettarsi.
dal capitolo 23:
Era la prima volta che non si interessava a una ragazza solo per il suo aspetto fisico. Certo, lui la trovava bella, ma quale ragazzo innamorato non crede che l'oggetto del suo interesse sia la più bella ragazza che ha mai visto? Ma quella sua intelligenza e capacità di saper individuare l'unico dettaglio che avrebbe voluto omettere durante le loro conversazioni, la facevano apparire terribilmente intrigante ai suoi occhi, e anche un po' Serpeverde. Ma questo non gliel'avrebbe detto mai, non voleva restare secco, per quello che lui riteneva un complimento.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Draco/Hermione, Harry/Ginny
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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- Questa storia fa parte della serie 'L'errore più grande'
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Questa è la prima storia che scrivo, e spero che qualcuno la troverà di proprio gradimento.

Herms

ps: Corretto e rivisto il capitolo (21/04/11)


CAPITOLO PRIMO : Rivali da sempre.


Stupida. Stupida. Stupida Mc Granitt. Come si permette quella stupida vecchia di mettermi in punizione? - pensava Draco tornando dall'aula di Trasfigurazioni, dove aveva appena terminato di pulire le gabbie degli animali per una punizione dovuta al fatto che aveva tentato, all'incirca per la milionesima volta, di schiantare Potter.

Non che fosse una novità, certo, ma i professori si aspettavano che i due dopo aver combattuto assieme, giusto qualche mese prima, andassero non d'accordo, ma che per lo meno tentassero di comportarsi civilmente. Non erano gli unici a creare problemi quell'anno, il livello di discordia tra le Case non era così alto da anni, in particolare verso i discendenti di Salasar, incolpati più o meno velatamente della guerra che per anni aveva sconvolto la comunità magica.
Draco stava marciando impettito per i corridoi del terzo piano, quando poco lontano da lui vide l'ultima persona che avrebbe voluto incontrare quella sera.
Splendido! Ci mancava lo Sfregiato per completare la perfetta serata.... scommetto che è con quello sfigato di Weasley – pensò, facendo qualche passo avanti per appurare l'identità dell'interlocutore di Potter.
Ehi, ma quello non è Weasley! Una ragazza? Bah sarà la sua cara Piattola... .
Ma Malfoy si stava sbagliando di nuovo. In quel momento infatti, Harry si spostò leggermente e lasciò intravedere una giovane dalla chioma riccia bruna, che si copriva il viso con le mani. Le spalle tremavano leggermente, in preda ai singhiozzi, mentre Harry la abbracciava, sussurrandole parole di conforto nell'orecchio.
Draco portò dietro a una colonna nel tentativo di sentire qualcosa, ma proprio in quel momento Potter si alzò per lasciare l'amica un po' per conto suo.
Bah, la Granger starà frignando per Lenticchia tanto per cambiare... Certo che quella ragazza non ha proprio gusto in fatto di ragazzi... Prima quell'idiota di Krum, poi Weasley... Potrebbe cercarsi di meglio, negli ultimi anni è diventata niente male, se non fosse così schifosamente Grifondoro , potrei anche farmela volentieri... -
Nell'istante stesso in cui formulò quel pensiero Draco si diede dello stupido, solo per aver pensato che una Mezzosangue potesse essere al livello di un Malfoy.
Le si avvicinò in silenzio.
-Granger, ancora a piangere per Lenticchia?- esordì, un ghigno perfido dipinto sul viso.
-Sparisci Malfoy.-. Il tono della sua voce lo stupì, non era quello che si aspettava da una ragazza che stava piangendo.
-Altrimenti cosa mi fai Mezzosangue?- commentò con una vena sarcastica nella voce, attento a non far trapelare il suo stupore dalla voce.
Lei alzò lo sguardo. E l'odio che lesse nei suoi occhi lo scombussolò un poco, nessuno prima di quel momento aveva mai anche solo pensato di poterlo guardare così senza ritrovarsi schiantato in un corridoio buio del castello.
Lo sguardo della ragazza era duro e fiero, nonostante le lacrime che continuavano imperterrite a solcarle le guance, negli occhi sempre presente quella scintilla di lucidità che caratterizzava le persone come lei e Silente.
Dovette fare appello a tutto il suo autocontrollo perchè il suo viso rimanesse freddo e impenetrabile.
La Grifondoro notò il cambiamento e riprese a parlare.
-Altrimenti ti tiro un cazzotto. E sai che non ho paura di farlo, vero Furetto? Non sarebbe nemmeno la prima volta, o non ti ricordi?-.
Un sorriso provocatorio le si era dipinto sul viso e le lacrime avevano smesso di scenderle dagli occhi per la rabbia.
Il ragazzo si era irrigidito e aveva messo mano alla bacchetta, colpito nell'orgoglio dalla ragazza, poiché la sua risposta aveva riportato a galla l'irritazione per quel vecchio episodio che ancora lo accompagnava.
Nel mentre Hermione aveva notato il gesto del ragazzo e aveva a sua volta sfoderato la bacchetta, pronta a difendersi. Si era alzata, e con lei anche la tensione che si sentiva nell'aria era aumentata fino ad essere quasi palpabile, mentre i due rivali si scrutavano a vicenda tentando di prevedere le reciproche intenzioni.
Ma ancor prima che potessero scagliarsi anche un solo incantesimo, una voce interruppe quel silenzioso confronto.
-Che cosa sta succedendo qui?- esclamò una voce infuriata.
-Professoressa Mc Granitt- esclamarono i due all'unisono. Lo stupore per entrambi fu tale che non ebbero la prontezza di riflessi di nascondere le bacchette sotto i mantelli.
- Sono terribilmente delusa da voi, ma soprattutto sono stanca di queste continue sfide e provocazioni. Nel castello vige questa perpetua rivalità, ma pensavo che almeno lei fosse superiore, Signorina Granger. Ad ogni modo saranno presi provvedimenti al più presto. Venti punti in meno a testa, e ringraziate che non ve ne tolga altri cinquanta. Ora filate nei vostri dormitori.-.
Hermione lasciava trapelare un terribile imbarazzo, sia dalle guance, sia dall'espressione colpevole degli occhi.
Draco invece era impassibile, ma un buon osservatore si sarebbe accorto della tensione del suo corpo, dei pugni stretti fino a farsi male. Ed Hermione era un'ottima osservatrice.
-D'accordo professoressa Mc Granitt.- risposero i due, dirigendosi in direzioni opposte per i loro dormitori, rivolgendosi un ultima occhiata di fuoco, e maledicendosi mentalmente l'uno con l'altra.


   
 
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