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Autore: Sylar1610    28/08/2010    3 recensioni
Cos'ha fatto Gabriel dopo aver lasciato il suo posto in Paradiso? Beh, ne ha fatte di tutti i colori! (traduzione a cura di Brokendream)
Genere: Commedia, Romantico, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro Personaggio
Note: Traduzione | Avvertimenti: Spoiler!
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Note di traduzione

Note di traduzione: ecco il quarto capitolo. Ragazzi, Sylar1610 è un genio. I prossimi capitoli saranno davvero stupendi. A proposito, Sylar1610 è un ragazzo! L'originale potete trovarla qui. Come sempre, a tradurre nel bene o nel male, è Brokendream!

Translator notes: Here is the fourth chapter. Guys, Sylar1610 is a genius. The next chapters will be really awesome. By the way, Sylar1610 is a boy! The original story is here. As always, the translator is Brokendream!


 

 

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Exit the Archangel, Enter the Trickster

 

 

 

Il giorno in cui mi sbarazzai delle mie ali e divenni Loki, il Trickster più famoso al mondo.

E' una storia che vale la pena raccontare.

 

Tutto ebbe inizio nel piccolo villaggio di Dalr, una notte d'autunno.

Ero in questo locale... in realtà non so pronunciarne il nome in modo corretto ma tradotto approssimativamente voleva dire la casa della birra e della carne.

Ricordo che questo villaggio era principalmente una comunità contadina e che aveva problemi con un branco di lupi che viveva ai margini del villaggio stesso.

Ogni tanto i lupi entravano ed uccidevano il bestiame, e con l'inverno proprio dietro l'angolo la gente contava sui cacciatori del posto (non cacciatori di mostri) per proteggere loro stessi e il bestiame.

 

Ora, se ricordo bene, c'era questo grosso idiota di un cacciatore chiamato Olaf.

Un tizio grosso e stupido che somigliava ad un Troll o a Ciccio Bastardo di Austin Power.

Uno dei più grandi bulli che io abbia mai incontrato.

Era solito rubare il cibo e fare i propri comodi con le vergini e le puttane del luogo.

Questo mi faceva davvero incazzare, quelle erano le mie puttane.

E la cosa peggiore era che la gente glielo lasciava fare, se si fossero lamentati lui li avrebbe minacciati di smettere di proteggerli.

 

Un giorno mi fece proprio andare in bestia e gliela feci pagare.

Me ne stavo seduto nella taverna a pensare ai fatti miei godendomi una bella pinta di birra, quando tutto ad un tratto Olaf aprì la porta della taverna con un calcio, lasciando entrare una folata gelida. Entrò facendo oscillare la testa di un lupo, vantandosi di come ne avesse appena ucciso un'intero branco

«Sì» disse ai suoi fans «il primo l'ho ucciso tagliandogli la testa, poi il capo branco l'ho fatto fuori a mani nude.»

Sì certo, secondo me in realtà aveva trovato la carcassa di un lupo morto e gli aveva tagliato la testa.

«Egill» disse rivolgendosi al locandiere «versami un boccale della tua birra più forte.»

«Mi dispiace» rispose «l'ho finita. Tutto quello che mi è rimasto è dell'idromele.»

«Bah, bevanda da bambini» commentò, poi notò che io aveva un boccale di birra quasi pieno.

Sorrise, afferrò la mia birra e mi spinse giù dallo sgabello.

La bevve in un solo sorso e fece un rutto degno di Barney dei Simpson.

Feci per alzarmi e lui sguainò la spada.

Che sorpresa, non una goccia di sangue sulla lama.

«Se hai qualcosa da dire, dillo alla mia spada» mi minacciò puntandomela alla gola.

«Sì, ho qualcosa da chiederti» dissi raddrizzandomi «come ha fatto un culo grasso senza valore come te a diventare un cacciatore?»

Era sul punto di colpirmi con la spada, quando una risata proveniente da un punto indefinito lo fermò.

«Chi osa ridere di Olaf, il grande ammazza-lupi?» gridò.

Forse era più corretto dire Olaf la grande balena.

Nessuno si fece avanti.

Fu allora che Olaf si girò verso un contandino del luogo che se ne stava in un angolo.

«Tu» disse indicandolo «sei il proprietario del maiale gigante?»

Oh sì era lui, il contadino con il secondo maiale più grasso del villaggio. Il primo era Olaf.

«Sì» rispose egli nervosamente.

«Ammazzalo e portalo a casa mia, sarà squisito» gli ordinò.

«Ma Olaf, la mia famiglia ha bisogno di quel maiale per sopravvivere all'inverno» implorò.

Olaf rise e rispose: «Mi dispiace ma pensavo di essere io colui che protegge la tua famiglia dai lupi.»

«Sì è vero ma..» iniziò l'altro, ma fu interrotto da Olaf.

«E se smettessi di proteggervi dai lupi, cosa succederebbe?» domandò.

«I lupi ci ucciderebbero» rispose mestamente.

Olaf lo afferrò per la collottola e lo tenne sospeso in aria. «Dunque credo che un maiale sia un piccolo prezzo da pagare in cambio della salvezza della tua famiglia» e lo lasciò cadere a terra.

«Sarà tua figlia maggiore a portarmelo, quella con le tette grosse» disse Olaf, sorridendo al pensiero di ciò.

«Va bene» acconsentì l'altro, riluttante.

Amici, questo era troppo. Dovevo dargli ciò che si meritava.

 

Quando Olaf lasciò la taverna lo seguii finché non fui certo di essere soli.

«Olaf» urlai per attirare la sua attenzione.

«Tu!» esclamò avvicinandosi a me «Tu sei quell'omuncolo la cui testa dovrebbe stare sul pavimento della taverna!» disse sguainando la sua spada.

«Tu vuoi un maiale, e io ti darò un maiale» dissi io schioccando le dita.

Dopodichè Olaf il cacciatore iniziò a mutare, la sua pelle divenne rosa, il suo naso un muso e le sue dita si fusero insieme diventando zoccoli.

Olaf il cacciatore se n'era andato e al suo posto c'era Olaf il maiale.

 

«Ehi, hai appena trasformato quel tipo in un maiale?» sentii dire ad una voce dietro di me.

Mi voltai e vidi una bellissima donna bionda che mi guardava.

«Ehm...» iniziai cercando di pensare ad una spiegazione.

«Sei un Trickster?»

«Sì» risposi scegliendolo come scusa.

«Lieta di conoscerti, io sono Freya. Anch'io sono una divinità.» disse.

«Io sono Loki» diss'io inventandomi un nome sul momento.

«Non ho mai incontrato un'altro dio prima» aggiunsi sfoderando il mio fascino «ma se sono tutti affascinanti come te, non vedo l'ora di conoscerli».

«Neanche tu sei male» ribatté squadrandomi «che ne dici di divertirci un po'?»

«Mi piacerebbe ma prima devo portare il qui presente Olaf nella sua nuova casa» dissi ricordandomi del piano.

«Molto bene, io sarò in quella casa lì» mi fece sapere indicando la vecchia casa di Olaf. Era la più grande del villaggio e probabilmente apparteneva a qualcun altro prima che Olaf mettesse sotto scacco l'intera popolazione.

Portai il maiale a casa del contadino che Olaf aveva maltrattato. Bussai alla porta e venne ad aprire proprio lui.

«Ehi amico! Ascolta, Olaf vuole che ti dica che gli dispiace per come ti ha trattato oggi e mi ha detto anche che non devi dargli il tuo maiale ma anzi ti manda questo» gli spiegai consegnandogli Olaf il maiale.

Era felicissimo e non smetteva di ringraziarmi. Sentii che quell'anno la carne di maiale aveva un sapore di birra.

 

Comunque, tornai a casa di Olaf e mi preparai per una notte di passione con Freya.

Aprii la porta ed entrai nella camera da letto, vidi Freya stesa sul letto completamente nuda.

«Perchè ci hai messo tanto?» mi chiese un attimo prima che le saltassi addosso.

 

Le seguenti due ore sono a rating rosso, lasciatemi solo dire che diedi a Freya la notte più bella della sua vita.

Sì, sono sicuro che dopo quella notte quando era con un altro uomo, lei pensava a me.

In effetti rimasi sorpreso dalla tenuta del letto, i miei complimenti al costruttore.

 

Dopo quella notte non fui più l'Arcangelo Gabriel, ero Loki il Trickster.


 

   
 
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