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Autore: Robigna88    30/08/2010    2 recensioni
-Haley, la figlia che Bobby non vede da anni, torna a casa dopo aver vissuto in un collegio e aver frequentato una scuola privata di moda che si è pagata da sola facendo diversi lavoretti, a New York.
Dopo il diploma lei decide di non frequnetare il college e tornare appunto, a casa. Chiedendosi perchè, Bobby inizia ad indagare sulle motivazioni che hanno spinto la figlia, brillante studentessa, a mollare la scuola a New York e tornare in quella landa sperduta del South Dakota..
Haley non gli dirà qual è la verità, ma ogni sera annoterà su un quaderno i suoi pensieri e tutto ciò che vorrebbe dire al padre.. Finendo ogni pensiero, con la stessa frase: To Dad, with love
Genere: Drammatico, Fantasy, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro Personaggio, Bobby, Castiel, Dean Winchester, Sam Winchester
Note: AU, Missing Moments | Avvertimenti: Spoiler! | Contesto: Nessuna stagione
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- Questa storia fa parte della serie 'Suddenly Love'
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The riddle

Sola a casa..
Suo padre era a caccia con Sam e Dean e anche se non era d'accordo che lui cacciasse nelle sue condizioni, Haley non aveva avuto altra scelta che accettare la decisione di suo padre.
Sam e Dean le avevano assicurato che avrebbero fatto in modo che non si facesse male, e così lei aveva sorriso, ringraziato i ragazzi, e appena se ne erano andati, si era infilata il costume ed era uscita in cortile.
Poteva usare la sua piscina, solo quando suo padre non c'era.
Lui la odiava, o meglio, odiava i ricordi che gli provocava.
Sospirò e si preparò a spingerla in un posto più largo ma da sola non ce la poteva mai fare.
Si ricordò allora di quello che Castiel le aveva detto.
Le aveva detto di chiamarlo in qualunque momento e per qualunque cosa le servisse.. E le aveva anche svelato come fare..
All'inizio voleva darle il suo numero di cellulare, ma Haley preferiva qualcosa di più.. soprannaturale e celeste e così Castiel le aveva detto che le sarebbe bastato alzare gli occhi al cielo e chiamare il suo nome.
E lui sarebbe arrivato.
E così Haley aveva intenzione di fare.
Si schiarì la voce e alzò gli occhi al cielo.. «Castiel..» sussurrò.
Tenne gli occhi chiusi per un po', sorridendo tra sé e sé di quello che stava facendo, e quando li riaprì urlò e si mise la mano sulla bocca cercando di soffocare la sua voce.
Castiel le stava lì davanti, e nonostante lei sapesse che stava arrivando, la spaventò comunque.
«Scusa.. non volevo spaventarti.» le disse Castiel.
Haley scosse il capo e poi scoppiò a ridere.. «Non è colpa tua.. Sapevo che stavi arrivando.. Sono io che sono una specie di idiota.. Ho avuto paura nonostante sia stata io a chiamarti..»
«Cosa posso fare per te?»
«Ehm.. so che hai molto da fare e mi dispiace disturbarti per una cosa così stupida, ma.. sarò sola a casa per un paio di giorni e posso approfittarne per usare la mia.. piscina. Però non riesco a spostarla.. Puoi metterla qui al centro? Come al solito insomma.» chiese tutto d'un fiato.
Castiel le sorrise e spostò la piscina.
«Grazie..» gli disse Haley.
«Posso fare qualcos'altro per te?» chiese dolcemente l'angelo.
Haley sospirò e sembrò rifletterci un attimo, poi lo guardò e annuì: «Si, in effetti. Puoi venire in acqua con me.»
Castiel sbatté velocemente le palpebre e si irrigidì un po'.. «Come scusa?»
«Ho fatto un costume per te..» disse Haley prendendolo su una sedia lì in un angolo «Disegnato e confezionato con le mie mani.. Non credevo che avrei mai avuto il coraggio di chiedertelo ma.. voglio che tu venga in acqua con me. E' rilassante e vorrei che tu ti rilassassi.»
«Ma io non so.. nuotare..»
«Nuotare?» chiese la ragazza corrugando la fronte «E' una mini piscina.. Da seduto l'acqua ti arriva al petto, non devi nuotare.»
«Ma se non nuoto, rischio di annegare..»
Haley sorrise e gli si avvicinò poggiandogli la mano su una spalla. «Sei un soldato celeste e hai paura dell'acqua?»
«Ho paura di quello che non conosco.»
Haley sospirò e annuì.
Aveva ragione, le cose che non si conoscono, fanno paura..
Ma lei sapeva anche che andavano affrontate e voleva aiutare il suo amico ad affrontare quel suo timore.
Poteva fare alcune cose.. poche, ma poteva e voleva farle.
Gli porse il costume e gli sorrise.
«Indossalo e vieni.. Fidati di me ok?» gli disse accarezzandogli il viso.
Castiel annuì e quando lei si voltò, usò i suoi poteri per cambiarsi.
«Sono pronto..» le disse..
La raggiunse al bordo della vasca ed entrò dopo di lei.
Si sedette tra il caldo abbraccio dell'acqua, nell'altro lato della piscina, di fronte a lei e la osservò un po'.
Era molto bella.. I capelli le accarezzavano le spalle quasi elegantemente e il suo sorriso le illuminava il viso..
Tuttavia, non riusciva a rilassarsi completamente.
Si chiedeva cosa stesse facendo e quanto di umano ci fosse nello stare in una piscina con una donna in costume.
E perchè si sentiva strano ad osservarla mentre lei giocherellava con la calda acqua che li avvolgeva?
Sospirò, e la vide avvicinarsi a lui e posizionarsi dietro le sue spalle.
Le gambe larghe per farlo sistemare lì in mezzo e le sue mani calde e bagnate che gli accarezzavano le scapole..
«Devi rilassarti angioletto.. O non ti godrai appieno il benefico effetto dell'acqua.» gli disse lei iniziando a.. massaggiargli le spalle.
«Scusa,» si scusò «è solo che..»
«L'acqua ti fa paura.. L'ho capito.. Ma non preoccuparti. Ci sono io. Non sono propriamente Pamela Anderson, ma sono in grado di salvarti se serve.»
«Chi?»
«Pamela.. giusto, tu non sei umano.» si corresse subito Haley «Pamela Anderson è una.. una donna che alcuni definiscono attrice.. E' molto.. formosa e negli anni '90 ha interpretato una bagnina in un telefilm. Salvava la gente che annegava nell'oceano.»
«Oh!» esclamò Cass rilassandosi un po' «Capisco..»
«Si.. beh.. io non la definirei un'attrice, ma il telefilm aveva molto successo.. Comunque, parliamo di altro. Ho un indovinello per te.»
«Un indovinello?»
«Si. Pensare alla soluzione ti aiuterà a rilassarti e a non pensare all'acqua..»
«Sentiamo..»
«Arrivano di notte senza far rumore. Di giorno spariscono, ma poi ritornano.»
Castiel sospirò e si mise a riflettere..
Poi, come se fosse la cosa più ovvia del mondo, diede la sua risposta.
«Una volta Dean litigò per tutta la notte con delle zanzare, aspettando con ansia il giorno cosicché quelle se ne andassero. Stai parlando delle zanzare?» chiese.
Haley si spostò andandogli di fronte e sbatté velocemente le palpebre, perplessa e con la sensazione di star sognando. Poi scoppiò a ridere..
«Oh cielo!» esclamò ridendo «Ma sei vero?»
Scosse il capo e si schiarì la voce.. «No, non sono le zanzare.. Pensaci tutto il tempo che vuoi..» gli disse accarezzandogli i capelli.
Castiel sorrise e d'un tratto si sentì strano..
Abbassò gli occhi dentro l'acqua e vide qualcosa che lo fece irrigidire..
«Haley..» sussurrò «Cosa.. cosa sta succedendo? Cos'è quello?» chiese indicando il suo costume.
La ragazza abbassò gli occhi e li sgranò sorpresa..
Rimase per un attimo titubante e imbarazzata, e poi sorrise dolcemente..
«Mh.. il soldatino si è messo sull'attenti..» mormorò. Alzò gli occhi su Castiel e gli sorrise.
«Quello.. è il segno che ti piaccio..» gli disse. Uscì dalla piscina e si avvolse in un asciugamano. «Resta lì quanto vuoi.. Solo, poi rimettila a posto.. Non sia mai che papà torni prima e la trovi lì.»
Gli fece l'occhiolino ed entrò in casa salendo dritta in camera sua..
Si asciugò velocemente e prese il suo diario.. Si avvicinò alla finestra e osservò Castiel starsene tranquillo nell'acqua..

Sai papà.. sono felice di essere a casa..
A volte quello che si cerca, lo si trova nei posti più impensati.
A papà, con amore <3


Sospirò e guardò Castiel ancora per un momento.
A differenza delle altre sere, il suo diario quella sera era stato testimone di poche parole..
Ma quelle poche parole, custodivano qualcosa di molto grande.
Qualcosa che, anche volendo, non avrebbe potuto avere.
   
 
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