Anime & Manga > Naruto
Segui la storia  |       
Autore: Kimmy_90    01/09/2010    1 recensioni
Naruto Uzumaki, tu hai dei doveri. Naruto Uzumaki, tu hai un nome sulle spalle da difendere, e per me tu di quel nome non sei degno.
Non è solo tuo il sangue che scorre quando ti ferisci, Naruto Uzumaki. Non puoi ignorare i tuoi legami. Non puoi dimenticare il tuo passato.
Ricorda il tuo sangue, Naruto Uzumaki.
Non era nessuno, Naruto.
E' cresciuto. E' un eroe. E' l'Hokage.
Il tempo è passato anche su di lui, il tempo che sa scorrere inesorabile come poche altre cose al mondo sanno fare.
Ma Naruto non ricorda che non è solo figlio della foglia. Naruto trascura l'altra metà della sua famiglia, del suo genoma, della sua gente.
Era figlio di nessuno, ma nessuno è realmente figlio di nessuno.
Heru lo sa.
Heru reclama.
Heru lo odia.
Non del tutto.
L'UzuKage è tornato.
E l'altra metà del passato di Naruto bussa alla sua porta.
Genere: Azione, Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Naruto Uzumaki, Nuovo Personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler! | Contesto: Dopo la serie
Capitoli:
 <<  
- Questa storia fa parte della serie 'Uzushiogakure Monogatari'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A


[NDA] FANART! Heru da piccolo -->[IMMAGINE]

Lasciate perdere i baffi, l'ho disegnato anni ed anni fa <.<' qui *non li ha* :3








4.Sopravvissuto



Boom.

Sì, Boom.

Non aveva altre parole con cui definire quello che sentì.

Boom.


Atsuki percepì il terreno vibrare sotto i piedi, gli occhi sgranati – si guardò attorno, cercando i due compagni di team; sui loro volti la medesima espressione: Terrore.


Squash.





Un'ondata enorme, e i Kage Bunshin scomparirono.

Non avrebbe dovuto fargli male – ma lo fece. Si sentì penetrare da un dolore lontano, un solo eco, distinto nella matassa di sensazioni che lo avvolgevano.

Naruto si guardò attorno, sgomento: gli alberi, grondanti d'acqua, vacillavano ancora per il contraccolpo di quello che era sembrato un uragano istantaneo.

Per lo meno, lo aveva trovato.

Inspirò, cercando di richiamare la modalità eremitica in maniera blanda: se aveva scatenato un uragano, forse non era da sottovalutare.

E quello che lo indispettiva di più era che, con quell'azione, sembrava dovesse essere realmente un nemico.

Cosa stava succedendo?



 

***


“Entrate pure.”
Shizuku fermò il gesto a metà strada, venendo anticipata dalla voce dell'uomo nel momento in cui stava per bussare. Entrò.

“Buona sera, Sasuke-sama.”

“Buona sera, Sasuke-kun!” la vocina della bimba trillò, sembrando riportare una piccola ventata di vita in quella casa apparentemente desolata.

Si riduceva tutto ad una stanza di qualche tatami, accostata da bagno e cucina: fuori, il giardino, invece, era largo, grande, a tratti sconfinato.

Il tok ritmico di un tronchetto di bambù posto sotto ad una piccola cascata, vicino al laghetto, impregnava il luogo di una sensazione di sacralità: oltre allo scorrere dell'acqua, sembrava essere l'unico rumore possibile, in quel luogo.

Sasuke non si mosse, mentre le due, togliendosi i sandali, entrarono in casa chiudendosi la porta scorrevole alle spalle.

“Naruto-sama non è potuto venire.”

“Lo so.”

“To-chan aveva da fare.” pigolò Ai.

“Lo so.”

“Ai-chan, siediti e stai tranquilla, mentre faccio da mangiare.” fece la ragazza alla bambina, mentre andava mettendosi ad armeggiare in cucina. Ai si sedette di fronte a Sasuke, in ginocchio, immobile.

Quello, con una tazza di the ed una teiera davanti, rimaneva con il mento alto ed il busto dritto – assolutamente immobile.

“Almeno mi risparmierò il ramen precotto che mi propina quel dobe.” fece l'uomo, quasi atono. “La sua cucina è decisamente tutt'altra cosa, Shizuku-san. Fa bene all'animo.”

“Grazie.” arrossì lontanamente, lei – ma sapeva bene come stavano le cose.

Ai, intanto, improvvisava una gara di 'fissaggio' – chi si fissa più a lungo – con l'Uchiha.

Dopo qualche lungo istante di silenzio, l'uomo se ne accorse.

“Inutile che ci provi, Ai. Vinco io. Lo sai che vinco io.”

Passò qualche altro minuto, impregnato di silenzio e di staticità – rotta solo dai rumori di Shizuku che si muoveva in cucina.


E poi, il finimondo.


 

***


Heru vide l'Hokage avvicinarsi, il passo deciso e il volto leggermente strano. Assottigliò gli occhi, osservandolo mentre si muoveva: che avesse già evocato la volpe? No, quella era tutt'altra cosa.
La conosceva, anche se da lontano.

Modalità eremitica.

“Uzumaki Naruto!” lo chiamò.

Naruto lo aveva già percepito, però quello si nascondeva con un'abilità sorprendente: solo quando parlò riuscì a determinare chiaramente dove si trovasse. Prima ancora di vederlo sporgersi, estrasse un kunai che lanciò in direzione della voce, greve e bassa, che aveva sentito.

Vide la sua arma venire deflessa da un altro kunai, probabilmente lanciato dall'altro.

“Sono qui.” fece Naruto, a voce alta. “Non manco agli appuntamenti.”

“Ma questo non toglie che tu non ti sia dimostrato ipocrita.” rispose l'uomo.


***


Tutto il villaggio era stato sommerso immediatamente dal momentaneo maltempo, violento, che sembrava avere avuto il suo culmine nella foresta circostante : era stata come spazzata completamente da un uragano di potenza inaudita.

Hinata a Neji, anche loro abbastanza sconvolti dall'esperienza, guardavano in direzione di Naruto, concentrati, ed osservando la fonte di tale finimondo.

Ma non sembrava essere un uomo, la fonte dell'energia che, per un paio di secondi, aveva lavato completamente il villaggio della foglia.

In compenso, un uomo c'era.



 

***


“Ti sei fatto la scorta, eh?”

Naruto assottigliò gli occhi. Aveva visto i due Hyuuga?

“Cosa vuoi?” insistette l'Hokage, continuando a cercare l'uomo con lo sguardo.

“Parlare. Per ora.”

“Per parlare sarebbe comodo potersi vedere in faccia, Sconosciuto-sama.”

“Hu -” fece quello, divertito. “bisognerebbe anche rispettare i termini.”

Naruto sbuffò, malcelando una lontana ira che l'atteggiamento di quello gli suscitava. Che stronzo – cosa diavolo voleva? Ancora una mossa come quella di prima, e lo avrebbe dichiarato definitivamente troppo pericoloso per parlarci. Certo, non aveva ucciso nessuno, ma l'avvertimento era chiaro: io posso.

“Va bene. Parliamo.”




 

***


Ai si era infilata sotto il tavolino, tremante.

“Cosa diavolo è stato?” domandò Shizuku, sgomenta, mentre era finita ad impugnare un coltello da cucina come un kunai.

“Niente.” rispose Sasuke, pacato. “Suppongo che abbia a che fare con gli impegni di Naruto. Deve avere decisamente qualcosa di interessante, per le mani.”

La chuunin fissò, impallidita per lo spavento, l'Uchiha: non si era mosso.

Non di un misero movimento. Non un cambiamento nell'espressione.

Non un muscolo teso.

In mano, la tazza di the.

“Ai, esci di lì sotto.” fece l'uomo, verso la bambina, “Non succede niente.”


Sasuke era cambiato rimanendo immutato.

Una cosa che solo un uomo che si ritiene dannato può fare: continuare ad essere ciò che ha sempre odiato, cioè se' stesso, sopprimendosi.

In aspetto era irriconoscibile, ma l'atteggiamento urlava la sua personalità in tutte le direzioni. I capelli corvini erano ormai lunghi, lunghissimi, come la barba, ben curata – era un Uchiha, non si sarebbe mai potuto trasformare in un barbone, per l'amor del cielo.

Sembrava stesse cercando di nascondere se' stesso nella conchiglia di un vecchio saggio.

O meglio, sembrava starsi chiudendo in bozzolo sempre più fitto: sebbene sembrasse in attesa di rinascere, in realtà pareva più stesse aspettando di far la fine d'un baco da seta.

Era un uomo inesistente, di cui Konoha andava dimenticandosi nonostante tutto lo scalpore e il fuoco che aveva fatto in gioventù.

E non c'era più alcun dubbio, ormai, che il clan Uchiha sarebbe morto con lui.

Questa era la sua volontà.


La ciecità era stata solo una delle infinite cose che avevano portato Sasuke Uchiha a quello.

Eppure non sembrava che si lasciasse andare.

Come detto prima, Sasuke Uchiha era in attesa.

In ascolto.

Degli eventi.


E basta.



 

***


“Ormai il tuo nome sta diventando un mito, Naruto.”

Bene.

La predica. Ci mancava solo la predica. Davvero.

“Perchè non inizi dicendo il tuo, di nome, dato che il mio lo conosci benissimo?”

“Temi gli scontri impari, Naruto?”

“Chiaramente.”

“Ma noi siamo impari. In maniera totale, devo dire. Un Jinchuuriki rimane un Jinchuuriki – sempre che sappia ben organizzare il suo potere. E' questo l'argomento fondante del nostro dialogo, per ora.”

“Identificati.”

“Le cose si stanno mettendo male – solo che tu ancora non te ne rendi conto. Da quanto non richiami la volpe?”

“Non è un tuo problema.”

“Oh, si – lo è. E' il mio principale problema: quei sigilli non sono eterni, Naruto – e da quel che ho capito, le vostre aggiunte sono assolutamente disastrose. Ma evidentemente tu sei troppo sulle tue per pensarci, eh? Il re spirituale del nuovo mondo non ha tempo di curarsi ne' del mondo de' di se' stesso e della sua famiglia, pare.”

Chi sei.” sibilò Naruto, inacidito.

“Cosa intendi fare di Ai?”

Valanghe su valanghe di insulti. Profonde valanghe di insulti.

Infinite valanghe di insulti.

Era arrivato il deus ex machina? Eh?

No. Era arrivato uno stronzo che sembrava sapere tutto – e non sapeva assolutamente niente.

“Lascia stare mia figlia.”




 

***

“Cosa diavolo intendi fare?”

Era abbastanza evidente: si stava arrampicando sulle mura. Non ci voleva un genio, per capirlo.

“Atsuki, scendi!” la richiamò Tetsuya. “E' stato solo un temporale improvviso – se non ci lasciano uscire dal villaggio ci sarà un motivo!”

Niente.

La ragazzina continuava a scalare.

“Tanto troverà le guardie in cima.” commentò Kauro, osservando, a sua volta, Atsuki intenta a salire.



 

***

Heru scansò il secondo kunai lanciato dall'Hokage, che pareva mancare in maniera sorprendente di autocontrollo.

Quella era una caratteristica della loro famiglia, non poteva dare la colpa a Minato, per quanto lo detestasse. Sua madre e lui stesso avrebbero fatto la stessa cosa.

Ma Heru voleva provocarlo.

Doveva capire chi o cosa era quell'uomo, e, sopratutto, quanto valesse.

Cosa fosse rimasto, in lui, del clan. Della sua gente.

Del mondo che era scomparso decenni prima.

“Kage Bunshin no Jutsu!”

Ancora?

L'Hokage si moltiplicò, circondandolo.

“Dio, se non sei identico a tua madre.” pontificò l'uomo.

Naruto gelò.

“Piantala.” Fece Heru, scatenando nuovamente, in piccolo, il ciclone istantaneo di poco prima: la terra, questa volta, tremò, e Naruto venne inondato da una pioggia di grandine violenta e tagliente.

Cosa diavolo erano, quelle cose?

Genjutsu?

O tecniche? Sembravano assurde. Si coprì il volto con le braccia, schermandosi.

I Kage Bunshin si dissolsero con una rapidità inaudita.

“Non voglio combattere.”

“Ha-” fece Naruto, tornando a guardarsi attorno. “sembra piuttosto che tu stia facendo di tutto per farlo.”

Heru si lanciò giù dal ramo dove si era riparato sino ad allora, mostrandosi finalmente all'Hokage.

Era alto.

E grosso.

In un certo senso, gli ricordava Jiraya. Forse a causa dell'età, che era circa quella del suo maestro. I capelli erano rossi e neri, anche se il colore era ormai desaturato – dal tempo, probabilmente.

E metà del volto se n'era andato – una cicatrice solcava una sua gota, e la si vedeva scivolare sino al collo – era profonda, e in parte modificava la sua mimica.

“Allora? Cosa vuoi?”

Heru espirò, fissandolo: occhi azzurri contro occhi azzurri.

No, era diverso. Il colore – l'azzurro di Naruto arrivava da Minato, non da lui.

“Devo aiutarti. E non faccio il tifo per farlo, non credo che te lo meriti, ragazzino – non dopo aver visto come ti comporti. Sei riuscito a prendere il peggio da lui e da lei. Ed assomigliare fisicamentea tuo padre non ti aiuta.”

Naruto lo squadrava, quasi sul punto di ringhiare: non aveva ancora evocato Kyuubi, ma, con quei toni, forse gli sarebbe scappato.

Aveva ragione.

Era una vita che non evocava Kyuubi.

“Ti risolvo il problema – non voglio il tuo aiuto. Vattene, e se ti vedo rifare qualcosa di anche solo un minimo più violento di quanto hai fatto prima al mio villaggio, hai la morte assicurata, servita su di un piatto d'argento.”

“Sì, sarebbe indubbiamente comodo per tutti e due. Ma sono l'ultimo rimasto, ormai - anzi, volendo siamo in due. Forse in tre.”

Naruto cercava di respirare lento. Non ricordava più quella sensazione.

Kyuubi non doveva insorgere così.

Kyuubi non doveva manifestarsi in quel modo, come quando aveva quindici anno – no.

Era vero.

Aveva modificato il sigillo, era vero. E non richiamava il demone da anni.

Avrebbe dovuto parlarne con Killer Bee, almeno lui avrebbe potuto aiutarlo: ma ogni demone era diverso, e comunque non aveva avuto il tempo ne' di andare da lui, ne' di scomodarlo a venire a Konoha.

“E poi l'ho promesso a mia sorella.” aggiunse l'uomo, incrociando le braccia al petto possente. “Non so tu, ma io non posso rimangiarmi la parola data – anche se è successo quasi trent'anni fa.”

Naruto lo guardò a lungo, le labbra schiuse, un lontano sorriso sulle sue ultime parole – amaro, forse depresso.

Respirava lentamente, ma affannato.

“Sei un Uzumaki.”

“Sono l'ultimo che conosce l'arte dei sigilli di Uzushiogakure.” rispose quello.

“Ma sei anche un Uzumaki.” insistette Naruto, che andava cogliendo il punto.

“Siamo rimasti noi due. E tue figlia, forse.”

“Chi sei.” domandò, questa volta imperativamente – senza nemmeno un cenno di domanda nel tono – per l'ennesima volta.

“Heru Uzumaki. Tecnicamente, tuo zio.”



 

***

Con sommo stupore, Kauro vide Atsuki sparire oltre le mura.

“E' andata dall'altra parte?” domandò Tetsuya, sgomento.

Lo Hyuuga non rispose, concentrandosi.

“Hei! Kauro!”

“Non vedo niente.”

“Oh – merda, merda, merda!” Testuya si lanciò a scalare, a sua volta, la parete delle mura – con estrema rapidità in confronto alla velocità che aveva avuto Atsuki nella sua salita.

“Ohu! Non vorrai mica lasciarmi qui!” Esclamò Kauro, stranito. “Ehi! Testusya! Ehi!”

“E sali anche tu, baka!”

“Oh – cazzo!”

“Uno Hyuuga che conosce le imprecazioni – wao, non mi aspettavo che fossi una persona del genere, Kauro-Kun!”

“Piantala!” fece Kauro, raggiungendo Tetsuya – “e cerchiamo di riportarla indietro!”

“Riportare indietro Chi?”

I due levarono lo sguardo sulla figura che aveva parlato, in alto – in cima alle mura.

“Bene, ottimo.” mormorò Kauro, grugnendo “Sgamati da Konohamaru-sensei. Grande. Evviva.”

Tetsuya sbuffò.







_____________________________________________


Nda finali:

@luchia_chan : Hu - sgamata! x°D
Mi piacciono gli uchiha ciechi, sì u.u' (considerando che ne i frutti dell'oblio ho ciecato il povero Itachi) - è un contrappasso che trovo perfetto.

Bene, abbiamo capito chi è Heru, e adesso vi lascio a incasinarvi la testa su cosa hanno combinato Naruto e gli altri sul sigillo x)
Ai è pucciosha *-*'

Ah, sì. Heru odia Minato. Tanto. E non stravede per Naruto. Però normalmente è una persona civile, come avete visto.
Civile entro i limiti della civiltà degli Uzumaki, beninteso.

Vabè, spero che vi piaccia!

Ah, si! Lo metto anche qui - il tabellone delle età. Non fatevi prendere dal panico, chi c'è c'è, chi non c'è non c'è, nel tabellone delle età. Alcuni che dovrebbero comparire non compaiono, altri che non dovrebbero comparire, compaiono. E' giusto per dare un senso alle cose in linea generale :3





IL TABELLONE DELLE ETA' DI UZUSHIOGAKURE MONOGATARI

(ricordo che alcune cose sono approssimate e stimate solo in base ai dati ottenuti dalla serie, non essendocene di ufficiali!)


ATASUKE

TAI

MINATO

KUSHINA

TSUNADE

JIRAYA

HIRUZEN

(3° hokage)

MITO

HERU

NARUTO

KAKASHI

ATSUKI


0

/

/

/

/

24

/

/

/

/


11

0

/

/

7

35

/

/

/

/


16

5

/

/

12

40

/

/

/

/


21

10

/

0

17

45

/

/

/

/


29

18

/

8

25

53

/

/

/

/


33

22

/

12

29

57

/

/

/

/


41

30

7

20

37

65

0

/

/

/


46

35

13

25

42

70

5

/

1

/


57

46

24

36

53

81

16

/

12

/


59

48

26

38

55

83

18

0

14

/


71

60

38

50

67

95

30

12

26

/


75

64

42

54

71

99

34

16

30

0


88

77

55

67

84

112

47

29

43

13



.


   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Naruto / Vai alla pagina dell'autore: Kimmy_90