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Autore: _Emanuela_3    01/09/2010    3 recensioni
Pensando a New Moon, mi sono chiesta come deve essersi sentita Esme quando ha saputo che Edward era diretto dai Volturi per farsi uccidere. L’ho immaginata presa da un monologo interiore, diretto ad Edward. Un monologo che riassume il suo dolore. un monologo forse irrazionale e non logico. Almeno questo è quello che spero d’aver fatto. Se non è così ditemelo sinceramente.
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Esme Cullen
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: New Moon
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Ricordo il lontano dolore di quella perdita. Quel senso di vuoto e quella disperazione. Ricordo la voglia di morire. Ricordo di aver sentito il mio cuore spezzarsi.

Ricordo di aver visto nella morte l’unica via d’uscita.

Ricordo poi di aver trovato nei tuoi occhi il bisogno di quella madre che ti era stata tolta, di quell’amore incondizionato, di quel senso di appartenenza e sicurezza. Il bisogno di una mamma.

Ricordo di averti abbracciato, di averti stretto a me, proprio come avrei tenuto il mio piccolo se solo fosse sopravvissuto.

Eri mio figlio. Questa era l’unica realtà che conoscevo. Da quel momento la mia felicità era legata alla tua.

Anche quando hai deciso di allontanarti, quando hai intrapreso il tuo cammino solitario ero legata a te, mio amore.

Ho conosciuto la solitudine nel tuo cuore e il tormento della tua anima. Si tesoro, tu hai un’anima. E non importa che tu ci creda o no, è così.

Come lo so? Perché ami incondizionatamente, senza riserve. Ami con tutto te stesso, preoccupandoti prima della felicità altrui che della tua. Ami attraverso la tua musica, dando forma alle note.

Ami come una madre, come uno sposo, come un figlio. Ami nel più puro dei modi, figlio mio.

Poi è arrivata lei, Bella. La tua Bella, la nostra Bella. Lei ti ha riportato alla vita. Lei la metà della tua anima. Lei alla quale hai rinunciato. Lei che non c’è più. Lei per la quale stai morendo.

Ed ora eccomi qui. Di nuovo vuota, disperata. Di nuovo a pezzi.

Vedo scorrermi davanti, come in un film, il tuo volto, il tuo sorriso. Le tue delicate attenzioni per la nostra famiglia. I tuoi silenzi. Se chiudo gli occhi ti rivedo seduto al piano a suona…posso sentire la musica alleggiare nell’aria fino a prendere vita.

Hai preso la tua decisione e niente potrà farti cambiare idea.

Vorrei solo poterti stringere un’ultima volta e sussurrarti che tutto andrà bene. Vorrei essere lì con te.

Mi lascio cadere sul letto, questa volta non posso fuggire. E così piango, un pianto asciutto, insapore. Nessuna lacrima consola il mio viso. Nessuna.

-Mamma…-

Non so per quanto tempo sono rimasta immobile, silenziosa, nascosta. Aspettando una fine che non arriverà.

-Mamma…-

Alzò gli occhi e incontro quelli di Rosalie.

-Mamma sono vivi.- mi sussurra mentre con una mano carezza dolcemente il mio profilo.

La guardo incapace di crederle. Incapace di parlare.

- Ha chiamato Alice, Bella si è salvata, un Jacob l’ha salvata è per questo che non ha potuto vederlo. E anche Edward è salvo…grazie a Bella…lei ha fronteggiato i Volturi…Mamma mi senti? Hai capito quello che ti ho detto?-

Non riuscivo a credere alle mie orecchie. Erano vivi. E presto avrei potuto riabbracciarli.

-oh Rosalie…-

Dissi abbracciandola. Il mio cuore riprese vita. Potevo sentire i suoi battiti silenziosi echeggiare nel mio corpo.

Il viaggio verso l’aeroporto sembrò durare un eternità. Così come l’attesa di quel volo che li avrebbe riportati a casa.

Poi ecco. Li vidi. La teneva stretta a se. Alzarono gli occhi e incontrarono i miei. Ricordo di avervi abbracciati.

Tu mi guardi, i tuoi occhi sono doloranti. Sei andato a cercare nei miei ricordi, ora sai. Non riesci a sostenere il mio sguardo.

“Edward…” penso il tuo nome, “guardami…”. Così lentamente alzi gli occhi, ti sorrido.

E con la mente ti guido a conoscere la mia gioia. Allungo una mano sul tuo viso, marmoreo, perfetto.

E col mio tocco cancello ogni traccia di dolore dal tuo volto. Ora sorridevi, figlio mio.

In quel momento mi parve di sentire il mio cuore muoversi, sentii calore, sentii il sangue scorrermi nelle vene. Ero viva, come mai lo ero stata prima.

 

 

Spero che vi sia piaciuto e di non essere caduta nel banale.

Mi farebbe piacere conoscere i vostri pareri, se vi và lasciate un commento. (=

SCIMMY

   
 
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