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Autore: Chibi_Cute    27/08/2010    2 recensioni
Raccolta di 5 piccole one-shots dagli argomenti più disparati che vedono diversi momenti delle vite sentimentali di alcune coppie di Hetalia. Rating giallo per accenni a cose poco pure e caste, tutto comunque nei limiti del regolamento. Il genere è sul sentimentale, in quanto racconta di momenti particolarmente teneri dei protagonisti.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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usallysan1 Quello che significavano queste one-shots non conta più. Ma ho deciso di tenerle perchè ci ho speso tempo ed impegno.



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1- Spain X Romano -  Litigio

Il loro primo mese insieme era passato velocemente.
Certo, erano ancora agli inizi ed ognuno di loro viveva la relazione a modo suo, ognuno con propositi ed aspettative diverse, na l'intesa e il legame c'erano, a loro andava bene così.
Antonio ci provava a non soffocare il suo fidanzato come prima e Lovino cercava di fare più il tenerone.
C ' erano giorni però dove Lovino era scostante e scorbutico e Antonio era davvero appiccicoso.
Quei giorni litigavano sempre.
Romano urlava e lanciava tutto quello che gli capitava sotto mano e Antonio urlava il doppio e tentava di pararsi con le braccia o con i cuscini del salotto.

-Ma non lo capisci che devi lasciarmi stare?-
-Ma perchè Lovi? Non mi dici mai niente!-

Antonio gli si avvicinò, prendendolo per le spalle e bloccandolo, parando i calci che il ragazzo gli donava così amorevolmente.

-Non sono cose che ti riguardano!-
-E cosa c'è che ti fa arrabbiare tanto che non mi riguarda?-

Uno strattone e Lovino era inginocchiato sul pavimento,  a guardare con occhi lucidi e prossimi al pianto il suo fidanzato

-Sei tu!!-
-....eh?-

Un pianto sommesso era tutto quello che si sentire, oltre al respiro affannoso di Antonio, dovuto ai troppi urli.

-Sei tu, brutto bastardo! C'è troppa gente che ti ronza intorno e...e io mi sento così arrabbiato! Ma non voglio dirti di lasciarli perdere perchè non sarebbe giusto e..-
-Lovi...-

Antonio si inginocchiò, accarezzando il viso di Romano, tutto scosso dai singhiozzi.

-Che vuoi? *sigh* L-Lasciami stare *sniff*-
-Lovi...Lovi, mi amor..ti preoccupavi che io potessi allontanarmi da te?-

Strinse a se il ragazzo, nascondendo il viso sul suo collo.

-No...vattene! -
-Te amo, mi querido.. non potrei mai...-

E alla fine era vero.
Antonio non avrebbe mai e poi mai lasciato il suo Lovino, per nulla al mondo.
E Lovino lo sapeva, in fondo.
Ma era bello sentirselo dire.
Anche a costo di avere un piccolo e violento litigio.

2- Prussia X Ludwig -  Vergogna

Il loro secondo mese insieme era stata una catastrofe.
Almeno, così la vedeva Gilbert.
Dopo essere riuscito a dissipare tutti i dubbi del suo West sull'incesto...non era ancora riuscito a farci nulla di "interessante".
Ma quella sera ci sarebbe riuscito.
Assolutamente.
Aveva preparato un piano così perfetto da non poter fallire.
Come solito, Ludwig era tornato a casa alle 8 in punto, in tempo per aiutare Gilbert ad apparecchiare la tavola e per scolare la pasta.
Tutto era andato come al solito, cena, film in televisione accoccolati sul divano e poi a dormire.
Ed era qui che il magnifico piano del magnifico Gilbert entrava in azione.
Nonappena le luci furono spente e le coperte ben sistemate a coprirli, si avvicino alla figura di Ludwig, sorridendo malizioso

-Oi, West...deve essere stata una giornataccia a lavoro, oggi..-
-Beh..come al solito immagino-
-Vuoi che ti faccia un massaggio? Per rilassarti,ovvio-

Ludwig lo guardò sospettoso, non era la prima volta che una richiesta gentile come quella si trasformasse in un tentato stupro bello e buono.


-Non stai macchinando nulla,vero Gilbert? Ti faccio dormire in giardino per una settimana se provi a farmi una delle tue porcherie-
-Ma cosa te lo fa pensare mai?-
-L'esperienza forse-

Gilbert gonfiò le guance, sedendosi e guardandolo quasi offeso

-Insomma, vuoi spiegarmi perchè non lo vuoi fare con me? Ti faccio schifo forse?-
-E-Eh? M-Ma di che s-s-stai parlando?-
-Del sesso, Ludwig! Quella cosa stupenda che fai con il tuo partner!-

Ludwig non sapeva se sotterrarsi o scomparire per la vergogna.
Si sedette, guardando il fratello, che si torturava il labbro inferiore con i denti.
Sospirò, passandosi una mano sui capelli bionci e scombinandoli leggermente.

-Senti, non è che io non voglia, è che...insomma, non mi sento pronto-
-Come sarebbe non ti senti pronto? Sono due mesi che stiamo insieme, ci conosciamo da una vita, come fai a non essere pronto?-
-Non è una cosa che va a comando, Gil. Mi...vergogno,ecco-

Gilbert lo guardò incredulo, mentre il povero Ludwig abbassava lo sguardo e arrossiva fino alla punta delle orecchie

-...Ti vergogni?-
-...Si-
-....Cioè....ti vergogni..di...farti vedere nudo da me? O di fare quelle cose?-

Ludwig divenne ancora più rosso, ormai faceva concorrenza ad un semaforo

-T-Tutte e due le cose...-
-...Quanto sei carino Lud-
-C-Cosa?-

Gilbert si lanciò su Ludwig, abbracciandolo stretto e sorridendogli divertito.
A Lud il cuore parve smettere di battere per un interminabile minuto a quel sorriso.
Quanto adorava vedere Gilbert felice

-Si! Sei troppo carino Ludwig! Possiamo andare per gradi allora!-
-Davvero?...N-non sei arrabbiato con me?-
-Certo che no! Se è solo una questione di vergogna possiamo risolverla in un lampo-

Gilbert si sporse a baciare Ludwig, che dopo un momento di indecisione si lasciò trasportare, stringendogli gentilmente i fianchi e rispondendo con enfasi al bacio.
I due si scambiarono uno sguardo divertito, e così mentre Gilbert si levava la maglietta per far scorrere le mani di Ludwig sul suo petto, il biondo si chiedeva perchè non avesse detto prima al fratello di queste sue preoccupazioni.
Forse era solo questione di vergogna.

3- Francia X Inghilterra -  Vecchiaia

Il loro terzo mese insieme era passato tranquillamente.
Certo, si prendevano in giro un sacco, si rispondevano male e a volte si facevano anche i dispetti ma era una cosa normale.
Era ciò che rendava il loro rapporto speciale.
Quel pomeriggio, i due erano a casa di Arthur a bere del buon the aromatizzato, sotto al patio, mentre attorno a loro la pioggia cadeva leggera e rinfrescava l'aria.
Arthur stava terminando uno dei suoi ultimi lavori a punto croce, mentre Francis leggeva le ultime notizie sul giornale.

-Tutta questa tranquillità mi fa sentire vecchio-
-Come mai, mon amour?A me piace, è rilassante-
-Sarà che non sono abituato a starmene per i fatti miei da tre mesi a questa parte-
-Sciocchino, in realtà mi ami così tanto da non poter stare senza vedermi nemmeno per un giorno, ammettilo-

Arthur sospirò divertito, posando il lavoro sul tavolo e sorseggiando il the

-Non credo proprio sai? Posso stare benissimo anche per conto mio-
-E staresti da solo anche se decidessi di lasciarti per sempre?-
-Ovvio-
-Mi dispiace ma non credo di esserne capace, sentirei troppo la tua mancanza e ti chiamerei ogni due minuti piagnucolando e urlandoti quanto mi manchi-

Arthur scoppiò in una risata cristallina, seguito a ruota da Francis.
Quella rana maledetta era l'unica che avrebbe voluto per sempre al suo fianco.
Era l'unica persona con cui avrebbe voluto condividere tutta la sua vita.
Era l'unica persona con cui avrebbe voluto condividere anche la sua
vecchiaia.

4- Holy Roman Empire X Chibitalia - Lontananza

Il loro quarto mese insieme era carico di nostalgia.
Sacro Romano Impero era dovuto partire per via della guerra, e Chibitalia non poteva far altro che aspettarlo, seduto davanti alla finestra.
Di tanto in tanto un soldato recapitava piccoli messaggi destinati a lui, ed era ben felice quando Austria gli permetteva di ritirarsi nella sua stanzetta per poterli leggere e rispondergli.
Raccontava a Shinsei Roma di tutto quello che faceva, di quando trovava qualche tesoro nascosto o di quando disegnava coniglietti sul prato.
E Shinsei Roma rispondeva sempre con quel modo gentile e dolce che lo caratterizzava, complimentandosi con lui per tutte le belle cose che faceva ogni giorno.
Ma un giorno, i piccoli messaggi smisero di arrivare.

-Sarà in ritardo il soldato-

Pensò Chibitalia.
E continuò ad aspettare,seduto davanti alla finestra.
Ma i piccoli messaggi non arrivarono.
Mai più.

Finchè un pomeriggio qualcuno bussò al portone della grande residenza.

Chibitalia corse per i saloni e le scalinate fino ad arrivare davanti all'entrata, aprendola con le sue manine piccine e delicate.
Grande fu la sorpresa quando mise a fuoco la figura davanti a lui.

-Ho pensato...che i messaggi ti sarebbe piaciuto riceverli..per..per mano mia-

Chibitalia si lanciò piangendo tra le braccia del suo Shinsei Roma,
Felice che finalmente il suo amato fosse lì con lui, invece di essere solo un ricordo su piccoli messaggi portati da un soldato in lontananza.

5- Su X Fin - Intraprendenza

Il loro quinto mese insieme era passato felicemente.
Tutti e due sentivano che vivere insieme era la cosa giusta da fare a questo punto della loro relazione.
Ma c'era anche qualcos'altro che, a questo punto, Tino voleva provare.
Mentre Berwald ancora dormiva, scese in cucina e prese il vassoio più grande che avevano.
Preparò la colazione - caffè, pancakes con panna e fragole e succo di arancia- e salì in camera stando ben attento a non far cadere niente.
Dopo aver poggiato il suddetto sul comodino, aprì leggermente la finestra, in modo che la lieve luce del mattino filtrasse dalle tende bianche.

-Berwald..-
-Mh..-
-Berwald, svegliati..-

Tino prese a lasciare una scia di baci lungo il collo scoperto di suo "marito", sorridendo divertito a vederlo svegliarsi tutto rintontito.

-Ho preparato la colazione..-
-Hm..non d'vevi..-
-Invece si, ho preparato un giochino da fare-

Il tono divertito di Tino mise in allerta Berwald, che scatto a sedere, guardandolo curioso.

-E' una sorpresa! Se mi dai un bacio te lo faccio vedere-
-....Ok...-
-Evviva!-

Dopo un piccolo e casto bacio, Tino si alzò dal letto, mettendosi proprio davanti a Berwald.
Prese a slacciarsi la vestaglia, che cadde a terra frusciando delicatamente.
Poi si slacciò la camicia del pigiama e successivamente slacciò il fiocco dei pantaloni.
Berwald iniziava a sentirsi i pantaloni stretti, e guardava Tino imbarazzato e sopreso dai gesti della sua "innocente ed adorabile mogliettina"

-Ti piace quello che vedi, Su-san?-
-....mh..-
-Allora credo che la panna e le fragole ti piaceranno ancora di più-

Decretò Tino, lanciandosi poi sul suo compagno,
che si chiedeva da dove il suo ragazzo avesse tirato fuori tutta questa improvvisa intraprendenza.












  
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