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Autore: SoraRoxas    29/08/2010    3 recensioni
[Scritta da SoraRoxas e Gaara of the desert]
In che modo le due principesse dell'est sono riuscite a convincere Sakamoto a travestirsi per vincere le elezioni? Cos'è realmente successo che la Tsuda non ci ha rivelato? Le risposte ed altro ancora la troverete in questa ff dove ci abbiamo messo tutto il nostro impegno. Buona lettura e... W le pri e il nostro president!
[Personaggi: Tooru, Yuujiro e Akira]
Genere: Comico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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cuore di princess [Scritta da SoraRoxas e Gaara of the desert]

 
CUORE DI PRINCIPESSA

 
-Forse...-
Ero conscio del fatto che volessero aiutarmi.
-Forse non ho capito bene... cos’è che dovrei fare?-
Eppure la mia voce risuonava incerta. Del resto non ero sicuro che avrei seguito quello che mi stavano proponendo.
-Akira è l’unico modo che abbiamo per farti vincere!-
-Non vorrai farti battere da quello scimmione betty-spaghetti niubbo gay!-
Tooru e Yuujiro, i miei più grandi amici in quel branco di ragazzi che mi davano del “signore”, stavano di fronte a me risoluti. Gli unici che riuscivano a darmi del tu, che mi chiamavano per nome ed erano in grado di farmi esasperare.
-... a me sta simpatico.- affermai, pentendomi quasi subito di averlo fatto visti i loro sguardi.
Fu il biondo a scattare per primo.
-Quell'essere non è "simpatico"! Un ape che parla è simpatica! Un video di un gatto che soffre il solletico è simpatico! Un'ombra in una foto che sembra un fantasma e che puoi usare per spaventare i tuoi amici è simpatica! Quello... quello non è simpatico!-, la cosa che mi preoccupò ulteriormente fu che per fare tutte quelle similitudini non aveva preso per niente fiato, rischiando un collasso.
Ne approfittai quando avvertii un minimo silenzio. -Ma io...-, niente da fare venni interrotto di nuovo. Yuujiro aveva smesso totalmente le spoglie di principessa dal sorriso cordiale e fascino sempre posato per assumere quelle di violenza incarnata.
-E non dimenticare che è il tuo avversario! La tua nemesi! La tua parte oscura! L'altro lato della medaglia! Non devi avere un briciolo di pietà per lui! Pensa solo a tenerlo in pugno e a schiacciarlo come un misero moscerino!-, anche se annaspava per la frenesia del suo discorso la principessa  dell’est si concesse una risata. Sadica e molto inquietante. Osservai Tooru con la coda dell’occhio. Chissà se pensava la mia stessa cosa? Cioè che l’altro avesse perso tutta la sua aria da fanciulla.
-Non esagerare Yuujiro...- lo avvertì semplicemente, sospirando.
L’altro fece un respiro profondo, guardandoci entrambi e riprendendo il suo originale contegno. -Scusate... è che quando penso ai suoi capelli... mi fa ribollire di rabbia!- esclamò infine, attorcigliandosi una ciocca della chioma ,per l’appunto, curatissima intorno al dito.
-Vogliamo tornare alla questione dell’imminente discorso di Akira di fronte a tutti?!- chiese Tooru con impazienza, picchiettando le dita su un banchetto lì vicino.
-Non lo so ragazzi... non mi sembra una buona idea...- intervenni, potendo dire la mia. Abbassai lo sguardo, immaginandomi tutta la scena.
-Oh insomma! Vuoi vincere?! Prendi questa gara seriamente e mettiti questo vestito da cameriera!- e mentre diceva questo, Yuujiro prese da una pila di vestiti messi in modo ordinato un abito.
Appena lo vidi pensai subito che non l’avrei mai messo. Non faceva per me e inoltre... non possedevo la sfacciataggine di indossarlo. Per una volta stavo riuscendo a mettermi nei panni di Mikoto che era riluttante al massimo all’idea di dover vestire i panni di principessa.
Era l’insicurezza a bloccarmi. La timidezza che si celava nella mia indole. Non potevo farci nulla visto che ero stato sempre cosi. Ero riuscito a superare il mio periodo di crisi “di troppa normalità” con la mia famiglia ma il mio carattere non poteva essere cambiato come se nulla fosse.
Era inutile che mi paragonassero a mio fratello: bello, adorabile, sicuro. Io ero io e la cosa ormai mi andava benissimo.
Osservai i miei due amici che stavano animatamente discutendo su che accostamenti fare. Era come se sapessero di avere già una risposta positiva... loro mi ricordavano tanto Haru ma allo stesso tempo erano diversi.
Mi voltai verso qualcos’altro riflettendo su cosa dovessi fare. Non volevo deluderli però...
Il mio sguardo si posò sulla figura di un ragazzo dall’aspetto emancipato e fiero: Mitaka. Stava attraversando il corridoio che dava sui finestroni dell’aula in cui ci trovavamo, accompagnato da Mikoto e un compatto gruppo di suoi sostenitori. Passò oltre senza degnarci di uno sguardo e fortunatamente nemmeno Tooru e Yuujiro fecero caso a lui.
Qualcosa in quella scena mi convinse ancora di più della mia decisione.
-Ragazzi no... non posso farlo...- feci, ostentando una certa calma.
-Accidenti Akira è necess-, la voce del più scalpitante fra i due si fece sentire ancor prima che potessi premeditarlo. Ma stranamente fu fermata e spinto dalla curiosità guardai cosa fosse successo precisamente.
L’altra principessa gli aveva tappato la bocca, forse stanco di sentirlo blaterare di continuo. Eppure i suoi occhi verdi esprimevano solennità, pacatezza. Quasi una sbocciata maturità. Come quando aveva avuto la forza di raccontarci tutta la sua realtà, la sua terribile storia.
E fu con quella solennità che prese a parlare.
-Basta… Basta. Non puoi farlo Akira. Non puoi mollarci. So che non è la paura a fermarti. Tu stai facendo il tira e molla come Charlie Brown, perché la tua coscienza dice che è meglio così, perché forse, e dico forse, Mitaka sarebbe cento volte migliore di un raccomandato. Beh fai tacere quel grillo. Lo sappiamo che quello scimmione ha charme da vendere, ma sappiamo anche che gli studenti ti adorerebbero anche se rapissi le loro famiglie minacciandole di ricoprirle di melassa e piume, se li insultassi pesantemente o se d'un tratto diventassi completamente scimunito come Mikoto quando vede la sua ragazza;  e se per caso stai buttando tutto all'aria perché credi che questa influenza sia tutta causata da tuo fratello allora Natasho-sempai ti avrà per sbaglio cucito dei merletti nel cervello mentre rifiniva la gonna di questo sudatissimo abito. Io ho conosciuto tuo fratello e, senza offesa, sembra ancora più idiota di Mikoto e più gay di Yuujiro quando sorride. Mostrerai il tuo valore con le tue parole ma quel vestito non farà del male a nessuno. So per esperienza che al contrario ti darà un sicurezza che nessuna conoscenza di qualche mossa Xiaolin ti potrebbe dare. La gente che ti stima è pronta a votarti perché vali davvero come comandante e se quel bastardo alla fine dovesse vincere eliminerebbe anche la cosa più importante di questo college: NOI! O se non proprio noi, ciò che rappresentiamo! Le principesse sono importanti per tutti questi cani in calore e se per ora sono abbagliati dalla figura di Mitaka capiranno in fretta del loro madornale errore. Devi provarci Akira. Prova a vincere per gli studenti, per i tuoi amici e per il tuo maledetto orgoglio anche se vuoi farci credere che seviziarlo non ti farebbe né caldo né freddo!
Mostra il tuo spirito combattivo! Ma sul palco. Ora accetta passivamente come fai di solito, ficcati quel cazzo di vestito frufru e fai nero quel caprone con la cravatta!-
Il silenzio che ne seguì diede ulteriore conferma all’incredibile valore che quel discorso aveva avuto. Né io e persino Yuujiro avevamo avuto il coraggio di interromperlo.
Tooru era esploso all’improvviso. Ma non come avrebbero fatto gli altri due... ma mettendo le parole al posto giusto, sapendo premere sui punti giusti.
Sbattei le palpebre un paio di volte, incapace di rispondere. Mi riecheggiava tutto nella testa quasi come se fosse un nastro che veniva raccolto e poi ripartiva da capo come per un film.
-Ehi un momento! A chi hai dato del gay...?- se addirittura il biondino non aveva replicato subito, le parole di Tooru dovevano aver lasciato un segno profondo.
Deglutii sapendo di poter riprendere le redini delle mie facoltà vocali.
-Tooru...-, in quel momento avrei voluto solo dirgli quanta stima provavo nei suoi confronti.
-...io...-
Rimasi in silenzio per un lungo istante ma stavolta per decisione e lui sembrò capire perché assunse un’espressione comprensibile. Un sorriso dolce gli si dipinse sul volto mentre ancora Yuujiro lo guardava malissimo quasi con un’aura maligna attorno al corpo. Eppure quel piegamento delle labbra verso l’alto non si attenuò; era lo stesso che usava quando interpretava il suo ruolo ma verso di me non serviva per abbindolarmi bensì per incoraggiarmi. Per farmi capire quanto credessero nelle mie potenzialità.
-Allora presidente? Lotterai per il tuo trono?-
Anche lo sguardo dorato di Yuujiro si era posato su di me. Fece un cenno con il capo come a volermi dire: “ce la farai”. Sapere di avere due amici cosi vicini era una sensazione indescrivibile. Riuscivo finalmente a capire quanto contasse la vera amicizia.    
Valeva davvero la pena di lottare e svoltare?
-...passatemi l’imbottitura!- affermai, con una natia decisione.

 
***

 
-Allora Akira sei pronto?- la voce di Tooru mi arrivava come una eco. Lontana, lontana, lontanissima.
-S-s-si... n-n-no... non lo so!- balbettai, esasperato. Ero agitato al limite del possibile e mi ero guardato allo specchio solo poche volte. Più mi specchiavo e più sentivo di entrare nello spirito delle principesse. Cosa controproducente. Anche loro stavano esercitando il loro incarico e giusto poco prima erano stati in scena. Insieme sembravamo un trio di idols.
-Era una domanda retorica! Certo che lo sei! Ehi Tooru a che punto è mister montagna?- chiese l’altro, riprendendo a giocherellare con quel cerchietto che non voleva saperne di rimanere al suo posto sulla mia parrucca. Ma alla fine le sue mani esperte ebbero le meglio. Era o no la principessa più diligente?
-Blatera ma sta per finire. Dovresti vedere Mikoto. Sembra che stia cantando "Sunshine, lollipops and Rainbow" nella sua mente.- rispose Tooru prima con disgusto ma poi cominciando a ridersela.
-Ok,  allora tra poco si entra in scena. Tette in fuori, pancia in dentro e sorridi!- fece Yuujiro, sistemandomi per ogni parte della frase come diceva lui. Mi osservò, evidentemente contento del risultato. -Ma forse anche se farai la tua solita faccia vorranno comunque saltarti addosso...- aggiunse, come rivolgendosi più a sé stesso.
-O-ok... Aspetta... cosa??-, ero talmente frastornato da non capirci più nulla. Ma non ebbi il tempo di udire ulteriori spiegazioni.
-Ragazzi ha finito, ha finito!-
-Forza è il tuo grande momento! Prima entreremo noi, diremo giusto quattro parole di incoraggiamento... poi toccherà a te!-
A quell’ultima frase avvertii le gambe molli e le forze venirmi meno. Com’è che mi ero cacciato in quel pasticcio? Ah si... proprio per quei due che in quel momento mi stavano fissando come se fossi la loro opera d’arte migliore. Mi preparai psicologicamente ad  avviarmi verso le tende che tra poco non mi avrebbero più coperto e cercai di ostentare un sorriso decente.
-E... Akira?-
-Che c'è?- mi voltai, con la speranza che mi dicessero “pesce d’aprile” e non dovessi realmente presentarmi travestito davanti a tutta la scuola. L’unica cosa che ricevetti in risposta furono dei baci che mi spedirono con le mani. Quasi arrossii non aspettandomi una cosa simile. Eppure...
-Good Luck stellina! Abbagliali!-
...con quei gesti cosi irregolari mi avevano nuovamente dimostrato quanto secondo loro potessi arrivare in alto. La fiducia che nutrivano per me era indispensabile. E se fossi diventato presidente... la mia vittoria sarebbe stata solo ed esclusivamente dedicata a loro. Gli unici ad aver creduto  nella mia personalità non per via di una stupida discendenza piuttosto per quello che sono e sarò sempre.
E quel sorriso che mi illuminò per un solo attimo il volto, forse, fu davvero capace di abbagliarli visto che uscirono raggianti.
Udii le loro voci risuonare in tutto lo spiazzo, determinate. Certe di sapere cosa ormai avrei fatto. Il frastuono che avevano causato era degno di loro: due vere, uniche principesse.
-Che entri il nostro beneamato!-
-Akira!-
“Grazie ragazzi...”
Si parlava di stelle no? Se c’era una cosa che avevo appreso è che una, da sola, non illuminerà mai in maniera completa, dimostrando la sua bellezza solo a metà. Ma se intorno avrà altre compagne pronte ad aiutarla nel suo arduo compito allora sì che dimostrerà la sua forza.
“Si comincia.”



THE END

 

 
Note delle autrici: ed eccoci a far capolino dentro il fandom di questo manga stupendo! Peccato sia poco gettonato ma a noi va bene cosi! <3
Amiamo i personaggi di Mikiyo Tsuda e quello che abbiamo scritto è stato un semplice e puro sclero di cui andiamo fiere. Volevamo scrivere qualcosa insieme e non poteva andare meglio di cosi!
Perchè le principesse valgono e Sakamoto è il loro braccio destro!
Speriamo tanto che vi sia piaciuta e che vi abbia strappato un sorriso, esattamente come sarebbe successo se lo aveste letto nel manga!
W pri pri!
Un abbraccio,
le vostre autrici
   
 
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