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Autore: Serenity452    30/08/2010    7 recensioni
Itachi Uchiha, vive ormai da dieci anni a casa Aizawa, insieme alla sua amica Hina e alla madre di lei. Per anni il ragazzo no ha mai provato nulla in particolare, se non attrazione fisca, per l'amica, che invece è innamorata del giovane. Entrambi, sopprimono desideri e sentimenti per non rovinare la loro amicizia, almeno fino a quando Hina non inizia ad essere corteggiata! Itachi, geloso e confuso non sa fare: Sopprimerà i suoi desideri fisici o Riuscirà a far sua Hina? E lei sarà d'accordo? Un grazie speciale a Lady_KuoriNeko...
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Akatsuki, Itachi, Nuovo Personaggio, Un po' tutti
Note: AU, Lemon | Avvertimenti: nessuno
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Cap 1 Hina

Un ringaziamento speciale, alla mia sorellona Lady_KuroiNeko, che mi ha gentilmente aiutato
a trovare un titolo per questa storia  :D Grazie !

Buona lettura :D

Capitolo I: Amici / Conviventi/ Inconvenienti!

 

 

-Itachi!..Itachi…dai scemo svegliati sono le otto!!!-

Un bel ragazzo moro si girò dando le spalle a chi lo chiamava, mostrando la sua lunga chioma nera liscia e lucente.

Indossava una maglia bianca a maniche corte e dei boxer neri.

-Itachi accidentiii! Ti ho detto che devi mettere il pigiamaaa quando dormi da meee!!!!-Esclamò la persona cominciando a strattonare il ragazzo.

-Ahi! Mi fai male Hina! E che cavoloo!-Esclamò Itachi alzandosi finalmente.

-Itachi! Muoviti perché io non ti aspetto! E ti ho detto di usare il pigiama quando stai da me!-Esclamò lei.

Itachi alzò lo sguardo sulla giovane.

I lunghi capelli lisci castano chiaro rimasti sciolti, e la frangia ricadeva completamente sulla fronte, e sui grandi occhi color mandorla.

Hina Aizawa indossava già la divisa scolastica, con la maglia color panna, lo scollo a V da dove sbuca la camicia e il classico colletto alla marinara con il ficco nero.

La gonna, un po’coperta dalla maglia, era nera a pieghe che arrivavano appena a metà coscia.

Sotto i classici calzini neri lunghi, che arrivavano pressappoco a qualche centimetro dal ginocchio, e delle ballerine sempre nere.

Itachi sbuffò scocciato.

-Perché ti la menti sempre, dormo qui da quando avevo dieci anni! Ormai dovresti esserti abituata Hina!-Esclamò lui passandosi una mano fra i capelli corvini che incorniciavano il viso.

-Figurati se io ho di questi problemi! È mia madre che non vuole!-Esclamò lei, rossa in viso.

-Scemenze! Tua mamma non ha mia detto nulla sulla mia presenza qui! Anzi è contenta! Non si è mai lamentata e se fosse per lei e cito le sue parole: “Itachi è l’uomo di casa” “se non ci fosse Itachi!” la mamma non ha problemi!-

-Ok! Però non devi dormire così nel mio letto! E alzati deficiente! Io scendo a fare colazione!!-

Esclamò arrabbiata la giovane.

Itachi Uchiha, il suo “migliore amico”, aveva quasi diciannove anni, mentre lei ne aveva appena diciassette.

Erano vicini di casa, il bel moro aveva una villetta a poca distanza dalla sua piccola casetta posata sulla costa, e da quasi nove anni Itachi vive con lei e sua madre.

Aveva un po’ preso il posto di suo padre, morto ormai da dieci anni, con un incidente stradale.

Da quel giorno Itachi invece di tornare nella propria casa, tornava a casa Aizawa, solitamente entrando per la finestra della camera di Hina, dove c’era una comoda scala che lui e la madre di Hina avevano piazzato appositamente.

Poi dopo qualche anno, la signora Kyoko [Madre di Hina] aveva dato le chiavi di casa al ragazzino diventato quindicenne.

-Buon giorno mamma!-Esclamò Hina posando la cartella sulla tavola.

-Buon giorno tesoro, Itachi l’hai svegliato?-Domandò divertita la donna.

-Si! Però se mi fa fare tardi stavolta lo uccido sul serio!!-Disse lei sorseggiando il suo latte.

-Su dai non dire così! Piuttosto, devo dirgli che si è di nuovo rotta la doccia, oggi deve assolutamente dargli un occhio! Grazie al cielo che c’è lui!-

-Buon giorno!-Il bel moro in questione fece capolino in cucina.

Aveva finalmente indossato la divisa scolastica, con il pantalone nero lucido e la camicia bianca col maglione bianco sopra, la cartella nella mano destra e sopra essa poggiata la giacca.

Prese un pezzo di pancarrè dal fornetto con sopra nutella e lo morse.

-Buon giorno giovanotto!-Esclamò la donna carezzandogli amorevolmente la testa e passandogli la tazza del latte.

-Ho sentito della doccia, oggi la sistemo, non preoccuparti mamma Kyo!-

-Grazie caro! Forza adesso andate a scuola, altrimenti Hina ti uccide!-Scherzò la donna, riprendendosi la tazza che il giovane aveva svuotato.

-Si, non preoccuparti Hina-scema ho sistemato la moto, siamo a posto!-Disse il moro uscendo di casa seguito dalla castana.

-Noi, andiamo! Buona giornata!-

-Fate attenzione! Buona giornata!-

Fuori casa, Hina prese il suo casco e lo indossò.

-Daiii Itachii! Se faccio tardi…-

-Si, Si mi uccidi! Come sei nervosa, ma hai le tue cose?-

Hina arrossì fino all’inverosimile.

Itachi le faceva da sempre quest’effetto, non c’era nulla da fare.

-IDIOTA!!-Esclamò dandogli un pizzicotto sul braccio.

-Ahii!-Si lamentò l’altro mentre montava in moto, accendeva e aspettava la compagna.

-Dovresti ringraziarmi sai? Non tutti hanno la fortuna di avere un passaggio in moto fino a scuola da “me”!!-Disse l’Uchiha partendo.

-Itaachiii rallentaa! E poi, guarda che mi sembra il minimo visto che praticamente vivi a casa mia!! Senza contare che occupi il mio letto da dieci anni!-

-Ma guardala! Bella migliore amica! Una sera di queste ti stupro mentre dormi! Così vediamo se ti lamenti ancora che occupo il letto!!!-Scherzò lui.

Hina arrossì ancora una volta, sentendo il cuore che impazziva.

-Scemooo! Non ci pensare nemmeno!!!-

Il moro scoppiò a ridere, e per il resto il viaggio fu breve e tranquillo.

Itachi frequentava il terzo ed ultimo anno, lei il secondo, insieme alle sue amiche Sakura Haruno, Hinata Hyuga, Ino Yamanaka, TenTen, altre sue amiche e Naruto Uzumaki, Sasuke Uchiha, fratellino di Itachi, Shikamaru Nara e company.

Di Solito Hina frequentava questo gruppo di persone, mentre Itachi passava la maggior parte del tempo con altri sui scapestrati compagni di classe, tra i quali Hidan, Sasori, Deidara, Kisame, Nagato, Kakuzu e Madara e altri che lei conosceva solo di nome e fama, per fortuna.

Questi giovani insieme ad Itachi, erano i fighi della scuola.

Qualcuno li chiamava anche i “padroni” della scuola, visto che nessuno osava sfidarli, o mettersi a litigare con loro, persino i ragazzi del liceo vicino sapevano che gli “Akatsuki” come si facevano chiamare loro, erano pericolosi.

Subito dopo il loro team, i ragazzi più acclamati erano Sasuke Uchiha, Uzumaki Naruto, Neji Hyuga cugino di Hinata, Shikamaru e via dicendo, nomi che Hina neppure ricordava.

Per molti era un segreto che Uchiha Itachi vivesse in a casa Aizawa, Hina inoltre aveva sentito da alcune ragazze che Itachi le aveva portate a casa, una casa meravigliosa, quindi si trattava della villetta.

D'altronde le andava bene così, solo poche persone come Sasuke, Naruto, e Sakura erano a conoscenza di questo loro segreto.

I giorni trascorrevano sempre tutti uguali, per Hina, al ritorno da scuola Itachi, se non usciva con gli amici o con qualche ragazza, la riaccompagnava a casa, salutava mamma Kyoko controllava se a casa fosse tutto ok, e passava dai suoi genitori, altrimenti lei tornava sola e passava il pomeriggio per conto suo.

L’Uchiha non aveva un buon rapporto con suo padre.

Infatti litigavano sempre, Fugaku non sopportava che il figlio avesse rifiutato una scuola privata e non aveva mai accettato la scelta del figlio di trasferirsi a casa Aizawa, Itachi fregandosene altamente delle imposizioni crudeli del padre, lasciò casa.

Sasuke non la prese subito bene, era attaccato al fratello maggiore, ma Itachi non volle sentir storie, litigò con Sasuke e lasciò la madre unica consenziente, dato che non voleva assolutamente l’amato figlio contro.

Col signor Uchiha, le cose andarono di male in peggio quando Itachi si fece palesemente bocciare, dopo un ennesimo litigio col padre che senza alcun preavviso o chiarimento aveva programmato per quest’ultimo una sessione di studi di cinque anni all’estero.

Il moro furioso aveva iniziato a marinare la scuola e consegnare compiti in bianco, nonostante la sua media sfiorasse le soglie del 10 e lode.

Con Sasuke pian piano nel corso degli ultimi due anni c’aveva fatto più o meno pace.

Insomma, tutto sembravano andar davvero bene.

L’unica pecca nella storia era che, ad Hina, Itachi piaceva un casino.

Non ricordava il giorno preciso in cui lo aveva capito, ma era successo, si era innamorata di lui.

Nonostante questo, continuavano a convivere come amici o fratelli, e lei non si era mai voluta dichiarare, sapeva fin troppo bene che Itachi non era tipo da storia seria, e che l’avrebbe comunque rifiutata o addirittura usata.

Quel giorno che apparentemente sembrava come tutti gli altri accadde qualcosa di imprevisto.

-Aizawa-san! Sono Hiroto Tokunga della terza D!-Esclamò un giovane dai capelli come il grano, e gli occhi celesti come il cielo.

-…Ah…Dimmi pure…-Disse Hina in modo educato, sorridendo al bel ragazzo, cercando di non arrossire troppo.

Non ci sapeva per niente fare con i maschi!! Si dannò lei.

-HIIINAAA-CHAAN!-Una voce interruppe il ragazzo pronto a parlare.

Hina si voltò e poco lontano da lei si stavano avvicinando Deidara, il biondo amico di Itachi fissato con i fuochi d’artificio e bombe.

Insieme a lui c’erano Sasori, un giovane rosso ossessionato dalle marionette, poi Hidan, maniaco di una religione esistente solo nella sua testa.

Ed Infine Itachi, che la fissava.

Hina strabuzzò gli occhi, si era scordata, che da un po’ di tempo, Itachi aveva confessato ai suoi amici di convivere con lei.

Ora quando la vedevano la chiamavano a gran voce, e la prendevano in giro, senza far trapelare il fatto ad altri ovviamente.

-C-Ciao…-Salutò lei imbarazza, vedendo i ragazzi sganasciarsi di risate davanti al suo rossore ed imbarazzo, per poi appostarsi a pochi metri da lei e Hiroto, a fumare.

-Mi…stavi dicendo?-Disse lei notando l’imbarazzo del giovane davanti a lei, e Itachi che improvvisamente la fissava.

-Ecco, volevo dirti che tu mi piaci Aizawa!-

Hina puntò gli occhi sul ragazzo davanti a lei, arrossendo.

Un ragazzo le si era appena dichiarato?!

Il cuore prese a batterle all’impazzata, e alzando lo sguardo vide Itachi che per un nano-secondo aveva spalancato gli occhi.

Sicuramente sentiva tutto, e non solo lui.

-Aizawa-san, ti andrebbe di uscire con me?!-Continuò il giovane.

Hina arretrò, senza sapere cosa dire fino a quando non vide Itachi voltarsi e dire qualcosa agli amici.

-Oddio hanno invitato la piccola Aizawa ahhahaha!!!-Tutti scoppiarono a ridere divertiti.

-Mi gioco due euro che accetta!-Rise Hidan.

-Quaranta che scappa via rossa come un pomodoro! Ahahahha! Insomma Aizawa? Ahahah! Chi uscirebbe con lei? Non attirerebbe nessuno!!Non è considerabile dai!-Disse Itachi, sbellicandosi di risate.

La fanciulla sentì un moto d’ira saligli al cervello, ed il viso accaldarsi per la rabbia, per la delusione.

Non lo aveva mai sentito dire cose tanto orribili.

Il cuore le si era spaccato, voleva piangere.

-Aizawa-san?-La voce di Hiroto la riportò alla realtà, non poteva piangere, bisognava dare una bella lezione ad Itachi.

-Ma certo che accetto! Sarà un piacere!-Esclamò sfoderando un sorriso falso.

Il ragazzo non si accorse di nulla e sorrise felice.

-Allora ci vediamo giovedì pomeriggio va bene?-Domandò lui.

-…Si…certo…ora vado ciao!-Esclamò lei, infondo a giovedì mancavano ancora tre giorni, pensò scappando via.

Itachi era rimasto bloccato dopo che Hina aveva accettato.

E senza spiegarsi il perché si era sentito infastidito e tradito.

Buttò la cicca della sigaretta e la schiacciò con rabbia, esclamando un sonoro “Vaffanculo”.

-Ehi Itachi calmati! Che ti prende avevi detto che Hina non ti interessava per niente! Che non era affatto attraente!-Disse Hidan sbellicandosi di risate.

-Si e che non ti faceva drizzare neanche un po’! ma dai infondo hai ancora stasera per scopartela!!!-Scherzò Deidara.

Itachi non prese bene le battute dei compagni.

-Col cazzo! Bastardi!!-Esclamò andandosene via, furioso.

-Beh, è con quello che si fa di solito Itachi!-Provocò ancora Hidan facendo ridere a crepapelle Deidara.

Hina una volta scappata via era tornata in classe.

-Sakura! Hiroto Tokunga della terza D mi ha invitato ad uscire giovedì!-Confessò Hina all’amica.

-Ehe!?? Wow ma è un gran bel ragazzo! Complimenti Hina! Dimmi che hai accettatolo!?-

-Si, ho accettato! Però c’era Itachi!-Spiegò lei avvampando.

-Oh…Ehi non dirmi che l’hai fatto per far ingelosire Itachi!-

-Si!-Rispose la castana posando la testa sul banco disperata.

-OOh! Scema! E scommetto che lui non se ne è infischiato minimamente!-Disse Sakura.

-Infatti! Non so più cosa fare, tanto vale uscire con un ragazzo no!?...ma tu e Sasuke?-

-…Sasuke ha detto che oggi è finalmente, di nuovo libero!-Esclamò tutta contenta la rosa.

-Bene mi fa piacere, ora sono due settimane che uscite insieme no?-

-Già! Sono al settimo cielo! Però tu riguardati e non uscire con ragazzi che non ti piacciono davvero!-

-D’accordo, ne non ho accettato per Itachi ingelosire Itachi, Hiroto, sembrava carino e simpatico!-

-Ma scherzi? È considerato uno dei più carini! Dopo Sasuke ovviamente! Cazzo il prof!!Ne riparliamo però!-Disse Sakura facendo l’occhiolino alla compagna.

Le lezioni ripresero e la giornata passò in fretta, quando fu il momento di tornare a casa Hina cercò Itachi anche se di mala voglia, non era stato molto gentile a dire quelle cose su di lei.

Si era sentita morire, sul serio.

 

“Quaranta che scappa via rossa come un pomodoro! Ahahahha! Insomma Aizawa? Ahahah! Chi uscirebbe con lei? Non attirerebbe nessuno!!Non è considerabile dai!!”

 

Sapeva di non essere attraente e capace coi ragazzi, ma di non essere considerabile, era davvero troppo.

-Itachi!-Il bel moro era vicino alla moto con il casco fra le mani.

Il ragazzo alzò lo sguardo sulla giovane, e si trovò di nuovo arrabbiato vedendola arrivare.

-Che c’è?-Rispose burbero.

Hina se ne accorse, e lo guardò confusa, perché era arrabbiato? Quando quella arrabbiata doveva essere lei, e nessun’ altro.

-Niente, volevo solo sapere se torniamo a casa!-Rispose con fare presuntuoso la ragazza.

Lui la guardò storto, non approvando quel modo di fare da parte di Hina.

-A casa? Tornaci da sola io ho da fare!-Disse montando in moto.

-Cosa?! E perché non mi hai avvertita!?-

Ancora più rabbia.

-Non posso sempre mandarti sms ogni volta che faccio qualcosa dopo scuola! Ho una vita privata anch’io la sai?-Disse accendendo e rombando il motore, lasciando Hina ferma come una statua.  

Itachi si accostò ad una ragazza e le disse qualcosa, e lei ci salì tutta contenta.

Hina spalancò la bocca.

Se ne era andato con una ragazza! Che cavolo lo sapeva che lui frequentava un sacco di ragazze ma non l’aveva mai visto con una di loro o almeno, non l’aveva mai visto trattarla in quel modo e far salire una ragazza in moto.

Le veniva quasi da piange, faceva così dannatamente male!

Prima diceva cose orribili su di lei e poi, se ne andava con una ragazza senza avvertirla prima.

Così che lei non potesse vederlo andare con un'altra.

Bastardo. Bastardo. Dannato bastardo donnaiolo.

Poi un moto d’ira la colse nuovamente.

Aveva proprio fatto bene ad accettare di uscire con Hiroto!

Itachi era uno stronzo donnaiolo ed il suo miglior, no da quel momento peggior amico!

Non poteva funzionare! Era impossibile! Scema lei che ci sperava e sognava ad occhi aperti!

Itachi non capiva nulla!

Infuriata si avviò verso casa, arrivata si accorse che sua madre non c’era e probabilmente era ancora a lavoro e sarebbe tornata tardi, si stese sul letto, si sentiva il profumo di Itachi, che a quell’ora era di certo a casa sua con quella ragazza da portarsi a letto.

Sicuramente non sarebbe tornato a dormire , tanto valeva prendersela comoda, si lavò come poteva visto che la doccia era ancora fuori uso, ed uscì coperta solo dall’asciugamano.

Era ancora arrabbiata! Non riusciva a togliersi dalla mente le parole scortesi di Itachi, e quella ragazza che saliva sulla sua moto.

Rimase stesa sul letto matrimoniale ad occhi chiusi, poteva godersi quei momenti di intimità solo quando non c’era Itachi, infondo era meglio così, si disse.

Era sempre stata molto timida e non le piaceva per niente farsi vedere da lui, mentre si preparava per andare a letto, ogni volta che si trovavano soli, il viso le si imporporava in maniera impressionante, il cuore le batteva fortissimo e sentiva improvvisamente caldo, ogni mattina si svegliava e lo trovava a canto a se, che gli dava le spalle, e le tornava il batticuore accompagnato dalla voglia di abbracciarlo.

Solitamente Itachi tornava a letto quando lei era già addormentata da un pezzo, restava di sotto a guardare la tv, quando non usciva, e quindi non lo vedeva mai coricarsi accanto a lei, lo trovava lì da nove anni.

Sospirò, maledicendo il ragazzo, quanto lo odiava!

Ma chi voleva prendere in giro! In verità Itachi le piaceva da parecchio tempo, ma non riusciva ad ammetterlo.

Ne a se stessa tanto meno a lui, quel bellissimo dormiglione, super desiderato da tutte le ragazze della scuola, intelligente, rompiballe, viziato e presuntuoso, e dimenticarlo per sempre era impossibile.

C’aveva già provato molte volte, senza risultato, ogni volta che lo vedeva sentiva di amarlo ancora di più.

Tuttavia non le piaceva pensarci, se lo faceva impazziva.

Si accucciò meglio sul letto, lasciandosi andare al sonno che la stava imprigionando, quella giornata l’aveva stressata non poco.

 

Itachi sollevò delicatamente la finestra per entrare in camera di Hina, incerto se prepararsi ad essere davvero ucciso o ad una sfuriata coi fiocchi.

Forse aveva davvero esagerato a prendersela in quel modo, e a lasciare Hina da sola.

Ma non era riuscito a trattenersi.

Il pensiero di lei che usciva con un ragazzo non gli aveva mai sfiorato il cervello.

Hina non usciva con nessun ragazzo!

Nessuno le stava dietro, ora improvvisamente qualcuno si faceva avanti! Gli sembrava assurdo.

Ma lui cosa poteva farci? Hina era libera di fare ciò che voleva no?

Chi era lui per decidere della vita della sua amica?

Proprio nessuno, quindi doveva assolutamente scusarsi.

Con questi pensieri, era tornato a casa, per dirle qualcosa e far pace, magari col tentativo indiretto di convincere Hina a non uscire con quel tipo senza farle capire che era geloso.

Già era geloso! Hina… Hina era solo sua!

La giovane in questione era stesa sul letto, al centro.

Itachi sbuffò vedendola lì, ogni tanto capitava che si addormentasse occupando tutto lo spazio, e lui doveva spostarla. Accese la luce sapendo che per svegliare Hina ci volevano le palle di cannone. E da che pulpito veniva la predica, visto che Hina gli diceva che per svegliare lui la bomba atomica era poco.

Quando finalmente poté vedere la ragazza si accorse che questa era nuda coperta solo da un minuscolo asciugamano.

Il cuore di Itachi perse un battito.

E dire che lei stessa gli aveva imposto di mandarle un sms ogni volta che decideva di tornare a dormire, era assurdo che si fosse addormentata svestita, non era proprio da lei.

La guardò, Hina dormiva tranquilla con una mano accanto all’orecchio destro, e con la mano sinistra posta accanto all’orecchio sinistro.

L’asciugamano era leggermente scivolato giù lasciando un po’ di seno scoperto, e le snelle gambe erano del tutto in mostra.

Si avvicinò col cuore a mille, e vide il cellulare sul comodino, c’era l’icona di un messaggio ricevuto, quindi Hina non sapeva che lui sarebbe tornato a casa.

Ora però era indeciso tra lo svegliarla, o andare via.

Ad un certo punto Hina si mosse, e mugugnò qualcosa.

-Ita…-Sospirò piano.

Il bel moro le tornò vicino, e si sedé sul letto.

Hina era così carina, quante notti era stato tentato dal allungare le mani su di lei, e non l’aveva mai fatto per paura di rovinare tutto e perderla.

Non riusciva a comprendere se era solo desiderio sessuale o amore.

Viveva con lei da tanto ormai eppure né la vedeva come una sorella ne come una fidanzata.

Era la sua migliore amica. Era la piccola ed indifesa Hina.

La SUA Hina. Non voleva perderla ne per un ragazzo, ne per colpa sua, e del suo stupido desiderio carnale.

Ma questa volta era troppo per il suo auto-controllo.

Magari se avesse dato una sbirciatina lei non se ne sarebbe accorta, dormiva così profondamente.

Delicatamente sollevò il telo dal suo seno, restando incantato a guardarlo.

Era tondo e sodo, la pelle chiara faceva contrasto con il rosa scuro del capezzolo morbidamente disteso.

Il ragazzo iniziò a sentir caldo ed il forte desiderio di toccarla, morderla farle qualsiasi cosa.

Gli guardò il viso, le labbra erano dischiuse in modo delicato.

Preso alla sprovvista Itachi lasciò cadere l’asciugamano e si avvicinò al viso di Hina.

Con la mano le carezzò la guancia calda, e col pollice sfiorò le carnose e rosee labbra.

Merda, non ce la faceva, voleva baciarla, sentire quanto era davvero morbida quella bocca, che sapore aveva.

Non poteva resistere, non ce la faceva, non ci riusciva.

Stavolta si avvicinò definitivamente posando le proprie labbra su quelle della fanciulla.

In quel momento Hina si svegliò sentendo qualcosa tapparle la bocca, e toccarle la guancia.

Aprì di poco gli occhi giusto per incrociare quelli di Itachi socchiusi.

Senza capire cosa stava accadendo, sentì un improvviso calore, avvolgerle il corpo.

Il moro, baciò le labbra una volta, due senza controllarsi,

Hina, confusa ricambiò il gesto.

Le sembrava un sogno, si era un sogno.

Era così bello, e dolce.

Itachi la stava baciando, erano vicini ma lei voleva stringerlo.

Delicatamente gli legò le braccia sulle spalle ricambiando i suoi casti baci.

Poi la lingua di Itachi le carezzò la bocca, insinuandosi all’interno di essa.

Hina la sentì strusciare contro la propria, vagare desiderosa di risposta.

Era così bello. Meraviglioso!

Rispose al bacio avvinghiandosi a lui ad occhi chiusi.

Ormai quasi le mancava il fiato, quel bacio stava diventando irruente, passionale, Itachi l’aveva tirata su e le carezzava le spalle, la schiena, senza mai abbandonare del tutto la bocca di Hina, troppo confusa dal sonno e dal piacere di quel bacio.

Improvvisamente però, una mano di Itachi le agguantò un seno e lo strinse mentre lo carezzava velocemente.

Hina sobbalzò e aprì gli occhi, spalancandoli.

Itachi se ne accorse e si fermò, sconvolto per non essersi reso conto di cosa stava succedendo.

Si staccò annaspando aria.

-Hina…io…-

La ragazza riuscì solo a fissarlo ad occhi spalancati.

-Io…Non….volevo…-

-I-Ita…ma….tu…io…-Mormorò lei confusa senza allontanare lo sguardo dall’amico.

-Hina…-Gli occhi del bel moro caddero di nuovo sul sendo della castana.

Anche lei si guardò ed arrossì scioccata.

Di scatto si coprì allontanandosi fino alla parete dove era appoggiato il letto.

-Cosa…cosa…stavi facendo?...Che…è successo…?-

Itachi si alzò in piedi in procinto di avvicinarsi ma lo sguardo di lei spaventato di lei lo costrinse ad allontanarsi.

Gli occhi color nocciola le si riempirono di lacrime, ed una le rigò il viso.

-Hina… Che cosa ho fatto… Perdonami Hina…-Detto questo arretrò fino alla finestra e scappò via come un codardo.

Hina sentì una lacrima rigarle il viso, ed il cuore battere all’impazzata dandole dolore.

Itachi l’aveva baciata?

Perché? Cosa gli era saltato in mente!!!!

Cosa diavolo stava improvvisamente succedendo!?

Si toccò le labbra, con le dita.

Però era stata una sensazione meravigliosa, per quanto dolore ora poteva provare quel gesto.

 

Fine I capitolo.

E così il primo capitolo di questa breve fanfiction è terminato!

Cosa succederà ora che Hina ed Itachi si sono baciati?

Baci Serenity!!

   
 
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